Consiglio Italiano per i rifugiati sulla tragedia dei profughi annegati nel canale di Sicilia e la cosiddetta ìemergenza clandestiniî: molti sono rifugiati e richiedenti asilo.

Il Consiglio Italiano per i Rifugiati, líEnte di tutela dei rifugiati in Italia, esprime grande preoccupazione per la tragedia che ha portato il 20 luglio alla morte degli otto cittadini della Sierra Leone in acque italiane. Eí noto, infatti, come in Sierra Leone infuri la guerra civile, con ripetute e gravissime violazioni dei diritti umani. Hanno dunque perso la vita persone che non erano spinte da volont‡ di vivere in modo illegale, ma che cercavano asilo e protezione per la propria vita, secondo un diritto riconosciuto dalla stessa Costituzione italiana. I rifugiati sono facile preda dei trafficanti per fuggire dal loro paese, essendo persone in fuga alla mercË di ogni sopruso. Le crisi in Sierra Leone, Kossovo, Algeria, Turchia, Iraq provocano inevitabilmente líesodo di rifugiati, che cercano protezione in Italia cosÏ come, con anche maggiore frequenza, in altri Pesi europei.

Il C.I.R. ricorda quanto sia importante una corretta distinzione dei rifugiati dagli immigrati clandestini o irregolari, e vigiler‡ perchÈ le convenzioni internazionali e la legge vigente siano applicate correttamente. Appare indispensabile dunque, anche ai fini di una corretta informazione, parlare di ìrichiedenti asiloî e di ìrifugiatiî. Molti sono, tra questi, i minori, che devono pure essere particolarmente tutelati. Non si tratta, in questi casi, di ìclandestiniî.

 

 

 

Roma, 21 luglio 1998