Date: Wed, 03 Jun 1998 14:14:20 +0200

From: Astalli <astalli@tin.it>

Subject: regolamento di attuazione

To: Sergio Briguglio <briguglio@frascati.enea.it> MIME-version: 1.0

X-Priority: 3

X-MSMail-Priority: Normal

X-MimeOLE: Produced By Microsoft MimeOLE V4.71.1712.3

Caro Sergio,                     ti spediamo le proposte scaturite dal Centro Astalli per il regolamento di attuazione.   1) Sanità: utilizzare l'esperienza acquisita in questi anni dalle Associazioni per accompagnare gli immigrati ad accedere alle strutture pubbliche e per contribuire alla formazione degli operatori pubblici. >art. 34:  oltre alla  possibilità  di cura per i minori da inserire nell'art. 31,  i permessi di soggiorno per motivi di saluti, sia  per i genitori che accompagnano il minore che per i malati adulti, andrebbero regolamentati tenendo co nto del fatto che non è giusto che solo chi può permettersi il trattamento abbia la possibilità di entrare. Bisognerebbe prevedere una forma di assistenza anche per l'accompagnatore, oppure per questi la possibilità di lavorare  (a volte le cure possono durare più di sei mesi, un anno).    2) Casa:  bisogna prendere in considerazione due realtà.               a) al nord gli immigrati trovano molta più difficoltà a reperire l'alloggio                  che non il lavoro;               b) nelle grandi città vi sono quartieri ad alta od altissima                   concentrazione di immigrati, il che non è un bene per nessuno.               Ergo: cercare di intervenire sul settore alloggio per gli immigrati per       evitare di lasciarlo unicamente alle leggi del libero mercato. Si tratterebbe, in definitiva, di assistere una categoria debole nell'accesso al  servizio. A tale scopo valorizzare quanto detto nell'art. 38,6.   3) Reciprocità ed equipollenza: oltre a quanto già stato proposto per il riconoscimento dei titoli agli studenti, bisognerebbe tener presente alcuni titoli che i lavoratori autonomi e non,  stentano a farsi riconoscere, come la patente di guida (dalla A alla E), fondamentale per chi svolge lavoro, ad esempio, di camionista, per la quale attualmente lo straniero deve ridare interamente l'esame sia orale che pratico, con molte difficoltà specialmente linguistiche e lunghi tempi di attesa.   Scusa l'accavallamento delle idee, ma non abbiamo avuto il tempo materiale per articolare le proposte in maniera più sistematica.   Ciao e buon lavoro,                                        Emanuela Ricci