GRUPPO DI RIFLESSIONE

di organismi ed associazioni di ispirazione religiosa

attivi nel campo delle migrazioni

 

 

Alla c. a. del Ministro dell'interno

On. Rosa Russo Jervolino

Fax: 46549534

 

 

Cara Rosetta,

allego, a mo' di esempio, ma anche con la speranza che certe disfunzioni vengano prontamente curate, una nota relativa ad alcuni problemi sorti, in questi giorni, nell'applicazione del decreto sulla regolarizzazione, cosi' come mi sono stati segnalati da diverse parti.

Al fine di definire una modalita' efficace di raccolta e trasmissione agli uffici competenti di queste segnalazioni e, soprattutto, di individuare le soluzioni piu' adatte a rendere il processo di regolarizzazione efficace, confermo la richiesta di un incontro.

 

Cordiali saluti

 

 

 

 

Sergio Briguglio

(per il Gruppo di Riflessione)

ALCUNI PROBLEMI RELATIVI ALL'APPLICAZIONE DEL DECRETO SULLA REGOLARIZZAZIONE

 

1) Alla questura di Torino: non hanno accettato l'attestazione di identita' rilasciata a un ragazzo nigeriano dalla sua ambasciata (dalla quale, per inciso, e' quasi impossibile ottenere un nuovo passaporto), perche' datata Novembre '97. Accettano solo dichiarazioni rilasciate negli ultimi sei mesi. Questo comportamento non e' previsto dalla circolare.

Inoltre, per la stessa persona, hanno rifiutato come insufficiente la seguente documentazione relativa all'alloggio: ricevuta, rilasciata da altro commissariato, della dichiarazione di ospitalita', copia del contratto d'affitto e copia della carta d'identita' del proprietario dell'immobile! Hanno affermato che e' necessario che il suddetto proprietario si presenti con lo straniero regolarizzando. Di questo passo chiederanno di portare in commissariato anche l'immobile.

 

2) Sempre a Torino, pare che la questura richieda, gia' all'atto della prenotazione, elementi di prova su lavoro e alloggio. La ragione della richiesta sarebbe quella di evitare un numero esorbitante di prenotazioni da parte di persone che in realta' non dispongono dei requisiti richiesti. La cosa e' grave perche', ad esempio, un successivo decreto sui flussi potrebbe prendere in considerazione i soli prenotati entro il 15 dicembre, ma allo stesso tempo ampliare il novero dei requisiti sufficienti per la prenotazione.

 

3) A Prato dicono che non accetteranno, come prova di presenza, gli abbonamenti ai mezzi di trasporto perche' - sostengono - "gia' con la legge Dini ne abbiamo scoperti molti di falsi".

 

4) In molte questure non accettano deleghe per la presentazione delle domande di regolarizzazione (ed e' comprensibile). Mi viene pero' segnalato, da Lecce, il caso di un soggetto che pur essendo nelle condizioni di poter fruire della regolarizzazione, si trova in gravi condizioni di salute (ancora tre mesi di degenza) e quindi nell'impossibilita' di andare personalmente a presentare la prenotazione.

 

5) Problema relativo ai profughi dal Kosovo privi di passaporto: non possono andare in ambasciata per richiedere l'attestazione di identita'. Lo stesso accade a molti richiedenti asilo che hanno visto rigettata la loro domanda e sono in attesa di decisione del TAR sul ricorso: non hanno passaporto e non possono ottenere l'attestazione. Urge una disposizione ad hoc per entrambi i casi.