A.S.G.I.

Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione

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OGGETTO: Comunicato stampa. Revoca della protezione temporanea per i nuovi arrivi di profughi dal Kosovo.

 

In merito alla circolare emanata dal Ministero dell'Interno in data 5 agosto 1999 con la quale viene stabilita la cessazione delle misure di protezione temporanea ai nuovi arrivi dalla Repubblica Federale di Jugoslavia, l'ASGI esprime innanzitutto delle perplessità di ordine giuridico, in considerazione del fatto che l'applicazione di disposizioni previste da un DPCM viene fatta cessare per mezzo di una fonte di diritto gerarchicamente inferiore.

Aldilà di tali considerazioni, l'ASGI si rammarica che le misure di protezione temporanea vengano revocate in coincidenza dell'arrivo sulle nostre coste di appartenenti alle minoranze etniche del Kossovo (e particolarmente di quella rom) che sono attualmente sottoposte a violenze e persecuzioni nei luoghi di origine, come confermato dai recenti rapporti diffusi dall'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati e da organismi non governativi quali l'International Crises Group e Human Rights Watch. Nonostante il mandato ricevuto dalla comunità internazionale, le forze multinazionali di peace-keeping presenti in Kosovo non sono ancora in grado di garantire agli appartenenti alle minoranze etniche il "diritto a rimanere" nei luoghi di origine in condizioni di libertà e sicurezza effettive e, dunque, tale diritto non può essere strumentalmente invocato per ostacolare la possibilità che loro chiedano asilo all'estero.

Si confida, pertanto, che, come accennato nella circolare ministeriale, verrà adeguatamente tutelato per i nuovi profughi che stanno giungendo l'ammissione alla procedura individuale di riconoscimento dello status di rifugiato, anche mediante adeguate garanzie di accesso nei luoghi di arrivo a personale umanitario ed interpreti in grado di orientare i profughi, evitando respingimenti ed espulsioni che risulterebbero in violazione sia del diritto internazionale che della normativa italiana in materia di "non-refoulement".

Si esprime, infine, la preoccupazione che, con la cessazione delle misure di protezione temporanea ed il conseguente disimpegno da parte dell'amministrazione centrale statuale nell'assistenza ai nuovi profughi dal Kosovo, il carattere minimale e largamente insufficiente delle misure di prima assistenza previste dal DPR n. 237/90 per i richiedenti lo status di rifugiato secondo la Convenzione di Ginevra del 1951 possa condurre i profughi appartenenti all'etnia rom a concentrarsi nei campi nomadi alla periferia delle grandi città italiane di Venezia, Firenze, Bergamo, Bologna, Roma, ecc.come in parte sta già avvenendo, aggravando situazioni di sovraffollamento e di degrado sociale e sanitario già largamente presenti.

 

Walter Citti

Segreteria ASGI