srm materiali
materiali di lavoro e rassegna stampa sullimmigrazione
a cura del
SERVIZIO RIFUGIATI E MIGRANTI
della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia
via Firenze 38, 00184 Roma tel. 06.48.90.51.01 fax 06.48.91.69.59
e-mail: sm.evangeliche@agora.stm.it
1999
supplemento "KOSOVO"
16 agosto
Iniziative in Italia
Centro di informazione e di orientamento di Bari
Assistenza alloggiativa e sostegno sociale: Progetto "Azione comune"
Iniziative in Albania
Assistenza a famiglie di profughi in Albania e Kosovo
Volontari
Progetto di "Educazione alla Riconciliazione"
Per informazioni riguardanti le attività del Servizio sullemergenza Kosovo rivolgersi a:
Daniela Mangione e Mattia Costa
I numeri precedenti del supplemento "Kosovo" possono essere richiesti al SRM
Scheda n.6 del Servizio Rifugiati e Migranti "profughi dal Kosovo"
Aggiornamento sulle attività del Servizio Rifugiati e Migranti (SRM) a favore dei profughi del Kosovo (16 agosto 1999).
1) Iniziative in Italia
a) Centro di informazione e orientamento di Bari
Il Centro di ascolto di Bari continua la sua attività di consulenza ed assistenza ai profughi del Kosovo, prevalentemente allinterno del Campo di transito di Bari-Palese. Infatti, con la fine dei bombardamenti Nato nella Repubblica Federale Jugoslava, lesodo di persone in cerca di protezione non si è arrestato. Dalla metà di giugno è però mutato il quadro della situazione. A riversarsi sulle coste pugliesi sono ormai essenzialmente uomini, donne e bambini di origine Rom, costretti ad abbandonare le loro case a seguito di minacce provenienti da entrambi i fronti. Le città di provenienza sono prevalentemente Prishtina, Peja e Mitrovica. Fino alla fine di luglio solo a Bari sono arrivati almeno 3500 profughi di etnia Rom. Con lultimo sbarco in ordine di tempo, avvenuto nel porto di Bari lo scorso 31 luglio, sono arrivate 1010 persone. Dalle testimonianze raccolte nel campo di Bari-Palese traspare la problematica condizione dei Rom nella Repubblica Federale Jugoslavia che, citando unespressione da essi soventemente usata, "si trovano tra due fuochi". Nonostante il comunicato stampa del Ministero dellInterno del 20 luglio, con il quale si dichiarava ormai terminata la guerra in Kosovo e, di conseguenza, cessata la necessità di proteggere i profughi, la Questura di Bari continua a rilasciare a tutti i Rom giunti con gli ultimi sbarchi, la protezione temporanea. A Bari i profughi restano pochi giorni, giusto il tempo per il rilascio del permesso di soggiorno. Trattandosi di una struttura di transito ed essendo il flusso di profughi ancora inarrestabile, è necessario un continuo avvicendamento di persone.
Fino ad oggi, il Centro di ascolto di Bari ha contattato circa 250 persone, seguendo una quarantina di casi.
b) Assistenza alloggiativa e sostegno sociale ai profughi del Kosovo in Italia: Progetto "Azione comune"
Il 12 luglio scorso ha preso avvio il Progetto "Azione Comune". Il progetto si avvantaggia di una banca dati nella quale vengono raccolte le informazioni relative alle famiglie ospitate nei vari centri. La banca dati si occupa di trovare la migliore sistemazione alle famiglie tenuto conto della tipologia della famiglia, delletnia, delle possibilità di inserimento lavorativo, delle esigenze particolari e delle necessità scolastiche e mediche.
Nelle strutture evangeliche di Rocca di Papa, nel Lazio, e di Monteforte Irpino in Campania, che rientrano in questo progetto, sono stati fino ad ora ospitati 8 nuclei familiari per un totale di 33 persone. Altri tre nuclei familiari per un totale di 14 persone sono già stati assegnati a questi centri ed al centro di S. Marzano Oliveto, in Piemonte. Oltre allospitalità, le famiglie di profughi usufruiscono di corsi di lingua italiana in parte gestiti dalle chiese locali. Il SRM auspica, comunque, un maggior coinvolgimento delle chiese locali a sostegno del lavoro che viene svolto dai centri evangelici coinvolti nel progetto.
2) Iniziative in Albania e Kosovo
a) Assistenza a famiglie di profughi in Albania e Kosovo:
Le attività di aiuto materiale ai profughi del Kosovo sono proseguite in Albania fino al 20 luglio per poi spostarsi in Kosovo nella zona di Gjacova. Il SRM stà verificando la possibilità di avviare collaborazioni e progetti in Kosovo nel settore socio-educativo sia con partner italiani quali le ACLI e lICS che con partner del mondo protestante internazionale tra cui ACT e EBF.
b) Volontari
In totale cinque volontari hanno prestato servizio in Albania nelle attività di sostegno ai profughi kosovari. Tra la fine di agosto ed i primi di settembre altri 5 volontari partiranno per il Kosovo insieme ad un operatore del SRM. Due volontarie andranno a lavorare nel centro di S. Marzano Oliveto a partire dalla metà del mese di agosto per assistere le famiglie di profughi ospitate presso quel centro. IL SRM OFFRE POSSIBILITA DI VOLONTARIATO IN KOSOVO FINO ALLA FINE DI SETTEMBRE.
c) Progetto di "Educazione alla Riconciliazione":
- Campo ragazzi in Albania: Il campo si è svolto come previsto dal 5 al 19 luglio a Kavaja vicino Durazzo ed a Tirana. Circa 30 ragazzi albanesi, kosovari-albanesi e rom hanno discusso, giocato e scambiato opinioni sulle tematiche delle questioni di genere, dello sviluppo dei popoli e della tolleranza e convivenza pacifica tra etnie, religioni e culture diverse. Il campo, le cui lingue ufficiali di lavoro erano lalbanese, litaliano e linglese e stato gestito da un gruppo di animatori della FGEI in collaborazione con un gruppo di giovani animatori albanesi. Una troupe della programma televisivo Protestantesimo ha ripreso parte delle attività del campo con interviste ai partecipanti.
RELAZIONI PIU ESTESE SULLE VARIE INIZIATIVE VENGONO PUBBLICATE SUL SETTIMANALE RIFORMA