Alle Associazioni di volontariato e alle Organizzazioni di solidarietà sociale

impegnate in favore delle comunità rom

Loro sedi

 

 

OGGETTO: Circa 1.400 Rom fuggiti dal Kosovo rifugiati in Montenegro

 

Cari amici,

nelle ultime settimane i nostri uffici dislocati a Nis (Jugoslavia meridionale) e a Pristina (Kosovo) ci segnalavano che, nel più ampio contesto del dramma dei profughi kosovari riparati in Montenegro, un elevato e sempre crescente numero di persone appartenenti alla minoranza rom si trovava a vivere situazioni di grave difficoltà e disagio. In particolare a Podgorica - la capitale del Montenegro - si trovano oramai 939 profughi rom ufficialmente censiti dalla Croce Rossa locale (dati aggiornati al 1° Luglio).

In accordo con il locale ufficio dell’UNHCR/ACNUR, durante la settimana scorsa abbiamo inviato un nostro esperto a Podgorica per esaminare e valutare la situazione sul campo. Il nostro inviato, dopo aver incontrato i responsabili di UNHCR e Croce Rossa e il Presidente dell’Associazione dei Rom del Montenegro e dopo aver visitato il maggiore degli insediamenti che accolgono i profughi e aver parlato con alcuni loro rappresentanti ci ha fatto pervenire una relazione dettagliata sulla situazione - le cui risultanze sono effettivamente drammatiche - della quale vi riporto una breve ma significativa sintesi, con la speranza che a ciascuno di voi sia possibile attivare sul proprio territorio azioni di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e delle autorità di governo locale finalizzate all’organizzazione di forme concrete di solidarietà e di aiuto umanitario per questo settore della popolazione che troppo spesso nel recente passato è rimasto sistematicamente escluso dalle azioni di assistenza portate nelle aree di crisi dell’est Europa.

Per qualsiasi ulteriore chiarimento o approfondimento o per concordare eventuali modalità coordinate di aiuto che possano giovarsi dell’esperienza e della conoscenza della situazione delle nostre strutture in loco, potete contattarmi presso l’Ufficio Internazionale ARCI / ARCS

(tel. 06.41609500 / fax 06.41609214)

Grazie a tutti voi per quanto potrete e vorrete fare.

Un saluto cordiale

 

 

Per ICS - Consorzio Italiano di Solidarietà

Carlo Chiaramonte

Sintesi delle risultanze della missione di valutazione effettuata da Aleksandar Pupin a Podgorica nei giorni 1 e 2 Luglio 1998.

 

 

La Croce Rossa del Montenegro ha ufficialmente censito oltre 5.000 profughi provenienti dal Kosovo; il censimento è suddiviso per etnie: Albanesi, Serbi, Ostali (Altri). Pressoché la totalità della voce "Altri" è costituita da Rom. Gli ultimi dati disponibili sono aggiornati alla data del 1° Luglio e, per quanto riguarda gli "altri" presentano la seguente situazione:

Podgorica 939

Niksic 299

Berane 74

Bar 30

Rozaj 23

Herceg Novi 12

Bijelo Polje 7

TOTALE 1.384

Elevatissimo il numero di minori presenti: 150 bambini fra 0 e 2 anni, 350 fra 3 e 6 anni, 350 fra 7 e 17 anni per un totale di 850 su 1.348.

È da sottolineare il fatto che secondo la stessa croce Rossa il flusso in arrivo continua e che quindi questi numeri sono destinati ad aumentare ulteriormente nell’immediato futuro.

La Croce Rossa è incaricata di monitorare la situazione delle presenze e di distribuire gli aiuti umanitari disponibili, l’UNHCR si occupa dell’accoglienza (presso famiglie locali ove possibile o altrimenti in tenda) e più in generale del coordinamento delle attività. A Podgorica le autorità municipali si sono dimostrate disponibili a lavorare anche in favore dei Rom ma ovviamente dispongono di risorse limitatissime e non sono in grado di fronteggiare la situazione, anche il Commissariato di Governo per i profughi sembra determinato a non tagliare fuori i Rom dall’Assistenza ed ha attivato un tavolo di coordinamento con il Comune, la Croce Rossa e l’UNHCR.

La maggiorparte dei profughi sono stati sistemati presso le famiglie rom della città (a Podgorica vive una comunità rom di circa 5.000 persone) che già versavano in condizioni di marginalità e di difficoltà economica per cui la situazione si è ulteriormente aggravata. 58 persone (10 nuclei familiari) sono state sistemate in tende da 12 mq fornite dall’UNHCR che dovrebbe a breve consegnarne altre 20. Vengono distribuiti aiuti alimentari (farina e zucchero) alle sole famiglie dei profughi e non alle famiglie ospitanti. Vi è un numero consistente di donne in gravidanza che avrebbero bisogno di essere seguite dal punto di vista sanitario.

La tendopoli che ospita i profughi è situata fuori città, su un terreno ghiaioso battuto dal sole (totale assenza di alberatura) e privo di ogni servizio igienico. A poche centinaia di metri si trova uno degli insediamenti rom, dotato di energia elettrica e di acqua presso il quale si approvvigionano anche i profughi.

C’è urgente necessità di:

1. generi alimentari, 2. kit igienici, 3. vestiario e lenzuola, 4. medicinali