AFFARI COSTITUZIONALI (1ª)
MARTEDI| 14 LUGLIO 1998
285ª Seduta
Presidenza del Presidente
VILLONE
Interviene il Ministro dell'interno Napolitano.
La seduta inizia alle ore 15.20.
IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO
Schema di documento programmatico relativo alla politica dell|immigrazione e
degli stranieri nel territorio dello Stato (n. 292)
(Parere al Ministro dell|interno, ai sensi dell|articolo 3, comma 8, della
legge 6 marzo 1998, n. 40: esame e rinvio)
Riferisce il senatore GUERZONI premettendo una valutazione favorevole
sull'azione del Governo nel settore. Ricorda poi che il Documento è previsto
dalla recente legge n. 40 del 1998 ed esso fissa gli indirizzi e gli
obiettivi della politica dell'immigrazione. Si suddivide in tre parti,
dedicate all'azione e agli interventi dell'Italia nel piano internazionale,
alla definizione dei flussi d'ingresso nel territorio dello Stato e alle
politiche di integrazione. Si attende un crescente fabbisogno di manodopera
straniera e quindi un incremento dei flussi, particolarmente di provenienza
dall'Europa centro-orientale. Il Governo annette un'importanza decisiva alle
relazioni internazionali, alla politica di cooperazione di sviluppo
soprattutto con i paesi rivieraschi del Mediterraneo nonché alla
stipulazione di accordi bilaterali con i singoli paesi, anche ai fini del
rimpatrio e della lotta alla criminalità. In questo settore si potrebbe
anche ipotizzare un'accelerazione dei tempi per addivenire alle intese
previste dalla legge. Si sofferma poi sulle misure di protezione umanitaria,
rivolte a persone già presenti nel territorio e sulle possibili modalità di
regolarizzazione. A questo proposito è prevista l'emanazione di un
provvedimento integrativo sui flussi, con riferimento all'anno in corso, che
si propone di regolarizzare situazioni esistenti in fatto. Per gli anni a
venire sono introdotte innovazioni nei criteri per la predisposizione degli
analoghi provvedimenti, prestando attenzione alla situazione del mercato del
lavoro, anche di carattere stagionale. E' prevista a questo fine
l'allestimento di un'anagrafe informativa tra i Ministeri dell'interno, del
lavoro e l'INPS. Nella sua ultima parte il Documento si diffonde sulle
politiche di integrazione, specialmente per quanto attiene agli alloggi,
alle attività scolastiche, all'assistenza sanitaria. Conclusivamente, il
relatore, propone di esprimere un parere favorevole, segnalando al Governo
alcune osservazioni e raccomandazioni che si riserva di formulare al termine
del dibattito.
Il ministro NAPOLITANO afferma che il Documento costituisce un contributo
alla politica dell'immigrazione ed a questo fine si vanno predisponendo
adeguati strumenti statistici. Fa presente poi che al Documento è allegato
un quadro demografico sulla pressione migratoria di lungo periodo. Come ha
sottolineato il relatore, alcuni aspetti della realtà dell'immigrazione
sembrano effettivamente poco conosciuti, come la dimensione dei flussi di
provenienza dall'Europa centro-orientale, i più numerosi rispetto a quelli
di altre aree del pianeta. Naturalmente va tenuto conto degli ingressi
clandestini, non esclusivi però nella derivazione dal Sud del mondo. Il
Governo va adottando, nel quadro degli accordi di preadesione all'Unione
Europea, intese per quanto attiene alla lotta contro la criminalità. E'
stata istituita la Commissione nazionale per le politiche di integrazione.
Informa inoltre sulle misure di contrasto dell'immigrazione clandestina,
fenomeno che si verifica prevalentemente per via marittima, considerato che
un respingimento terrestre è più agevole. Sono state poste in atto misure di
pattugliamento in mare, con l'arresto dei conducenti le imbarcazioni,
l'identificazione degli irregolari in collaborazione con i paesi di
provenienza; è in corso l'allestimento di centri di permanenza temporanea. A
questo riguardo informa che proprio nella giornata è stato aperto il centro
di Trapani. L'Italia è impegnata a promuovere un assetto di relazioni
bilaterali idoneo a favorire un sistema di quote di ingressi regolari, con
particolare attenzione al lavoro stagionale. Rileva poi che con un
provvedimento integrativo, da adottare per il 1998, si conta di riassorbire
situazioni sorte in un regime di regolarità, ma a tempo determinato, con
riferimento a persone provenienti dalla Bosnia e dalla Somalia. In certe
aree del paese poi le imprese private sono in condizione di assumere
stabilmente quote di cittadini extracomunitari che al momento risultano già
inseriti di fatto nell'attività produttiva. Mentre quindi si intende
imprimere una maggiore severità nell'azione di contrasto agli ingressi
irregolari, non si vuole deludere questa esigenza del mondo produttivo. E' a
tutti nota la grave situazione occupazionale del Mezzogiorno, ma va tenuto
conto che la manodopera italiana non è sempre disposta a trasferirsi da una
all'altra area del paese e non è nemmeno disponibile a intraprendere ogni
attività lavorativa. A questo fine un notevole apporto potrà essere fornito
dall'anagrafe informatizzata in corso di predisposizione.
Il senatore MAGNALBO' chiede se i dati informatizzati così disponibili siano
diffusi in modo capillare negli uffici periferici e se non vi sia il
pericolo di trattamenti non umanitari nei confronti degli immigrati.
Il ministro NAPOLITANO assicura che nell'anagrafe predetta possono confluire
anche i dati provenienti dalle liste compilati nelle ambasciate italiane
all'estero. Tranquillizza poi il senatore Magnalbò, affermando che nel
regolamento in corso di predisposizione saranno adottate misure idonee a
scongiurare i pericoli paventati. Rivolto quindi al senatore PASTORE, fa
presente che il regolamento stesso ed il provvedimento integrativo sui
flussi non innoveranno al sistema delle quote, basato su elementi oggettivi,
compreso il permesso di soggiorno ancorché scaduto.
Il senatore ANDREOLLI rivolge il proprio apprezzamento al Governo per il
Documento in esame, che rappresenta la dimostrazione di una linea di
politica attiva nell'affrontare il fenomeno migratorio, non disgiunta da una
certa fermezza nel contrastare l'immigrazione clandestina. Auspica poi che
vengano assegnate risorse finanziarie sufficienti a potenziare tale
indirizzo.
Anche il senatore BESOSTRI valuta positivamente il Documento e si chiede se
il Governo intenda adottare iniziative anche nel campo della scuola per
favorire l'integrazione nella comunità nazionale.
Il ministro NAPOLITANO osserva che il Ministro per la solidarietà sociale ha
curato gli aspetti relativi all'integrazione e sono state tenute presenti
anche le problematiche legate all'istruzione e all'insegnamento della lingua
italiana. Aderisce senz'altro all'invito del senatore Andreolli; ritiene che
il settore abbisogni di una maggiore disponibilità di risorse,
particolarmente nella politica di vigilanza e di contenimento alle
frontiere, da un lato, di integrazione dall'altro. Ad esempio, al momento la
Tunisia sollecita la fornitura di equipaggiamenti per migliorare i controlli
sui carghi in partenza.
Il relatore GUERZONI propone quindi di esprimere un parere favorevole, con
alcune osservazioni emerse nel corso del dibattito. Si dice disponibile a
redigere uno schema di parere da sottoporre eventualmente alla Commissione
in una seduta successiva.
Il senatore PASTORE, considerata la delicatezza dell'argomento, a questo
fine ritiene necessario disporre preventivamente di un testo.
Il senatore SPERONI auspica che il Governo, tra le intese bilaterali con la
Tunisia, negozi anche l'estradizione dell'onorevole Craxi. Rileva poi che
nel Documento non si fa menzione dell'atteggiamento dell'opinione pubblica
italiana nei confronti del fenomeno migratorio, tendenzialmente contrario.
Chiede infine di conoscere se le previsioni fatte in passato circa
l'andamento del fenomeno stesso siano state rispettate dal suo andamento
effettivo, ritenendo che una politica nel settore debba mirare a contenere
la presenza straniera in Italia anche attraverso un opportuno sostegno ai
paesi di provenienza.
La senatrice PASQUALI aderisce alla richiesta del senatore Pastore. La sua
parte politica è consapevole della necessità di porre un limite agli
afflussi, senza trascurare per altro le esigenze di carattere umanitario.
La Commissione dà quindi mandato al relatore a redigere uno schema di
parere, favorevole con osservazioni, che sarà esaminato in una successiva
seduta.
Il seguito dell'esame è quindi rinviato.