BOZZA PER UNO STUDIO SULLA PRESENZA STRANIERA IRREGOLARE IN ITALIA

 

 

 

 

 

 

 

CARITAS 10-4-1998

 

 

 

Immigrazione e irregolarità

 

Il progetto di una ricerca relativa a immigrazione e irregolarità dovrebbe seguire il seguente iter logico-operativo:

· definire i concetti che utilizziamo

· indicare per ciascuno di essi le dimensioni che intendiamo indagare, perché le riteniamo pertinenti o indagabili

· tradurre queste dimensioni in una serie di indicatori che ci possano consentire di individuare le fonti di dati pertinenti ai nostri obiettivi

· a partire da questi indicatori, costruire egli indici sintetici che ci consentiranno di effettuare le elaborazioni conclusive dei dati.

Al termine di questo percorso potranno essere indicate le fonti di dati e le metodologie di rilevazione ed elaborazione dei dati, le fasi e i tempi della ricerca, e infine le risorse occorrenti.

Nelle prossime pagine viene indicato schematicamente un percorso di questo tipo tappa per tappa:

Rappresentazione del concetto

Definiamo il bacino di irregolarità come il numero di clandestini, privi di permesso di soggiorno e titolari di permessi scaduti, e irregolari coloro che titolari di permessi di soggiorno, li utilizzano tuttavia per scopi diversi da quelli originali o titolari di regolare permesso di lavoro dipendente , sono però lavoratori in nero o autonomi.

 

Dimensioni del concetto

Gli aspetti che ci interessa analizzare per ciascuna di questi due insiemi sono le loro ripartizioni per area territoriale, la provincia per noi, per nazionalità, per sesso, per fascia di età e per attività svolta

 

indicatori su base provinciale dei concetti

Distinguiamo tra indicatori indiretti e indicatori diretti. Nel caso dei fenomeni oggetti di studio gli indicatori diretti sono assai esigui (per definizione), ma non inesistenti. Infatti esistono degli indicatori assai marginali nella loro rilevanza, ma che esprimono il numero dei clandestini e degli irregolari presenti area per area e nazionalità per nazionalità (o forse è il caso di dire dovrebbero esprimere tali numeri se la pubblica amministrazione utilizzasse i dati a sua disposizione). Li elenchiamo di seguito:

indicatori diretti clandestini o irregolari

· gli utenti asl che, nonostante la loro condizione di clandestini o irregolari hanno accesso alle prestazioni sanitarie urgenti;

· i bambini iscritti scuole dell’obbligo con genitori clandestini o irregolari

· gli utenti dei centri di ascolto ed accoglienza pubblici o del privato sociale clandestini o irregolari

La maggior parte dei clandestini o degli irregolari sfugge però a tali fonti di dati. Per stimare la loro presenza dovremo perciò cercare degli indicatori indiretti:

indicatori indiretti per area

clandestini

Possiamo utilizzare area per area una serie di indicatori indiretti quali:

· il numero dei permessi non rinnovati

· il numero dei respingimenti alla frontiera (per le aree di confine)

· il numero di espulsioni qualsiasi sia la loro modalità.

Respingimenti ed espulsioni sono da considerare indicatori indiretti perché il loro numero indica sia la facilità di accesso ad un territorio, sia le difficoltà (perché essi esprimono anche il livello di controllo del territorio da parte delle forze di polizia)

irregolari

Per gli irregolari vanno aggiunti agli indicatori diretti i seguenti (esigui):

· risultati ispezioni ministero del lavoro

· utenti sindacati e patronati con vertenze in corso

· multe dei vigili e della polizia o denunce per esercizio abusivo dell’attività ambulante

Per quel che riguarda gli indicatori indiretti è possibile utilizzare il concetto di bacino potenziale di irregolarità, per tutti quei casi in cui le condizioni di ingresso e soggiorno sono condizioni di non lavoro e che pertanto si prestano a far accedere al lavoro in condizione di irregolarità:

bacino potenziale di irregolarità

· studenti iscritti scuole e università

· ricongiungimenti familiari

· ingressi per motivi diversi dal lavoro

· iscrizioni al collocamento

· regolarizzazioni pregresse

Ognuno di questi indicatori va ovviamente visto, al di là della ripartizione per area territoriale, anche in base alla ripartizione delle nazionalità.

 

indici sintetici per provincia

Dall’analisi dei dati relativi a questi indicatori è quindi possibile passare alla costruzione di alcuni indici sintetici che possono aiutarci a realizzare una stima del bacino di irregolarità sul territorio nazionale.

Ecco i principali

indice della marginalità = utenti centri di ascolto ed accoglienza pubblici e del privato sociale / presenze

indice delle attività non lavorative =

· studenti iscritti scuole e università + ricongiungimenti + ingressi per motivi diversi dal lavoro / presenze;

· iscrizioni al collocamento / presenze

indice del rischio clandestinità per ogni area

respingimenti + utenti asl clandestini; bambini iscritti scuole dell’obbligo con genitori clandestini + espulsioni + permessi scaduti + marginalità + regolarizzazioni pregresse / presenze

indice del rischio irregolarità per ogni area

lavoratori irregolari + marginalità + attività non lavorative /presenze

indice del rischio clandestinità per ogni nazionalità

respingimenti + utenti asl clandestini; bambini iscritti scuole dell’obbligo con genitori clandestini + espulsioni + permessi scaduti + marginalità + regolarizzazioni pregresse / presenze

indice del rischio irregolarità per ogni nazionalità

lavoratori irregolari + marginalità + attività non lavorative /presenze

Completato il calcolo di questi indici è infine possibile passare alla fase di stima delle presenze immigrate irregolari area per area

stima presenze clandestine per area

indice rischio clandestinità area + indice rischio clandestinità nazionalità * ripartizione nazionalità presenti

stima presenze irregolari per area

indice rischio irregolarità area + indice rischio irregolarità nazionalità presenti * ripartizione nazionalità presenti

E quindi alla stima del bacino di irregolarità del Paese:

stima clandestini Italia

somma stima presenze clandestine per aree

stima irregolari Italia

somma stima presenze irregolari per aree

 

fonti di dati

 

Le fonti dei dati non sono facilmente accessibili, ma ufficialmente dovrebbero essere in grado di mettere a disposizione dei dati, che costituiscono il sottoprodotto della loro attività amministrativa. Le elenchiamo di seguito:

permessi scaduti

 

respingimenti:

 

ricongiungimenti

 

permessi non rinnovati

ministero dell’interno

intimazioni di espulsione:

 

denunce all’autorità giudiziaria

 

ingressi per motivi diversi dal lavoro

 

 

utenti centri di ascolto ed accoglienza

strutture nazionali e locali pubbliche e del privato sociale

utenti asl regionali

asl regionali

iscritti alle scuole dell’obbligo

provveditorati alle scuole provinciali

studenti

università e provveditorati

ispezioni ministero del lavoro

uff. provinciali ministero del lavoro

iscrizioni al collocamento e avviamenti

 

utenti sindacati e patronati strutture provinciali

strutture provinciali del sindacato

è possibile fare un primo calcolo approssimativo:

1 struttura centrale (il ministero dell’interno)

100 strutture provinciali del Ministero del lavoro

100 provveditorati agli studi

100 ASL (?)

300 strutture provinciali del sindacato

50 università

100 strutture provinciali della Caritas a cui chiedere di metterci in contatto con i centri di accoglienza pubblica e del privato sociale presenti nel territorio provinciale.

 

 

metodologia di rilevazione, elaborazione dati

Le metodologie di rilevazione dei dati si riducono a due:

· un questionario da indirizzare alle strutture locali del ministero del lavoro, alle asl, ai provveditorati e alle università, ai centri di accoglienza che la Caritas ci avrà segnalato, alle strutture sindacali e patronali

· l’acquisizione e la parziale rielaborazione di dati ufficiali del ministero dell’interno

 

utenti asl regionali

questionario da inviare alle asl regionali relativi a numero di utenti e ripartizione per nazionalità, sesso, maggiore o minore età

studenti

ispezioni ministero del lavoro,

iscrizioni al collocamento e avviamenti

questionario da inviare alle strutture provinciali relativi a risultati di ispezioni, iscritti e avviati al lavoro e ripartizione per nazionalità, sesso, maggiore o minore età

utenti sindacati e patronati con vertenze in corso

questionario da inviare alle strutture provinciali relativi a numero di utenti e ripartizione per nazionalità, sesso, maggiore o minore età

utenti centri di ascolto ed accoglienza

· questionario da inviare alle reti nazionali per individuare centri su base territoriale

· questionario da inviare alle strutture territoriali relativi a numero di utenti e ripartizione per nazionalità, sesso, maggiore o minore età

permessi scaduti

dati ministero dell’interno disaggregati su base provinciale per nazionalità, sesso, maggiore o minore età

Confronto con i dati sui permessi ufficiali

respingimenti:

 

ricongiungimenti

 

permessi non rinnovati

 

intimazioni di espulsione:

 

denunce all’autorità giudiziaria

 

ingressi per motivi diversi dal lavoro

 

A partire da queste rilevazioni si procederà quindi alla elaborazione degli indici ed ala stima delle presenza irregolari, ara per area e nazionalità per nazionalità e quindi alla sintesi delle presenze nell’intero paese.