Incontro sulla situazione degli irregolari in Italia

(ministero interno, 15\4\1998)

 

 

All'incontro, presieduto dal consigliere Guelfi, hanno partecipato i rappresentanti dei ministeri dell'interno (ufficio stranieri, centro elaborazione dati, ufficio richiedenti asilo) e degli affari sociali (mancavano quelli del lavoro e degli esteri), dell'Istat, dell'Inps e, per il mondo sociale, i rappresentanti di CGIL, CISL e UIL e della Caritas.

Oggetto dell'incontro Ë quello di raccogliere ed elaborare a brevissimo tempo elementi conoscitivi sul numero e sulla situazione tipologica degli irregolari, dei quali si terr‡ conto nella relazione che a met‡maggio il Governo presenter‡ al Parlamento.

Sulla base delle osservazioni fatte nel corso della discussione si distinguono tre obiettivi:

- a breve termine: raccolta del materiale possibile nel breve tempo a disposizione;

- a medio termine: elaborazione e applicazione di un criterio di monitoraggio della irregolarita;

- a lungo termine: sistema a regime.

Il Ministero dell'interno metter‡ a disposizione, relativamente agli ultimi quattro anni (1994-97) i seguenti dati:

- permessi scaduti ripartiti secondo alcune disaggregazioni

- denunce di cittadini extracomunitari ripartite a seconda della titolarit‡ o meno del permesso di soggiorno

- respingimenti alle frontiere ripartiti per nazionalit‡ e per motivi.

- regolarizzati a seguito del decreto-legge Dini ripartiti per nazionalit‡.

A sua volta l'Istat metter‡ a disposizione i dati sulla presenza regolare, basata sui permessi di soggiorno del Ministero dell'interno ma emendata di alcune imperfezioni.

Ai sindacati e alla Caritas viene chiesto che per le aree pi˜ significative d'Italia (una ventina di citt‡) segnalino i dati acquisiti dalle relative strutture relativi agli irregolari. Un formulario, molto semplice, verr‡ preparato dal prof, Blangiardo (Ismu\Universit‡ di Milano) e presentato nella prossima riunione. La Cisl distribuisce i risultati di un recentissimo censimento effettuato attraverso le sue strutture, da cui risulta che gli irregolari sono risultati 262.800: per quanto riguarda Milano il prof. Blangiardo fa osservare che le stime dell'Ismu sono diverse.

Mancando il rappresentate del Ministero del lavoro non Ë dato sapere se si potr‡ disporre in tempo utile dei risultati delle ispezioni aziendali: nella riunione Ë stato detto che tali dati, per quanto non raccolti su base campionaria, possono essere di una certa utilit‡ ai fini di una stima complessiva.

Non si Ë neppure capito se si potr‡ disporre dei dati sui visti e sulla loro tipologia ai fini, elementi utili per conoscere meglio la pressione migratoria.

Dopo l'acquisizione del materiale si provveder‡ ad una loro valutazione che, come precisato dai rappresentanti dell'Inps, non potr‡ definirsi una stima di tipo classico (come il rappresentante dell'Ismu afferma sia stata gi‡ effettuata a Milano).

Molto positivamente, sia da parte dei rappresentanti dei ministeri che del mondo sociale, si Ë insistito che tale studio dovr‡ servire ai fini di una regolarizzazione dei presenti (articolo 11, comma 15), eventualmente graduata (del resto ciÚ deve ritenersi in linea con l'impegno del governo a far emergere il lavoro nero), e che a tal fine si dovr‡ attuare un collegamento tra programmazione dei flussi e studio sulla presenza irregolare

Nella relazione sulla irregolarit‡ il prof. Guelfi si dice interessato a riprendere anche le considerazioni sulla irregolarit‡ contributiva (che puÚ riguardare tanto gli irregolari veri e propri che i titolari di permesso di soggiorno), che l'Istituto si impegna a sviluppare.

La prossima riunione Ë fissata per venerdÏ 24 aprile alle ore 16.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Roma. 16\4\1998

 

 

 

 

Alla Direzione

della Caritas Italiana

 

c.a. Rambaldi e Gulia

 

 

 

Oggetto: incontro sulla immigrazione irregolare

Ministero dell'interno, 15\4\1998

 

 

 

 

 

Allego un breve resoconto sulla riunione svoltasi presso il Ministero dell'interno, che ovviamente Ë stata di natura ricognitiva.

A questo punto Ë molto importante la disponibilit‡, che assicureranno la Caritas e i sindacati: suggerisco che alla prossima riunione del 24\4 intervenga anche un rappresentante della Direzione Caritas, perchÈ in tale occasione bisogna assicurare quali Caritas diocesane possono impegnarsi a fornire i dati richiesti e con quale tempestivit‡.

E' molto importante anche il compito affidato al prof. Blangiardo dell'Universit‡ di Milano, incaricato di predisporre un formulario con le richieste di dati da distribuire alle sedi sindacali e Caritas. Siccome il prof. Blangiardo mi Ë sembrato una persona predisposta alla collaborazione, ne approfitterÚ prendendo subito contatto e inviandogli anche un documento di Briguglio sulla stima dell'irregolarit‡, che ho acquisito solo dopo l'incontro.

Ritengo opportuno mettere il verbale a disposizione dei membri del Gruppo di riflessione religiosa, sia per un doveroso servizio di informazione sia anche al fine di acquisire, eventualmente, ulteriori elementi da immettere nel circuito di riflessione.

Cordiali saluti

Franco Pittau