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1 pg da Sergio Briguglio

 

Cara Rosetta,

l'importanza del parere (critico!) sul documento programmatico e' fondata sulle seguenti considerazioni:

1) Il Governo (e Napolitano in particolare) sarebbe ben felice di non ricevere alcun parere. Si applicherebbe, in tal caso, il silenzio-assenso, e questo suonerebbe come una benedizione della Camera (quella del Senato l'hanno gia' avuta dal morbidissimo Guerzoni). A qualunque nostra osservazione il Governo risponderebbe che il Parlamento e' sovrano!

2) Sul documento programmatico si fondera' il decreto-flussi (che Guelfi vuole preparare per fine Agosto). Nel decreto flussi, in particolare, si decideranno le linee sostanziali relative alla regolarizzazione deipresenti. Napolitano, Treu e Dini sarebbero felici di fare la cosa piu' striminzita possibile (con le conseguenze che puoi immaginare). Sul decreto-flussi le commissioni saranno solo "sentite". Non e' quindi ipotizzabile un'azione di forza in quella sede, salvo che il Governo non abbia palesemente tradito cio' che aveva preannunciato nel documento programmatico. E' quindi indispensabile che nel documento programmatico figuri l'impegno a operare una regolarizzazione efficace.

In particolare, come abbiamo detto a Domenico, e' indispensabile che il Governo

- fissi dei criteri non restrittivi per l'emersione dall'irregolarita';

- non ponga tetti numerici all'emersione (cosa, invece, desiderata da Treu).

In caso contrario,

- si scatenerebbe una compra-vendita di certificazioni false

- moltissimi immigrati sarebbero tagliati fuori dalla possibilita' di emersione.

3) Il documento programmatico pone le linee per la programmazione dei flussi per i prossimi anni (superata cioe' questa fase transitoria). I fatti tragici di questi giorni dimostrano che in mancanza di canali di immigrazione regolare (liste di prenotazione e possibilita' di ingresso per ricerca di lavoro; vedi art. 21, comma 4, della legge 40/98) gli immigrati tentano di entrare come possono (e non me la sento di dar loro torto) e lo Stato tenta disperatamente e senza successo di espellerli. Quando va bene scoppiano disordini, quando va male muoiono dei ragazzi.

Tra le osservazioni critiche che abbiamo proposto a Domenico ce ne sono alcune che riguardano la necessita' di porre le basi per la creazione di tali canali regolari. Non si puo' accettare che quei delinquenti delle rappresentanze diplomatiche e consolari italiane si rifiutino di istituire liste di prenotazione! Su questo il Parlamento deve dare, a mio parere, un segnale deciso al Governo. Il Ministero degli affari esteri non e' stato istituito solo per curare gli affari personali della famiglia Dini!

Contiamo sul tuo (vostro) aiuto.

Ciao

Sergio