Date: Wed, 22 Jul 1998 18:37:02 +0100

From: MARIA MARTA M FARFAN <MARIA_MARTA_M_FARFAN/INAS%INAS@inas.cisl.it> Subject: Familiare straniero di cittadino italiano To: briguglio@frascati.enea.it

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Caro Sergio,

ho fatto attendere un pò Sonia ( cittadina

italiana di origine albanese) perchè mancando ancora il regolamento, tutta la materia immigratoria rimane sotto sfera di discrezionalità delle autorità in Italia e quello che è più preoccupante, a discrezione delle nostre rappresentanze italiane all'estero che, ai sensi dell'accordo di Schengen, sono state investite di ampi poteri nella concessione dei visti di ingresso.

In particolare, mi pare che la condizione giuridica dei familiari stranieri di cittadini italiani ,ancora una volta, non sia stata chiaramente definita nella legge. Ti invierò a parte una nota sulla questione, da tener presente anche più in avanti nel testo unico o nel regolamento oppure nel decreto delegato sui comunitari, ecc., ecc.,ecc. In definitiva, la materia oggi è regolata dal dpr 1956/65 che prevede il diritto di soggiorno in uno stato membro dei cittadini comunitari e che tale diritto è riconosciuto, quale che sia la loro cittadinanza al coniuge e discendenti; agli ascendenti propri e del coniuge che siano a loro carico. Questa norma dà la possibilità di fare soggiornare in Italia , ad esempio, al figlio del coniuge stranierio nato da un precedente matrimonio ( figli di primo letto, come vengono chiamati in gergo giuridico) o ai genitori del coniuge straniero, purchè siano a suo carico. Qui ci dono due orientamenti: Il dpr e la circolare n. 8 del Mae parlano di persone "a carico"; Bonetti, ad esempio, dice che l'ingresso è consentito anche ai familiari non a carico e ai figli maggiorenni di cittadino italiano.

Come vedi è un circolo chiuso e non ci sono grandi differenze con l'istituto del ricongiungimento familiare. Una cosa è certa: una volta arrivato in Italia il genitore non può essere espulso ai sensi dell'art. 17 del Testo unico e comunque deve essere rilasciato il permesso di soggiorno per motivi familiari.

A Sonia ho proposto due tentare due vie: 1) richiesta di visto per motivi familiari ai sensi della circolare n. 8 del Ministero degli Affari esteri,sperando che il Consolato italiano a Tirana non sia troppo fiscale con i genitori non a carico di cittadini italiani, in particolare, tenendo presente la condizione del genitore di Sonia che praticamente è assitito economicamente dai figli. In questo caso occorre effettuare la richiesta di visto di ingresso per il familiare straniero da parte del cittadino italiano direttamente alla Rappresentanza italiana all'estero, accompagnata da documentazione idonea a dimostrare la relazione di parentela.

2) ingresso a seguito del familiare italiano previsto dall'art.27, comma 5 della legge 40 ; in tal caso la Sigra Sonia deve partire con il padre dall'estero e viene richiesto dal cittadino italiano presso la rappresentanza all'estero .

Spero di essere stata chiara. Un cordiale saluto di Maria Marta