Comunicato Stampa

 

I figli degli immigrati a scuola nel corso degli anni í90

Oltre il raddoppio

Líincidenza degli stranieri sulla popolazione scolastica Ë ancora molto contenuta, complessivamente un immigrato ogni 200 studenti: solo nella scuola elementare il rapporto Ë di uno ogni 100. Tuttavia, secondo mons. Guerino Di Tora, direttore della Caritas di Roma e editore del ìDossier Statistico sullíImmigrazioneî, ìquesta presenza Ë destinata ad aumentare fortemente, come ci insegna líesperienza degli altri paesi europei: un altro raddoppio (arrivano casi a pi˜ di 100.000 studenti stranieri) Ë previsto per líanno scolastico 2.000-2.001. In alcune realt‡ urbane, come quella milanese e quella romana, líincidenza Ë molto pi˜ alta. Bisogna tener conto che quanto si riuscir‡ a fare a scuola influir‡, e non poco, sul futuro della convivenza interculturale, come ha anche riconosciuto la nuova legge sullíimmigrazioneî.

Nel corso della prima met‡ degli anni í90 (dallíanno scolastico 1990-91 al 1995-96) la popolazione scolastica straniera, passando da 20.000 a 50.000 unit‡, ha conosciuto un incremento notevolmente pi˜ vivace (pi˜ del raddoppio) rispetto a quello dei loro genitori immigrati (poco pi˜ del 25 %). CiÚ Ë dovuto allíaccentuarsi del carattere familiare della presenza straniera e al graduale accesso alla scuola dei loro figli.

Quanto alla ripartizione per gradi di scuola la disponibilit‡ completa dei dati relativi a questo periodo consente di individuare queste tendenze rispetto agli alunni stranieri:

Superamento del raddoppio per gli alunni nel loro complesso;

Aumento di ben sei volte per líEuropa dellíEst;

Aumento di tre volte per il Nord Africa e il Subcontinente Indiano;

Aumento di circa il 70 % per líEstremo Oriente e líAmerica Latina.

Nel corso di questi cinque anni la crescita ha lasciato immutata la consistenza percentuale delle elementari (47 %) e delle medie (19 %) mentre ha visto le materne (21 %) rafforzarsi rispetto alle secondarie (13 %).

La ripartizione percentuale per grado di scuola degli alunni stranieri Ë nettamente differenziata con una maggiore concentrazione nei gradi pi˜ bassi: nelle elementari essi superano di 15 punti percentuali gli italiani (46 % rispetto a 31 %) mentre nelle secondarie sono loro a essere superati degli italiani (15 % rispetto a 30 %).

Provenienze continentali

Per quanto riguarda la provenienza continentale i 50.000 studenti stranieri sono cosÏ ripartiti: un terzo europei dellíEst, un quinto nordafricani, un decimo ciascuno quelli provenienti dallíEstremo Oriente, dallíAmerica Latina, dallíAfrica subsahariana e dallíUnione Europea.

Ad aumentare di pi˜ sono stati gli europei dellíEst (passati in sei anni da circa 3.000 a pi˜ di 14.000) e i nordafricani (da circa 3.000 a pi˜ di 7.000).

Le altre componenti continentali sono aumentate in misura pi˜ contenuta:

Gli asiatici da 4.500 e 7.500 (al loro interno i 1.500 studenti del ubcontinente indiano risultano triplicati, mentre i 5.000 dellíEstremo Oriente hanno conosciuto solo un raddoppio);

Gli americani da 4.000 a 6.500 per via degli alunni latino-americani (prima 3.000 e ora 5.000).

 

 

Scuola e diversit‡ religiose

Sulla diversit‡ religiosa, che caratterizza la scuola italiana, a seguito di queste nuove presenze, il direttore della Caritas diocesana, mons. Di Tora, ha cosÏ precisato: ìQuando si parla della religione degli studenti stranieri bisogna stare attenti a non provocare anzichÈ apertura e apprezzamento diffidenza e rigetto. Purtroppo Ë questo líeffetto negativo che deriva dallíenfatizzazione dei musulmani, dei quali viene aumentata indebitamente la consistenza non importa se per senzazionalismo o per incompetenza. In realt‡ il panorama religioso a scuola Ë quanto mai composto e la stessa religione cristiana viene vissuta con tonalit‡ culturali, linguistiche ed etniche del tutto peculiariî.

La Caritas e la Fondazione Migrantes si fanno annualmente carico del monitoraggio dellíappartenenza religiosa degli immigrati, che risulta cosÏ strutturata secondo líultima indagine: cristiani 52 % (30 % cattolici e 22 % tra protestanti e ortodossi), 34 % musulmani, 7 % seguaci di religioni orientali e quindi altri gruppi minori come gli ebrei e gli animisti.

Ovviamente líappartenenza religiosa degli studenti Ë simile a quella dei loro genitori. Tenuto conto delle aree di origine degli studenti Ë possibile tracciare questa mappa:

cattolici: 5.000 dallíAmerica Latina, 4.500 dai Paesi dellíEst, 2.000 sia dallíEstremo oriente che dallíEuropa occidentale, varie centinaia dallíAmerica del Nord e dallíAfrica subsahariana;

protestanti e ortodossi: 7.000 dai Paesi dellíEst, 2.000 dallíEuropa occidentale, 500 dallíAmerica del Nord e poco meno dallíAmerica Latina, dallíEstremo Oriente e dallíAfrica subsahariana;

musulmani: 10.000 dal Nord Africa, 4.500 dai Paesi dellíEst, 2.000 dallíAfrica subsahariana, 500 dal Subcontinente indiano e alcune centinaia dallíEstremo Oriente;

I seguaci di religioni orientali (2.500) provengono, come noto, dallíAsia e gli animisti (1.000) dallíAfrica, mentre gli ebrei (alcune centinaia) in prevalenza sono originari dellíAmerica del Nord e dellíEuropa occidentale.

Rispetto al contesto nazionale quello romano Ë caratterizzato da una maggiore presenza di cattolici.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ITALIA - Studenti stranieri e composizione continentale (1990/91 - 1995/96)MaternaElementare Media SecondariaTOTALEIncremento 1990-9690/9195/9690/9195/9690/9195/9690/9195/9690/9195/96valori assolutiEuropa8643.8293.42711.3371.0033.5081.4113.0706.70521.74415.039-Europa Est3293.0101.6029.6485052.8894091.6322.84517.17914.334Africa1.1163.6922.3456.4148862.9236371.2644.98414.2939.309-Nord7202.6861.4814.6944612.1811756102.83710.1717.334Asia8641.7181.9513.1301.0221.6626131.0134.4507.5233.073-Subcont. Indiano12445519575664280431014261.5921.166-Estremo Oriente4441.0561.3191.9627871.2112226462.7724.8752.103America9001.1771.9723.0148771.3633989094.1476.4632.316-America Latina5317701.6802.6047561.2592617693.2285.4022.174Oceania10830358101927678013Apolidi/NI52610614513919231212TOTALE3.75910.4509.73523.9913.8009.4713.0786.42220.37250.33429.962Ripartizione %18,5%20,8%47,8%47,7%18,7%18,8%15,1%12,8%100,0%100,0%valori percentualiEuropa23,0%36,6%35,2%47,3%26,4%37,0%45,8%47,8%32,9%43,2%10,3%-Europa Est8,8%28,8%16,5%40,2%13,3%30,5%13,3%*25,4%14,0%34,1%20,2%Africa29,7%35,3%24,1%26,7%23,3%30,9%20,7%19,7%24,5%28,4%3,9%-Nord19,2%25,7%15,2%19,6%12,1%23,0%5,7%**9,5%13,9%20,2%6,3%Asia23,0%16,4%20,0%13,0%26,9%17,5%19,9%15,8%21,8%14,9%-6,9%-Subcont. Indiano3,3%4,4%2,0%3,2%1,7%3,0%1,4%**1,6%2,1%3,2%1,1%-Estremo Oriente11,8%10,1%13,5%8,2%20,7%12,8%7,2%**10,1%13,6%9,7%-3,9%America23,9%11,3%20,3%12,6%23,1%14,4%12,9%14,2%20,4%12,8%-7,5%-America Latina14,1%7,4%17,3%10,9%19,9%13,3%8,5%12,0%15,8%10,7%-5,1%Oceania0,3%0,1%0,3%0,1%0,2%0,1%0,6%0,4%0,3%0,2%-0,2%Apolidi/NI0,1%0,2%0,1%0,3%0,1%0,1%0,0%2,2%0,1%0,5%0,4%TOTALE100,0%100,0%100,0%100,0%100,0%100,0%100,0%100,0%100,0%100,0%0,0%v.a.3.75910.4509.73523.9913.8009.4713.0786.42220.37250.33429.962numeri indiceEuropa443331350218324-Europa Est915602572399604Africa331274330198287-Nord373317473349359Asia199160163165169-Subcont. Indiano367388438235374-Estremo Oriente238149154291176America131153155228156-America Latina145155167295167Oceania80117125142119Apolidi/NI5206101251.216TOTALE278246249209247

N.B.: il valore Ë stato attribuito agli iscritti nell'a.s. 1990-91* percentuale dell'a.s. 1991-92** percentuale dell'a.s. 1992-93FONTE: Elaborazioni Caritas Roma - Dossier Statistico Immigrazione su dati ISTAT/Ministero Pubblica Istruzione

Comunicato Stampa

I meccanismi della dispersione scolastica a Roma

 

Molto numerosi i casi di disagio

In occasione dellíapertura del nuovo anno scolastico nella capitale, il direttore della Caritas diocesana mons. Guerino Di Tora, ha affermato che ìnella scuola la diminuzione degli iscritti non Ë líunico inconveniente. Mentre si pensa ad estendere la fascia dellíobbligo scolastico, si constata che gi‡ líattuale scuola díobbligo non Ë inclusiva in maniera adeguata e un numero tuttíaltro che trascurabile si perde per stradaî.

ª questa la conclusione che si trae dallíanalisi dei dati raccolti dal Provveditorato agli studi di Roma sulla dispersione e sul disagio scolastico.

I meccanismi dellíesclusione sono cosÏ articolati, come risulta dai dati relativi allíanno scolastico 1995-96 per i quali si dispone di statistiche complete e disaggregate:

Non frequentanti 1.067 (0.7 % degli iscritti)

Interruzioni di frequenza 583 (0,4 %)

Ripetenti 3.364 (2,3 %: la percentuale risulta pi˜ che raddoppiata nelle medie, dove pi˜ di 3.000 alunni sono coinvolti).

Si arriva, cosÏ, a 5.014 casi di dispersione, pari al 3,5 % di tutti gli iscritti, che sono 78.719 nella elementare e 62.928 nella media. Se si aggiungono anche i 4.073 bocciati (di cui 3.715 nelle medie) i casi salgono a 9.087, pari al 6,7 % degli iscritti.

Portando líanalisi a livello di circoscrizioni, la percentuale degli studenti complessivamente coinvolti sale allí8 % nelle circoscrizioni VI, VII e XIII, al 10 % nella XIII e al 13 % nellíVIII; il valore pi˜ basso (3 %) spetta, invece, alla III circoscrizione.

Il disagio Ë pi˜ alto nella scuola media perchÈ include ben 7.518 studenti, pari al 12 % degli iscritti.

Ovviamente le cose peggiorano quando si passa alla scuola secondaria superiore. Tra non frequentanti e interruzioni di frequenza si arriva al 6,1 %, i ripetenti salgono al 7,8 % e i bocciati al 12,3 %. Complessivamente in questo grado di scuola il disagio coinvolge 27.157 giovani e cioË il 26,1 % degli iscritti (103.859).

Sfavorite alcune categorie

I meccanismi della dispersione, oltre che per grado di scuola, esercitano anche una incidenza crescente sulle categorie pi˜ deboli, come dimostra la percentuale differenziale dei promossi:

studenti stranieri (3.161): 92,7 %

handicappati (3.605): 89 %

nomadi (896): 71,6 %.

Allíinterno di queste tre categorie prese nellíinsieme uno su dieci non viene promosso (in totale 899). Questi dati si riferiscono agli iscritti ai due gradi della scuola dellíobbligo, mentre la percentuale dei bocciati nella scuola superiore Ë notevolmente pi˜ alta: quasi due su dieci sia nel caso degli handicappati e un poí pi˜ nel caso degli immigrati. Per i nomadi il problema non sussiste per mancanza di studenti: infatti solo due sono stati gli iscritti alla scuola superiore, e per giunta uno Ë stato bocciato.

Si presume, perÚ, che i figli degli immigrati siano coinvolti nella dispersione scolastica in maniera pi˜ pesante rispetto a quanto risulta da queste statistiche. Dei 15.502 minori stranieri, iscritti nellíanagrafe del Comune di Roma al 17.9.1997, tenendo conto delle classi di et‡, si puÚ calcolare circa 4.000 debbano frequentare la scuola elementare e 1.500 quella media: il numero Ë molto pi˜ alto rispetto a quelli che risultano effettivamente iscritti.

Disagio scolastico e lavoro nero

Si Ë giustamente insistito sul collegamento tra lavoro nero minorile (continuo o saltuario) e dispersione scolastica, specialmente nel caso degli immigrati vari fatti di cronaca, anche a Roma, hanno posto in evidenza la punta di un grande iceberg. Le indagini, pur scarse e difficili, lasciano intuire che da studenti si diventa quasi schiavi in piccole fabbriche spesso abusive, a volte per le necessit‡ della famiglia e a volte anche per il miraggio del consumismo.

Sappiamo che a livello nazionale sono stati registrati nel 1997 dallíINAIL 16.814 infortuni di minori, di cui sotto i 14 anni 1.333: secondo gli studiosi, peraltro parziali, sono da collegare con líevasione scolastica. Sono, invece, disponibili i dati a livello provinciale: sappiamo solo che a Roma il 2,4 % degli infortunati adulti Ë nato allíestero.

ìSe la scuola di oggi prefigura la societ‡ di domani ñ conclude mons. Di Tora - líanalisi della dispersione scolastica porta a concludere che bisogna sforzarsi di aspettare chi puÚ essere rimasto indietro a causa del suo handicap, delle precarie condizioni della sua famiglia, della differenza di lingua e cultura. Altrimenti, se la scuola non riuscir‡ a vivere questo spirito di solidariet‡, verranno meno i motivi per essere pi˜ fiduciosi nel futuroî.

 

COMUNE DI ROMA. Dispersione e disagio scolastico (a.s. 1995/1996)V. A.% SU ISCRITTIRiferimenti alle Circ. e alle categorieA) NON FREQUENTANTI- elementari6590,8III circ 3,1% degli iscritti

XVI circ 0,3% degli iscritti- medie4080,6B) INTERRUZIONI DI FREQUENZA- elementari2870,3XV circ 10,6% degli iscritti

I-XVI circ. 0,1% degli iscr.- medie2960,4C) RIPETENTI- elementari2650,3XIII circ. 3,7% degli iscritti

IX circ. 0,5% degli iscritti- medie3.0994,9D) BOCCIATI- elementari3580,4VI circ. 4,0% degli iscritti

II circ. 1,4% degli iscritti- medie3.7155,9A+B+C+D (area disagio)- elementari1.5692,0VIII circ. 12,6% degli iscr.

XVII circ. 1,5% degli iscr.- medie7.51811,9- totale9.087-E) HANDICAPPATI- elementari1.8362,3102 (5,6 %) non promossi- medie1.7692,8294 (16,6 %) non promossiF) NOMADI- elementari7800,9255 (28,4%) non promossi,

di cui 72 (60,1%) medie- medie1160,4G) STRANIERI- elementari2.0382,6248 (7,3%) non promossi,

di cui 173 (12,6%) medie- medie1.3712,2E+F+G- elementari4.6545,9Gli 899 handicappati, nomadi e stranieri non promossi: 11,4% del totale degli iscritti di queste categorie e il 9,8% dellíarea del disagio - medie3.2565,2- totale7.9185,6

N.B. NellíA.S. 1995-96 gli iscritti sono stati 78.719 nelle elementari, 62.928 nelle medie e 103.859 nelle superiori.

Nelle superiori vi sono stati 3.216 (3,1%) non frequentanti, 3.081 (3,0%) che hanno interrotto la frequenza, 8.084 (7,8%) ripetenti e 12.776 bocciati (12,3%) per un totale di 27.157 giovani (il 26,1% degli iscritti).

FONTE: Elaborazioni Caritas Roma su dati del Provveditorato agli Studi di Roma.