SENATO DELLA REPUBBLICA

-------------------- XIII LEGISLATURA --------------------

476a SEDUTA PUBBLICA

RESOCONTO

SOMMARIO E STENOGRAFICO

MARTEDÌ 3 NOVEMBRE 1998

(Pomeridiana)

Presidenza del vice presidente ROGNONI,

indi del presidente MANCINO

RESOCONTO SOMMARIO ......... Pag. V-XIII

RESOCONTO STENOGRAFICO ......... 1-39

ALLEGATO A (contiene i testi esaminati nel corso della seduta) ......... 41-59

ALLEGATO B (contiene i testi eventualmente consegnati alla Presidenza dagli oratori, i

prospetti delle votazioni qualificate, le comunicazioni all'Assemblea non lette in Aula e gli

atti di indirizzo e di controllo) ......... 61-111

INDICE

RESOCONTO SOMMARIO

RESOCONTO STENOGRAFICO

CONGEDI E MISSIONI ......... Pag. 1

PREANNUNZIO DI VOTAZIONI MEDIANTE PROCEDIMENTO

ELETTRONICO ......... 1

CALENDARIO DEI LAVORI DELL'ASSEMBLEA

Variazioni ......... 2

DISEGNI DI LEGGE

Seguito della discussione:

(203) SALVATO ed altri. - Disciplina del diritto d'asilo

(554) BISCARDI ed altri. - Disciplina del diritto di asilo

(2425) Norme in materia di protezione umanitaria e di diritto di asilo:

Guerzoni (Dem. Sin. - L'Ulivo), relatore ......... 3

Sinisi, sottosegretario di Stato per l'interno ......... 4

Tabladini (Lega Nord-Per la Padania indip.) ......... 5

Verifica del numero legale ......... 5

SULL'ORDINE DEI LAVORI

Presidente ......... 6

Barbieri (Dem. Sin.-L'Ulivo) ......... 6

Tabladini (Lega Nord-Per la Padania indip.) ......... 6

DISEGNI DI LEGGE

Ripresa della discussione dei disegni di legge nn. 203, 554 e 2425:

Tabladini (Lega Nord-Per la Padania indip.) ......... 7, 9, 14

Pasquali (AN) ......... 8, 12, 18

Marchetti (Com.) ......... 8, 13, 22

Russo Spena (Rifond. Com.-Progr.) ......... Pag. 9

Pellicini (AN) ......... 10

Jacchia (UDR) ......... 10, 15, 32

Sinisi, sottosegretario di Stato per l'interno ......... 11, 12, 20

Lubrano di Ricco (Verdi-L'Ulivo) ......... 11

Guerzoni (Dem. Sin.-L'Ulivo), relatore ......... 16, 20, 22

Lorenzi (Lega Nord-Per la Padania indip.) ......... 12, 17, 21

Pastore (Forza Italia) ......... 13, 16, 20

Verifiche del numero legale ......... 8, 18, 28

...

Seguito della discussione dei disegni di legge:

(203) SALVATO ed altri. - Disciplina del diritto d'asilo

(554) BISCARDI ed altri. - Disciplina del diritto di asilo

(2425) Norme in materia di protezione umanitaria e di diritto di asilo

PRESIDENTE. Ricorda che nella seduta antimeridiana del 1 ottobre è stato approvato

l'articolo 3 del testo unificato proposto dalla Commissione.

Passa pertanto all'esame dell'articolo 4 e degli emendamenti ad esso riferiti.

I senatori GASPERINI (LNPI), PASQUALI (AN), MARCHETTI (Misto-RC),

LUBRANO DI RICCO (Verdi) e PASTORE (FI) danno per illustrati tutti i propri

emendamenti.

GUERZONI (DS), relatore. Dichiara il proprio parere contrario sugli emendamenti 4.1,

4.100, 4.6, 4.10, 4.11, 4.14, 4.15, 4.16, 4.17, 4.18, 4.19, 4.21 e 4.22; invita invece al

ritiro degli emendamenti 4.2, 4.3, 4.4, 4.5, 4.13 e 4.23, mentre si dichiara favorevole agli

emendamenti 4.7 e 4.8, nonché all'emendamento 4.20, di cui però propone una

riformulazione; si rimette poi al Governo per l'emendamento 4.9, mentre per l'emendamento

4.12 si dichiara contrario alla prima parte e favorevole alla seconda.

SINISI, sottosegretario di Stato per l'interno. A nome del Governo esprime un parere

conforme a quello espresso dal relatore, tranne che per gli emendamenti 4.8 (su cui si rimette

all'Assemblea), 4.9 (sul quale si dichiara favorevole), nonché sugli emendamenti 4.13 e

4.23 (ai quali è invece contrario).

PRESIDENTE. Passa alla votazione dell'emendamento 4.1.

Su richiesta del senatore TABLADINI, dispone la verifica del numero legale. Avverte quindi

che il Senato non è in numero legale e sospende la seduta per un'ora.

La seduta, sospesa alle ore 16,50, è ripresa alle ore 17,50.

BARBIERI (DS). Poiché presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani è in corso

un'importante cerimonia, chiede di sospendere nuovamente i lavori di Assemblea per

consentire a tutti i senatori di parteciparvi.

TABLADINI (LNPI). Nel concordare con tale richiesta, sollecita la Presidenza a fissare

l'orario di ripresa dei lavori.

PRESIDENTE. Poiché non si fanno osservazioni, sospende la seduta fino alle ore 18,35.

La seduta, sospesa alle ore 17,55, è ripresa alle ore 18,37.

Presidenza del presidente MANCINO

PRESIDENTE. Riprende la votazione degli emendamenti all'articolo 4.

TABLADINI (LNPI). Reitera la richiesta del numero legale sulla votazione

dell'emendamento 4.1 e chiede al Governo di introdurre un emendamento per rinviare

l'entrata in vigore del provvedimento al momento in cui saranno state predisposte le strutture

previste dal testo ma non ancora esistenti.

PRESIDENTE. Ricorda che il termine per la presentazione degli emendamenti, cui deve

attenersi anche il Governo, è scaduto e che possono essere presentati solo subemendamenti.

TABLADINI (LNPI). Il Governo potrebbe comunque recepire la sostanza della sua

proposta.

PRESIDENTE. Invita il Governo a verificare se la proposta del senatore Tabladini è

traducibile in un subemendamento.

Con votazione preceduta dalla verifica del numero legale, il Senato respinge l'emendamento

4.1. È altresì respinto l'emendamento 4.100.

PASQUALI (AN). Ritira l'emendamento 4.2.

MARCHETTI (Com.). Mantiene l'emendamento 4.3.

RUSSO SPENA (Misto-RCP). Il relatore ed il Governo dovrebbero rivedere il loro parere

contrario sull'emendamento 4.3, la cui approvazione concorrerebbe a rendere concretamente

fruibile il diritto d'asilo.

TABLADINI (LNPI). Anche se l'emendamento 4.4 appare più corretto, il Gruppo

Lega-Nord darà voto favorevole all'emendamento 4.3, a condizione che la sua efficacia

venga limitata a navi o aeromobili che nel loro percorso tocchino l'Italia.

PELLICINI (AN). Dichiara voto favorevole alla ragionevole proposta del senatore

Marchetti.

JACCHIA (UDR). Dichiara voto contrario all'emendamento 4.3. (Applausi dal Gruppo

UDR. Applausi ironici dal Gruppo LNPI).

SINISI, sottosegretario di Stato per l'interno. Conferma il parere contrario

sull'emendamento 4.3.

Il Senato respinge l'emendamento 4.3.

LUBRANO DI RICCO (Verdi). Trasforma l'emendamento 4.4 nell'ordine del giorno n.

100.

GUERZONI, relatore. Esprime parere favorevole sull'ordine del giorno.

SINISI, sottosegretario di Stato per l'interno. Accoglie l'ordine del giorno, anche se

sarebbe preferibile che esso venisse riferito all'articolo 6.

PRESIDENTE. Propone al senatore Lubrano di Ricco di accogliere il suggerimento del

Governo.

LUBRANO DI RICCO (Verdi). Accoglie tale proposta.

LORENZI. (LNPI). Chiede di fare proprio l'emendamento 4.4.

PRESIDENTE. Non è possibile fare proprio un emendamento trasformato in ordine del

giorno dal presentatore.

PASQUALI (AN). Insiste per la votazione dell'emendamento 4.5.

MARCHETTI. (Com.). Dichiara il voto favorevole sull'emendamento in esame, criticando

l'atteggiamento di chiusura del Governo di fronte a queste proposte di modifica. (Applausi

dal Gruppo Comunista).

PASTORE (FI). Dichiara voto favorevole, tanto più che il testo proposto dalla Commissione

appare in contrasto con la Convenzione di Ginevra.

Il Senato respinge l'emendamento 4.5.

PRESIDENTE. Alla luce di questa votazione risultano preclusi gli emendamenti 4.23, 6.4 e

6.42.

Il Senato respinge l'emendamento 4.6.

TABLADINI (LNPI). Dichiara voto favorevole all'emendamento 4.7.

Il Senato approva gli emendamenti 4.7, 4.8 e 4.9.

TABLADINI (LNPI). Dichiara voto favorevole all'emendamento 4.10.

JACCHIA (UDR). Dichiara voto contrario all'emendamento in esame. (Applausi dal

Gruppo UDR. Applausi ironici dal Gruppo LNPI).

Il Senato respinge gli emendamenti 4.10 e 4.11.

PASTORE (FI). Accoglie la proposta del relatore e quindi ritira la prima parte

dell'emendamento 4.12.

Il Senato approva la seconda parte dell'emendamento 4.12.

TABLADINI (LNPI). Dichiara voto favorevole all'emendamento 4.13.

Il Senato respinge gli emendamenti 4.13, 4.14 e 4.15.

LORENZI (LNPI). Invita l'Assemblea ad approvare gli identici emendamenti 4.16 e 4.17 e

chiede la verifica del numero legale.

PASQUALI (AN). Dichiara il voto favorevole del suo Gruppo.

La richiesta di verifica del numero legale non risulta appoggiata. Il Senato respinge gli

emendamenti 4.16 e 4.17, tra loro identici.

TABLADINI (LNPI). Chiede la verifica del numero legale sulla votazione

dell'emendamento 4.18, pregando il Presidente di concedere ai senatori richiedenti tempo

sufficiente a far constatare l'appoggio.

Con votazione preceduta dalla verifica del numero legale, il Senato respinge l'emendamento

4.18. Viene altresì respinto l'emendamento 4.19.

PASQUALI (AN). Accoglie il nuovo testo dell'emendamento 4.20 proposto dal relatore.

Il Senato approva l'emendamento 4.20 (Nuovo testo) e respinge gli emendamenti 4.21 e

4.22. Viene infine approvato l'articolo 4 nel testo emendato.

PRESIDENTE. Passa all'esame degli emendamenti all'articolo 5.

PERUZZOTTI (LNPI). Dà per illustrati gli emendamenti presentati dal suo Gruppo.

PASQUALI (AN). Dà per illustrati gli emendamenti 5.3 e 5.6.

PASTORE (FI). Illustra l'emendamento 5.5.

GUERZONI, relatore. Esprime parere contrario su tutti gli emendamenti ed invita al ritiro

dell'emendamento 5.3.

SINISI, sottosegretario di Stato per l'interno. Il parere del Governo è conforme a quello del

relatore.

Il Senato respinge gli emendamenti 5.1 e 5.2.

PASQUALI (AN). Ritira l'emendamento 5.3.

Il Senato respinge gli emendamenti 5.4, 5.5, 5.6, 5.7 e 5.8.

LORENZI (LNPI). Il relatore dovrebbe motivare il suo parere contrario all'emendamento

5.9.

GUERZONI, relatore. La procedura prevista dall'emendamento è già correntemente

adottata.

Il Senato respinge la prima parte dell'emendamento 5.9, fino alle parole: ´18 anno di etàª.

Risultano così preclusi il resto dell'emendamento 5.9 e l'emendamento 5.10.

Il Senato approva l'articolo 5.

PRESIDENTE. Passa all'esame degli emendamenti all'articolo 6, ricordando che sono

preclusi gli emendamenti 6.4 e 6.42.

GASPERINI (LNPI). Dà per illustrati gli emendamenti presentati dal suo Gruppo.

PASTORE (FI). Illustra gli emendamenti recanti la sua firma.

PASQUALI (AN). Dà per illustrati i suoi emendamenti.

MARCHETTI (Com.). Dà per illustrati gli emendamenti recanti la sua firma.

GUERZONI, relatore. Invita i presentatori a ritirare gli emendamenti 6.5, 6.10, 6.14, 6.15,

6.18, 6.25, 6.29, 6.32 e 6.36: altrimenti il parere è contrario. Esprime parere favorevole

sull'emendamento 6.9, proponendone la modifica.

Esprime parere favorevole sull'emendamento 6.13, a patto che venga accolto anche

l'emendamento 6.20. Favorevole è anche il parere sugli emendamenti 6.16 e 6.38.

Si rimette all'Assemblea sugli emendamenti 6.23 e 6.26.

Esprime parere contrario su tutti gli altri emendamenti.

SINISI, sottosegretario di Stato per l'interno. Chiede alla senatrice Pasquali di modificare

l'emendamento 6.9 prevedendo solamente la soppressione delle parole: ´ed ai suoi

familiariª.

GUERZONI, relatore. Conviene con la proposta del Sottosegretario.

SINISI, sottosegretario di Stato per l'interno. Esprime parere contrario sull'emendamento

6.23 e parere conforme a quello del relatore su tutti gli altri emendamenti.

Il Senato respinge quindi gli emendamenti 6.1, 6.2 e 6.3.

LORENZI (LNPI). Non accoglie l'invito al ritiro dell'emendamento 6.5.

Il Senato respinge poi gli emendamenti 6.5, 6.6, 6.7 e 6.8. Dopo che la senatrice

PASQUALI (AN) ha accolto la modifica suggerita, viene poi approvato l'emendamento 6.9.

TABLADINI (LNPI). Insiste nel chiedere l'approvazione dell'emendamento 6.10.

Il relatore GUERZONI (DS) ed il sottosegretario SINISI confermano il parere contrario su

tale emendamento. Con votazione preceduta dalla verifica del numero legale, richiesta dal

senatore TABLADINI (LNPI) il Senato respinge quindi l'emendamento 6.10. Vengono poi

respinti gli emendamenti 6.11, 6.12, 6.14, 6.15 e 6.17.

MARCHETTI (Misto-RC). Non accoglie l'ivito a ritirare l'emendamento 6.18.

Il Senato respinge gli emendamenti 6.18, 6.19 e 6.21; vengono invece approvati gli

emendamenti 6.16, 6.20 e 6.13.

TABLADINI (LNPI). Insiste nel chiedere l'approvazione dell'emendamento 6.22.

Dopo che il relatore GUERZONI (DS) ha confermato il proprio parere contrario, il Senato

respinge l'emendamento 6.22. Vengono successivamente respinti gli emendamenti 6.23 e

6.24.

MARCHETTI (Misto-RC). Non accoglie l'invito a ritirare l'emendamento 6.25.

Il Senato respinge l'emendamento 6.25.

PASTORE (FI). Insiste nel chiedere l'approvazione dell'emendamento 6.26.

Il Senato approva quindi l'emendamento 6.26 e respinge gli emendamenti 6.27 e 6.28.

La senatrice PASQUALI (AN) ed il senatore JACCHIA (UDR) dichiarano il proprio voto

favorevole all'emendamento 6.29, mentre il relatore GUERZONI (DS) conferma il parere

contrario. Il Senato respinge quindi gli emendamenti 6.29, 6.30, 6.31.

TABLADINI (LNPI). Insiste nel chiedere l'approvazione dell'emendamento 6.32.

Il Senato respinge l'emendamento 6.32.

TABLADINI (LNPI). Insiste nel chiedere l'approvazione dell'emendamento 6.33, sulla cui

votazione chiede la verifica del numero legale.

Durante la verifica il Presidente dispone un controllo sulla corrispondenza tra le tessere

inserite ed i senatori effettivamente presenti in Aula; successivamente, il Senato respinge

l'emendamento 6.33. Vengono pure respinti gli emendamenti 6.34 e 6.35.

TABLADINI (LNPI). Insiste nel chiedere l'approvazione dell'emendamento 6.36,

rimarcando la necessità di prevedere espressamente la ´sorveglianzaª dei soggetti in

questione.

GUERZONI (DS), relatore. Ricorda come la Costituzione preveda che un soggetto possa

essere vigilato per non più di 48 ore.

Il Senato respinge quindi l'emendamento 6.36.

TABLADINI (LNPI). Accoglie l'invito a ritirare l'emendamento 6.37.

Il Senato approva quindi l'emendamento 6.38 e respinge gli emendamenti 6.39, 6.40 e

6.41.

PRESIDENTE. Ricorda che, per effetto della reiezione dell'emendamento 4.3, è precluso

l'emendamento 6.42. Comunica quindi che l'ordine del giorno n. 100, in cui è stato

trasformato l'emendamento 4.4, essendo stato accolto dal Governo, non viene posto in

votazione.

Il Senato approva quindi l'articolo 6 nel testo emendato.

PRESIDENTE. Rinvia infine il seguito della discussione alla prossima seduta.

Per lo svolgimento di un'interpellanza

e la discussione di una mozione

LAURO (FI). Sollecita lo svolgimento dell'interpellanza n. 2-00430, riguardante gli scali

aeroportuali di Milano Malpensa e di Milano Linate, e di cui, ai sensi dell'articolo 153 del

Regolamento, chiede l'iscrizione all'ordine del giorno della seduta di venerdì 6 novembre.

Domanda inoltre l'inserimento all'ordine del giorno di una mozione da lui presentata sullo

stesso argomento.

PRESIDENTE. Comunica che la Conferenza dei Capigruppo aveva già deciso la prossima

trattazione degli argomenti sollecitati ed assicura che la Presidenza si farà carico di

provvedere in tal senso.

SPECCHIA, segretario. Dà annunzio della mozione e delle interrogazioni pervenute alla

Presidenza. (v. Allegato B).

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno delle sedute del 4 novembre 1998. (v.

Resoconto stenografico).

La seduta termina alle ore 20.

RESOCONTO STENOGRAFICO

Presidenza del vice presidente ROGNONI

PRESIDENTE. La seduta è aperta (ore 16,30).

Si dia lettura del processo verbale.

SPECCHIA, segretario, dà lettura del processo verbale della seduta pomeridiana del 28

ottobre.

PRESIDENTE. Non essendovi osservazioni, il processo verbale è approvato.

Congedi e missioni

PRESIDENTE. Sono in congedo i senatori: Agnelli, Ayala, Bassanini, Battafarano,

Bernasconi, Besostri, Bettoni Brandani, Bo, Bobbio, Borroni, Cabras, Carpi, Cazzaro,

Cecchi Gori, De Martino Francesco, De Zulueta, Di Pietro, Fanfani, Fiorillo, Fusillo, Lauria

Michele, Leone, Lo Curzio, Loiero, Manconi, Ossicini, Pagano, Piloni, Rocchi, Salvato,

Sartori, Serena, Taviani, Toia, Valiani, Vigevani, Viviani.

Sono assenti per incarico avuto dal Senato i senatori: Montagna per partecipare alla riunione

delle Commissioni economiche e monetarie del Parlamento europeo e dei Parlamenti

nazionali; Contestabile, Diana Lino, Lauricella, Martelli, Speroni e Volcic per attività

dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa.

Comunicazioni della Presidenza

PRESIDENTE. Le comunicazioni all'Assemblea saranno pubblicate nell'allegato B al

Resoconto della seduta odierna.

Preannunzio di votazioni mediante procedimento elettronico

PRESIDENTE. Avverto che nel corso della seduta odierna potranno essere effettuate

votazioni qualificate mediante il procedimento elettronico.

Pertanto decorre da questo momento il termine di venti minuti dal preavviso previsto

dall'articolo 119, comma 1, del Regolamento.

Calendario dei lavori dell'Assemblea, variazioni

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, come da intese intercorse con i Gruppi, il calendario dei

lavori della corrente settimana è integrato con l'inserimento, in apertura della seduta

pomeridiana di domani, della votazione per l'elezione di un senatore segretario - che avrà

luogo a scrutinio segreto e con il sistema delle urne aperte - onde consentire al Gruppo della

Lega Nord, che ne ha fatto richiesta ai sensi dell'articolo 5, comma 4, del Regolamento, di

avere un proprio rappresentante nel Consiglio di Presidenza.

Giovedì 5 novembre si terrà una seduta pomeridiana con inizio alle ore 16, con all'ordine del

giorno lo svolgimento di interrogazioni sugli impianti di produzione di combustibile derivato

da rifiuti, situati in alcuni comuni campani.

Seguito della discussione dei disegni di legge:

(203) SALVATO ed altri. - Disciplina del diritto d'asilo

(554) BISCARDI ed altri. - Disciplina del diritto di asilo

(2425) Norme in materia di protezione umanitaria e di diritto di asilo

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione dei disegni di legge nn.

203, 554 e 2425.

Riprendiamo l'esame degli articoli, nel testo unificato proposto dalla Commissione.

Ricordo che nel corso della seduta antimeridiana del 1o ottobre l'Assemblea ha approvato

l'articolo 3.

Passiamo all'esame dell'articolo 4, sul quale sono stati presentati emendamenti che invito i

presentatori ad illustrare.

GASPERINI. Signor Presidente, gli emendamenti da me presentati si illustrano da sé.

PASQUALI. Signor Presidente, gli emendamenti da me presentati si illustrano da sé.

MARCHETTI. Signor Presidente, gli emendamenti 4.3 e 4.23 si illustrano da sé.

LUBRANO DI RICCO. Signor Presidente, l'emendamento 4.4 si illustra da sé.

PASTORE. Signor Presidente, gli emendamenti 4.9 e 4.12 si illustrano da sé.

PRESIDENTE. Invito il relatore e il rappresentante del Governo a pronunziarsi sugli

emendamenti in esame.

GUERZONI, relatore. Signor Presidente, esprimo parere contrario sugli emendamenti 4.1 e

4.100.

Invito i rispettivi presentatori a ritirare gli emendamenti 4.2, 4.3, 4.4 e 4.5, altrimenti

esprimo parere contrario. Ricordo che si tratta di una questione discussa approfonditamente

in Commissione, che è stata oggetto anche della relazione e del dibattito in Aula. Non c'è da

parte del relatore una questione di principio, ma siccome la proposta che si fa coinvolgerebbe

nelle procedure ambasciate e consolati italiani all'estero, navi ed aerei italiani in navigazione,

richiede da parte del Governo un tempo sufficiente per analizzare gli aspetti organizzativi e

procedurali, indubbiamente delicati e complessi. Per questi motivi insisto nell'invito al ritiro,

pur da posizioni non preclusive di principio rispetto ad una questione che potrà essere

successivamente affrontata e risolta.

Sono contrario all'emendamento 4.6, perché il comma 2 dell'articolo 4 è essenziale

all'impianto.

Esprimo parere favorevole sugli emendamenti 4.7 e 4.8.

Sull'emendamento 4.9 vorrei sentire il parere del Governo, perché mi pare che il modulo

ministeriale che si vorrebbe sopprimere da parte dei senatori Pastore e Maggiore non sia

preclusivo a che gli interessati possano produrre ulteriori documenti e memorie al fine di

poter argomentare il diritto all'accoglimento della loro domanda. In ogni caso, siccome è una

questione tecnica, è bene che il Governo esprima l'ultimo parere.

Esprimo parere contrario sugli emendamenti 4.10 e 4.11, perché in entrambi i casi si tratta di

punti qualificanti del provvedimento.

Per quanto riguarda l'emendamento 4.12, esprimo parere favorevole per ciò che concerne la

seconda parte, laddove l'emendamento tende a sostituire la dizione ´e di recarsiª con la

seguente: ´con obbligo di recarsiª. Invito al ritiro invece della prima parte

dell'emendamento, ove si propone la sostituzione delle parole ´con obbligo di stabilireª con

le seguenti: ´previa comunicazione diª, in quanto il soggetto di cui si parla nel momento

fotografato dalla norma non si trova assolutamente nelle condizioni di comunicare

preventivamente il luogo dove andrà ad allocarsi; soltanto successivamente, quando dovrà

obbligatoriamente recarsi presso la questura competente, sarà in grado di compiere tale

scelta. Invito al ritiro anche per ciò che concerne l'emendamento 4.3.

Esprimo parere contrario sugli emendamenti 4.14 e 4.15 ed altresì sugli emendamenti

successivi 4.16 e 4.17, di identico contenuto, poiché non sarebbe materialmente possibile

attuare verifiche generalizzate e continuate; inoltre, ritengo che le verifiche debbano

compiersi sui documenti presentati ove esistono elementi di fatto che le rendono opportune.

Esprimo parere contrario anche sull'emendamento 4.18, in quanto quello cui si fa

riferimento è un soggetto che ha superato il pre-esame ed è in attesa dell'esito della domanda

(presentata) presso la questura centrale e quindi ha diritto di circolare nel territorio. Esprimo

altresì parere contrario sull'emendamento 4.19.

Ai presentatori dell'emendamento 4.20 preannuncio un parere favorevole solo qualora tale

emendamento venisse così riformulato: ´Al comma 6, dopo le parole ´articolo 6 e 10ª

aggiungere le seguenti: ´Il Ministro dell'interno provvederà, con proprio decreto, a

determinare le misure opportune e necessarie per assicurare la reperibilità del richiedente

asilo fino al compimento del suddetto termineª.

Ripeto, qualora i presentatori dell'emendamento 4.20 accogliessero questa riformulazione il

parere sarebbe favorevole, altrimenti il parere è contrario.

Esprimo infine parere contrario sugli emendamenti 4.21 e 4.22.

Invito a ritirare, invece, l'emendamento 4.23 per le motivazioni già addotte in merito agli

emendamenti 4.2, 4.3 e 4.5, in quanto tale proposta modificativa interviene sulla stessa

materia.

SINISI , sottosegretario di Stato per l'interno. Signor Presidente, con il suo permesso mi

limiterei ad esprimere i pareri soltanto per quanto riguarda quelle parti in cui ritengo che la

proposizione del relatore meriti un completamento.

Riguardo agli emendamenti 4.1, 4.100, 4.2, 4.3, 4.4, 4.5, 4.6 e 4.7, il parere del Governo

è conforme a quello espresso dal relatore.

Il Governo si rimette all'Aula sull'emendamento 4.8 in quanto ritiene che in questa prima

fase possa essere sufficiente l'assistenza garantita dalle organizzazioni internazionali e, in

particolare, dall'Alto Commissariato delle Nazioni Unite. In ogni caso, non vi è una

preclusione del Governo affinché possa essere nominato eventualmente un difensore di

fiducia e ciò giustifica la rimessione all'Aula.

Per ciò che concerne l'emendamento 4.9, sul quale il relatore ha chiesto delucidazioni al

Governo, debbo dire che il parere può essere favorevole, come peraltro mi è sembrato di

registrare nelle intenzioni dello stesso relatore, poiché un modello uniforme non preclude in

alcun modo la possibilità di rendere, da parte dell'interessato, dichiarazioni spontanee o

anche memorie che possono essere avanzate nella lingua di appartenenza. Probabilmente un

modo uniforme può garantire un'omogeneità di trattamento e quindi può costituire

un'iniziativa utile in questo senso. Pertanto su questo emendamento esprimo parere

favorevole.

Esprimo poi parere contrario agli emendamenti 4.10, 4.11 e 4.12, così come ha indicato il

relatore. Con riferimento alla prima parte dell'emendamento 4.12, la contrarietà riguarda

appunto quanto è stato rilevato, ovverosia la impossibilità di indicare il proprio domicilio,

mentre non sollevo obiezioni per quanto riguarda la seconda parte, così come è stato rilevato

dal relatore.

Sugli emendamenti 4.3, 4.14, 4.15, 4.16, 4.17, 4.18 e 4.19, come il relatore esprimo

parere contrario.

Sull'emendamento 4.20, mi associo alla richiesta di riformulazione dello stesso nel testo che

il relatore ha indicato; qualora i proponenti fossero d'accordo, il parere del Governo sarebbe

favorevole.

Infine, esprimo parere contrario agli emendamenti 4.21, 4.22 e 4.23.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 4.1.

TABLADINI. Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

TABLADINI. Signor Presidente, poiché con gli emendamenti non riusciamo a modificare,

come stiamo tentando di fare, questo disegno di legge che riteniamo sia veramente un

disastro (del resto, com'è successo per la cosiddetta legge Turco-Napolitano, sulla quale lo

stesso Ministro primo firmatario ha dichiarato che la legge da lui approntata non poteva

funzionare, la medesima cosa avverrà per questa legge), e non avendo altri mezzi che quello

di chiedere che vengano votati alcuni nostri emendamenti tendenti, quanto meno, a

migliorare la situazione, sono costretto a chiedere la verifica del numero legale.

Aggiungo, signor Presidente, una richiesta. Vorrei che avesse la gentilezza di permettere che

le dodici tessere per la richiesta di verifica del numero legale siano inserite non dico con il

tempo con cui normalmente si attende la verifica del numero legale, ma almeno con il tempo

materiale sufficiente.

PRESIDENTE. Certo, senatore Tabladini.

Verifica del numero legale

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta di verifica del numero

legale avanzata dal senatore Tabladini risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori,

mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Invito pertanto i senatori a far constatare la loro presenza mediante procedimento elettronico.

(Segue la verifica del numero legale).

Non mettete in difficoltà la Presidenza, colleghi senatori, votate rapidamente.

Il Senato non è in numero legale.

Sospendo pertanto la seduta per un'ora.

(La seduta, sospesa alle ore 16,50, è ripresa alle ore 17,50).

Sull'ordine dei lavori

PRESIDENTE. Riprendiamo i nostri lavori.

BARBIERI. Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

BARBIERI. Signor Presidente, intervengo per far presente a lei e all'Assemblea che in

questo momento nella Sala Zuccari, a Palazzo Giustiniani, è in corso un'importante

cerimonia a cui è presente il Capo dello Stato e a cui partecipano molti senatori. Quindi, mi

sembra difficile proseguire i nostri lavori visto che viene richiesta la verifica del numero

legale. Pertanto, le chiedo di sospendere ulteriormente la seduta per consentire a chi è a

Palazzo Giustiniani di rientrare.

TABLADINI. Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

TABLADINI. Signor Presidente, è stato chiesto con tanta gentilezza di sospendere la seduta,

per cui siamo sicuramente del parere che si debba aderire a questa richiesta ... (Commenti

dal Gruppo Lega Nord-Per la Padania Indipendente). Mi stanno suggerendo cose che non

posso dire per microfono, altrimenti potrei essere incriminato!

Comunque, ripeto, siamo d'accordo; ci dia un orario di ripresa della seduta.

PRESIDENTE. Poiché non vi sono obiezioni e mi risulta che alle ore 18,30 la cerimonia a

Palazzo Giustiniani dovrebbe essere terminata, sospendo la seduta fino alle ore 18,35, per

sicurezza, in modo che tutti i senatori possano raggiungere l'Aula.

(La seduta, sospesa alle ore 17,55, è ripresa alle ore 18,37).

Presidenza del presidente MANCINO

Ripresa della discussione dei disegni di legge nn. 203, 554 e 2425

PRESIDENTE. Riprendiamo i nostri lavori con la votazione dell'emendamento 4.1.

TABLADINI. Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

TABLADINI. Signor Presidente, nel chiedere la verifica del numero legale, vorrei

approfittare per rivolgere una raccomandazione al Governo. Quest'ultimo ha infatti la

possibilità di proporre emendamenti in qualunque momento dell'iter legislativo.

Io sono del parere - peccato che forse non mi si stia ascoltando - che in questo

provvedimento sono previste strutture che di fatto non esistono. Quindi, un emendamento

che prevedesse che la legge comunque entrerà in vigore nel momento in cui le strutture

previste dal vostro disegno di legge saranno effettivamente in funzione eviterebbe - e questo

è molto importante - di mescolare i richiedenti asilo politico con i richiedenti la possibilità di

entrare in territorio italiano, vale a con dire gli extracomunitari che chiedono di venire a

lavorare - si fa per dire - all'interno del nostro paese. È pericoloso infatti mescolare le due

situazioni; i campi profughi realizzati al confine dell'Uganda hanno dimostrato che il

mescolamento ha creato grossi problemi, in particolare proprio per la sicurezza dei

richiedenti asilo politico. Oltretutto si tratta di gente che viene da paesi e da democrazie che

sono - mi scusi, Presidente - democrazie tra virgolette.

Quindi, il mio è un invito al Governo a pensare ad una soluzione di questo genere, perché le

strutture di cui si parla in questo disegno di legge non ci sono.

PRESIDENTE. Vorrei solo far presente al senatore Tabladini che, quando la Conferenza dei

Capigruppo stabilisce il termine entro il quale possono essere presentati emendamenti, tale

termine va osservato non soltanto dai colleghi senatori, ma anche dal Governo. Sui

subemendamenti c'è una maggiore duttilità, tenuto conto anche della discussione in atto,

senatore Tabladini. In sostanza, il Governo può presentare subemendamenti, qualora

ritenesse che un emendamento non accoglibile possa essere integrato e modificato.

TABLADINI. Signor Presidente, io credo che ci sia la possibilità, in 18 articoli e relativi

emendamenti, di introdurre un subemendamento che recepisca l'esigenza cui prima ho fatto

riferimento. Non mi sembra che si debba scomodare Pico della Mirandola per fare una cosa

del genere.

PRESIDENTE. Io trasmetto questa sua richiesta al Governo, pregandolo di valutarne il

senso.

Verifica del numero legale

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta del senatore Tabladini

risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Invito pertanto i senatori a far constatare la loro presenza mediante procedimento elettronico.

(Segue la verifica del numero legale).

Il Senato è in numero legale.

Ripresa della discussione dei disegni di legge nn. 203-554-2425

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 4.1, presentato dal senatore Gasperini e da altri

senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 4.100, presentato dal senatore Gasperini e da altri senatori.

Non è approvato.

Sull'emendamento 4.2 c'è un invito al ritiro. Senatrice Pasquali, intende aderirvi?

PASQUALI. Sì, signor Presidente, ritiro l'emendamento.

PRESIDENTE. Anche sull'emendamento 4.3 c'è un invito al ritiro. Senatore Marchetti,

intende ritirarlo?

MARCHETTI. No, signor Presidente, non lo ritiro. Non riesco infatti a comprendere le

ragioni per le quali si invita al ritiro o, in subordine, si esprime parere contrario su

quest'emendamento. La stessa Commissione giustizia, nelle sue osservazioni generali, aveva

proposto alla lettera b) delle stesse di ampliare la possibilità di presentazione dell'istanza,

comprendendovi anche la consegna al comandante della nave o dell'aeromobile italiano in

navigazione ed alle rappresentanze diplomatiche. Secondo il testo della Commissione, per

presentare istanza per la concessione dell'asilo, è necessario arrivare alla frontiera; ebbene, io

ritengo che vi siano moltissimi casi in cui ciò non è possibile e nei quali probabilmente è

ancora più necessario che sia consentito l'esercizio del diritto d'asilo. Se non viene

approvato questo emendamento, suggerito - ripeto - anche dalla Commissione giustizia, una

persona che si trova in un paese lontano e che non può arrivare alla frontiera, non può

esercitare il diritto d'asilo, in quanto non può presentarsi ad una ambasciata italiana per

chiedere che le sia concesso tale diritto, così come non può chiedere asilo politico una

persona che si trova, per esempio, in pericolo su una nave.

Non si comprende dunque questa insistenza nel non voler ammettere anche tali fattispecie: si

dice per ragioni tecniche ma, in realtà, ragioni di tal genere non esistono. Per questi motivi,

insisto per la votazione dell'emendamento.

RUSSO SPENA. Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

RUSSO SPENA Signor Presidente, mi richiamo all'intervento testè pronunciato dal collega

Marchetti. Anch'io sono firmatario dell'emendamento in questione, che mi sembra molto

importante per le ragioni già esposte; ritengo, anzi, che un suo mancato accoglimento da

parte dell'Aula leda, in maniera decisiva, lo stesso diritto d'asilo e la possibilità del suo

esercizio.

Invito pertanto il Governo ad un ripensamento, attraverso una discussione seria della

questione posta da questo emendamento presentato, oltre che da me, dai colleghi Marchetti,

Marino, Salvato e Manzi, perché mi pare che esprimersi in senso contrario in maniera un po'

superficiale significhi inficiare la stessa possibilità che il diritto di asilo possa essere

realmente esercitato e non soltanto proclamato.

TABLADINI. Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

TABLADINI. Signor Presidente, intervengo per dimostrare che non siamo

fondamentalmente contrari a questo disegno di legge. Riteniamo anche noi che

l'emendamento presentato dai colleghi Marchetti, Russo Spena ed altri debba essere tenuto in

considerazione, ma sarei per limitarlo alle navi o agli aeromobili che, per il loro percorso,

debbono transitare, o comunque fare scalo, in Italia. Per le sedi consolari, che godono

dell'extraterritorialità all'interno di un paese straniero e che quindi sono da considerarsi

territorio italiano a tutti gli effetti, vedo la difficoltà di trasferire l'eventuale richiedente asilo.

Abbiamo tutti, ad esempio, il ricordo di quel cardinale racchiuso in Polonia, che trascorse

vent'anni nella legazione statunitense perché non c'era la possibilità di trasferirlo all'estero.

Limiterei pertanto l'emendamento, che in questo caso potrebbe essere accettabile, ad

aeromobili e navi che nel loro percorso toccano un porto o un aeroporto italiani. Mi sembra

plausibile, cioè, che ci si rechi dalla prima persona, nel caso specifico il comandante della

nave o dell'aeromobile, per avvertirlo che si è intenzionati a chiedere il diritto d'asilo. Se

limitato alle navi e agli aerei, che sono i mezzi più comuni per spostarsi (ma al limite,

volendo, potremmo prevedere anche il treno), l'emendamento mi sembra accoglibile.

PRESIDENTE. Lei si esprime più favorevolmente all'emendamento 4.4 del senatore

Lubrano Di Ricco, che non all'emendamento 4.3, che è un po' più estensivo.

TABLADINI. Sì, effettivamente è così.

PELLICINI. Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

PELLICINI. Signor Presidente, mi sembra che l'emendamento 4.3 sia più che ragionevole,

perché si tratta di mettere in condizione questa gente di poter avere un'autorità recettizia della

dichiarazione di asilo, laddove se ne presenti la necessità.

D'altronde, anche nel diritto civile è previsto che alcuni atti o dichiarazioni unilaterali

possano essere resi in determinate circostanze; quindi, non si tratta di uno strappo rispetto

all'ordinamento giuridico, inteso in senso lato. Il punto è di mettere in condizione questa

gente, laddove se ne presenti la necessità, di poter dichiarare all'autorità italiana di essere in

condizione di poter aspirare ad essere ospitata in quanto avente diritto all'asilo politico.

Mi pare dunque che l'emendamento abbia un suo fondamento. Non è tanto qui il punto

centrale della legge; il provvedimento - come diceva il senatore Tabladini - è cosa ben

diversa; occorrerà vedere poi come riceveremo questa gente; ma questo è tutto un altro

aspetto. Mi sembra però che la dichiarazione di questa ´poveraª gente - lo dico in generale -

possa essere accettata anche nelle condizioni previste dall'emendamento, che - a mio parere -

deve essere accolto.

JACCHIA. Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

JACCHIA. Signor Presidente, dal momento che questo disegno di legge è molto permissivo

o - diciamo - generoso, non mi sembra il caso di allargare ulteriormente le modalità

d'ingresso.

So che il Governo ha studiato a fondo la questione: per ammettere queste persone nelle

rappresentanze diplomatiche, abbiamo visto, ci sono una quantità di esempi; nell'aeromobile

non so, quello che chiede asilo potrebbe andare dal pilota, con la pistola in tasca, dicendogli

che chiede asilo. Insomma, manteniamo il testo del Governo così com'è e lasciamo andare

gli emendamenti ostruzionistici. (Applausi dai Gruppi Unione Democratica per la

Repubblica (UDR) e Lega Nord-Per la Padania indipendente).

PRESIDENTE. Chiedo al Governo se in merito c'è qualche ripensamento.

SINISI, sottosegretario di Stato per l'interno. No, signor Presidente, non vi è alcun

ripensamento. La questione è stata largamente discussa anche nella 1a Commissione del

Senato e il nostro avviso è contrario, perché obiettivamente sarebbe tecnicamente

improcedibile o comunque rappresenterebbe una grandissima difficoltà, una volta

guadagnata la sede consolare o d'ambasciata, essere effettivamente trasferiti nel nostro paese

da un paese straniero ostile. Ci sembrerebbe, quindi, di creare una condizione impossibile

poi da praticare in concreto.

Voglio poi dire che, a questa considerazione di carattere pratico, se ne aggiungono anche

altre di carattere teorico che possono ulteriormente argomentare il nostro avviso contrario

all'emendamento in esame. Crediamo quindi che il problema debba essere risolto così come

è stato proposto, ossia con l'espressione di un parere contrario da parte del Governo.

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 4.3, presentato dal senatore Marchetti e da altri

senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 4.4.

LUBRANO DI RICCO. Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

LUBRANO DI RICCO. Signor Presidente, intervengo per annunciare il ritiro

dell'emendamento 4.4 e, secondo quanto preannunciato da me e dal collega Biscardi, nel

corso della discussione svoltasi nel luglio scorso, presento il seguente ordine del giorno:

´Il Senato,

con riferimento a quanto previsto dal comma 7, dell'articolo 6, del disegno di legge in

esame, impegna il Governo a monitorare entro un biennio dall'applicazione della legge

l'utilizzazione del ricorso dall'estero per coloro che non superano il pre-esame, considerando

che la garanzia prevista dalla Costituzione deve tradursi in sostanziale realizzazioneª.

PRESIDENTE. Invito il relatore ed il rappresentante del Governo a pronunziarsi sull'ordine

del giorno testé presentato.

GUERZONI, relatore. Signor Presidente, esprimo parere favorevole.

SINISI, sottosegretario di Stato per l'interno. Signor Presidente, onorevoli senatori, avrei

ritenuto più opportuno la presentazione di questo ordine del giorno con riferimento agli

emendamenti proposti all'articolo 6 del testo in esame; in quel contesto, non avremmo

avanzato in proposito alcuna obiezione, anche con riferimento al ritiro dell'emendamento che

propone la sospensività della mera presentazione del ricorso al Tribunale amministrativo

regionale avverso il diniego di accettazione in sede di pre-esame.

In quella sede, ripeto, non avremmo opposto alcuna obiezione e non lo facciamo neanche

adesso rispetto al ritiro dell'emendamento 4.4. Chiaramente, in sede di esame dell'articolo 6,

chiederemo di ritirare anche l'emendamento di cui più propriamente l'ordine del giorno in

questione deve ritenersi sostitutivo.

PRESIDENTE. Senatore Lubrano di Ricco accetta di trasferire in sede di esame dell'articolo

6 questo ordine del giorno, in modo da poterlo valutare in quel contesto?

LUBRANO di RICCO. Sì, signor Presidente.

LORENZI. Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

LORENZI. Signor Presidente, se possibile, vorrei far mio l'emendamento 4.4.

PRESIDENTE. Senatore Lorenzi, non è possibile dal momento che l'emendamento 4.4 è

stato trasformato in ordine del giorno.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 4.5.

PASQUALI. Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

PASQUALI. Signor Presidente, l'emendamento 4.5 va nella stessa direzione della prima

parte dell'emendamento 4.3 su cui si è svolta un'ampia discussione. Pertanto, credo di non

dover ripetere quanto è stato già detto a proposito della proposta di estendere quanto previsto

dal testo in esame - ove si stabilisce che si possa inoltrare domanda di asilo soltanto al posto

di frontiera, ovvero alla questura del luogo di dimora - anche al rappresentante diplomatico o

consolare italiano dello Stato di cittadinanza o dimora.

In sostanza, l'emendamento 4.5 si riallaccia all'emendamento 4.2 che prevedeva che si

potesse inoltrare domanda d'asilo anche al comandante di nave o aeromobile italiano in

navigazione. Anche su questo aspetto sono state svolte delle considerazioni alle quali mi

richiamo. L'emendamento 4.2 è stato però ritirato e pertanto ritengo, in sede di votazione

dell'emendamento 4.5, di insistere affichè esso venga approvato, richiamandomi a quanto è

stato detto anche a proposito dell'emendamento 4.3, presentato dal senatore Marchetti e da

altri senatori.

MARCHETTI. Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Senatore Marchetti se legge l'emendamento 4.5, noterà che le prime tre

righe sono uguali all'emendamento 4.3 sul quale si è già pronunciato ampiamente.

MARCHETTI. Signor Presidente, ho capito, però io desidero se lei mi consente...

PRESIDENTE. Glielo consento.

MARCHETTI. ... intervenire per ribadire il mio voto favorevole all'emendamento 4.5, il cui

contenuto è parzialmente presente nell'emendamento da me presentato. Desidero segnalare il

fatto, e vorrei che restasse a verbale, che il Governo si sta comportando, nei confronti di

questi emendamenti, con una chiusura del tutto assurda, ingiustificata, immotivata e con un

atteggiamento che non è assolutamente accettabile, in tal modo impedendo che casi

veramente gravi, molto più gravi spesso dei casi di coloro che si presentano alla frontiera,

possano essere coperti dalla legge sul diritto d'asilo. Io credo che si tratti di un'ottusità

inammissibile. (Applausi dal Gruppo Comunista).

PASTORE. Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

PASTORE. Signor Presidente, intervengo per dichiarare il voto favorevole del Gruppo

Forza Italia, con alcune osservazioni.

Sinceramente faccio mie le perplessità del collega Marchetti sulla preclusione così

irragionevole, da parte del Governo e del relatore. È stato citato prima il caso del cardinale

Wishinsky, ospitato per trenta o quaranta anni, se non erro, nell'ambasciata americana a

Varsavia, e non vedo perché questa ipotesi non debba essere in qualche modo disciplinata.

Altro poi è il problema del trasferimento di chi richiede asilo dall'ambasciata nel territorio

dello Stato italiano.

Credo però che il diritto di chiedere asilo e di ottenerlo per quelle categorie che sono

individuate dalla Convenzione di Ginevra e dalla nostra Carta costituzionale sia più che

doveroso.

Chiedo, tra l'altro, al Governo se non ritenga che una norma che non recepisca la possibilità

prevista dall'emendamento 4.5 sia in contrasto con la stessa Convenzione di Ginevra, che

non distingue tra i rifugiati che chiedono asilo nel territorio nazionale perché sono alla

frontiera dello Stato italiano e i rifugiati che chiedono asilo all'ambasciata presso un altro

Stato, che è da considerare anch'essa territorio nazionale a tutti gli effetti.

Credo pertanto che sia necessaria una riflessione anche su questo punto.

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 4.5, presentato dalla senatrice Pasquali e da

altri senatori.

Non è approvato.

Ricordo che, per effetto della votazione dell'emendamento 4.3, sono preclusi gli

emendamenti 4.23, 6.4 e 6.42.

Metto ai voti l'emendamento 4.6, presentato dal senatore Gasperini e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 4.7, sul quale il relatore e il Governo hanno

espresso parere favorevole.

TABLADINI. Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

TABLADINI. Devo dirle, signor Presidente, che sull'emendamento 4.7, se riascoltassimo le

registrazioni, era stato espresso parere contrario.

PRESIDENTE. No, c'è parere favorevole.

TABLADINI. Prendo atto che c'è un parere favorevole e quindi non aggiungo nulla, ma

assicuro che, quando sono stati espressi i pareri, sul 4.7 era stato dato un parere contrario.

PRESIDENTE. Io ho segnato ´sìª.

TABLADINI. Ne prendo atto.

PRESIDENTE. Diciamo che ne prende atto, ringraziando. Metto ai voti l'emendamento 4.7,

presentato dal senatore Gasperini e da altri senatori.

È approvato.

Metto ai voti l'emendamento 4.8, presentato dalla senatrice Pasquali e da altri senatori.

È approvato.

Metto ai voti l'emendamento 4.9, presentato dai senatori Pastore e Maggiore.

È approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 4.10.

TABLADINI. Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

TABLADINI. Signor Presidente, lo scopo di questo emendamento è di evitare che si

introducano, nella valutazione della possibilità da parte del richiedente asilo politico, delle

organizzazioni che non hanno un substrato effettivo, che cioè non seguano un codice, per

dirla in maniera molto semplice, che le abiliti a questo tipo di compito. Nel testo si dice

´organizzazioni non governativeª e non si aggiunge altro: ebbene, cosa significa

´organizzazione non governativaª? E chi dà la qualifica di ´organizzazioneª? E quand'è che

un'organizzazione è effettivamente tale? E quando un'organizzazione ha un numero di

aderenti tale da poter essere così definita? In altre parole, è il concetto di organizzazione che

mi lascia un po' perplesso.

Ritengo che l'emendamento in votazione tenda a facilitare il cammino di questo

provvedimento ed in particolare la richiesta di asilo politico.

Invito, pertanto, i colleghi a riflettere su questo fatto e ad approvare l'emendamento 4.10,

che, peraltro, in Commissione mi pare avesse ricevuto parere, se non favorevole, quanto

meno ´di accoglimentoª.

JACCHIA. Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

JACCHIA. Signor Presidente, l'articolo 4, di per sé, può andare bene così come è scritto. Al

comma 2, però, c'è una dizione su cui attiro l'attenzione del rappresentante del Governo,

laddove si dice che oltre ai ´rappresentanti dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i

rifugiati sono ammessiª a controllare ´ai posti di frontiera e in questuraª anche ´gli

appartenenti ad organizzazioni non governative per la tutela dei diritti civili e dei diritti

fondamentaliª. Ora, noi abbiamo una polizia di frontiera, dei nuclei di Carabinieri di

frontiera e la Guardia di Finanza: cosa starebbero a fare, allora, questi soggetti? Sono dei

pagliacci? Non ci si può fidare di loro, per cui dobbiamo affiancare ad essi i volontari delle

´organizzazioni non governative per la tutela dei diritti civili e dei diritti fondamentaliª?

A questo punto, però, non chiedo la soppressione di tale espressione, facendo

l'ostruzionismo abituale dei miei ex colleghi della Lega... (Commenti e applausi ironici dal

Gruppo Lega Nord-Per la Padania indipendente.) Vi ringrazio! ...ma chiedo al Governo di

dare invece atuazione alla riga dell'articolo 4 che segue il testo citato, che recita ´sulla base di

appositi progetti di collaborazione con le amministrazioni pubbliche interessateª.

Vedo che il rappresentante del Governo annuisce; questo garantirebbe qualcosa di più

completo e non ci esporrebbe, nei confronti dei paesi in via di sviluppo, all'idea che non ci si

possa fidare della polizia, dei carabinieri e delle guardie di frontiera italiani, per cui bisogna

affiancare loro i volontari delle ´organizzazioni non governative per la tutela dei diritti civili e

dei diritti fondamentaliª. (Applausi dal Gruppo Unione Democratica per la Repubblica

(UDR). Applausi ironici dal Gruppo Lega Nord-Per la Padania indipendente.)

PRESIDENTE. Il senatore Jacchia ringrazia per l'attenzione, purché essa sia cortese e

convinta.

Metto ai voti l'emendamento 4.10, presentato dal senatore Gasperini ed altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 4.11, presentato dal senatore Gasperini ed altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 4.12.

Chiedo ai proponenti se insistono per la votazione dell'emendamento o se intendano accedere

alla richiesta di ritiro dello stesso.

PASTORE. Signor Presidente, si tratta di una migliore formulazione della norma che non

cambia granché; tuttavia, credo che il testo dell'articolo sarebbe più comprensibile dopo

l'approvazione dell'emendamento 4.12. Considerato che abbiamo anche la responsabilità di

redigere norme chiare, voglio che ognuno in quest'Aula si assuma le responsabilità legate ad

eventuali future incertezze interpretative.

Intendo, quindi, mantenere l'emendamento in votazione.

PRESIDENTE. Onorevole relatore, lei insiste affinché l'emendamento sia votato per parti

separate?

GUERZONI, relatore. Sì, signor Presidente. Forse è sfuggito al senatore Pastore che mi

sono dichiarato contrario alla prima modifica richiesta nell'emendamento e favorevole alla

seconda.

PRESIDENTE. Senatore Pastore, intende accedere alla richiesta avanzata dal relatore di

ritirare la prima parte dell'emendamento?

PASTORE. Sì, signor Presidente; sono favorevole alla proposta, in quanto il testo

dell'articolo 4 sarebbe comunque reso più leggibile. Ritiro, quindi, la parte

dell'emendamento che va dalle parole ´con l'obbligoª alle parole ´previa comunicazione diª.

PRESIDENTE. Metto, dunque, ai voti la restante parte dell'emendamento 4.12, presentato

dai senatori Pastore e Maggiore.

È approvata.

In merito all'emendamento 4.13, è stata avanzata una proposta di ritiro. I presentatori

intendono accoglierla?

TABLADINI. Signor Presidente, qui ci si riferisce al domicilio. Noi vorremmo facilitare la

comprensione del testo con l'aggiunta della parola ´temporaneoª, perché non è detto che tale

domicilio sia poi definitivo. Ci sembra, quindi, più corretto aggiungere il termine

´temporaneoª alla parola domicilio, visto che non è detto che questi signori debbano restare

in quel domicilio.

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 4.13, presentato dal senatore Gasperini e da

altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 4.14, presentato dal senatore Gasperini e da altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 4.15, presentato dal senatore Gasperini e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 4.16, identico all'emendamento 4.17.

LORENZI. Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

LORENZI. Signor Presidente, vorrei rivolgere all'Assemblea un breve appello per un

emendamento apparentemente poco rilevante, ma - a nostro avviso - molto importante.

Riteniamo che il Governo abbia espresso il suo pronunciamento negativo su questo

emendamento un pò leggermente. Si tratta di cancellare la dizione ´ove necessarioª laddove,

al comma 5, è previsto che l'autorità di pubblica sicurezza dispone i controlli per la verifica

della veridicità delle informazioni fornite dal richiedente asilo (soprattuto per quanto riguarda

la residenza).

Vorrei ricordare all'Assemblea, e in particolare alla maggioranza che chiaramente è

determinante, che, come cittadini italiani, siamo tenuti a rispettare la residenza che ci siamo

assegnati; sappiamo che è necessario dimostrare la effettività della propria residenza. Mi pare

allora assurdo e in contrasto con il dettato costituzionale prevedere per legge che per chi

chiede asilo sia possibile derogare a questo principio fondamentale per la vita della comunità

italiana.

Pertanto, vorrei invitare l'Assemblea a cancellare l'inciso ´ove necessarioª; la sua

soppressione non pregiudicherebbe assolutamente l'essenza del comma 5, piuttosto

eliminerebbe una possibilità di discriminazione e di contestazione a livello costituzionale.

Infine, in procinto del voto, chiedo anche la verifica del numero legale.

PASQUALI. Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

PASQUALI. Signor Presidente, vorrei aggiungere ai commenti del collega che mi ha

preceduto che ritengo rilevante sopprimere questo inciso. Concordo con quanto ha detto il

senatore Lorenzi: apparentemente esso non ha una grande valenza, ma in sostanza ce l'ha.

Mi domando, infatti, in quali casi non risulterà necessario disporre i controlli per la verifica

della veridicità delle informazioni fornite dal richiedente asilo. Mi sembra, quindi,

giustificato che l'inciso contenuto nel testo del disegno di legge sia soppresso.

Aggiungo a questa considerazione il richiamo a tutti gli argomenti usati dagli altri colleghi.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta del senatore Lorenzi

risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta non risulta appoggiata).

Metto ai voti l'emendamento 4.16, presentato dal senatore Gasperini e da altri senatori,

identico all'emendamento 4.17, presentato dalla senatrice Pasquali e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 4.18.

Verifica del numero legale

TABLADINI. Signor Presidente, chiedo la verifica del numero legale e la prego gentilmente

di concedere il tempo necessario affinchè si possa inserire la tessera per l'appoggio, visto

che normalmente viene assegnato un tempo cospicuo ai colleghi che devono fare altrettanto

per segnalare la loro presenza.

È vero che dodici sono meno di centocinquanta, però rispettiamo almeno questa

proporzione.

PRESIDENTE. Senatore Tabladini, dodici è molto più di sette, e il numero di coloro che

prima hanno appoggiato la richiesta di verifica del numero legale si è fermato sul sette.

LORENZI. Ha ragione lei, signor Presidente!

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta del senatore Tabladini

risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Invito pertanto i senatori a far constatare la loro presenza mediante procedimento elettronico.

(Segue la verifica del numero legale).

Il Senato è in numero legale.

Ripresa della discussione dei disegni di legge n. 203, 554 e 2425

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 4.18, presentato dal senatore Gasperini e da

altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 4.19, presentato dal senatore Gasperini e da altri senatori.

Non è approvato.

È stata presentata una riformulazione dell'emendamento 4.20, presentato dalla senatrice

Pasquali e da altri senatori, di cui do lettura:

Al comma 6, dopo le parole ´articolo 6 e 10ª, aggiungere le seguenti: ´Il Ministro

dell'interno provvederà, con proprio decreto, a determinare le misure opportune e necessarie

per assicurare la reperibilità del richiedente asilo fino al compimento del suddetto termineª.

4.20 (Nuovo testo)

Pasquali, Magnalbò, Lisi

Metto ai voti l'emendamento 4.20 (Nuovo testo), presentato dalla senatrice Pasquali e da altri

senatori.

È approvato.

Metto ai voti l'emendamento 4.21, presentato dal senatore Gasperini e da altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 4.22, presentato dal senatore Gasperini e da altri senatori.

Non è approvato.

L'emendamento 4.23 è precluso, come da precedente mia dichiarazione.

Metto ai voti l'articolo 4, nel testo emendato.

È approvato.

Passiamo all'esame dell'articolo 5, sul quale sono stati presentati emendamenti, che invito i

presentatori ad illustrare.

PERUZZOTTI. Diamo per illustrati i nostri emendamenti.

PASQUALI. Do per illustrati gli emendamenti 5.3 e 5.6.

PASTORE. Signor Presidente, con l'emendamento 5.5 si tratta solo di stabilire la

competenza del tribunale. Credo sia una norma opportuna, altrimenti sorgerebbero dei

problemi di interpretazione e di applicazione della nuova disposizione.

PRESIDENTE. Invito il relatore ed il rappresentante del Governo a pronunziarsi sugli

emendamenti in esame.

GUERZONI, relatore. Esprimo parere contrario sugli emendamenti 5.1 e 5.2, mentre invito

a ritirare l'emendamento 5.3, altrimenti esprimo parere contrario. Sull'emendamento 5.4

esprimo ugualmente parere contrario.

Per quanto riguarda gli ultimi due emendamenti, il 5.3 e il 5.4, vorrei dire ai presentatori che

si tratta di minori; l'abbiano presente nel proporre queste modifiche.

Sono poi contrario all'emendamento 5.5 per un motivo tecnico: infatti, non in tutte le

province c'è il tribunale dei minorenni.

Esprimo infine parere contrario sugli emendamenti 5.6, 5.7, 5.8, 5.9 (è una previsione già

presente) e 5.10.

SINISI, sottosegretario di Stato per l'interno. Signor Presidente, mi riporto ai pareri del

relatore, che sono esattamente conformi a quelli del Governo.

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 5.1, presentato dal senatore Gasperini e da altri

senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 5.2, presentato dal senatore Gasperini e da altri senatori.

Non è approvato.

Senatrice Pasquali, c'è un invito a ritirare l'emendamento 5.3; lo accoglie?

PASQUALI. Lo ritiro.

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 5.4, presentato dal senatore Gasperini e da altri

senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 5.5, presentato dai senatori Pastore e Maggiore.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 5.6, presentato dalla senatrice Pasquali e da altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 5.7, presentato dal senatore Gasperini e da altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 5.8, presentato dal senatore Gasperini e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione della prima parte dell'emendamento 5.9, fino alle parole ´18o anno

di etàª.

LORENZI. Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

LORENZI. Signor Presidente, in pratica vorrei chiedere al relatore di precisare meglio la

motivazione del suo parere, nel momento in cui dice che quanto noi abbiamo presentato in

termini di emendamento è già previsto. A noi risultano essere molto importanti questo

emendamento ed il successivo, perché sappiamo molto bene il tipo di confusione che si

genera nel momento del passaggio alla frontiera di minori che minori non sono. Quindi

chiediamo al relatore ed al Governo di valutare attentamente questo nostro emendamento.

GUERZONI, relatore. Voglio rispondere ribadendo che è già pratica corrente quello che si

richiede; è già previsto.

PRESIDENTE. Metto ai voti il primo periodo dell'emendamento 5.9, presentato dal senatore

Tabladini e da altri senatori, fino alle parole ´18o anno di etàª.

Non è approvato.

Restano pertanto preclusi la restante parte dell'emendamento e l'emendamento 5.10.

Metto ai voti l'articolo 5, nel testo emendato.

È approvato.

Passiamo all'esame dell'articolo 6, sul quale sono stati presentati emendamenti che invito i

presentatori ad illustrare.

PERUZZOTTI. Do per illustrati tutti gli emendamenti presentati dal mio Gruppo.

PASTORE. Signor Presidente, illustrerò i miei emendamenti 6.13 e 6.20, visto che, per

quanto riguarda l'emendamento 6.4, per un errore di stampa è stata riportata la mia firma in

luogo di quella della senatrice Pasquali.

I miei due emendamenti sono strettamente collegati e si propongono di applicare tutta la

normativa in materia di ammissibilità della domanda alle ipotesi previste nello stesso articolo,

in modo da chiarirne la portata e restituirgli una certa coerenza. Credo che ciò sia in linea

anche con quanto è emerso in Commissione e mi auguro che i miei emendamenti vengano

approvati, perché in tal modo la norma mi sembra più chiara.

PASQUALI. Do per illustrati i miei emendamenti.

MARCHETTI. Do per illustrati i miei emendamenti.

PRESIDENTE. Invito il relatore e il rappresentante del Governo a pronunziarsi sugli

emendamenti in esame.

GUERZONI, relatore. Parere contrario sugli emendamenti 6.1, 6.2 e 6.3.

Per quanto riguarda l'emendamento 6.5 invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario. Voglio

ricordare che questo emendamento si riferisce a casi frequenti, cioè a persone che entrano nel

nostro paese ad un titolo, magari squadre di calcio, equipe di artisti, eccetera; durante il

soggiorno capita sovente che alcuni di loro chiedano asilo. Sono perciò contrario a questo

emendamento, nel caso non venga ritirato, perché precluderebbe una possibilità già praticata.

Parere contrario sull'emendamento 6.6. Al riguardo, anche per ritornare sul precedente

intervento del senatore Tabladini, ricordo che si tratta di organizzazioni autorizzate dal

Governo a collaborare; non, quindi, tutte le organizzazioni possibili, ma soltanto quelle che

saranno autorizzate, secondo le previsioni di legge.

Parere contrario sugli emendamenti 6.7 e 6.8. Sull'emendamento 6.9 il mio parere è

favorevole qualora i presentatori accolgano una modifica. Rappresento alla senatrice Pasquali

l'esigenza di sopprimere le parole: ´entro il terzo gradoª sostituendole con la parola:

´minoriª.

Il parere è dunque favorevole se la senatrice Pasquali accoglie la sostituzione delle parole

´entro il terzo gradoª con ´minoriª, per cui il riferimento sarebbe ai familiari minori.

Invito al ritiro dell'emendamento 6.10 perchè la disposizione è già prevista. Esprimo parere

contrario sugli emendamenti 6.11 e 6.12.

Per quanto riguarda l'emendamento 6.13 il parere è favorevole qualora venga accolto anche

l'emendamento 6.20, in quanto la previsione che si intende sopprimere con l'emendamento

6.13 può essere sostituita con quella contenuta nell'emendamento 6.20, altrimenti verrebbe a

mancare una previsione importante.

Relativamente all'emendamento 6.14 invito i presentatori al ritiro perchè si tratta di crimini

assai gravi; lo stesso vale per l'emendamento 6.15 per il quale invito al ritiro.

Il parere è favorevole sull'emendamento 6.16 e contrario sull'emendamento 6.17.

Invito al ritiro dell'emendamento 6.18, altrimenti il parere è contrario, perchè si rischia di

vanificare l'innovazione del pre-esame attraverso un ricorso prevedibilmente continuato su

tutti i casi.

Esprimo parere contrario sugli emendamenti 6.19, 6.21 e 6.22. Per quanto concerne

l'emendamento 6.20, vale quanto già detto sull'emendamento 6.13.

Sull'emendamento 6.23 mi rimetto all'Aula, così come sull'emendamento 6.26. Il parere è

contrario sugli emendamenti 6.24, 6.27 e 6.28. Invito al ritiro dell'emendamento 6.25,

nonchè dell'emendamento 6.29 perchè ci si può attenere alla legge sull'immigrazione,

altrimenti il parere è contrario.

Esprimo parere contrario sugli emendamenti 6.30 e 6.31. Invito al ritiro dell'emendamento

6.32, altrimenti il parere è contrario perché si tratta di un soggetto già sotto vigilanza. Il

parere è contrario sugli emendamenti 6.33, 6.34 e 6.35.

Invito al ritiro dell'emendamento 6.36 altrimenti il parere è contrario. Voglio ricordare che in

questo caso si tratta di un soggetto per il quale il magistrato ha disposto che non sia vigilato

ma sottoposto ad obbligo di non allontanamento dal territorio del comune. Quindi, il

magistrato è già intervenuto sottraendo il soggetto alla vigilanza e lo ha introdotto nel regime

di residenza obbligatoria.

Per quanto riguarda gli emendamenti 6.37 e 6.38, che sono quasi identici, il parere è

favorevole su quest'ultimo in quanto contiene una soluzione migliore dell'altro, sul quale

dunque il parere è contrario.

PRESIDENTE. Mi sembra che siano due emendamenti quasi identici. La differenza è solo

nella parola ´compimentoª contenuta nell'emendamento 6.38, anziché ´spirareª come

previsto dall'emendamento 6.37. Lei dunque è contrario allo spirare....(Ilarità).

GUERZONI, relatore. Si, preferisco la soluzione dell'emendamento 6.38.

Esprimo parere contrario sugli emendamenti 6.39 e 6.40. Riguardo a quest'ultimo si tratta

dell'allestimento di misure per afflussi eccezionali - nello specifico, di campi di accoglienza

straordinaria - che il prefetto secondo legge è tenuto, se ritiene, a prendere. Naturalmente si

tratta di soggetti che, pur in queste accoglienze straordinarie, sono vigilati per cui ribadisco il

mio parere contrario.

PRESIDENTE. Ricordo che l'emendamento 6.42, è precluso a seguito della reiezione di

emendamenti all'articolo 4.

Invito il senatore segretario a dare lettura dell'ordine del giorno n. 100, sostitutivo

dell'emendamento 4.4, trasferito in sede di articolo 6.

SPECCHIA, segretario:

´Il Senato,

con riferimento a quanto previsto dal comma 7, dell'articolo 6, del disegno di legge in

esame, impegna il Governo a monitorare entro un biennio dall'applicazione della legge

l'utilizzazione del ricorso dall'estero per coloro che non superano il pre-esame, considerando

che la garanzia prevista dalla Costituzione deve tradursi in sostanziale realizzazioneª.

SINISI, sottosegretario di Stato per l'interno. Signor Presidente, mi permetta di

concentrarmi sui pareri per i quali o è richiesta un'integrazione da parte del Governo, o sono

necessarie alcune precisazioni.

Mi riferirò in particolare, all'emendamento 6.9, presentato dalla senatrice Pasquali e da altri

senatori, la cui riformulazione a nostro avviso dovrebbe essere quella di sopprimere le

parole: ´ed ai suoi familiariª dal testo di legge così come è stato approvato dalla

Commissione parlamentare competente, in quanto il diritto d'asilo viene concesso iure

proprio ai singoli; per quanto riguarda invece la vicenda dei minori, questi ovviamente

seguono la condizione giuridica del genitore titolare della potestà familiare.

Sopprimendo le parole: ´ed ai suoi familiariª l'impianto del diritto di asilo rimane

assolutamente inalterato e, a nostro avviso, è ancora più chiaro rispetto al testo formulato

dalla Commissione. Se la senatrice Pasquali accetta questa riformulazione e il relatore ne

conviene, in questo senso il Governo può esprimere il proprio parere favorevole.

GUERZONI, relatore. Sono d'accordo.

SINISI, sottosegretario di Stato per l'interno. Per quanto riguarda l'emendamento 6.23,

presentato dal senatore Marchetti e da altri senatori, inerente la soppressione della parola:

´immediatoª, il relatore si è rimesso all'Aula mentre a nostro avviso richiede un parere

contrario. È ovvio che, qualora non venga accolta o venga respinta la domanda di asilo,

laddove questo respingimento non possa essere effettuato, questo non possa essere

effettuato in nessun caso; diversamente il respingimento non può che essere immediato,

salvo che ricorrano le condizioni contingenti descritte dall'articolo 12 della legge n. 40

sull'immigrazione, cioè in caso di necessità di soccorso o quant'altro.

L'avviso del Governo, diversamente da come si è espresso il relatore rimettendosi all'Aula, è

contrario sull'emendamento 6.23. Invito quindi il relatore a valutare queste considerazioni

del Governo qualora volesse addivenire ad un parere analogo.

Per quanto riguarda gli altri emendamenti, signor Presidente, il Governo concorda con i

pareri espressi dal relatore.

PRESIDENTE. Avverto che l'emendamento 6.4 è precluso dalla reiezione

dell'emendamento 4.3.

Senatore Lorenzi, il relatore ha invitato al ritiro dell'emendamento 6.5.

LORENZI. Signor Presidente, insisto per la votazione di questo emendamento.

Voglio richiamare il relatore, oltre che il Governo e tutti gli onorevoli senatori,

sull'importanza di questo emendamento, che in qualche modo tende a denunciare la subdola

volontà di sanatoria continua che un inserimento delle parole: ´questure individuate soloª

senza premettere: ´eccezionalmenteª porterebbe. Questo è molto facile da capire, perché

senza il termine ´eccezionalmenteª noi ci troveremo di fatto nella situazione di permettere

agli extracomunitari, entrati illegalmente nel territorio nazionale, di potersi affacciare alle

questure per chiedere chiaramente il diritto d'asilo politico, mi sembra evidente!

Quindi le argomentazioni del relatore sono tutte assolutamente pretestuose e da rigettare ed

inoltre vanno contro l'interesse nazionale ed il rispetto della nostra Costituzione!

PRESIDENTE. Adesso procediamo con ordine alla votazione degli emendamenti all'articolo

6, chiedendo scusa all'Assemblea.

Metto ai voti l'emendamento 6.1, presentato dal senatore Gasperini e da altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 6.2, presentato dal senatore Gasperini e da altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 6.3, presentato dal senatore Gasperini e da altri senatori.

Non è approvato.

Ricordo che l'emendamento 6.4 è precluso.

Metto ai voti l'emendamento 6.5, presentato dal senatore Gasperini e da altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 6.6, presentato dal senatore Gasperini e da altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 6.7, presentato dal senatore Gasperini e da altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 6.8, presentato dal senatore Gasperini e da altri senatori.

Non è approvato.

Chiedo ora alla senatrice Pasquali se accetta la riformulazione dell'emendamento 6.9,

proposta dal relatore e dal rappresentante del Governo.

PASQUALI. Sì, signor Presidente, condivido il testo proposto dal sottosegretario Sinisi,

nonchè la modifica del relatore.

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 6.9, presentato dalla senatrice Pasquali e da

altri senatori, nel testo riformulato.

È approvato.

Senatore Tabladini, il relatore ed il Governo invitano al ritiro fell'emendamento 6.10.

TABLADINI. Signor Presidente, il titolo dell'articolo 6 è: ´Pre-esame della domandaª.

Allora, in fase di pre-esame riteniamo logico che gli interessati siano assistiti e sorvegliati,

altrimenti ci troveremo di fronte al cosiddetto ´furbismoª - stiamo parlando del pre-esame di

cui si tratta all'articolo 6 - di coloro che vanno in un albergo assistiti, dopo di che

scompaiono insalutati ospiti - come spesso avviene - e noi non avremo più la possibilità di

reperirli perché questi signori cambieranno nome, cognome, identità, eccetera, eccetera.

Quindi, ripeto, almeno nella fase del pre-esame il concetto espresso con la parola

´sorvegliatiª deve essere assolutamente recepito!

Viceversa, continueremo con l'ostruzionismo su questo disegno di legge che forse voi

giudicherete inutile, ma che comunque vi farà perdere del tempo.

PRESIDENTE. Chiedo al relatore e al rappresentante del Governo se confermano i pareri

precedentemente espressi.

GUERZONI, relatore. Sì, signor Presidente, anche perché questi soggetti sono del tutto,

sempre e continuamente vigilati... (Vive proteste del senatore Tabladini)... sia nelle 48 ore

che, eventualmente, qualora la fase del pre-esame si prolungasse, nel centro vigilato dalla

polizia di Stato. (Proteste del senatore Tabladini).

SINISI, sottosegretario di Stato per l'interno. Signor Presidente, desidero solo ricordare al

senatore Tabladini che poc'anzi abbiamo approvato un emendamento all'articolo 4 con il

parere favorevole dell' Aula, che credo sia stato unanime, che recita: ´Il Ministro dell'interno

provvederà con proprio decreto a determinare le misure opportune e necessarie per assicurare

la reperibilità del richiedente asilo fino al compimento del suddetto termineª. Credo che

questo emendamento accogliesse nel merito la proposta avanzata dal senatore Tabladini,

quindi il parere del Governo sull'emendamento in esame rimane contrario.

TABLADINI. Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

TABLADINI. Signor Presidente, non vedo perché una parola in più crei questa situazione,

onestamente non ci vedo niente di particolare! Ammettiamo pure che quanto proponiamo sia

una ripetizione, diamola anche per una ripetizione, ma forse vi sembra che il lessico di

questo disegno di legge sia così perfetto da non permettere una ripetizione? Faccio presente

che se uno lo legge si rende conto che è scritto da buzzurri! Quindi a questo punto non vedo

perché un rafforzativo, quello che - ripeto - nella lingua italiana si chiama ´rafforzativoª, non

debba essere inserito dal momento anche che ci garantisce una certa tranquillità. (Applausi

dal Gruppo Lega Nord-Per la Padania indipendente).

PRESIDENTE. Senatore Tabladini, vedo che sia il relatore che il Governo continuano a

mantenere il loro parere negativo e quindi non resta che passare alla votazione

dell'emendamento in esame.

Verifica del numero legale

TABLADINI. Chiediamo la verifica del numero legale.

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta risulta appoggiata dal

prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Invito pertanto i senatori a far constatare la loro presenza mediante procedimento elettronico.

(Segue la verifica del numero legale).

(Alcuni senatori del Gruppo Lega Nord-Per la Padania indipendente richiamano l'attenzione

della Presidenza verso banchi della sinistra ove a luci accese non corrisponde alcun

senatore).

Prendete posto, per favore.

Il Senato è in numero legale.

Ripresa della discussione dei disegni di legge nn. 203, 554 e 2425

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 6.10, presentato dal senatore Gasperini e da

altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 6.11, presentato dalla senatrice Pasquali e da altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 6.12, presentato dal senatore Gasperini e da altri senatori.

Non è approvato.

Sull'emendamento 6.13 è stato espresso parere favorevole a condizione che venga approvato

l'emendamento 6.20. Accantoniamo pertanto la votazione dell'emendamento 6.13 e

procediamo con i successivi sino a votare il 6.20, per poi tornare al 6.13.

Sull'emendamento 6.14 è stato avanzato un invito al ritiro. Senatore Marchetti, accoglie tale

invito?

MARCHETTI. No, signor Presidente, insisto per la votazione sia dell'emendamento 6.14

che dell'emendamento 6.15.

PRESIDENTE. Stasera insiste, senatore Marchetti.

Metto ai voti l'emendamento 6.14, presentato dal senatore Marchetti e da altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 6.15, presentato dal senatore Marchetti e da altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 6.16, presentato dalla senatrice Pasquali e da altri senatori.

È approvato.

Metto ai voti l'emendamento 6.17, presentato dal senatore Gasperini e da altri senatori.

Non è approvato.

Sull'emendamento 6.18 è stato avanzato un invito al ritiro, ma mi sembra che il senatore

Marchetti questa sera sia sul negativo: vero, senatore Marchetti?

MARCHETTI. Esatto, signor Presidente, insisto per la votazione.

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 6.18, presentato dal senatore Marchetti e da

altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 6.19, presentato dal senatore Gasperini e da altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 6.20, presentato dai senatori Pastore e Maggiore.

È approvato.

Torniamo alla votazione dell'emendamento 6.13, sul quale, ripeto, era stato espresso parere

favorevole a condizione che fosse approvato l'emendamento 6.20; tale condizione si è

verificata e dunque, con questa premessa, metto ai voti l'emendamento 6.13, presentato dai

senatori Pastore e Maggiore.

È approvato.

Metto ai voti l'emendamento 6.21, presentato dal senatore Gasperini e da altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 6.22, presentato dal senatore Gasperini e da altri senatori. (Il

senatore Tabladini alza la mano per intervenire in dichiarazione di voto). Chiedo scusa,

senatore Tabladini.

TABLADINI. Posso dunque intervenire per dichiarazione di voto?

PRESIDENTE. Prego, senatore Tabladini, ne ha facoltà.

TABLADINI. Signor Presidente, mi rendo conto che lei forse ha un po' di fretta, anche

perché abbiamo di fronte diciotto articoli.

In questo comma 7 si dice che ´il funzionario di frontiera o quello di questura provvede al

respingimentoª; abbiamo però visto migliaia di decreti di espulsione che di fatto di

espulsione non sono, perché sappiamo come vanno a finire le cose. Noi chiediamo

semplicemente di aggiungere che il funzionario di frontiera o quello di questura provvede

´materialmenteª al respingimento; ´materialmenteª significa che la questura accompagna

effettivamente alla frontiera colui che non ha diritto di permanere sul territorio italiano, e ciò

perché di quei bigliettini che la questura rilascia in cui è scritto qualcosa come: ´La S.V. deve

lasciare il territorio italiano entro giorni 15 dalla data della presenteª, credo che tutti gli

extracomunitari ne abbiano almeno uno in tasca, ma siano tranquillamente sul territorio

italiano. Se questo è lo spirito della legge, ripeto, non vedo che difficoltà c'è ad aggiungere

la parola: ´materialmenteª.

PRESIDENTE. Il relatore insiste sulla sua contrarietà?

GUERZONI, relatore. Io insisto, signor Presidente, facendo notare due aspetti. In primo

luogo, qui si tratta di un cittadino che ha superato positivamente il preesame e che ha visto

respinta la propria domanda dopo aver superato tale preesame, perciò è già con permesso di

soggiorno in attesa della decisione della Commissione centrale.

In secondo luogo, non concepisco un respingimento che non sia anche materiale: un

respingimento spirituale non è previsto.

Ecco perché questo termine: ´materialmenteª non mi convince.

PRESIDENTE. Dunque è contrario a che si parli di un accompagnamento materiale,

corporale.

TABLADINI. Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

TABLADINI. Signor Presidente, per il momento, se non spirituali, sono stati respingimenti

solo cartacei. Noi vorremmo essere sicuri che non siano solo cartacei: questo è lo spirito

dell'emendamento 6.22.

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 6.22, presentato dal senatore Gasperini e da

altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 6.23, presentato dal senatore Marchetti e da altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 6.24, presentato dal senatore Gasperini e da altri senatori.

Non è approvato.

Senatore Marchetti, intende accedere alla richiesta di ritiro dell'emendamento 6.25?

MARCHETTI. No, signor Presidente, intendo mantenerlo.

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 6.25, presentato dal senatore Marchetti e da

altri senatori.

Non è approvato.

Poichè non ho sentito il parere, invito il rappresentante del Governo a pronunziarsi

sull'emendamento 6.26.

SINISI, sottosegretario di Stato per l'interno. Signor Presidente, esprimo parere conforme a

quello del relatore.

PRESIDENTE. Passiamo dunque alla votazione dell'emendamento 6.26.

PASTORE. Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

PASTORE. Signor Presidente, dato che è l'Assemblea a dover decidere (come sempre

avviene, ma in questo caso senza il parere del relatore e del rappresentante del Governo)

vorrei spiegare che l'emendamento in votazione non è superfluo, ma incide sulla natura del

provvedimento impedendo che vi sia la possibilità di drastica sospensione di questo

provvedimento di respingimento. Sarebbe importante in questo contesto normativo molto

complesso ed articolato che sul punto in esame vi sia un'estrema chiarezza. Spero che le

posizioni della maggioranza di quest'Assemblea vadano in questo senso.

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 6.26, presentato dai senatori Pastore e

Maggiore.

È approvato.

Metto ai voti l'emendamento 6.27, presentato dal senatore Gasperini e da altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 6.28, presentato dal senatore Gasperini e da altri senatori.

Non è approvato.

Senatrice Pasquali, intende accedere alla richiesta di ritiro dell'emendamento 6.29?

PASQUALI. Signor Presidente, mantengo questo emendamento.

Mi sembra che la previsione contenuta in tale emendamento non sia ultronea, poiché ci si

riferisce al periodo in cui è in atto ´il ricorso al tribunale amministrativo regionale competente

per territorioª e ci sono dei tempi durante i quali mi sembra che l'azione di sorveglianza e

vigilanza debba essere attuata nello stesso modo in cui viene attuata nella primissima fase.

Rispetto a quanto ha affermato poc'anzi il rappresentante del Governo, non mi risulta, poi,

automatico il fatto che dall'approvazione di quel certo emendamento derivi la conseguenza

che tutto quello che noi richiediamo in materia di vigilanza e sorveglianza appaia superfluo!

Insisto, quindi, per la votazione dell'emendamento 6.29.

PRESIDENTE. Passiamo dunque alla votazione dell'emendamento 6.29.

JACCHIA. Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

JACCHIA. Signor Presidente, intervengo solo per dire che mi sembra assolutamente di

buon senso affermare che ´durante tale periodo non viene sospesa l'azione di sorveglianza e

vigilanzaª. Mi ´associoª, quindi, all'emendamento in votazione.

PRESIDENTE. Senatore Jacchia, il relatore non contesta il buon senso dell'emendamento,

ma afferma che è ultroneo.

GUERZONI, relatore. Signor Presidente, rilevo che il soggetto è sempre sotto vigilanza, sia

durante le prime 48 ore che successivamente, fino a quando non abbia ottenuto un preesame

positivo per il permesso di soggiorno e per adire alla domanda in Commissione. Il soggetto è

sempre vigilato, a meno che non intervenga un provvedimento del magistrato che lo ponga in

soggiorno obbligato.

PRESIDENTE. Senatrice Pasquali ha ascoltato quanto testé affermato dal relatore?

PASQUALI. Sì signor Presidente. Ho ascoltato quanto affermato dal relatore, tuttavia

insisto nel mantenere l'emendamento 6.29.

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 6.29, presentato dalla senatrice Pasquali e da

altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 6.30, presentato dal senatore Gasperini e da altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 6.31, presentato dal senatore Gasperini e da altri senatori.

Non è approvato.

Senatore Tabladini, intende accedere alla richiesta di ritiro dell'emendamento 6.32?

TABLADINI. Signor Presidente, la filosofia è sempre la stessa. La nostra perplessità nasce

dal fatto che nelle more dell'interpretazione di un provvedimento che - ripeto - è scritto male

anche sotto il profilo lessicale ci siano delle situazioni in cui lo si possa interpretare in

maniera talmente estensiva in base alle quali non si raggiungano gli scopi che pure il relatore

ha dichiarato di volersi prefiggere.

Per questo motivo noi insistiamo acché rimanga la parola ´sorveglianzaª, perché - ripeto -

siamo ancora nel termine del preesame. Tutto l'articolo parla di preesame.

PRESIDENTE. La risposta del relatore sarebbe uguale a quella data sull'emendamento della

senatrice Pasquali. Vero, senatore Guerzoni?

GUERZONI, relatore. Confermo.

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 6.32, presentato dal senatore Gasperini e dal

altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 6.33.

TABLADINI. Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

TABLADINI. Questo emendamento ha lo stesso spirito del precedente. Noi immaginiamo

già come e in base a quale concetto la legge sarà interpretata. Purtroppo ci rendiamo conto di

non poter fare altro che chiedere la verifica del numero legale, seppure avremo difficoltà a

raccogliere l'appoggio di 12 senatori. Ci lasci il tempo, Presidente, di inserire la tessera.

PRESIDENTE. Però, senatore Tabladini, il relatore dà per scontata la vigilanza.

TABLADINI. Signor Presidente, dà per scontato, ma non è certo. In questo momento la

legge...

PRESIDENTE. Ma lei dubita sull'interpretazione?

TABLADINI... si presta a interpretazioni assolutamente estensive e difformi articolo per

articolo!

Verifica del numero legale

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a verificare se la richiesta avanzata dal senatore

Tabladini risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento

elettronico.

(La richiesta risulta appoggiata).

Invito pertanto i senatori a far constatare la loro presenza mediante procedimento elettronico.

(Segue la verifica del numero legale). (Durante la verifica il Presidente provvede a far

disinserire dal dispositivo di votazione alcune tessere cui non corrisponde alcun senatore

presente).

Il Senato è in numero legale.

Ripresa della discussione dei disegni di legge nn. 203, 544 e 2425

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 6.33, presentato dal senatore Gasperini e da

altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 6.34, presentato dal senatore Gasperini e da altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 6.35, presentato dal senatore Gasperini e da altri senatori.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento 6.36.

TABLADINI Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

TABLDINI. Onestamente devo dire che la filosofia è sempre la stessa.

PRESIDENTE. Ma la ´colpaª è del relatore. Perché se avesse accolto uno dei tanti

emendamenti ultronei, a questo punto avremmo già votato addirittura l'articolo 8.

(Commenti del senatore Guerzoni). Non ho fatto un rimprovero, senatore Guerzoni.

GUERZONI, relatore. In quel caso avrei proposto di violare la Costituzione, che prevede

che un cittadino può essere vigilato soltanto per 48 ore.

TABLADINI. Soltanto?

PRESIDENTE. Il relatore stava dicendo che il cittadino può essere vigilato per 48 ore,

quando è dovuto. Mi sembra quasi una frase di Lapalisse.

TABLADINI. Lasciamo stare monsieur Lapalisse. Comunque ripeto che la filosofia è

sempre la stessa.

Noi riteniamo che questo emendamento debba essere votato proprio per garantire la

possibilità che coloro che chiedono asilo politico non siano confusi semplicemente con i

cittadini stranieri che chiedono un asilo economico. L'accoglimento di questo emendamento

distinguerebbe sensibilmente le due posizioni.

È con questo spirito che noi riteniamo di proporre questo emendamento, cioè garantire che

un cittadino straniero che chiede asilo politico lo faccia realmente, che non chieda invece un

asilo economico; a parte il fatto che se noi volessimo effettivamente andare a rileggere questo

testo, troveremmo che è passato, purtroppo, contro il nostro parere, il concetto di

accoglienza socio-politica. Allora, sulla base del concetto di ´socio-ª permettetemi di dire

che dovrebbe essere accolto anche colui che chiede asilo per questioni diverse dall'asilo

prettamente politico. Quindi anche il concetto di ´economicoª rientra nella forma più ampia

di ciò che viene definito ´socio-ª, cioè socio-politico.

È a questo punto che noi riteniamo, invece, con questa distinzione, di dare estremo valore

alla figura di colui che chiede asilo politico. È in quest'ottica che forse può apparire

semplicemente dettata da un filo logico, neppure da parte di tutti auspicabile, che noi

riteniamo altresì che si debba prendere atto che la filosofia che ha spinto il relatore e - mi

dispiace doverlo dire - pure il Governo a respingere tutti i nostri emendamenti che

chiedevano di inserire la parola ´sorveglianzaª, darà adito ad interpretazioni difformi fra

loro, forse addirittura tra questura e questura, come il concetto di respingimento materiale e il

concetto di respingimento, che viene affidato...(Brusìo in Aula. Richiami del Presidente).

Non si preoccupi, Presidente, sono abituato, non c'è problema.

Stavo parlando del respingimento affidato ad un pezzo di carta, ad un rettangolo di carta, e il

respingimento effettivo, che significa accompagnamento alla frontiera e imbarco,

eventualmente accompagnato, su un traghetto o su un aeromobile per far sì che il cittadino

che non ha avuto riconosciuto il diritto a restare in Italia giunga, sano e salvo naturalmente,

al paese d'origine.

È in questi termini che noi, inserendo questi aggettivi, questi sostantivi, questi nomi,

intendiamo rafforzare il testo affinché la lettura non avvenga in modo difforme. Ora, non

vedo perché il relatore e il rappresentante del Governo, che pure hanno una visione più

elastica della cosa, non possano accettare questi emendamenti che non stravolgono

assolutamente lo spirito di questa legge, anzi ne indicano le precise disposizioni.

Pertanto, signor Presidente, chiedo ai colleghi di approvare questo emendamento.

PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 6.36, presentato dal senatore Gasperini e da

altri senatori.

Non è approvato.

Per quanto riguarda gli emendamenti 6.37 e 6.38, di contenuto quasi identico, il relatore ha

manifestato una preferenza per il secondo, che contiene la parola ´compimentoª in luogo

della parola ´spirareª.

TABLADINI. Il termine ´spirareª mi sembra più preciso, più immediato, vorrei direi quasi

onomatopeico. Comunque accetto di ritirare il mio emendamento.

PRESIDENTE. Senatore Tabladini, forse è scaramantico.

L'emendamento 6.37, presentato dal senatore Gasperini e da altri senatori è dunque ritirato.

Pertanto, metto ai voti l'emendamento 6.38, presentato dalla senatrice Pasquali e da altri

senatori.

È approvato.

Metto ai voti l'emendamento 6.39, presentato dal senatore Gasperini e da altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 6.40, presentato dal senatore Gasperini e da altri senatori.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 6.41, presentato dal senatore Gasperini e da altri senatori.

Non è approvato.

L'emendamento 6.42, presentato dal senatore Marchetti e da altri senatori, è precluso.

Ricordo che l'emendamento 4.4 presentato dal senatore Lubrano di Ricco, è stato ritirato e

sostituito dal presentatore con l'ordine del giorno n. 100 di cui ho già dato lettura, e che va

riferito all'articolo 6.

Essendosi pronunciati favorevolmente il relatore ed il rappresentante del Governo, l'ordine

del giorno non sarà posto ai voti.

Metto ai voti l'articolo 6, nel testo emendato.

È approvato.

Apprezzate le circostanze, poichè abbiamo svolto un discreto lavoro, rinvio il seguito della

discussione dei disegni di legge in esame ad altra seduta.

Per lo svolgimento di una interpellanza

e la discussione di una mozione

LAURO. Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

LAURO. Signor Presidente, desidero sollecitare lo svolgimento di un'interpellanza da me

presentata il 17 novembre 1997, relativa al problema degli scali di Milano Malpensa e di

Milano Linate. Il Mezzogiorno d'Italia è in fermento per il fatto che tutti gli operatori che

devono recarsi a Milano sono costretti, per una decisione unilaterale della compagnia di

bandiera, ad andare a Milano Malpensa.

Ai sensi dell'articolo 153 del Regolamento, visto che il Ministro non ha risposto entro i 20

giorni previsti e tra qualche giorno è passato quasi un anno, vorrei chiedere al Presidente che

questa interpellanza venga iscritta all'ordine del giorno dei nostri lavori il prossimo venerdì.

Chiedo anche, ai sensi dell'articolo 157, comma 2, del Regolamento, che la mozione sullo

stesso argomento venga inserita dal Presidente, sentito il Governo, all'ordine del giorno di

una delle prossime sedute dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Senatore Lauro, questa questione è stata al centro di una riflessione da parte

della Conferenza dei Capigruppo, ed avevamo anche concordato che l'avremmo iscritta in

tempo utile all'ordine del giorno di una seduta dell'Assemblea. Tenuto conto anche del

mutamento intervenuto in sede governativa in quel settore, dovremmo sentire il Ministro dei

trasporti.

Comunque la Presidenza solleciterà in questo senso il Governo.

Mozioni e interrogazioni, annunzio

PRESIDENTE. Invito il senatore segretario a dare annunzio della mozione e delle

interrogazioni pervenute alla Presidenza.

SPECCHIA, segretario, dà annunzio della mozione e delle interrogazioni pervenute alla

Presidenza, che sono pubblicate nell'allegato B al Resoconto della seduta odierna.

Ordine del giorno

per le sedute di mercoledì 4 novembre 1998

PRESIDENTE. Il Senato tornerà a riunirsi domani mercoledì 4 novembre, in due sedute

pubbliche, la prima alle ore 9,30 e la seconda alle ore 16,30, con il seguente ordine del

giorno:

I. Seguito della discussione della mozione n. 272 concernente l'Authority per le

organizzazioni non lucrative.

II. Seguito della discussione dei disegni di legge:

SALVATO ed altri. - Disciplina del diritto d'asilo (203).

- BISCARDI ed altri. - Disciplina del diritto di asilo (554).

- Norme in materia di protezione umanitaria e di diritto di asilo (2425).

III. Votazione per l'elezione di un Senatore Segretario (Voto a scrutinio segreto e con il

sistema delle urne aperte).

IV. Discussione dei disegni di legge:

1 Disposizioni finanziarie a favore dell'Ente autonomo acquedotto pugliese - EAAP

(3040-B) (Approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati) (Relazione orale).

2. Modifiche alla legge 11 febbraio 1994, n. 109, e ulteriori disposizioni in materia di lavori

pubblici (2288-B) (Approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati) (Relazione

orale).

La seduta è tolta (ore 20).

Licenziato per la stampa dal Servizio dei Resoconti parlamentari alle ore 23

Allegato A

DISEGNI DI LEGGE

Norme in materia di protezione umanitaria e di diritto di asilo

(203-554-2425)

ARTICOLO 4 NEL TESTO UNIFICATO

PROPOSTO DALLA COMMISSIONE

Articolo 4.

(Presentazione della domanda d'asilo)

1. La domanda d'asilo è presentata al posto di frontiera, prima dell'ingresso nel territorio

dello Stato, ovvero alla questura del luogo di dimora.

2. La domanda di asilo è presentata in forma scritta o mediante dichiarazione orale,

verbalizzata dall'autorità che la riceve. Il richiedente asilo ha comunque diritto di ricevere

ogni assistenza utile per una corretta e completa presentazione della domanda e per la

esposizione dei motivi posti a base della domanda, ha il diritto di produrre o indicare ogni

documentazione utile a confermare le circostanze da lui affermate o indicate nella domanda e

ha il diritto di essere posto in condizioni di scrivere nella propria lingua e di ottenere

informazioni in lingua a lui comprensibile sullo svolgimento della procedura e sui diritti e

facoltà di cui può disporre. La verbalizzazione deve avvenire secondo un modello approvato

con decreto del Ministro dell'interno. La domanda è formulata, ove necessario, con

l'assistenza di persona a conoscenza della lingua del richiedente o, se non disponibile, di

persona a conoscenza delle lingue di maggior uso in ambito internazionale. I rappresentanti

dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati sono ammessi ai posti di frontiera

e in questura, al fine di prestare opera di sostegno, informazione e assistenza per i richiedenti

asilo. Agli stessi fini sono ammessi gli appartenenti ad organizzazioni non governative per la

tutela dei diritti civili e dei diritti fondamentali, se autorizzati sulla base di appositi progetti di

collaborazione con le amministrazioni pubbliche interessate. Nella presentazione e nella

verbalizzazione della domanda le donne richiedenti asilo possono avvalersi di un'assistenza

adeguata e specifica da parte di personale appartenente al loro sesso. Le stesse debbono

essere informate di tale facoltà.

3. Quando la domanda di asilo è presentata al posto di frontiera, il dirigente dell'ufficio di

polizia di frontiera che riceve la domanda stessa, una volta concluso positivamente il

pre-esame ai sensi dell'articolo 6, autorizza lo straniero a soggiornare nel territorio della

Repubblica, con l'obbligo di stabilire un suo domicilio anche ai fini della notifica degli atti

dei procedimenti di cui alla presente legge nel territorio dello Stato e di recarsi entro otto

giorni alla questura competente per territorio. La domanda è trasmessa con l'allegata

documentazione alla Commissione centrale e in copia alla questura.

4. Il richiedente asilo ha diritto di ottenere immediatamente, con indicazione della

documentazione allegata, copia della domanda di asilo vistata dall'autorità che l'ha ricevuta

ovvero copia del verbale.

5. Il richiedente asilo deve fissare la propria dimora nel territorio dello Stato e indicare il

luogo di residenza. L'autorità di pubblica sicurezza, ove necessario, dispone i controlli per la

verifica della veridicità delle informazioni fornite dal richiedente asilo.

6. Al richiedente asilo sono consentiti l'ingresso e il soggiorno temporaneo nel territorio

dello Stato fino al trentesimo giorno successivo alla notifica della decisione sulla sua

domanda da parte della Commissione centrale, salvo quanto previsto dagli articoli 6 e 10.

7. Il questore, previo ritiro del passaporto o di altro documento di riconoscimento o di

viaggio di cui è in possesso lo straniero, rilascia il permesso di soggiorno per richiesta di

asilo e una copia autenticata del passaporto o documento trattenuto.

8. Nei casi in cui presentino contemporaneamente domanda di asilo stranieri o apolidi che

costituiscono un unico nucleo familiare, si redigono distinte domande o distinti verbali, salvo

che per i figli minorenni, di cui è fatta menzione nelle domande dei genitori. Il permesso di

soggiorno per richiesta di asilo è rilasciato a ciascun componente del nucleo familiare.

EMENDAMENTI

L'articolo 4 è soppresso.

4.1

Gasperini, Tabladini, Speroni, Provera, Preioni, Wilde, Peruzzotti,

Dolazza, Brignone, Lorenzi, Castelli, Moro, Rossi, Ceccato, Tirelli, Lago,

Bianco, Antolini

Sopprimere il comma 1.

4.100

Gasperini, Tabladini, Speroni, Provera, Preioni, Wilde, Peruzzotti,

Dolazza, Brignone, Lorenzi, Castelli, Moro, Rossi, Ceccato, Tirelli, Lago,

Bianco, Antolini

Al comma 1, lettera a), dopo la parola: ´Statoª aggiungere le seguenti: ´ovvero al

comandante di nave o aeromobile italiano in navigazioneª.

4.2

Pasquali, Magnalbò, Lisi

Al comma 1, sopprimere la parola: ´ovveroª e aggiungere, in fine, le seguenti: ´alla

rappresentanza diplomatica e consolare italiana dello Stato di cittadinanza o di dimora, al

comandante di nave o aeromobile italiana in navigazioneª.

4.3

Marchetti, Russo Spena, Marino, Salvato, Manzi

Al comma 1, dopo la parola: ´ovveroª inserire le seguenti: ´al comandante di nave o

aeromobile italiano in navigazione eª.

4.4

Lubrano di Ricco

Al comma 1 aggiungere, in fine, le seguenti parole: ´, al rappresentante diplomatico o

consolare italiano dello Stato di cittadinanza o dimoraª.

4.5

Pasquali, Magnalbò, Lisi

Sopprimere il comma 2.

4.6

Gasperini, Tabladini, Speroni, Provera, Preioni, Wilde, Peruzzotti,

Dolazza, Brignone, Lorenzi, Castelli, Moro, Rossi, Ceccato, Tirelli, Lago,

Bianco, Antolini

Al comma 2, secondo periodo, sostituire le parole: ´ha il diritto di produrre o indicare ogni

documentazione utile a confermare le circostanze da lui affermate o indicate nella domandaª

con le seguenti: ´deve produrre ed esibire ogni documentazione in suo possesso utile a

confermare le circostanze da lui affermate o indicate nella domanda, in quanto rilevantiª.

4.7

Gasperini, Tabladini, Speroni, Provera, Preioni, Wilde, Peruzzotti,

Dolazza, Brignone, Lorenzi, Castelli, Moro, Rossi, Ceccato, Tirelli, Lago,

Bianco, Antolini

Al comma 2, secondo periodo, dopo le parole: ´può disporreª, aggiungere le seguenti:

´nonchè di richiedere l'assistenza di un avvocato di sua fiduciaª.

4.8

Pasquali, Magnalbò, Lisi

Al terzo periodo sopprimere le seguenti parole: ´La verbalizzazione deve avvenire secondo

un modello approvato con decreto del Ministro dell'internoª.

4.9

Pastore, Maggiore

Al comma 2, sesto periodo, sopprimere le parole da: ´Agli stessi finiª, fino a: ´interessateª.

4.10

Gasperini, Tabladini, Speroni, Provera, Preioni, Wilde, Peruzzotti,

Dolazza, Brignone, Lorenzi, Castelli, Moro, Rossi, Ceccato, Tirelli, Lago,

Bianco, Antolini

Sopprimere il comma 3.

4.11

Gasperini, Tabladini, Speroni, Provera, Preioni, Wilde, Peruzzotti,

Dolazza, Brignone, Lorenzi, Castelli, Moro, Rossi, Ceccato, Tirelli, Lago,

Bianco, Antolini

Al comma 3, primo periodo, sostituire le parole: ´con l'obbligo di stabilireª con le seguenti:

´previa comunicazione diª e sostituire: ´e di recarsiª con: ´con obbligo di recarsiª.

4.12

Pastore, Maggiore

Al comma 3, primo periodo, sostituire le parole: ´e di recarsiª con le altre: ´con obbligo di

recarsiª.

4.12 (Nuovo testo)

Pastore, Maggiore

Al comma 3, dopo le parole: ´un suoª aggiungere le seguenti: ´temporaneoª.

4.13

Gasperini, Tabladini, Speroni, Provera, Preioni, Wilde, Peruzzotti,

Dolazza, Brignone, Lorenzi, Castelli, Moro, Rossi, Ceccato, Tirelli, Lago,

Bianco, Antolini

Sopprimere il comma 4.

4.14

Gasperini, Tabladini, Speroni, Provera, Preioni, Wilde, Peruzzotti,

Dolazza, Brignone, Lorenzi, Castelli, Moro, Rossi, Ceccato, Tirelli, Lago,

Bianco, Antolini

Sopprimere il comma 5.

4.15

Gasperini, Tabladini, Speroni, Provera, Preioni, Wilde, Peruzzotti,

Dolazza, Brignone, Lorenzi, Castelli, Moro, Rossi, Ceccato, Tirelli, Lago,

Bianco, Antolini

Al comma 5, secondo periodo, sopprimere le parole: ´, ove necessario,ª.

4.16

Gasperini, Tabladini, Speroni, Provera, Preioni, Wilde, Peruzzotti,

Dolazza, Brignone, Lorenzi, Castelli, Moro, Rossi, Ceccato, Tirelli, Lago,

Bianco, Antolini

Al comma 5, secondo periodo, sopprimere le parole: ´, ove necessario,ª.

4.17

Pasquali, Magnalbò, Lisi

Sopprimere il comma 6.

4.18

Gasperini, Tabladini, Speroni, Provera, Preioni, Wilde, Peruzzotti,

Dolazza, Brignone, Lorenzi, Castelli, Moro, Rossi, Ceccato, Tirelli, Lago,

Bianco, Antolini

Al comma 6, sostituire le parole: ´trentesimo giornoª, con le seguenti: ´trentesimo giorno

lavorativoª.

4.19

Gasperini, Tabladini, Speroni, Provera, Preioni, Wilde, Peruzzotti,

Dolazza, Brignone, Lorenzi, Castelli, Moro, Rossi, Ceccato, Tirelli, Lago,

Bianco, Antolini

Al comma 6, dopo le parole: ´articoli 6 e 10ª aggiungere le seguenti: ´adottando in ogni

caso l'autorità di pubblica sicurezza le misure opportune e necessarie ad assicurare la

reperibilità del richiedente asilo fino al compimento del suddetto termineª.

4.20

Pasquali, Magnalbò, Lisi

Al comma 6, dopo le parole: ´articoli 6 e 10ª aggiungere le seguenti: ´Il Ministro

dell'interno provvederà, con proprio decreto, a determinare le misure opportune e necessarie

per assicurare la reperibilità del richiedente asilo fino al compimento del suddetto termineª.

4.20 (Nuovo testo)

Pasquali, Magnalbò, Lisi

Sopprimere il comma 7.

4.21

Gasperini, Tabladini, Speroni, Provera, Preioni, Wilde, Peruzzotti,

Dolazza, Brignone, Lorenzi, Castelli, Moro, Rossi, Ceccato, Tirelli, Lago,

Bianco, Antolini

Sopprimere il comma 8.

4.22

Gasperini, Tabladini, Speroni, Provera, Preioni, Wilde, Peruzzotti,

Dolazza, Brignone, Lorenzi, Castelli, Moro, Rossi, Ceccato, Tirelli, Lago,

Bianco, Antolini

Dopo il comma 8, aggiungere il seguente:

´8-bis. Nell'ipotesi di domanda presentata alla rappresentanza diplomatica o consolare

italiana dello Stato di cittadinanza o di dimora, l'autorità che riceve la domanda provvede

all'audizione del richiedente l'asilo e successivamente trasmette verbale alla Commissione

centrale per la decisione. Qualora la Commissione ritenga che sussistano motivi per il

riconoscimento del diritto d'asilo, richiede al Ministero degli affari esteri il rilascio della

documentazione necessaria per il trasferimento del richiedente nel territorio della Repubblica.

Nell'ipotesi di domanda presentata al comandante di nave o aeromobile italiana in

navigazione, e qualora si tratti di vettore aereo, il comandante invia la domanda alla

Commissione centrale per il tramite dell'ufficio di polizia del primo scalo nel territorio della

Repubblica, ovvero, qualora si tratti di vettore marittimo, la trasmette alla rappresentanza

diplomatica o consolare italiana presso lo Stato di primo scalo, per gli adempimenti previstiª.

4.23

Marchetti, Russo Spena, Marino, Salvato, Manzi

ARTICOLO 5 NEL TESTO UNIFICATO

PROPOSTO DALLA COMMISSIONE

Articolo 5.

(Minori non accompagnati richiedenti asilo)

1. Sono considerati minori non accompagnati, ai fini della presente legge, i minori di anni

diciotto, privi in Italia di un parente o di un affine entro il quarto grado, di età non inferiore

agli anni diciotto, ovvero di persona cui sia stata formalmente attribuita la potestà tutoria.

2. Qualora la domanda d'asilo sia presentata da un minore non accompagnato, l'autorità che

la riceve sospende il procedimento e dà immediatamente comunicazione della domanda al

tribunale per i minorenni territorialmente competente ai fini dell'adozione dei provvedimenti

necessari. Il tutore, appena nominato, prende contatto con la competente questura per la

riattivazione del procedimento. Il pre-esame di cui all'articolo 6 è limitato all'individuazione

dello Stato competente per l'esame della domanda.

3. I procedimenti relativi ai minori non accompagnati hanno priorità sugli altri.

4. Non è ammesso il ricongiungimento familiare del minore non accompagnato richiedente

asilo sino all'eventuale riconoscimento allo stesso del diritto di asilo.

EMENDAMENTI

L'articolo 5 è soppresso.

5.1

Gasperini, Tabladini, Speroni, Provera, Preioni, Wilde, Peruzzotti,

Dolazza, Brignone, Lorenzi, Castelli, Moro, Rossi, Ceccato, Tirelli, Lago,

Bianco, Antolini

All'articolo 5 è soppresso, il comma 1.

5.2

Gasperini, Tabladini, Speroni, Provera, Preioni, Wilde, Peruzzotti,

Dolazza, Brignone, Lorenzi, Castelli, Moro, Rossi, Ceccato, Tirelli, Lago,

Bianco, Antolini

Al comma 1, sostituire le parole: ´entro il quarto gradoª con le seguenti: ´entro il terzo

gradoª.

5.3

Pasquali, Magnalbò, Lisi

All'articolo 5 è soppresso, il comma 2.

5.4

Gasperini, Tabladini, Speroni, Provera, Preioni, Wilde, Peruzzotti,

Dolazza, Brignone, Lorenzi, Castelli, Moro, Rossi, Ceccato, Tirelli, Lago,

Bianco, Antolini

Al comma 2, sostituire: ´territorialmente competenteª con: ´del luogo di presentazione della

domandaª.

5.5

Pastore, Maggiore

Al comma 2, sopprimere l'ultimo periodo.

5.6

Pasquali, Magnalbò, Lisi

All'articolo 5 è soppresso il comma 3.

5.7

Gasperini, Tabladini, Speroni, Provera, Preioni, Wilde, Peruzzotti,

Dolazza, Brignone, Lorenzi, Castelli, Moro, Rossi, Ceccato, Tirelli, Lago,

Bianco, Antolini

All'articolo 5 è soppresso il comma 4.

5.8

Gasperini, Tabladini, Speroni, Provera, Preioni, Wilde, Peruzzotti,

Dolazza, Brignone, Lorenzi, Castelli, Moro, Rossi, Ceccato, Tirelli, Lago,

Bianco, Antolini

Dopo il comma 4, inserire il seguente:

´4-bis. Il minore non accompagnato deve comprovare di non aver compiuto il 18o anno di

età. Qualora non possa esibire documenti comprovanti i propri estremi anagrafici, è tenuto a

sottoporsi ad opportuno accertamento medico dell'età presunta. Se di sesso femminile, ha

diritto a che l'accertamento sia condotto da personale medico di sesso femminileª.

5.9

Gasperini, Tabladini, Speroni, Provera, Preioni, Wilde, Peruzzotti,

Dolazza, Brignone, Lorenzi, Castelli, Moro, Rossi, Ceccato, Tirelli, Lago,

Bianco, Antolini

Dopo il comma 4, aggiungere il seguente:

´4-bis. Il minore non accompagnato deve comprovare di non aver compiuto il 18o anno di

età. Qualora non possa esibire documenti comprovanti i propri estremi anagrafici, è tenuto a

sottoporsi ad opportuno accertamento medico dell'età presuntaª.

5.10

Gasperini, Tabladini, Speroni, Provera, Preioni, Wilde, Peruzzotti,

Dolazza, Brignone, Lorenzi, Castelli, Moro, Rossi, Ceccato, Tirelli, Lago,

Bianco, Antolini

ARTICOLO 6 NEL TESTO UNIFICATO

PROPOSTO DALLA COMMISSIONE

Articolo 6.

(Pre-esame della domanda)

1. La domanda di asilo, presentata ai sensi dell'articolo 4, comma 2, è soggetta ad un

pre-esame, volto ad accertare preliminarmente se l'Italia sia lo Stato competente per l'esame

della domanda in applicazione delle Convenzioni internazionali cui la Repubblica aderisce e,

in tal caso, se la domanda sia ammissibile ai sensi del comma 4 del presente articolo e, in

caso affermativo, se la domanda sia non manifestamente infondata ai sensi del comma 5.

2. Il pre-esame, di cui è redatto verbale, è svolto, nei due giorni successivi alla presentazione

della domanda, presso i posti di frontiera o presso le questure individuati dal decreto del

Ministro dell'interno di cui all'articolo 14, comma 1. Competente allo svolgimento del

pre-esame è un delegato della Commissione centrale, che si avvale di un funzionario di

polizia di frontiera o di un funzionario della questura e, se necessario, di un interprete. Al

pre-esame può intervenire un rappresentante dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per

i rifugiati o, su indicazione di quest'ultimo, uno degli appartenenti alle organizzazioni non

governative di cui all'articolo 4, comma 2. Il delegato della Commissione centrale comunica

tempestivamente all'Alto Commissariato o alla organizzazione dallo stesso indicata l'inizio

del pre-esame. Qualora la domanda di asilo sia presentata presso posti di frontiera o presso

questure non indicati nel predetto decreto del Ministro dell'interno, il funzionario di polizia

avvia, immediatamente, il richiedente asilo alla questura più vicina, abilitata allo svolgimento

del pre-esame.

3. Al richiedente asilo ed ai suoi familiari non è consentito l'ingresso o la libera circolazione

nel territorio nazionale per il tempo necessario allo svolgimento del pre-esame, salvo che ne

abbiano altro titolo e salvo quanto stabilito nel comma 9. Gli interessati sono assistiti con le

modalità previste dall'articolo 14, commi 1 e 2.

4. La domanda può essere dichiarata inammissibile dal delegato della Commissione centrale,

sentito, ove necessario, un membro del consiglio di presidenza della Commissione stessa,

qualora il richiedente:

a) sia stato già riconosciuto rifugiato in altro Stato che gli assicuri adeguata protezione;

b) provenga da uno Stato, diverso da quello di appartenenza, che abbia aderito alla

Convenzione di Ginevra, nel quale il medesimo richiedente abbia, senza presentare domanda

di asilo, trascorso un periodo di soggiorno, non considerandosi tale il tempo necessario per

il transito attraverso il territorio di quello Stato sino alla frontiera italiana. L'inammissibilità

della domanda non opera nel caso in cui per il richiedente asilo sussista l'impossibilità di

essere riammesso nello Stato di provenienza o il pericolo di un pregiudizio per la vita o per la

libertà personale o il pericolo di incorrere in trattamenti inumani o degradanti ovvero il

rischio di essere rinviato in un altro Stato dove potrebbe essere esposto ad analoghe

situazioni di pericolo;

c) sia stato condannato con sentenza anche non definitiva per un crimine contro la pace o

contro l'umanità o un crimine di guerra o un grave delitto di diritto comune commesso

all'estero o si sia reso colpevole di azioni contrarie ai fini e ai princìpi delle Nazioni Unite,

come previsto dall'articolo 1, paragrafo F), della Convenzione di Ginevra;

d) risulti perseguito per gli stessi fatti di cui alla lettera c) da un tribunale internazionale

istituito in applicazione di accordi internazionali cui l'Italia aderisce;

e) sia stato condannato in Italia, con sentenza di secondo grado anche non definitiva, per

uno dei delitti previsti dall'articolo 380 del codice di procedura penale o risulti pericoloso per

la sicurezza dello Stato, ovvero quando lo stesso richiedente appartenga ad una delle

categorie indicate dall'articolo 1 della legge 27 dicembre 1956, n. 1423, come sostituito

dall'articolo 2 della legge 3 agosto 1988, n. 327, ovvero dall'articolo 1 della legge 31

maggio 1965, n. 575, come sostituito dall'articolo 13 della legge 13 settembre 1982, n. 646,

ovvero qualora sia stata applicata anche in via provvisoria una delle misure di cui all'articolo

14 della legge 19 marzo 1990, n. 55, e successive modificazioni.

5. La domanda è dichiarata manifestamente infondata dal delegato della Commissione

quando, tenuto conto degli atti dell'Unione europea, anche non vincolanti, in materia di asilo

e delle linee direttive della Commissione centrale di cui all'articolo 3, comma 10, e sentito,

ove necessario, un membro del consiglio di presidenza della medesima Commissione, risulti

in particolare che:

a) i motivi della domanda non rientrano tra quelli che sono a fondamento del diritto di asilo,

ai sensi della presente legge;

b) le dichiarazioni o gli elementi posti a fondamento della domanda sono del tutto

inconsistenti, generici e privi di sostanza;

c) la domanda è priva di credibilità in quanto incoerente e contraddittoria o inverosimile;

d) la domanda è chiaramente strumentale in quanto avanzata, senza giustificato motivo,

successivamente ad un provvedimento di allontanamento dal territorio nazionale ovvero al

fine di evitare l'adozione di tale provvedimento.

6. In ogni caso, qualora ricorrano le condizioni previste dal comma 4, lettera b), secondo

periodo, relative alle situazioni di pericolo che impediscono una dichiarazione di

inammissibilità, la domanda è ritenuta ammissibile e non manifestamente infondata.

7. La domanda è trasmessa alla Commissione centrale per l'esame della stessa, ai sensi

dell'articolo 7, quando il pre-esame si sia concluso positivamente. In caso di esito negativo il

funzionario di frontiera o quello di questura provvede al respingimento immediato o

all'espulsione del richiedente asilo, ove questi non abbia altro titolo a permanere nel territorio

nazionale, notificandogli il provvedimento stesso.

8. Il ricorso al tribunale amministrativo regionale competente per territorio avverso il

provvedimento negativo del delegato della Commissione centrale ed il conseguente

provvedimento di respingimento o di espulsione non sospende l'esecuzione di quest'ultimo.

Il ricorso, l'istanza di sospensione del provvedimento ed i motivi aggiunti possono essere

presentati, anche senza l'assistenza legale, dallo stesso interessato e in lingua straniera entro

trenta giorni dalla notifica del predetto provvedimento anche per il tramite della

rappresentanza diplomatica o consolare italiana all'estero, che provvede alle prescritte

notifiche. L'Avvocatura generale dello Stato cura il deposito del ricorso. I successivi atti

relativi al procedimento sono inviati, a cura dell'amministrazione resistente, al ricorrente

presso il domicilio anche all'estero dallo stesso indicato o, in mancanza, presso la suddetta

rappresentanza diplomatica o consolare.

9. Qualora il pre-esame della domanda non si esaurisca nei due giorni dalla presentazione

della stessa o il delegato della Commissione ritenga che il procedimento non possa

concludersi entro tale periodo ovvero ricorrano particolari esigenze di soccorso del

richiedente o dei suoi familiari, il questore o il dirigente del posto di frontiera dispone il

trattenimento del richiedente, ove non abbia altro titolo per l'ingresso o il soggiorno, presso

la più vicina sezione speciale per i richiedenti asilo nei centri di permanenza temporanea ed

assistenza, di cui al comma 11. Per il trattenimento si seguono, in quanto applicabili, le

procedure previste dall'articolo 12, commi 3, 4, 5 e 6, della legge 6 marzo 1998, n. 40. In

caso di allontanamento arbitrario dal centro di permanenza, si applica l'articolo 650 del

codice penale.

10. In caso di mancata convalida, da parte del pretore, del provvedimento di trattenimento

adottato dal funzionario di polizia o di scadenza dei termini previsti dal comma 5 dell'articolo

12 della legge 6 marzo 1998, n. 40, al richiedente asilo ed ai suoi familiari è concesso

permesso di soggiorno per la conclusione del pre-esame. Gli stessi sono inviati, ove abbiano

bisogno di assistenza, presso le strutture di accoglienza del comune ove sono autorizzati a

soggiornare, dal cui territorio hanno l'obbligo di non allontanarsi senza autorizzazione della

competente questura sino alla conclusione del pre-esame. Tale obbligo è esteso anche ai casi

in cui il richiedente asilo e i suoi familiari non necessitino di assistenza ed abbiano quindi

eletto un proprio domicilio. L'allontanamento arbitrario dal territorio comunale determina il

trattenimento dell'interessato nella sezione speciale del centro di permanenza di cui al comma

9 con le modalità indicate nel medesimo comma.

11. Sono istituite, presso i centri di permanenza temporanea e assistenza, di cui all'articolo

12, comma 1, della legge 6 marzo 1998, n. 40, sezioni speciali per i richiedenti asilo ed i

loro familiari, separate dal resto del centro e con ogni possibile agevolazione della vita

familiare e sociale compatibile con la vigilanza. Le modalità per la gestione delle sezioni

speciali per richiedenti asilo sono definite con decreto del Ministro dell'interno di concerto

con il Ministro per la solidarietà sociale.

12. In casi eccezionali, qualora si verifichi un notevole afflusso di richiedenti asilo che non

consente l'espletamento del pre-esame nei due giorni successivi alla domanda nè l'avvio

degli stessi alle sezioni speciali dei centri di permanenza di cui al comma 11, nè il ricovero

presso le strutture previste dall'articolo 38 della legge 6 marzo 1998, n. 40, e qualora la

situazione richieda comunque la predisposizione di particolari e urgenti misure al fine di

garantire una loro adeguata accoglienza e assistenza, il prefetto competente per territorio può

esercitare le attività previste dal decreto-legge 30 ottobre 1995, n. 451, convertito dalla legge

29 dicembre 1995, n. 563, e relative disposizioni di attuazione, realizzando, ove necessario,

strutture provvisorie di ricovero. Per il trattenimento dei richiedenti asilo nelle predette

strutture provvisorie di accoglienza si seguono, in quanto applicabili, le procedure previste

dall'articolo 12, commi 3, 4, 5 e 6, della legge 6 marzo 1998, n. 40.

EMENDAMENTI

L'articolo 6 è soppresso.

6.1

Gasperini, Tabladini, Speroni, Provera, Preioni, Wilde, Peruzzotti,

Dolazza, Brignone, Lorenzi, Castelli, Moro, Rossi, Ceccato, Tirelli, Lago,

Bianco, Antolini

All'articolo 6 è soppresso il comma 1.

6.2

Gasperini, Tabladini, Speroni, Provera, Preioni, Wilde, Peruzzotti,

Dolazza, Brignone, Lorenzi, Castelli, Moro, Rossi, Ceccato, Tirelli, Lago,

Bianco, Antolini

All'articolo 6 è soppresso il comma 2.

6.3

Gasperini, Tabladini, Speroni, Provera, Preioni, Wilde, Peruzzotti,

Dolazza, Brignone, Lorenzi, Castelli, Moro, Rossi, Ceccato, Tirelli, Lago,

Bianco, Antolini

Al comma 2, primo periodo, dopo le parole: ´nei due giorni successivi alla presentazioni

della domandaª inserire le parole: ´e nel caso di domanda di asilo presentata al comandante

di nave o aeromobile italiano in navigazione verso lo Stato italiano nei porti di destinazione

verso lo Stato italiano nei due giorni successivi all'arrivo della nave o dell'aeromobile nei

porti di destinazione e all'avvio alla questura territorialmente competente, abilitata allo

svolgimento del pre-esameª.

6.4 (Testo corretto)

Pasquali, Magnalbò, Lisi

Al comma 2, primo periodo, sostituire le parole: ´presso le questure individuateª con le

altre: ´eccezionalmente, qualora l'ingresso temporaneo sul territorio nazionale sia stato

autorizzato per altra ragione, alla questura del luogo di provvisoria dimora, individuataª.

6.5

Gasperini, Tabladini, Speroni, Provera, Preioni, Wilde, Peruzzotti,

Dolazza, Brignone, Lorenzi, Castelli, Moro, Rossi, Ceccato, Tirelli, Lago,

Bianco, Antolini

Al comma 2, terzo periodo, sopprimere le parole: ´o, su indicazione di quest'ultimo, uno

degli appartenenti alle organizzazioni non governative di cui all'articolo 4, comma 2ª e al

quarto periodo le parole: ´o alla organizzazione dallo stesso indicataª.

6.6

Gasperini, Tabladini, Speroni, Provera, Preioni, Wilde, Peruzzotti,

Dolazza, Brignone, Lorenzi, Castelli, Moro, Rossi, Ceccato, Tirelli, Lago,

Bianco, Antolini

Al comma 2, al terzo periodo, sopprimere le parole: ´o, su indicazione di quest'ultimo, uno

degli appartenenti alle organizzazioni non governative di cui all'articolo 4, comma 2ª.

6.7

Gasperini, Tabladini, Speroni, Provera, Preioni, Wilde, Peruzzotti,

Dolazza, Brignone, Lorenzi, Castelli, Moro, Rossi, Ceccato, Tirelli, Lago,

Bianco, Antolini

All'articolo 6 è soppresso il comma 3.

6.8

Gasperini, Tabladini, Speroni, Provera, Preioni, Wilde, Peruzzotti,

Dolazza, Brignone, Lorenzi, Castelli, Moro, Rossi, Ceccato, Tirelli, Lago,

Bianco, Antolini

Al comma 3, primo periodo, dopo le parole: ´ai suoi familiariª inserire le seguenti: ´entro il

terzo gradoª.

6.9

Pasquali, Magnalbò, Lisi

Al comma 3, primo periodo, sopprimere le parole: ´ed ai suoi familiariª.

6.9 (Nuovo testo)

Pasquali, Magnalbò, Lisi

Al comma 3, secondo periodo, sostituire le parole: ´Gli interessati sono assistiti con le

modalità previste dall'articolo 14, commi 1 e 2ª con le seguenti: ´Gli interessati sono

sorvegliati ed assistiti con le modalità previste dall'articolo 14, commi 1 e 2ª.

6.10

Gasperini, Tabladini, Speroni, Provera, Preioni, Wilde, Peruzzotti,

Dolazza, Brignone, Lorenzi, Castelli, Moro, Rossi, Ceccato, Tirelli, Lago,

Bianco, Antolini

Al comma 3, dopo le parole: ´gli interessati sono assistitiª inserire le seguenti: ´e vigilatiª.

6.11

Pasquali, Magnalbò, Lisi

All'articolo 6 è soppresso il comma 4.

6.12

Gasperini, Tabladini, Speroni, Provera, Preioni, Wilde, Peruzzotti,

Dolazza, Brignone, Lorenzi, Castelli, Moro, Rossi, Ceccato, Tirelli, Lago,

Bianco, Antolini

Al comma 4, lettera b), sopprimere l'ultimo periodo.

6.13

Pastore, Maggione

Al comma 4, lettera c), sopprimere le parole: ´con sentenza anche non definitivaª.

6.14

Marchetti, Russo Spena, Marino, Salvato, Manzi

Al comma 4, lettera e), sopprimere le parole: ´con sentenza di secondo grado anche non

definitivaª.

6.15

Marchetti, Russo Spena, Marino, Salvato, Manzi

Al comma 4, dopo la lettera e), inserire la seguente: ´e-bis) risulti pericoloso per la

sicurezza dello Stato. Nella decisione di respingimento della domanda deve essere ponderata

l'attuale pericolosità per la sicurezza dello Stato del richiedente asilo e la gravità delle

persecuzioni nelle quali potrebbe incorrere in caso di respingimentoª.

6.16

Pasquali, Magnalbò, Lisi

All'articolo 6 è soppresso il comma 5.

6.17

Gasperini, Tabladini, Speroni, Provera, Preioni, Wilde, Peruzzotti,

Dolazza, Brignone, Lorenzi, Castelli, Moro, Rossi, Ceccato, Tirelli, Lago,

Bianco, Antolini

Al comma 5, sopprimere le parole: ´ove necessarioª.

6.18

Marchetti, Russo Spena, Marino, Salvato, Manzi

All'articolo 6 è soppresso il comma 6.

6.19

Gasperini, Tabladini, Speroni, Provera, Preioni, Wilde, Peruzzotti,

Dolazza, Brignone, Lorenzi, Castelli, Moro, Rossi, Ceccato, Tirelli, Lago,

Bianco, Antolini

Sostituire il comma 6 con il seguente:

´6. La domanda è comunque ritenuta ammissibile e non manifestamente infondata, nel caso

in cui per il richiedente asilo sussista l'impossibilità di essere riammesso nello Stato di

provenienza o il pericolo di un pregiudizio per la vita o per la libertà personale o il pericolo di

incorrere in trattamenti inumani o degradanti ovvero il rischio di essere rinviato in un altro

Stato dove potrebbe essere esposto ad analoghe situazioni di pericoloª.

6.20

Pastore, Maggiore

All'articolo 6 è soppresso il comma 7.

6.21

Gasperini, Tabladini, Speroni, Provera, Preioni, Wilde, Peruzzotti,

Dolazza, Brignone, Lorenzi, Castelli, Moro, Rossi, Ceccato, Tirelli, Lago,

Bianco, Antolini

Al comma 7, secondo periodo, dopo le parole: ´questura provvedeª inserire la parola:

´materialmenteª.

6.22

Gasperini, Tabladini, Speroni, Provera, Preioni, Wilde, Peruzzotti,

Dolazza, Brignone, Lorenzi, Castelli, Moro, Rossi, Ceccato, Tirelli, Lago,

Bianco, Antolini

Al comma 7, secondo periodo, sopprimere la parola: ´immediatoª.

6.23

Marchetti, Russo Spena, Marino, Salvato, Manzi

All'articolo 6 è soppresso il comma 8.

6.24

Gasperini, Tabladini, Speroni, Provera, Preioni, Wilde, Peruzzotti,

Dolazza, Brignone, Lorenzi, Castelli, Moro, Rossi, Ceccato, Tirelli, Lago,

Bianco, Antolini

Sostituire il comma 8, con il seguente:

´8. Avverso il provvedimento negativo del delegato della Commissione centrale ed il

conseguente provvedimento di espulsione è ammesso ricorso giurisdizionale al TAR

competente per territorio. La presentazione del ricorso sospende l'efficacia del

provvedimento impugnato. Il TAR decide con ordinanza entro e non oltre 15 giorni dalla

presentazione del ricorso. Il ricorso ed i motivi aggiunti possono essere presentati anche

senza l'assistenza legale, dallo stesso interessato e in lingua straniera entro 15 giorni dalla

notifica del predetto provvedimento. Fino alla decisione del ricorso il richiedente asilo è

affidato alle sezioni speciali dei centri di permanenza temporanea e assistenza di cui al

successivo comma 11ª.

6.25

Marchetti, Russo Spena, Marino, Salvato, Manzi

Al comma 8, primo periodo, aggiungere in fine le seguenti parole: ´che è immediatamente

esecutivoª.

6.26

Pastore, Maggiore

Al comma 8, secondo periodo, sostituire le parole: ´entro trenta giorni dalla notificaª con le

seguenti: ´entro quindici giorni dalla notificaª.

6.27

Gasperini, Tabladini, Speroni, Provera, Preioni, Wilde, Peruzzotti,

Dolazza, Brignone, Lorenzi, Castelli, Moro, Rossi, Ceccato, Tirelli, Lago,

Bianco, Antolini

Al comma 8, secondo periodo, dopo le parole: ´entro 30 giorniª inserire: ´lavorativiª.

6.28

Gasperini, Tabladini, Speroni, Provera, Preioni, Wilde, Peruzzotti,

Dolazza, Brignone, Lorenzi, Castelli, Moro, Rossi, Ceccato, Tirelli, Lago,

Bianco, Antolini

Al comma 8, dopo il secondo periodo, inserire il seguente: ´Durante tale periodo non viene

sospesa l'azione di sorveglianza e vigilanzaª.

6.29

Pasquali, Magnalbò, Lisi

All'articolo 6 è abrogato il comma 9.

6.30

Gasperini, Tabladini, Speroni, Provera, Preioni, Wilde, Peruzzotti,

Dolazza, Brignone, Lorenzi, Castelli, Moro, Rossi, Ceccato, Tirelli, Lago,

Bianco, Antolini

Sostituire il comma 9, con il seguente:

´1. Il pre-esame può prolungarsi, in via eccezionale, fino ad un massimo di ulteriori due

giorni. Nel frattempo, il richiedente asilo ed i familiari eventualmente al seguito permangono

nei centri di assistenza temporanea di cui all'articolo 12, comma 1 della legge 6 marzo 1998,

n. 40, in sezioni opportunamente separate ed altrettanto opportunamente vigilate dalle

competenti autorità di polizia, al fine di garantire al richiedente asilo ed ai familiari

eventualmente al seguito la massima sicurezza.

2. L'autorità di polizia può disporre altresì l'invio del richiedente asilo e dei familiari

eventualmente al seguito in altre località adatte alla loro temporanea permanenza e sotto le

medesime condizioni di vigilanza.

3. La suddetta vigilanza è in atto dal momento di presentazione della domanda d'asilo.

L'eventuale sottrazione alla sorveglianza da parte del richiedente asilo e dei familiari

eventualmente al seguito, attuata in qualsiasi forma, preclude l'accoglimento della domanda

d'asilo presente e futura avanzata dal richiedente e dai familiari eventualmente al seguitoª.

6.31

Gasperini, Tabladini, Speroni, Provera, Preioni, Wilde, Peruzzotti,

Dolazza, Brignone, Lorenzi, Castelli, Moro, Rossi, Ceccato, Tirelli, Lago,

Bianco, Antolini

Al comma 9, sostituire le parole: ´il trattenimento del richiedenteª con le seguenti: ´il

trattenimento sotto sorveglianza del richiedenteª.

6.32

Gasperini, Tabladini, Speroni, Provera, Preioni, Wilde, Peruzzotti,

Dolazza, Brignone, Lorenzi, Castelli, Moro, Rossi, Ceccato, Tirelli, Lago,

Bianco, Antolini

Al comma 9, sostituire le parole: ´ove non abbia altro titolo per l'ingresso o il soggiornoª

con le parole: ´e la vigilanzaª.

6.33

Gasperini, Tabladini, Speroni, Provera, Preioni, Wilde, Peruzzotti,

Dolazza, Brignone, Lorenzi, Castelli, Moro, Rossi, Ceccato, Tirelli, Lago,

Bianco, Antolini

Al comma 9, ultimo periodo, dopo le parole: ´650 del codice penaleª aggiungere le

seguenti: ´con pregiudizio definitivo del procedimento di pre-esame della domandaª.

6.34

Gasperini, Tabladini, Speroni, Provera, Preioni, Wilde, Peruzzotti,

Dolazza, Brignone, Lorenzi, Castelli, Moro, Rossi, Ceccato, Tirelli, Lago,

Bianco, Antolini

All'articolo 6 è soppresso il comma 10.

6.35

Gasperini, Tabladini, Speroni, Provera, Preioni, Wilde, Peruzzotti,

Dolazza, Brignone, Lorenzi, Castelli, Moro, Rossi, Ceccato, Tirelli, Lago,

Bianco, Antolini

Al comma 10, primo periodo, dopo le parole: ´suoi familiari è concesso permesso di

soggiornoª aggiungere le seguenti: ´sotto sorveglianzaª.

6.36

Gasperini, Tabladini, Speroni, Provera, Preioni, Wilde, Peruzzotti,

Dolazza, Brignone, Lorenzi, Castelli, Moro, Rossi, Ceccato, Tirelli, Lago,

Bianco, Antolini

Al comma 10, primo periodo, dopo le parole: ´pre-esameª inserire le seguenti: ´L'autorità

di pubblica sicurezza adotta le misure opportune ad assicurare la reperibilità del richiedente

asilo fino allo spirare del termine stabilitoª.

6.37

Gasperini, Tabladini, Speroni, Provera, Preioni, Wilde, Peruzzotti,

Dolazza, Brignone, Lorenzi, Castelli, Moro, Rossi, Ceccato, Tirelli, Lago,

Bianco, Antolini

Al comma 10, dopo il terzo periodo, inserire il seguente: ´L'Autorità di pubblica sicurezza

adotta le misure opportune ad assicurare la reperibilità del richiedente asilo fino al

compimento del termine stabilitoª.

6.38

Pasquali, Magnalbò, Lisi

All'articolo 6 è soppresso il comma 11.

6.39

Gasperini, Tabladini, Speroni, Provera, Preioni, Wilde, Peruzzotti,

Dolazza, Brignone, Lorenzi, Castelli, Moro, Rossi, Ceccato, Tirelli, Lago,

Bianco, Antolini

All'articolo 6 è soppresso il comma 12.

6.40

Gasperini, Tabladini, Speroni, Provera, Preioni, Wilde, Peruzzotti,

Dolazza, Brignone, Lorenzi, Castelli, Moro, Rossi, Ceccato, Tirelli, Lago,

Bianco, Antolini

Al comma 12, primo periodo, dopo le parole: ´realizzando, ove necessario, strutture

provvisorie di ricoveroª aggiungere le seguenti: ´e di sorveglianzaª.

6.41

Gasperini, Tabladini, Speroni, Provera, Preioni, Wilde, Peruzzotti,

Dolazza, Brignone, Lorenzi, Castelli, Moro, Rossi, Ceccato, Tirelli, Lago,

Bianco, Antolini

Dopo il comma 12, aggiungere il seguente:

´12-bis. Per il pre-esame della domanda presentata alla rappresentanza diplomatica o

consolare italiana dello Stato di cittadinanza o di dimora ovvero al comandante di nave o

aeromobile italiani in navigazione, il Governo è delegato ad emanare disposizioni legislative

assumendo le norme di cui ai commi precedenti quali princìpi e criteri direttivi, previo parere

delle Commissioni parlamentari competentiª.

6.42

Marchetti, Russo Spena, Marino, Salvato, Manzi

ORDINE DEL GIORNO

Il Senato,

con riferimento a quanto previsto dal comma 7 dell'articolo 6 del disegno di legge in esame,

impegna il Governo:

a monitorare entro un biennio dall'applicazione della legge l'utilizzazione del ricorso

dall'estero per coloro che non superano il pre-esame, considerando che la garanzia prevista

dalla Costituzione deve tradursi in sostanziale realizzazione.

9.203-554-2425.100. (Già em. 4.4)

Lubrano di Ricco, Biscardi

* Accolto dal Governo.