Dott. Manfred Bergmann

Progetto Azione Comune

Casa Diritti Sociali, Roma

Cell. 03474735067

Manberg@tin.it

- ecco le situazioni di emergenza profughi Rom riscontrate nelle provincie che ospitano i principali insediamenti,

 

 

Bari

Nome/numero

Cognome/nuclei familiari

Data di nascita /regolarizzazione completata

Luogo di nascita

Data di arrivo nella struttura,

servizi presenti

Data di partenza dalla struttura, direzione flusso

Attuale domicilio — indirizzo

Difficoltà

Attuale domicilio - tel./fax/email,

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4.500 Romkos transitati su 10.000 ransiti totali

attualmente il centro è vuoto

100 minori in stato di abbandono, di cui una ventina Romkos

 

Minori In attesa di presa in carico,

reimpatri, adozioni, istituzionalizzazioni, allontanamenti

   

Affidamenti, reimpatri,

fughe.

Il nucleo Dibrani si ricongiunge grazie al contatto azcom tra Serini e Caaf-Uil Rimini

   

Il maggiore problema riscontrato sono i 100 minori in stato di abbandono (20 romkos, molti albanesi 1moldava, 1curdo, una Sierra.Leone).

Il Servizio Sociale Internazionale può fornire informazioni circa reimpatri di minori albanesi anche contro la loro volontà

Fonte: Istituzionale,ass.soc. Silvana Serini

"Noi cominciamo da poco a lavorare in Kosovo attraverso i riconoscimenti finalizzati al ricongiungimento. Abbiamo avuto richieste di collaborazione dal Tribunale dei minori di Bari per verificare la veridicità della stanzializzazione delle famiglie allargate di appartenenza nei campi nomadi in Italia, e in Germania. abbiamo una convenzione con la Presidenza del Consiglio per i reimpatri assistiti in Albania, ma il Comitato Tutela Minori dovrebbe allargare l’intervento per le altre nazionalità nell’immediato futuro. Il Dott. Valeri potrà fornire maggiori informazioni sugli attuali strumenti governativi di tutela".

Fonte: ong, SSI sig.ra Anna Libri

-Sono perplesso per i minori di Bari, circa la volontarietà del reimpatrio, questa può essere messa in discussione se le famiglie in patria dichiarano che i minori sono fuggiti.

Circa i Rom, la competenza è incerta: ma l’Italia non riconosce i Rom come minoranza quindi gli strumenti non sono adeguati, salvo la LL 285. Difficoltà inerenti le attuazioni regionali. I rientri sono sicuramente più finanziati degli inserimenti

Fonte:Istituzionale, Dott Valeri Com Tutela Minori, Pres. Consiglio Ministri

Rom transitati 10, due nuclei familiari già dismessi che erano diretti in Germania,

Fonte,ONG, CdA Caritas Molfetta

Una riunione presso l’amministrazione comunale per la costruzione di un campo tra ON Roma, ON Foggia, arch. Fedele Rosania, Tommaso Gelao, Giuseppe De Mola, Silvana Serini, Marina Angiuli, Pia Cuscito, e l’assessore Filippo Melchiorre ha focalizzato i problemi di habitat dei Rom presenti a Bari, ma aldilà della costruzione o meno di un villaggio per alcuni Rom, la soluzione sembra ancora del tutto da impostare per l’effettiva tutela dei minori e dei soggetti deboli in transito a Bari.

Un caso particolare, affrontato con la Banca Dati di Azione Comune, riguarda il ricongiungimento di un padre Rom kosovaro residente nel CdA di Rimini con tre dei suoi figli abbandonati dagli scafisti sulle coste della Puglia, e rintracciati grazie alle ricerche e alle insistenze di diversi operatori professionisti e volontari.

Dopo due mesi dall’avvenuto riconoscimento, i bambini non hanno ancora potuto rivedere il padre. Dovendo constatare che la vita familiare si riduceva a poche telefonate, la Banca Dati Servizi ha coadiuvato il CIES nell’intervento di un mediatore Rom per il 13-12-1999 a Bari, data in cui il padre si è incontrato con il servizio sociale del Comune e gli educatori dell'Istituto religioso che ospita i bambini, per effettuare il riconoscimento del padre. Il padre è rimasto qualche giorno in più a Bari per poi tornare con i bambini nel CdA Caaf-Uil di Rimini, dove sarà aiutato dall'équipe del Centro a trovare un inserimento lavorativo nel territorio.

Dobbiamo ringraziare per la riuscita di questo intervento, tutti coloro che a diverso titolo hanno partecipato all'operazione sostenendo psicologicamente le persone in stato di bisogno, aiutandole nello sforzo di reincontrarsi e di ricostruirsi una vita lontano dalla guerra e dalle persecuzioni

Fonte:Istituzionale e ONG, Silvana Serini, ass soc Comune di Bari, Manfred Bergmann, Azione Comune, Dragan Trajkovic Azione Comune

Il Centro di Bari Palese è in sonno per la riduzione degli arrivi di questi ultimi mesi, il nostro Centro di orientamento ha spostato le proprie attività sulle difficoltà di inserimento dei rifugiati presenti a Bari

Fonte:ONG, Marina Angiuli inforifugiati Bari

Contatti Bari

Dott. Valeri

Roma

Presidenza del Consiglio dei Ministri

Comitato Tutela Minori

0648161426

 

Albania@affarisociali.it

Francesco De Palo

Bari

Prefettura

Coord. Ass. Sociale

0805293284

   

Sig.ra Kirchen

Sig.ra Anna Libri

Roma

Servizio Sociale Internazionale

064884640

   

Ass. soc. Silvana Serini

Puglie

Bari

Comune

Assessorato.serv.sociali

0805773707/08

mar giov pomeriggio

0805773734

0805241084

 

Marina Angiuli

Tommaso Gelao

Puglie

Bari

Centro di informazione e orientamento per rifugiati

Campo Bari Palese

0805530917

0805530917

Gaga.pignatelli@writeme.com

Info.rifugiati@libero.it

Nicola Volpicella

Pietro

Puglie

Molfetta (Bari)

CdA Caritas

Via Pisacane 56/a

0803385522

   

Dragan Trajkovic

Mediatore

03475888701

Roma

Centro Italiano Educazione Sviluppo

   

Arg-romgage@libero.it

 

 

Bergamo:

rifugiati transitati a Bergamo

Nome/numero

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Data di nascita /regolarizzazione completata

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140 kosovari ad agosto che si aggiungono agli 80 già presenti dal ‘92

300 transiti secondo Caritas

25 invii falliti dai campi nomadi al CdA Riccione

In ricongiungimento

Blocco alle regolarizzazioni dopo il 19/07/99

Pristina

Vucitrn

Obilik

Campi nomadi

6 wc in

tutto

4 docce

si scuola

no SSN

no iscr. Collocam

Nord Europa

Campi nomadi sovraffollati a Via Rovelli

Comune

Volontari locali

 

i Kosovari albanesi sono ospitati in case e i kosovari rom nel campo

- a) i Kosovari rom che dal 92 alloggiavano in due case diroccate, sono stati trasferiti:

- 1) 6 nuclei familiari per un totale di 35 persone, sono stati inseriti in comuni della provincia in collaborazione con gruppi di volontariato locale. Detti nuclei, eccetto 1, si sono inseriti positivamente sia dal punto di vista alloggiativo, sia lavorativo.

- 2) in un campo provvisorio in via Rovelli, abitato sino al 98 da 80 single uomini. Dal settembre 98 si sono verificati molti ricongiungimenti familiari che hanno portato la popolazione nel campo a oscillare tra le 150/200 ( 300 secondo Caritas ). Entro marzo 2000 il campo dovrà essere sgomberato.

Il prefetto con la Questura e il Comune di Bergamo ha organizzato il trasferimento degli arrivi dopo il febbraio 99 (80 persone circa) a Crotone. Il primo trasferimento di 39 persone (volontario e non imposto) ha avuto esito negativo in quanto tutti sono rientrati a Bergamo dopo pochi giorni. Gruppi di rom Kosovari sono stati ospitati presso nuclei familiari a suo tempo inseriti in comuni della provincia (15 persone circa)

- b) altro campo rom serbi (rumuni) dalle 80-100 presenze regolarizzate e non

- c) 2 dormitori di cui uno gestito dal Comune in collaborazione con coop. locale per immigrati in genere e una rete di 60 alloggi provvisori per immigrati 4 dei quali assegnati a rom kosovari.

- d) alcuni albanesi kosovari in cda per profughi Caritas 150 transitati di cui la metà in Nord Europa,

- e) altri 60 (12 nuclei) inseriti in 12 piccoli paesi della provincia.

Come per Brescia anche qui non si può ottenere l’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale per i profughi per ostacoli dovuti alla mancata applicazione della normativa nazionale, e l’iscrizione alle liste di collocamento

- inserimenti alloggiativi e lavorativi più facili per i Rom a causa del basso tasso locale di disoccupazione,

Fonte:istituzionale, Ufficio Stranieri Comune Segnalazioni al 29/07/99, aggiornati al 23/08/99:

aggiornamento al 01/10/99:25 invii al Centro di Riccione (8 nuclei familiari), altri 6 richiedenti cda sono già trasferiti autonomamente altrove (Germania) altri 3 sono indecisi. Un altro temporaneamente a Bologna raggiungerà Riccione nei prossimi giorni . abbiamo richiesto posti per 11 persone che intendono trasferirsi in CdA.

Noi abbiamo comunicato i trasferimenti a Sindaco e Prefetto che abbattono le baracche.

la scuola non é cominciata per una quindicina di bambini profughi.

E’ il comune che porta i bambini alla ASL per le vaccinazioni, per i trattamenti sanitari provvede il laboratorio di volontari OIKOS, ancora stagnanti le iscrizioni al Servizio Sanitario Nazionale e all’Ufficio di Collocamento.

Fonte:istituzionale, Ufficio Stranieri Comune

In merito ad alcuni temi come scolarizzazione, assistenza sanitaria e i

rapporti con Uff. Prov.le del Lavoro aggiorniamo come segue:

1) per quanto riguarda la scolarizzazione, dopo diversi incontri con il Provveditorato, è stato finalmente individuato il plesso scolastico in grado di accogliere i bambini rimasti momentaneamente esclusi dalla

possibilità di frequentare la scuola. Con gli uffici competenti siamo riusciti ad ottenere un servizio di scuolabus ad hoc oltre a prevedere per i minori una insegnante di sostegno. Il buon "lavoro di rete"

avviato negli anni scorsi con la varie agenzie del territorio, ci ha permesso di ottenere il 100% di iscrizione e frequenza della scuola dell'obbligo. Da segnalare anche il positivo avvio di 5 adolescenti ai

corsi di Educazione degli Adulti per il conseguimento della licenza media.

2) sul fronte sanità, purtroppo, dobbiamo ancora lamentare la colpevole assenza della ASL con la quale non riusciamo a metterci in contatto. E' da questa estate che cerchiamo inutilmente di contattare il funzionario responsabile per il rilascio della Tessera Sanitaria. Oltre a non farsi mai trovare non ha mai risposto ai nostri messaggi che sollecitavano un incontro urgente per definire quali fossero i problemi che ostacolavano il rilascio dell' iscrizione al SSN per i possessori di P.d.S. di Protez. Temporanea. E' urgente sciogliere questo nodo perché

abbiamo persone che necessitano di cure mediche e farmaceutiche rilevanti. A questo proposito se tu potessi darci dei consigli su come muoverci rispetto a questo problema, te ne saremmo grati.

3) per quanto riguarda invece il rilascio del libretto di lavoro, dopo alcune telefonate chiarificatrici con gli uffici competenti, stabilito che la semplice presentazione del P.d.S. di Protez. Temp. rilasciato dalle questure pugliesi, cambiato presso la Questura di BG, insieme ad una dichiarazione di ospitalità presso il campo Kosovo, rilasciata dal CSS, è sufficiente per avere diritto al lavoro. L'unico intoppo in questa procedura sono i tempi di consegna, da parte dell'Uff. Stranieri della Questura, dei P.d.S. cambiati, (circa 30 gg.) che in più di una occasione hanno fatto svanire la possibilità di trovare occupazione stabile.

4) per finire, ci sembra doveroso sottolineare la totale assenza della locale Prefettura, che rispetto all'emergenza profughi kosovari ha volutamente e colpevolmente affrontato la situazione solo in termini di

ordine pubblico, per es. con il trasferimento dei rom nel centro di accoglienza di Crotone, senza tenere in considerazione altre proposte alternative, non ultima quella di aderire ad "Azione Comune", che andavano nella direzione di offrire una sistemazione adeguata agli ospiti delle "favelas" di Bergamo.

-Siamo inoltre in attesa delle decisioni che l'Amm.ne comunale intende prendere rispetto allo smantellamento dell'attuale campo Kosovo,

-tutti i rom kosovari da noi inviati a Riccione, hanno lasciato la struttura e solo due nuclei familiari si sono fermati a Bergamo. Degli altri abbiamo indicazioni che probabilmente sono andati in Germania.

Fonte:istituzionale, Ufficio Stranieri Comune 21-10-99

Il territorio di Bergamo è ricco di opportunità di lavoro, negli anni più di qualche Rom ha trovato un posto di lavoro e una casa.

Ma a parte qualche volontario free lance, Bergamo è povera di ONG legali, o specializzate nei problemi sociali che costituiscano un elemento di collaborazione e vertenza con il servizio pubblico. Questo permette ai servizi pubblici più disattenti di non vedere l'utenza che insiste sul territorio, e quindi di non prenderla in carico contravvenendo alle raccomandazioni ministeriali di erogare attivamente i servizi di base, soprattutto per quei soggetti meno raggiungibili che si trovano al di sotto della soglia minima di accesso (LL40/98).

Aspettando l'emersione di mediatori culturali nei servizi rivolti anche agli stranieri, l'ambulatorio dei volontari di OIKOS sembra abbassare la soglia ai livelli opportuni, ma la rispondenza ASL sembra discontinua, e le notizie sanitarie ristagnano, come il campo di Via Rovelli, la cui precarietà non si adatta agli standard minimi di vivibilità .

La scuola sembra essere la realtà che con più responsabilità ha voluto leggere la presenza di questi bambini sul territorio e predisporre misure di presa in carico.

Di converso, Ufficio Provinciale del Lavoro, Prefettura, ASL, sembrano perseguire un atteggiamento autistico, in cui il territorio e i suoi bisogni sono assenti.

Lo sforzo della Banca Dati Servizi di Azione Comune a Bergamo, è quello di delineare una "Conferenza dei Servizi" che ripercorra le tappe già conseguite in altre città, per valorizzare la rete locale dell'accoglienza.

Fonte: ONG, Manfred Bergmann, Azione Comune

Contatti Bergamo

Iano Stentella e don Monticelli

Bergamo

Caritas

0354598400

emergenze 035399547

0354598401

 

Serv soc. 035276001 Dssa Amalfitano

Bergamo

Prefettura

035276111 centr.

035276004

 

Dirig. Gianni Chiesa

Educ. Paolo Passera

Educ. Intraina

Ob. Massimo

Bergamo

Centro Servizi Stranieri

serv cooperazione internaz.

035399497

035235348

Bosniabg@tin.it

Giulia

Bergamo

Volontaria locale

03553002

   

Chiara Boninsegna

Bergamo

OIKOS

Torre Boldone

Mar giov 18,30 2100

Sab 1000-1200

035341265

   

Bologna:

tabella d - rifugiati transitati a Bologna

Nome / numero

/principali insediamenti

Cognome/nuclei familiari

Data di nascita /regolarizzazione completata

Luogo di nascita

Data di arrivo nella struttura,

servizi presenti

Data di partenza dalla struttura, direzione flusso

Attuale domicilio — indirizzo

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Persicitana, 43 rom regolari (7 nuclei serbi, 1 albanese, 1 bosniaco ) +60 irregolari in 15 tra roulotte e baracche

Pianazze 65 + x

Trebo di Reno 91 + x

Casalecchio 100-120 storici + x nuovi

Primo maggio 270-300 tra rumeni macedoni bosniaci kosovari

Gagè, sgomberato a settembre

Via Larga e Via Fiorini 140 autorizzati + 46 nuovi + 30 di cui 18 minori arrivati il 26/08

   

I nuovi della prima colonna sarebbero kosovari

sì SSN

Sì scolarizzazione

Blocco all’accesso del libretto di lavoro

Campi sottoposti a controlli e perquisizioni alternati tra PS, Carabinieri e Vigili Urbani

     

a) 20 ospiti albanesi del Comune in cda di Piazza Porta San Felice

b) +2 nuclei rom in centri acc. Tornati al campo scaduti i termini della convenzione

c) campi profughi: tre

Persicitana, 43 rom (10 nuclei) non tutti regolari, non tutti kosovari o serbi, vedi quartiere Borgo Panigale

Pianazze 65 persone (14 nuclei)

Trebo di Reno 91 persone (26 nuclei ) di cui 15 capifamiglia regolarmente assunti

d) Sconosciuto il numero nei campi, ci sono rom kosovari nuovi, ma poche unità a

e)Villa Sant’Anna, cda Caritas per profughi gestito con Prefettura

Fonte:istituzionale, ISI Segnalazioni al 29/07/99:

i quartieri con delega sui campi nomadi sono 4:

-Borgo Panigale (campo di persecitana)

-Savena (sinti italiani)

-Navile (sinti italiani)

-a San Donato, campi di Via Larga e Via Fiorini (rom stranieri)

altri insediamenti fuori Bologna:

-Sasso Marconi (Pianazze)

-Trebo di Reno

-Casalecchio

-Castelmaggiore-Bologna

giurisdizione sui tre campi profughi di Pianazze, Trebo di Reno e Persecitana:

Assessorato Affari Sociali Comune Bologna

Fonte: istituzionale op. Montagna QSDonato

Tra i recenti profughi rom dal kosovo contiamo a San Donato

-31 Perm Sogg ex DPCM 15-5-99

-31 Perm Sogg ex Convenzione di Dublino

-4 rifugiati riconosciuti

-9 di cui 6 minori senza Perm Soggiorno valido

Fonte: istituzionale, relazione 26ago99 Giovanni Cuppini pres. Q san Donato

In uno stabile occupato vivono una ventina di Rom serbi seguiti da gruppi informali locali, tra i profughi sono molti i malati, i minori, le donne incinte, i volontari locali sono disposti ad ospitarli ad oltranza.

Quei profughi kosovari che avevano un Permesso di Soggiorno sono stati portati a Crotone, anche contro la loro volontà, denunciamo il più completo disinteresse per queste famiglie da parte delle istituzioni.

Fonte: ONG, Vito Totire, circolo Chico Mendez. 01-12-1999

Contatti Bologna

Dir. Tomba

Resp. Verzieri

Op. D’Alessandro

Bologna

Comune

Assessorato ai Serv. Sociali Volontariato Famiglia e scuola

Settore adulti sfd e profughi

051203758

 

 

 

EsclusioneSociale@comunedibologna.it

Raffaeletomba@comunedibologna.it

Nazarena Zorzella

Bologna

Ass. Studi Giuridici Immigrazione

   

Ri12653@iperbole.bologna.it

Pino De March

Bologna

Ass. Semira Adamu

051375049

 

Di14424@iperbole.bologna.it

Dott. Vito Totire

Bologna

ass. Chico Mendez

051229208

0516079988/9929

6079780

 

Elve Ghini 0516418206

Coord. Campi Rom Borgo Panigale

Bologna

Comune

Q Borgo Panigale

Campi rom

   

Elveghini@comunedibologna.it

Isp. Bevilacqua

Bologna

Polizia Municipale

051 401237

   

 

Bologna

Onomadi

051 403512

   
 

Bologna

Prefettura / Questura

Cent.051640

1111-

2206

   
 

Bologna

Caritas

Cda Villa Anna

051344556

051235358

   

 

 

 

Brescia :

rifugiati transitati a Brescia

Nome/numero

Cognome/nuclei familiari

Data di nascita /regolarizzazione completata

Luogo di nascita

Data di arrivo nella struttura,

servizi presenti

Data di partenza dalla struttura, direzione flusso

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400 transiti

ad agosto250/260 presenze di ricongiungimenti de facto tra i campi di

Via Chiappa,

Via Labirinto, Via Borgosatollo

Più x negli appartamenti

Al 28/09/99 le presenze sono ormai ridotte ad un centinaio

Nuclei familiari in via di ricongiungimento

Tutte le età, ma

La metà minori

 

Kosovo

Serbia

Bosnia

Macedonia

Montenegro

Italia

Etc.

1999

Servizi inadeguati

vedi relazione uff.imm.Comune

del 06/08/99

Scuola occupata con 106 profughi, gestita da associazioni locali, reperimento alloggi ad opera della Prefettura in nov. ‘99

Nord Europa

Altre città italiane

Campi nomadi,

Via Borgosatollo

Via Chiappa

Via Labirinto

presso i familiari

 

Uff.imm Comune

Polizia Municipale-giudiziaria

Onomadi

 

250-260 i nuovi arrivi rom dal kosovo al 12/08/99, ma negli appartamenti privati potrebbero essercene altre centinaia che non ci è possibile censire.

al campo labirinto i nuclei familiari in ricongiungimento ospitano sino a 15 persone in una baracca, in assenza di servizi igienici

-un bambino sieropositivo

casi di meningite, TBC, epatiti, necessità insoddisfatte di scolarizzazione

fonte: istituzionale, Polizia Municipale Giudiziaria

al campo di Via Borgo Satollo, a quello di Via Chiappa e a quello di Via Labirinto, i profughi dell’ultima ondata contattati non possono contare solo sugli aiuti dei servizi offerti dall’Ufficio Immigrazione del Comune, per la prima assistenza, l’inserimento e la tutela serve una concertazione più profonda.

-L’Ufficio Provinciale del lavoro di Brescia consente l’iscrizione all’Ufficio di Collocamento dalla prima settimana di agosto.

-l’iscrizione al Serv. Sanitario Nazionale è stata sbloccata nella seconda settimana di agosto.

-Un reimpatrio segnalato all’OIM (Bukvic) il 19/08/1999 per il sig. Deda Nikoll, albanese di kosovo dall’uff imm. Comune (Luca Caniato), sarà eseguito dopo un breve periodo di pemanenza nel centro di Striano, a Napoli, dove aveva la procedura del Permesso di Soggiorno in sospeso. Le difficoltà che i reimpatriandi trovano per coprire la distanza che li separa dal porto di Durazzo (Albania) ai loro villaggi di origine del kosovo sono state in parte risolte attraverso la missione albanese della Casa Diritti Sociali, ma il percorso del reimpatrio non è privo di ostacoli (banditismo, erogazione degli aiuti) anche per quei kosovari che vengono presi in carico dall'OIM-UNHCR, come emerso dalla riunione di Azione Comune tenutasi a Roma, il 10/09/99. I reimpatri si rivelano pressocchè improponibili per i Rom, diversamente dagli albanesi kosovari, a causa delle persecuzioni ancora in corso.

400 Rom Kosovari hanno transitato da Brescia, solo un centinaio si sono fermati, il resto si è trasferito in Nord Europa a causa delle precarie condizioni di accoglienza

A giudizio di Valenti (26/08/99), per non penalizzare i Comuni che hanno accolto i primi profughi dal Kosovo, con i ricongiungimenti in campi sovraffollati e a rischio di devianza bisognerebbe:

"direzionare sin dalla fonte pugliese la distribuzione dei profughi nelle provincie italiane, assegnando un preciso ente locale di riferimento futuro ad ogni nucleo familiare, in una strategia ministeriale visibile e comprensibile per gli ottomila comuni italiani."

Fonte: istituzionale, Uff. Imm. Comune

In data 10/09/99 l'operatrice CIR Barbara Bracaglia ha visitato l'Uff.Imm. del Comune di Brescia e l'Opera Nomadi locale per portare a termine un censimento più minuzioso del gruppo target, Manfred le ha anche raccomandato di cercare di farsi indicare dall'agente Lo Cascio il bambino Rom sieropositivo per testimoniare la necessità di una migliore presa in carico dell'intero nucleo familiare in difficoltà.

Fonte: ONG, Manfred Bergmann, Azione Comune

Dei 250-260 transiti di Rom kosovari registrati nei campi nomadi, solo 106 (14 nuclei familiari) hanno trovato accoglienza, partecipando insieme al CSOA magazzino 47 e quasi tutti i volontari dei campi, all'occupazione di una scuola abbandonata per rifugiarsi dalle insostenibili condizioni di vita dei campi nomadi, e dal trasferimento contro la loro volontà a Crotone o Foggia. Non vogliono, comprensibilmente, separarsi dai parenti presenti da anni nei campi.

Le priorità quindi sono:

1- la tutela dei diritti fondamentali dei profughi

2- la condivisione del dovere dell'accoglienza, attualmente delegata alla solidarietà associativa, in assenza della volontà istituzionale di assumersi responsabilità specifiche, funzionali alla risoluzione dei problemi.

3- Investire sui Rom, sulla loro integrazione e basarsi sul riconoscimento internazionali delle persecuzioni subìte in patria.

4- Evitare spiacevoli blocchi, come quelli che abbiamo dovuto rimuovere per il collocamento, la Sanità e la Scuola, diritti inalienabili.

Fonte: ONG: Luigino Beltrami

Volantino distribuito durante l'occupazione:

SIAMO PROFUGHI CHIEDIAMO GIUSTIZIA

SIAMO PROFUGHI DI GUERRA DEL KOSOVO CACCIATI DALLA NOSTRA TERRA E DALLE

NOSTRE CASE

QUANDO SIAMO FUGGITI CI AVEVANO ASSICURATO ATTENZIONE AIUTO E SOLIDARIETÀ,

ABBIAMO INVECE TROVATO ISTITUZIONI SORDE CHE CI CONSIDERANO AL PARI DEI

MALFATTORI

ERAVAMO GIUNTI A BRESCIA OSPITI DEI NOSTRI PARENTI MA HANNO MANDATO

CENTINAIA DI POLIZIOTTI PER PORTARCI LONTANO, A RIMINI E A FOGGIA.

SOLO IL CENTRO SOCIALE MAGAZZINO 47 CI HA DATO OSPITALITÀ

ADESSO SIAMO LÌ DA UN MESE , MA IL FREDDO INCOMBE ED IL MAGAZZINO 47 NON HA

LE STRUTTURE ADATTE

ORA SIAMO DISPERATI E SIAMO VENUTI IN QUESTA SCUOLA PER LANCIARE UN APPELLO

ALLE ISTITUZIONI POLITICHE E RELIGIOSE ED ALLA BRESCIA SENSIBILE E

SOLIDALE PERCHÉ SI TROVI UNA SISTEMAZIONE DIGNITOSA VICINO AI NOSTRI

PARENTI

NON PRETENDIAMO UN'UNICA SOLUZIONE NÉ DI RESTARE IN CITTÀ MA UNA

COLLOCAZIONE CHE CI PERMETTA DI MANTENERE I LEGAMI CON I NOSTRI PARENTI

IN MODO DA RENDERE MENO PRECARIO E PIÙ SICURO IL NOSTRO ESILIO

ABBIAMO BISOGNO DI UMANITÀ

Fonte: I PROFUGHI ROM KOSOVARI 15/10/99

Sui 10 nuclei romkos che hanno occupato la ex-scuola, alcuni nuclei (4 o 5) sarebbero stati alloggiati dalla Curia nei paesi della provincia, nel frattempo altri 40 profughi rimasti fuori dalla ex-scuola hanno chiesto un tetto ai nostri uffici.

Fonte: istituzionale, Luca Caniato, Uff. immigrati Comune 11-11-'99

Grazie all’assunzione di responsabilità della Prefettura e alla sensibilizzazione di molteplici realtà locali, alloggi sono stati offerti da vari Enti per gli occupanti della scuola, alcuni di questi stabili sono stati sequestrati dalla Prefettura e adibiti come segue:

3 nuclei sono stati sistemati in appartamenti in cascina curia a Rovato

3 nuclei rispettivamente nei comuni di Ghedi, Nave, Orzinuovi

2 nuclei in locali ricavati dall’ospedale civile, a Verziano

-per le precedenti sistemazioni i pasti sono forniti dalla Croce Rossa Italiana, inoltre:

1 nucleo sarà alloggiato a Poncarale, in uno stabile di proprietà delle FS, gestione ICS

1 ultimo nucleo è stato sistemato a Bagnolo-mella, in un altro stabile delle FS, gestione ICS

-Problemi inerenti ai profughi che si aggirano ancora nei campi nomadi e sono rimaste al di fuori dei circuiti di solidarietà tra la comunità Rom e il volontariato locale, per queste famiglie esiste solo la strada.

Fonte: ONG, Opera Nomadi Brescia, Elena 16-11-’99

Contatti Brescia

Dir. Franco Valenti

Lidia Keklikian

Rashid ighenoussene

Resp. Rom

Luca Caniato

Francesco Cantarella

Ivan Nicoletti cda

Brescia

Comune

Ufficio Immigrazione

03042637

0302977631

 

0302590358

03044107

Gvalenti@comune.brescia.it

Agente Lo Cascio Giampiero

03392306974

Public rel. D.ssa Boemi

Brescia

Polizia Municipale giudiziaria

0302978832

0302978841/27/11/46

Fax 0303771848

Zanotti.fabio@numerica.it

Luigino Beltrami

Brescia

Una penna per la pace

0302301103

03396275152

 

Beltrami@numerica.it

Elena

Brescia

Onomadi

0302003096

03473156115

   

Crotone

Nome/numero

Cognome/nuclei familiari

Data di nascita /regolarizzazione completata

Luogo di nascita

Città di provenienza

Data di arrivo nella struttura,

servizi presenti

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Centro di Accoglienza di Crotone

sconosciuto

           

Il Centro di Accoglienza di Crotone, realizzato in una roulottopoli e pensato per contenere 2000 persone, suscita le curiosità di molti operatori di Bologna, Venezia, ed altre città italiane. I Rifugiati ne parlano poco e malvolentieri, e la stessa Prefettura locale non sembra essere molto abituata alla collaborazione con le ONG, e le responsabilità in merito non sembrano essere solo delle ONG. Speriamo di poterci conquistare nel 2000 la fiducia della Prefettura per procedere ad una fattiva colaborazione in materia di Diritti Umani e Accoglienza

Fonte: ONG, Manfred Bergmann Azione Comune, 21-12-1999

Contatti Crotone

D.ssa Alvaro

Dr. Gullotti (capo gabinetto)

Crotone

Campo profughi

Prefettura

0962954111

0962954666

 

 

 

Firenze:

Profughi Rom transitati a Firenze

Nome/numero

Cognome/nuclei familiari

Data di nascita /regolarizzazione completata

Luogo di nascita

Città di provenienza

Data di arrivo nella struttura,

servizi presenti

Data di partenza dalla struttura, direzione flusso

Attuale domicilio — indirizzo

Difficoltà

Attuale domicilio - tel./fax/email,

O sponsor.

400 persone in transito nei campi

Ad agosto 250 posti in cda, di cui 90 nell'ex-banti .

numerosi rifugiati senza tutela a Firenze

A novembre chiusura Cda Banti

Quaranta o cinquanta nuclei familiari provenienti da CdA pugliesi si ricongiungono ai parenti in italia

Non tutti i profughi sono regolarizzati, alcuni sono semplicemente tollerati ai margini degli insediamenti Rom

Vucitrn

Pristina

Lipljan

Skopje

Mitrovica

Obiliq

Fush Kosove

Pec

Podojevo

1999

Campi nomadi sovraffollati e sottoposti a ordinanze di allontanamento.

Difficoltà di erogazione dei servizi di base,

Trasferimenti in CdA per 250 Romkos in agosto '99 >>altri orbitano sul territorio

Chiusura del CdA Banti, della Prefettura di Firenze-CRI-Comune, ospiti trasferiti a Rimini

-a) Campiglia Marittima 26 (Li)

- b) Vada 46 + (Li)

- c) ex ospedale Banti 90 (Fi)

- altri vedi sopra

PREFETTURE

I problemi permangono per i profughi che arriveranno nei prossimi giorni, visto che le autorità non sembrano voler assorbire altre presenze.

Si parla di 400 nuovi arrivi, di cui molti si sarebbero già allontanati verso il Nord Europa

presenze Rom nei campi

a)Poderaccio: 347 presenze, di cui 22 famiglie macedoni , 25 kosovare, 3 slovene.

di questi, 290 sono autorizzati e una trentina di nuclei familiari sono arrivati da ott.98

b)Masini: 180 presenze di rom Kosovari in campo non autorizzato, di cui 93 arrivati nel 99.

servizi insufficienti

Fonte:Istituzionale, Giusy Baffè resp. Rom Q4

c)Campo Olmatello:300 presenze di cui la maggior parte irregolari kosovari, di cui 69 presenti da giugno 99, tutti iscritti a scuola, presidio sanitario con vaccinazioni e servizi mirati, Wc quasi sufficienti nel campo di containers.

Un caso di TBC, Dermatiti, situazione abitativa comunque a rischio di precipitazioni.

Fonte: Istituzionale, D.ssa Abbate uff. Imm. E nomadi, Q5

Gli elenchi delle presenze dei rom vengono stilati e forniti dal Comune, gli elenchi delle presenze dei profughi vengono stilati e forniti dalla Prefettura, rimangono in linea d’ombra quei profughi che non sono in possesso di Permesso di soggiorno e non trovano assistenza legale per l’interpretazione restrittiva della conferenza stampa della Ministra degli Interni Iervolino in data 19/07/1999

Fonti: istituzionali: Polizia Municipale e Prefettura

i kosovari non in possesso di permesso di soggiorno non ne hanno più diritto in base ad una circolare minint. del 5 o 6 agosto che revoca la protezione umanitaria.

Fonte: istituzionale, Prefettura Dr. Saccone

i Rom kosovari sono ospitati in campi invivibili ed hanno ormai superato le 230 unità i profughi presenti nei campi

d) Sesto Fiorentino 125 vecchi rom serbi + non conosciuti nuovi

e) altri rom albanesi di albania orbitano nel territorio circostante gli argini, e sono stati allontanati l’11/08/99 dagli argini del fiume

Fonte:ong ADM-CDSfirenze

sono ormai più di 250 dei circa 400 profughi rom kosovari transitati a Firenze da ottobre 98 quelli sistemati nelle prime due settimane di agosto in CdA, grazie alla collaborazione di rom, ONG, istituzioni.

questi i profughi direzionati a:

- Campiglia Marittima 26 (Li)

- Vada 46(Li)

- ex ospedale Banti 90 (Fi)

- Fucecchio 11 (Fi)

- San Casciano 9 (Fi)

- Badia Prataglia 50 (Arezzo)

- Prato 30 (Prato)

Fonte: istituzionale, responsabili. rom Q4 e Q5 confermate da Taggetti e ADM

-Sono state date 15 espulsioni a persone provenienti dal kosovo, i ricorsi sono stati curati da Taggetti e Paola Cecchi

-e dal 5 agosto sono stati bloccati gli ingressi nei campi per impedire al gruppo di kosovari dei campi di crescere.

-Chi arriva senza permessi di soggiorno non viene sanato all’arrivo

-Anche qui Il Centro di Crotone è l’unica alternativa al Campo nomadi

L’ ordinanza del Sindaco del 15 agosto ordina l’abbattimento di alcune baracche e l’allontanamento dei nuovi rom nei campi

Fonte: Ong CDSfirenze e Sandro Taggetti

Da Firenze ci ha chiamato il Dott. Lattarulo della Prefettura per chiedere informazioni sulla possibilità di inserire un'ottantina di Rom kosovari nei nostri Centri di accoglienza .

Sembra che il centro dove erano ospitati debba chiudere, La Prefettura a questo punto dovrebbe compilare

la scheda di ingesso per inserire i Rom nei CdA di azione comune, ma sinora non abbiamo avuto risposta.

A questo punto pensiamo di attivarci insieme alla Banca Dati Servizi per intervistare i possibili ingressi in Azcom da Firenze

Fonte: Ong: Abe e Giuseppe, Banca Dati Posti, Azione Comune, nov '99

-Il nostro problema maggiore effettivamente è conquistarci la fiducia dei Rom, per convincerli ad usufruire dei servizi messi a loro disposizione. Aspettiamo operatori del CdA di Rimini e della Banca Dati di Azione Comune per intervistarli e direzionare verso Azione Comune alcuni nuclei ospitati in Toscana.

Fonte: istituzionale, Dott. Lattarulo,D.ssa Bartoletti Prefettura,10 nov '99

-11 adulti Romkos, con le loro famiglie e un anziano in carozzella e un bel po’ di minori, provenienti da Brindisi hanno bisogno di soluzioni abitative perché attualmente vivono ai margini di un accampamento non autorizzato (campo Masini ).

-Le espulsioni comminate a profusione creano delle presenze irregolari che nonostante tutto vanno gestite, noi associazioni non siamo stati consultate a sufficienza quando si elaborano soluzioni abitative e di inserimento, e molti di questi iregolai sarebbero regolarizzabili

-Gli ospiti di Vada, sono ormai solo una o due famiglie con una bambina down, nata a Firenze. Tutti i bambini dei campi arrivati quest'estate, e di molti Centri di Accoglienza, hanno percentuali bassissime di scolarizzazione, possiamo dire che la qualità dei servizi erogati ai rifugiati Rom dal Kosovo, era e rimane bassa.

Fonte: Ong: Paola Cecchi, Senzaconfine 10 nov '99

- ad eccezione del CdA Banti, che ospita 90 persone e che viene gestito dalla Coce Rossa in un'ottica emergenziale, che rischia di rallentare l'inserimento sociale dei profughi nel tessuto produttivo toscano,

-A Vada ospitiamo 46 romkos, un nucleo curdo, e 4-5singles albanesi kosovari, cerchiamo attualmente di convincere le Prefetture, questure, comuni locali ad l'investire su Centri di Accoglienza piccoli e ben inseriti nel territorio, come perseguito nel Progetto Azione Comune, al fine di offrire accoglienza mirata per quei soggetti che alla data del 31-12-99, avranno ulteriori difficoltà a fare ritorno in Kosovo. abbiamo trovato appoggio in due assessorati e i profughi Rom sono tutti in centri Arci

- Ecco le presenze rom kosovare in CdA Arci toscana:

37 ad Arezzo presi dalle Prefetture, si tratta dei dismessi da Badia Prataglia

13 Mercatale

11 Fucecchio

11 Calenzano tra Rom e albanesi,

25 Campiglia Marittima

20 Borgo San Lorenzo

15 Ugnano

Oltre ai kosovari Rom abbiamo trovato sistemazioni decentrate per 48 albanesi kosovari

Noi come Arci non vogliamo impegnarci nel mantenimento del Banti, la struttura è vecchia anche se spaziosa e non si presta tanto all'inserimento, somiglia più a un CPT.

A nome di organismi nazionali che recepiscono i finanziamenti sotto fome diverse, i gruppi di base assicurano l'inserimento scolastico dei bambini rom, su cui ci stiamo attivando anche proponendo modelli di inserimento linguistico, che riscuotono l'interesse della regione Toscana, e partecipazioni con Azione Comune.

-Lo spostamento dei Rom delle Piagge richiederà forse il nostro intervento per offrire una situazione migliore, ma non abbiamo grandi risorse a disposizione.

-forse il campo Olmatello sarà affidato alla "Compagnia della Madonnina del Grappa"

Altre informazioni sul campo sono reperibili presso Luca Pacini:

Fonte: Ong, Arci, Filippo Miraglia, 10 nov 99

Il Banti sarà restituito all'INAIL a fine dicembre '99, e già 4 o 5 nuclei hanno trovato lavoro nella zona, e non vorrebbero spostarsi da Firenze, io ho spiegato che li avremmo potuti ospitare nel nostro Centro di Accoglienza di Rimini, al fine dell'inserimento lavorativo, i Rom hanno chiesto precise garanzie circa il lavoro e la casa, la D.ssa Angelini del Comune di Firenze si è lamentata delle sue condizioni lavorative nel Banti, che è una struttura di difficile inserimento territoriale.

Fonte: ONG, operatriceUil-Rimini (CdA Azione Comune), 11-11-'99

 

Interviste ai nuclei familiari residenti presso il CdA Banti (Fi) 12-11-1999

Équipe

-Dott. Manfred Bergmann, Banca dati Servizi Progetto Azione Comune, Casa Diritti Sociali, manberg@tin.it

-Dott. Giuseppe De Mola, Banca dati Posti Progetto Azione Comune, Italian Consortium of Solidarity (ICS), azione_comune@iol.it

Premessa

La Prefettura di Firenze (D.ssa Bartoletti, g.bartoletti@reteunitaria.fi.it, fax:055/2783777, tel. 055/2783737) ha chiesto ad Azione Comune la parziale presa in carico di un gruppo di circa 90 Rom kosovari ospiti dell’ex sanatorio Banti, sito in Comune di Montorso (Fi).

Già in precedenza, alcuni partner di Azione Comune erano entrati in contatto con questo gruppo, facente parte di 250 Rom kosovari spostatisi repentinamente dal Kosovo in fiamme dopo i bombardamenti, e ricongiuntisi con alcuni parenti che vivono a Firenze e dintorni.

Lo stesso Centro di Accoglienza Caaf-Uil di Rimini ha inviato la responsabile, in data 11-11-1999, per avere un primo contatto con le persone disposte ad essere trasferite presso quella struttura.

Obiettivi

procedere alle interviste dei nuclei familiari per direzionare nei CdA italiani eventuali ospiti

erogare consulenze di segretariato sociale

verificare i percorsi di inserimento dei nuclei, e lavorare per il loro empowerment nel contesto italiano

Struttura

Come si evince dalle interviste, la struttura del Banti (tel. 055/409032, fax 055/409305) è gestita dalla Croce Rossa Italiana, nella persona della locale responsabile, assistente sociale comunale Angela Angelini, 0339/4342217.

Le interpreti del Centro Nadja Sablejakovic (0339/6890893) e Liliana Vucitrn, hanno cominciato ad operare dal 17 agosto, per le prime due settimane il centro era sprovvisto di mediatrici culturali.

La metà degli ospiti sono minori, di cui 25 in età scolare.

Vitto e alloggio sono assicurati dal CdA, ma molti adulti elemosinano in città.

Nessuno ha intenzioni di rimpatrio: tutti dicono che le proprie case sono state bruciate e che la convivenza con gli albanesi in Kosovo è impossibile.

Almeno 4 nuclei familiari, che possono contare su un contratto di lavoro a tempo indeterminato, sarebbero da aiutare con contributi alloggio: la direzione del CdA sta inoltrando domanda per richiederli ai servizi sociali del Comune di Firenze; i tempi sono di circa un mese per l’ottenimento del contributo.

Alle necessità di scolarizzazione non si è riusciti ad ovviare a causa di preclusioni del sindaco locale, il quale ha rifiutato la disponibilità dell'inserimento scolastico per i minori in età dell'obbligo presenti. La direzione del Centro ha avviato una collaborazione con la coop. Barberi, per alcune lezioni di alfabetizzazione per gli adulti e i minori.

Tipologie dei permessi di soggiorno

2 permessi di soggiorno per lavoro autonomo

15 pds per richiesta asilo

58 pds per protezione temporanea

5 in attesa di protezione temporanea

…………….(interviste omesse per motivi di spazio)…….

tabella riepilogativa nuclei familiari intervistati

nome

(componenti nucleo familiare)

Situazione lavorativa

parenti

in loco

Problematiche

Disponibilità al trasferimento

soluzione proposta

Nucleo a

(5)

Capofamiglia assunto al rila-scio del libret-to sanitario

   

no

contributi alloggio integrati azcom - comune di firenze

B

(3)

 

nipoti a firenze

moglie: angina pectoris

In mancanza di alternative in loco

trasferimento a rimini

C

(4)

Figlia con regolare contratto di lavoro

 

capofamiglia con problemi cardiaci

rinnovo del passa-porto della moglie presso l’ambasciata jugoslava di roma

no

contributi alloggio integrati azcom - comune di firenze

D

(7/25)

 

padre del capofamiglia a firenze da 5 anni

problemi di salute per la moglie

neonata

figlio da operare

no

sistemazione in loco

E

(9)

 

parenti a firenze

moglie con problemi cardiaci

figlio maggiore da operare a un occhio

no

sistemazione in loco

f

(5)

parenti stretti a firenze

Possibilmente no

sistemazione in loco

trasferimento a palermo dove vive un fratello del capofami-glia disposto ad ospitarli

g

(7)

   

nonna diabetica e cardiopatica

bambino che neces-sita di un’operazio-ne al cuore: il padre nega il consenso

In mancanza di alternative in loco

trasferimento a rimini

h

(7)

 

parenti in un campo rom a viareggio

moglie incinta al settimo mese

In mancanza di alternative in loco

trasferimento a rimini

I

(4)

Capofamiglia con regolare contratto di lavoro

parenti a firenze

minore privo di documenti di identità

no

contributi alloggio integrati azcom - comune di firenze; possibilmente siste-mazione alloggiativa con il nucleo hasani

L

(4)

Membro con regolare contratto di lavoro

zio a firenze (abitazione autonoma)

 

no

contributi alloggio integrati azcom - comune di firenze; possibilmente siste-mazione alloggiativa con il nucleo reka

M

(2)

Membro con regolare contratto di lavoro

   

no

contributi alloggio integrati azcom-comune di firenze

N

(7)

Membro con regolare contratto di lavoro (scandicci)

parenti a signa con lavoro regolare e abitazione autonoma

capofamiglia in ospedale per un’operazione di appendicite (complicazioni)

no

contributi alloggio integrati azcom - comune di firenze

Conclusioni della Banca Dati

Quasi tutti i nuclei familiari hanno espresso il desiderio di restare a Firenze; quasi tutti hanno parenti in loco o nelle immediate vicinanze. 2-3 nuclei familiari hanno però dichiarato che in mancanza di alternative, potrebbero valutare la possibilità di un trasferimento a Rimini. In questi giorni i primi nuclei stanno prendendo visione del CdA di Rimini. L'adozione di tante precauzioni ci viene dalla passata esperienza Bergamo-Riccione, per la quale si è rivelato utile approfondire le interviste di ingresso, fornire le strutture di accoglienza di mediatori professionali, gestire i rapporti tra ospiti e Prefetture, e soprattutto co-progettare con gli ospiti le modalità di inserimento, attraverso l'individuazione di percorsi graduali e praticabili.

I contributi alloggio erogabili dai partner di Azione Comune possono implementare la stanzializzazione di molti di questi nuclei, perché più veloci nell'erogazione rispetto a quelli comunali (di cui potrebbero comunque costituire un’integrazione): alla fine delle seguenti interviste sembrava questa la soluzione più adeguata per la maggioranza delle famiglie. Si rimanda alla Segreteria di Coordinamento del progetto un’azione che miri ad individuare in tempi brevi il partner o i partner in grado di erogare i contributi alloggio e che eviti sovrapposizioni di contributi.

Rimangono alcuni nuclei che andrebbero ospitati a Rimini: si tratta di chi non ha parenti in Toscana e di chi non ha trovato alcuna soluzione lavorativa.

Le tipologie di permessi di soggiorno denotano bisogni di segretariato sociale e mediazione che saranno seguiti attraverso l'erogazione di servizi trasversali.

Il capitolo della mancata scolarizzazione verrà segnalato dalla Banca Dati a tutti i testimoni privilegiati, al fine di promuovere l'accesso agevolato e il più possibile assistito ai programmi scolastici italiani.

Fonte: ONG: Manfred Bergmann e Giuseppe De Mola, Banca Dati Azione Comune

Nonostante le esplicite raccomandazioni della banca Dati di assistere alloggiativamente almeno i cinque capifamiglia Rom del Banti che avevano già trovato lavoro in regola a Firenze, la Prefettura ha deciso unilateralmente di spostare tutto il gruppo a Rimini, andando a vanificare quel poco di inserimento lavorativo che i rifugiati si erano costruiti. Considerato che il problema si intreccia con la presenza a Firenze di parenti stretti di questi rifugiati, bisogna constatare che l'esperienza del CdA Banti è stata poco rispettosa degli standard minimi dell'accoglienza, sia per l'atmosfera di emergenza, che è durata ben aldilà del dovuto, sia per la chiusura verso la realtà delle ONG fiorentine, che lavorando nei campi assicurano che il numero di persone aventi diritto all'assistenza è ancora alto, e che queste vivono in condizioni di semi-irregolarità. Ancora unavolta Azione Comune consiglia di costruire più Centri di Accoglienza, piccoli, sparsi sul territorio, piuttosto che mega-insediamenti di contenimento che non possono agevolare la realizzazione di progetti di assistenza mirata allo sviluppo dell'autonomia dei soggetti presi in carico.

La Prefettura di Firenze ha dimostrato un raro senso di responsabilità quando ad agosto ha offerto un tetto a 250 rifugiati Rom dal Kosovo, ma quello del CdA Banti, con le sue 90 presenze e la maggior parte degli operatori indivisa mimetica, è un modello di accoglienza che non risponde ai bisogni profondi dell'esule, e va deistituzionalizzato, portando gli ospiti a vivere il territorio e le sue opportunità sociali, economiche e culturali in un approccio protetto dagli operatori dell'accoglienza e dell'inserimento.

Fonte: ONG, Manfred Bergmann, Azione Comune 21-12-99

Contatti Firenze

Emergenza055 3283333

Dirig. Sociale Dr. Tozzi

Firenze

Polizia Municipale

centr. Palazzo Vecchio 05527681

   

Dr. Saccone, capo gab.

Dott. Lattarulo, vice

D.ssa Bartoletti, immigr.

Firenze

Prefettura

Gab. Prefetto

centr. 05527831

Fax

0552783464

, g.bartoletti@reteunitaria.fi.it

Eros Cruccolini Pres. Q4

Giusy Baffè resp. ufficio immigrati e rom Q4

Firenze

Comune,

Quartiere 4,( Isolotto)

0552767134

0553282531-9 0552767138

0552767141

0553282523

 

Q4@comune.firenze.it

Presidente Stefania Collesei

Dirig. Dr. Giovanni Bonifazi

Carmela Abbate resp. Rom Q5

Firenze

Comune

Quartiere 5

UfficioRom

0553283904

0553283905

 

Filippo Miraglia

Laura Grazzini

Firenze

Arci

03484410860

055713880

0555000707

 

Miraglia.arci@tin.it

Saracas@tin.it

Sandro Targetti, vice presidente

Cons.provinciale

Firenze

Provincia

Commissione pace

055453800

055453800

Satarget@tin.it

Bianca La Penna

Piero Colacicchi presid. 055456115

Firenze

Associazione Difesa Minoranze

055452418

0554250483

Adiemme@bigfoot.com

Paola Cecchi

Firenze

Senzaconfine

055331501

03471380980

055786351

Ristori@tin.it

Manuela Giugni

Riccardo Torrigiani

Avv.Daniela Consoli 03355425658

Alessandro Santoro

Firenze

CDS

0557398318

055286251

0552341020

 

055375711

0552298104

Cdds@tin.it

Danielaconsoli@tin.it

 

 

Foggia:

Nome/numero

Cognome/nuclei familiari

Data di nascita /regolarizzazione completata

Luogo di nascita

Data di arrivo nella struttura,

servizi presenti

Data di partenza dalla struttura, direzione flusso

Attuale domicilio — indirizzo

Difficoltà

Attuale domicilio - tel./fax/email,

O sponsor.

1200 transiti di Rom

45 Romkos al 16-11-99

54 minori albanesi al 21-12-99

Nuclei Rom e minori albanesi

Richiesta asilo

Kosovo

-Animazione per bambini nel CPT assicurata da Caritas,

-Mediazione assente

-roulottopoli

Nord Europa e Sud Italia

   

Abbiamo avuto nella nostra roulottopoli 1200 transiti di Rom, prevalentemente dal Montenegro

Gli Interpreti kosovari albanesi sono stati forniti dalla Prefettura

La famiglia che ha avuto il lutto (un fa abita tuttora nel Centro ed è assistita da un avvocato privato.

Assicuriamo un servizio di animazione per i bambini ed ospitiamo inoltre molti minori albanesi

Orientamento legale effettuato da questura e Prefettura

Fonte: Istituzionale,CRI

-è stata necessaria una telefonata in Germania per rintracciare il fratello di un Kosovaro albanese presente a Foggia

-A nostro avviso bisognerebbe provvedere ad attivare un servizio di mediazione culturale per i Rom presenti nel Centro che mostrano di non fidarsi granchè degli interpreti albanesi.

La morte all’interno del campo di un Rom investito da una macchina delle forze dell’ordine e la mancata tutela legale dei familiari meriterebbero maggiori attenzioni di quelle che abbiamo potuto riscontrare durante la nostra visita, inoltrata la richiesta in Azione Comune, mi sembra importante valorizzare Migrantes-Foggia e Opera Nomadi-Foggia, con i mezzi a disposizione (CIES) al fine di formare mediatori autorevoli.

Fonte: ONG, Azione Comune, Manfred Bergmann

Noi non possiamo estendere la nostra giurisdizione sui Rom presenti a Borgo Mezzanone, abbiamo risposto all’invito della Prefettura per le operazioni che si sono svolte in Kosovo, e per l’accoglienza in Italia ai profughi del kosovo, ma nessuno di noi lavora sull’accoglienza dei Rom.

Fonte:Istituzionale, S.ra Speranza em.Kosovo, Provincia

- campo nomadi di San Severo: 507 Rom Macedoni (100 nuclei familiari)

percentuale SSN e iscr. Collocamento: 60%

6 wc e 6 docce, scuolabus solo per le elementari

- Campo Rom rumeni zona aeroporto: 70 presenze

- Centro di Permanenza Temporanea Borgo Mezzanone, (vedi scheda) l'assistenza legale necessaria agli ospiti del CPT è allo stato attuale, insoddisfacente, offriamo assistenza locale per l'individuazione e il sostegno formativo di mediatori culturali Rom che operino nel CPT, per l'orientamento legale, Azione Comune può aiutarci?

Fonte: ONG, Antonio Scopelliti, Opera Nomadi-Foggia

Presenze Rom nel CPT: 45

La famiglia del Rom morto in seguito ad un incidente verificatosi nel Centro si è allontanata dal Centro, nel corso delle ultime settimane per trasferirsi probabilmente in Germania.

Due giorni fa, il crollo di una palazzina nella città di Foggia ha causato decine di morti e un’emergenza tale che le forze dei nostri organici sono state messe a dura prova

Fonte: Istituzionale, CRI, Dott. Roberto Surgo,16-11-‘99

 

Contatti Foggia

Capo gabinetto

Dott.Di bari

 
 

Puglie

Foggia

Questura uff. Stranieri

08817991

   

Don Luigi

03382322943

Puglie

Foggia

Caritas-Migrantes

0881778211

088177226

 

Resp. CRI Roberto Surgo

Giuseppe Palladino

Puglie

Foggia

Centro di Permanenza

0881683025

03474359026

0881683025

r.surgo@isnet.it

Emergenza kosovo

S.ra Speranza

Dott. Nardelli prot civ

0881791503/7/6

Puglie

Foggia

Provincia

08817911

centr.

0881720007

 

Tonino Scopelliti

Sergio 03482941925

Puglie

Foggia

Opera Nomadi

0881619907

0881650149

Ascope@tin.it

Prof. Pietropaolo

Puglie

Foggia

Ospedali Riuniti

01732393

 

Lpietropaolo@mail.clio.it

 

 

Lecce :

Presenze rifugiati Rom kosovari:

Nome/numero

Cognome/nuclei familiari

Data di nascita /regolarizzazione completata

Luogo di nascita

Data di arrivo nella struttura,

servizi presenti

Data di partenza dalla struttura, direzione flusso

Attuale domicilio — indirizzo

Difficoltà

Attuale domicilio - tel./fax/email,

O sponsor.

569 transiti di Rom Kosovari in entrata

   

Kosovo

 

Italia e Nord Europa

   

-I Rom Kosovari dismessi da Regina Pacis al 24/09/99 sono complessivamente 569

-stiamo curando alcuni invii a Riccione, Prato, Sondrio, ma la maggior parte dei Rom dismessi ha già qualche riferimento nei campi nomadi italiani, o all’estero.

Fonte:CdA Regina Pacis

-da Squinzano i Rom Kosovari dismessi sono circa 100

-abbiamo appreso attraverso Bergmann-Lo Prato di 100 Minori abbandonati a Bari, contatteremo la Banca Dati-Trieste per alcuni posti disponibili nella nostra struttura

Fonte:CdA Squinzano, al 27/09/99

Contatti Lecce

Donato Palladino

Puglie

Lecce

cda arcidiocesi di Lecce

Regina Pacis

0832881094

0832881094

 

Giuseppe Spedicato

Puglie

Lecce

cda Squinzano

ctm-movimondo

0832342481

0832342295

Ctmmovim@tin.it

 

 

 

Napoli:

Nome/numero

Cognome/nuclei familiari

Data di nascita /regolarizzazione completata

Luogo di nascita

Data di arrivo nella struttura,

servizi presenti

Data di partenza dalla struttura, direzione flusso

Attuale domicilio — indirizzo

Difficoltà

Attuale domicilio - tel./fax/email,

O sponsor.

Scampia:

40 romkos e 250 storici da ex-Yugo

Censiti dal Comune

Molte persone non sono raggiunte dalle ONG

Ex- Yugo

40 kosovari

Anni 90

     

-Fino a qualche mese fa si riteneva che vivessero a Napoli 1500-2000 zingari. Gli incendi di giugno e i colpevoli ritardi e la superficialità con cui l’amministrazione ha affrontato l’emergenza, hanno costretto molti alla fuga. Al momento ne restano meno di un migliaio…….

-Nel campo rom della metropolitana di Scampia (Napoli), dove il Com.p.a.re. svolge le sue attività, stanno arrivando nuove persone. Sono già quaranta e vanno ad aggiungersi alle duecentocinquanta già presenti. L'emergenza attuale non deve far dimenticare che anche questi ultimi provengono in larga parte dai territori devastati dalla guerra e avrebbero avuto diritto ad un'accoglienza diversa da quella che hanno ottenuto. A Napoli il Comune non ha voluto fare il censimento previsto dalla legge 390/92, requisito fondamentale per ottenere i benefici della legge, obiettando che i Rom non potevano essere anche profughi (vedi: Intervista a Maria Fortuna Incostante, assessore alla Dignità, Repubblica Napoli 23.1.99).

I nuovi arrivati sono potuti entrare in Italia solo clandestinamente, provengono dal Kosovo e dalla Serbia. Per loro questo non fa molta differenza, per noi invece equivale alla differenza tra un foglio di via e l'asilo temporaneo per motivi umanitari……..

…-A Napoli è ormai quasi ultimata la costruzione di un campo-ghetto, ufficialmente saranno due divisi da un viottolo, dietro il carcere di Secondigliano, un quartiere periferico nella zona nord-occidentale.

Il progetto complessivo prevedeva la costruzione di quattro campi, dopo gli incendi di giugno e la fuga di molti Rom è diventato sufficiente quello dietro al carcere ………..

A Scampia vivono tuttora la maggior parte dei rom presenti a Napoli, un altro gruppo, ma meno numeroso, lo troviamo a Ponticelli…….

Fonte. Ong, Com.p.a.re, estate 99

Il censimento fotografico che abbiamo condotto a Scampia rilevano due zone abitate da 111 nuclei (751 censiti ) a seconda della mobilità, il gruppo sarà presto spostato

A Secondigliano, dove abbiamo costruito due campi: ogni campo ha 45-50 aree sosta (per un totale di 92 aree sosta) con servizi sanitari in muratura per ogni piazzola, L'area non è lussuosa, e le case sarebbero meglio naturalmente.

fasce di età nei campi:

o<3 anni - 75 persone

4<5 - 47 persone

6<11 - 124 persone

12<14 - 54 persone

15<18 - 65 persone

19<28 - 103 persone

29<60 - 200 persone

60< - 82 persone

- la percentuale di Rom kosovari non dovrebbe superare le 40 unità

- Nelle nuove aree si cerca di costruire prefabbricati co-progettati con i Rom, nell'ultima riunione con i Rom, c'erano 500 Rom dei campi di cui ben sei si sono presi la responsabilità di interloquire con le autorità.

- I progetti di reinserimento sociale di questa comunità risultano essere estremamente complessi, le energie a nostra disposizione sono tuttora poche, stiamo operando con l'Opera Nomadi gli interventi di scolarizzazione e uscita dall'esclusione, nella prospettiva della piena integrazione

Fonte: Istituzionale, Dott. Esposito, Assessorato alla Dignità 11-nov '99

La coordinatrce del progetto ICS di podgorica, Barbara Bracaglia, già operante nei campi italiani pe il cir sociale, chiede informazioni circa la presenza a Napoli di alcuni parenti di rifugiati assistiti oltreadriatico. L'abbiamo messa in contatto con le ONG e Istituzioni napoletane per rintracciare le famiglie di rifugiati nel campo di Secondigliano

Fonte:ONG, Manfred Bergmann Banca dati Servizi di Azione Comune

Compare:

Abbiamo chiesto a Incostante come saranno le programmazioni relative ai nuovi campi. Il campo sarà aperto a settembre ci ha detto, ma i container sono di amianto, e i campi in realtà sono uno, attraversato da una stradina, e si trova su un terreno di proprietà dell'ammnistrazione penitenziaria, una volta alcuni volontari che visionavano la struttura, sono stati fermati da alcuni agenti che gli hanno chiesto, per la verità gentilmente, di non frequentare il luogo. Il campo e dovrà bastare per 700 persone, ma noi sappiamo di altri 400-500 Rom che chiedono di essere autorizzati.

Per entrare a scuola la doccia è propedeutica, le docce però non vengono erogate nel campo, ma fuori

Vorremmo ricordare questi tre temi critici per i Rom:

- Rappresentanza, è difficile eleggere in modo gaggio le rappresentanze dei Rom e pericoloso per i loro equilibri interni alla comunità.

- habitat e integrazione-interazione nel territorio,

- strategie di reinclusione sociale

Leonardo Piasere:

La presenza dei Rom a Napoli risale al xvi secolo, la loro visibilità va sempre più scemando e la loro esclusione è aumentata negli ultimi anni. Il regno borbonico aveva migliori condizioni di riconoscimento di questa minoranza e li ha tollerati meglio di tutti gli altri.

La loro questione riguarda da vicino quella meridionale, i loro problemi di inserimento si aggiungono alle opportunità reali di inserimento.

Solimano, Fondazione Michelucci:

La nostra esperienza riguarda la Toscana, soprattutto i Rom macedoni del Kosovo,

A Lucca i Sinti hanno potuto coprogettare il proprio habitat per un momento, poi è finita.

A Firenze sono state coprogettate soluzioni per appena 45 sugli 800 abitanti. L’individuazione dei percorsi per l’habitat non ha previsto campi attigui al carcere solo a Napoli, questa ipotesi era stata ventilata per i Rom del Poderaccio, a Firenze.

A Napoli,

Su 1200 presenze Rom, si pensa di costruire un campo per 800 persone. Cosa succederà a Secondigliano ? probabilmente si costruirà un ghetto all'ombra del muro di un carcere.

Attualmente i Rom si sono messi in fila per essere inclusi nel campo, ma i posti sono pochi.

Fonte: ONG: Manfred Bergmann, Azione Comune.dicembre 99

Contatti Napoli

Claudio Marta

Membro del MG-S-Rom

Presso il Consiglio d'Europa

(Consiglio di esperti sulla questione Rom)

Napoli

Istituto Universitario Orientale

06 86891021

06 86891021

Cmarta@iuo.it

Dott. A. Curatoli

Napoli

Opera Nomadi

081291090

   

Resp. Rom

Dott. Esposito

Napoli

Comune

Ass. Dignità

0817952505

0817952506

Assdignita@comune.napoli.it

Dott. Giovanni Devastato

Napoli

CNCA-consulente comunale

03358427801

 

Gdevasta@tin.it

Nando Sigona

Napoli

Ass. compare

   

Compare98@yahoo.com

Nandosigona@libero.it

 

 

 

Palermo :

Nome/numero

Cognome/nuclei familiari

Data di nascita /regolarizzazione completata

Luogo di nascita

Data di arrivo nella struttura,

servizi presenti

Data di partenza dalla struttura, direzione flusso

Attuale domicilio — indirizzo

Difficoltà

Attuale domicilio - tel./fax/email,

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500 a Palermo

un altro migliaio nel resto della Sicilia

 

Irregolarità diffusa

Kosovo

Camper CRI-ASL

No scolarizzazione

No WC, etc.

Stanziati

   

La problematica dei Rom, in quanto estremamente complessa, è focalizzata nella persona di Danielle De Condat, che opera in convenzione con il comune. Non ci sono altri operatori nei campi.

Fonte: Istituzionale, Comune di Palermo

-Ci sono 500 Romkos nel campo favorita

E altri 1500 che orbitano sul territorio

Le condizioni socio-sanitarie del gruppo-target lasciano a desiderare

Servizio legale a cura di AIZO

Fonte: ong, Danielle De Condat, AIZO

-regolarizzazioni e scolarizzazione tutte da impostare

+ o -700 sono le presenze nel campo Favorita,

-altri insediamenti di Rom Kosovari in Sicilia:

Agrigento (il campo con le peggiori condizioni di vita), Paternò, Messina, Campobello di Mazara, Castrofilippo, Bagheria, Termini Imerese, inoltre qualche appartamento dei Centri Storici di Palermo (particolarmente disagiati e vessati dalla malavita locale ) e Trapani

-Un camper amico della CRI in collaborazione con la locale ASL assicura le vaccinazioni al campo La Favorita, ma il ventaglio delle malattie della povertà è completo

-enormi problemi di discriminazione anche nelle scuole, le denunce di ON finiscono nel cassetto

-anche i giornalisti ci ignorano

-Ci dichiariamo disponibili ad ospitare un seminario sull’accoglienza dei Rom

Fonte: istituzionale e ONG: u ff. spec. Minori+ASL+ Opera Nomadi Palermo

-enormi problemi di discriminazione anche nelle scuole, le denunce di ON finiscono nel cassetto

-una espulsione comminata ad una madrefamiglia Rom di La Favorita in data 27/09/99, il ricorso viene eseguito da un avvocato privato al prezzo di un milione (commissariato San Lorenzo)

-L'assessore Ferro non ci riceve volentieri

Fonte: ONG: Opera Nomadi

Sono circa 500 i Rom kosovari a La Favorita (Palermo), gli altri circa 200 sono Rom non Kosovari (molti Kanjaria) e gagè (non Rom)

-a Messina i circa 200 Rom del campo di Via Raineri sono Rom del Kosovo che si erano trasferiti e stanzializzati in Macedonia dalla fine della Seconda Guerra Mondiale

Fonte: ONG, Dragan Trajkovic, Mediatore CIES in Azione Comune

Gestiamo un CdA per richiedenti asilo con 80 posti in località Buon Fornello, nessun Rom

Fonte: Istituzionale, PrefetturaPalermo

Contatti Palermo

Gabinetto —D.ssa Di Giovanni

Profughi-sig.na Mamone

Dott. Mangano

Dott. Spitalieri

Palermo

Prefettura

091338111

   

Vicepres.Angela Ravidà

Lucia Russo

Palermo

Min. Grazia e Giustizia

Ufficio Speciale Minori

0916828732

091226500

 

Giusto Catania

Ermanno Giacalone

Pres.Irene Abate

Nino Rocca

Giuseppe Ciitavecchia

Luciano D'Angelo

Palermo

Opera Nomadi

091528292

   

Coord. Dr. Grippi

D.ssa Lorella Vassallo

Palermo

ASL 6 distr.13

0917036702

0917036737

0917036738

Srizzo@mbox.infcom.it

Ass. Ferro

0917402911

/2848 /2853 Danielle de Condat (aizo)

Palermo

Comune

Centr. 0917401111

0917402886

 

0917402911

/2848 /2853 Danielle de Condat (aizo)

Palermo

Associazione Italiana Zingari Oggi

     

Pisa:

— profughi rom transitati a Pisa

Nome/numero

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servizi presenti

Data di partenza dalla struttura, direzione flusso

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Difficoltà

Attuale domicilio - tel./fax/email,

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Network ong-istituzioni debolissimo

Oltre a numerosi Rom macedoni nei campi, Una trentina di profughi vivono ai margini dei campi nomadi

             

 

a) 200/250 persone sgomberate dal campo nomadi di Coltano-Paduletto (al confine tra prov. Pisa

e prov. Livorno) da maggio 99 sostano ai margini del campo 300 persone di cui 50 kosovari vecchi e 18/20 nuovi minacciati di sgombero, al cui interno risiedono legalmente 13 nuclei storici

b)altri kosovari in ricongiungimento senza bisogno di aiuto specifico

a) altri a Saline di Volterra erano albanesi kosovari, 5 non regolarizzati perché arrivati dopo la guerra (?)

b) 10 trasferiti dalla Comunità Emmanuel di Brindisi al Campo Nomadi di Pisa

c) altra famiglia montenegrina regolare

Fonte: istituzionale, Centro Extracomunitari+Opera Nomadi Pisa Segnalazioni al 29/07/99:

Quelli che mi erano stati indicati come kosovari si sono rivelati in gran parte rom macedoni, la maggior parte in attesa di regolarizzazione per asilo politico (che a prima vista mi sembra di improbabile risoluzione).

Alcuni Rom del campo stanno aspettando i parenti dispersi tra il Montenegro e la Puglia.

Fonte: ong, L a Vela

Conosciamo circa 25 —30 Rom kosovari che si aggirano nella provincia, segnaleremo nei prossimi giorni maggiori dettagli ad Azione Comune per elaborare insieme soluzioni alloggiative

Fonte: ONG, Edda Valle, Opera Nomadi Pisa, 15-11-‘99

Contatti Pisa

D.ssa Silvestri

Dr. Ricci

Pisa

Prefettura

050549511

   

D.ssa Lucatti

Mediatore rom

Nasser rufad0336270378

Pisa

Comune

Assistenti Sociali

Centro extracomunitari

05024450

 

050856069

05020116

 

Vasco, 050989200

Dario 03687099541

Pisa

Campo nomadi

Coltano-Paduletto

     

Michele Barontini

Pisa

ass. La Vela

050980322

050980322

Vela@cibernet.it

Edda Valle

Donata

Pisa

Onomadi

050552012

050575625

   

Marilisa Fantacci

Pisa

Scuola Superiore Sant’Anna

(diritti umani)

050561638

 

Mlfant@flashnet.it

 

 

 

Rimini

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servizi presenti

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CdA Caaf-uil

102 ospiti, quasi tutti Rom kosovari inviati da diverse Prefetture d'Italia

             

Il Centro di Accoglienza Caaf-UIL, convenzionato con Azione Comune ed aperto inizialmente a Riccione, era concepito per ospitare 120 persone in una ex colonia.

Già in settembre, i primi rifugiati che sono stati ospitati provenivano da Bergamo, dove vivevano nei campi nomadi, ma questo primo inserimento non è stato realizzato a dovere.

Per trasferire le loro residenze, i funzionari della Prefettura di Rimini hanno trattenuto i documenti dei rifugiati per più di una settimana. Ciò ha originato un malinteso, per cui gli ospiti si sono ritrovati in difficoltà per la mancanza di documenti che gli consentissero di circolare sul territorio. Il risultato è stato che non appena tornati in possesso dei Permessi di Soggiorno, la maggior parte di loro ha preferito allontanarsi dal Centro. La maggioranza dei rifugiati non sono tornati a Bergamo e l’ipotesi più plausibile è che si siano già trasferiti clandestinamente in Germania, o abbiano trovato accoglienza presso qualche altro campo nomadi in Italia.

A fronte delle esigenze registrate dal progetto e dei consigli di Azione Comune, la struttura è stata spostata in due centri alberghieri situati nel Centro di Rimini, dove gli ospiti sono in maggior parte famiglie Rom. Nell’ultima settimana di novembre la Prefettura di Bologna ha richiesto 14 posti-letto per rifugiati nei CdA di Azione Comune. Queste famiglie di Rom Kosovari accolte con l’aiuto del mediatore CIES Dragan Trajkovic e della Banca Dati, sono ospitate ora a Rimini, dove si trovano bene, le loro preoccupazioni sono ora di ottenere la proroga del Permesso di Soggiorno oltre il 31-12-1999, per pianificare il proprio inserimento nel tessuto produttivo italiano.

Anche la Prefettura di Firenze ha inserito nello stesso periodo a Rimini una sessantina di persone provenienti dall’ex CdA Banti (vedi Firenze). Purtroppo nonostante le istruzioni della Banca Dati, la volontà dei rifugiati e i consigli dei mediatori culturali, le Prefetture hanno inviato tra queste famiglie anche alcuni nuclei che avevano già trovato inserimenti lavorativi dignitosi nella fase di prima accoglienza, pregiudicando i risultati dei faticosi iter di inserimento già determinatisi.

Un altro problema riscontrato riguarda i primi rifiuti del riconoscimento dell’asilo politico ai Rom kosovari. La Commissione Centrale, nel rifiutare lo status di rifugiato, non indica esplicitamente alle Questure di rilasciare la protezione umanitaria, misura che in passato aveva sanato molti rifugiati.

Di fatto il richiedente Rom non riconosciuto che non possiede un Permesso di Soggiorno, non può comunque essere reimpatriato o riavvicinato contro la sua volontà, questo per il principio riconosciuto dall’Italia del non-refoulement, che assicura la protezione umanitaria a chiunque corra pericoli di persecuzioni o ritorsioni in patria. Le preoccupazioni anche di questi operatori vertono sulla data del 31-12-99, quando scadrà la protezione umanitaria, insieme ai finanziamenti di Azione Comune.

Rimini ha reagito positivamente per quanto concerne la ASL, meno positivamente per i bisogni di scolarizzazione e iscrizione all’ufficio di collocamento. Queste disfunzioni nascono dal mancato recepimento locale delle normative nazionali e delle circolari ministeriali, ma talvolta sorgono per motivi politici occulti, per scoraggiare cioè la presenza di profughi e rifugiati sul proprio territorio.

Di conseguenza gli operatori dei CdA devono lavorare molto di più in quelle provincie che non hanno organizzato preventivamente i servizi per gli immigrati, per attivare e aggiornare le reti e le lobby locali.

Fonte: ONG: Manfred Bergmann, Azione Comune

Contatti Rimini

Rita Baldini

Giuseppina Morolli

Rimini

CdA Caaf-UIL

03483542877

   

 

 

 

Venezia:

tabella d - rifugiati transitati a Venezia

Nome/numero

Cognome/nuclei familiari

Data di nascita /regolarizzazione completata

Luogo di nascita

Data di arrivo nella struttura,

servizi presenti

Data di partenza dalla struttura, direzione flusso

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201 autorizzati

a San Giuliano+ 30 nuovi- un nucleo alloggiato a Rimini

111 autorizzati a Zelarino + 30 nuovi

 

 

In ricongiungimento

Blocchi all’accesso di Cda alternativi a Crotone

 

Pristina, Mitrovica, Obilic, Ferizaj,Vucitrn, Polje,Lipljan,Drobeja,Suvarek, in Kosovo, ma anche di Kraguevac, Napoli, Mestre,Brescia, Germania

Un wc ogni 8—10 persone, la metà inutilizzabili

Scuola, non iscritti i rom prenotati per Crotone

No iscriz. Collocamento

Iscrizione SSN problematica

Si sta disponendo il trasferimento a Crotone senza l’accordo dei Rom, anche gli sgomberi non hanno per questo allontanato i profughi dal territorio

 

Uff. Imm. Mestre

rom kosovari in due campi, nessuna ong

a) San Giuliano 210 vecchi di Pristina + 90 nuovi ai margini del campo

b) Zelarino 120 serbi dal 92 + 90 nuovi

d) cda del CIS a Bibbione con 80 kosovari misti

e) alcuni ricongiungimenti creano sovraffollamento

f) domande di asilo filtrate dalla prefettura

g) direzionamento a Crotone dalla prefettura non incontrano il favore dei rom

f) problemi e polemiche anche per quanto riguarda gli sgomberi

Fonte: istituzionale, uff. immigrazione, ma confermato da Onomadi locale Segnalazioni al 29/07/99:

Da Venezia, le associazioni che si oppongono agli sgomberi dei profughi Rom Kosovari, rilanciano con un'iniziativa di formazione e sensibilizzazione che promette di essere interessante:

APPELLO PER UN INCONTRO TRA ASSOCIAZIONI E GRUPPI CHE NELLE DIVERSE CITTA'

ITALIANE STIANO AFFRONTANDO LA QUESTIONE DEI PROFUGHI.

DOMENICA 24 OTTOBRE ORE 10.30, BOLOGNA SALA DI QUARTIERE S. VITALE, VIA

RIMESSE (TRAVERSA DI VIA MAZZARENTI) 1/11 (ZONA SANT'ORSOLA), INCONTRO SU

ROM E PROFUGHI: DIRITTO D'ASILO E D'ACCOGLIENZA

Fonte: ONG, Rete Antirazzista Veneziana

Oggetto: segnalazione imprecisioni nell'ultimo rapporto

……In merito a quanto ci avete inviato nell'ultimo rapporto vi informiamo che sono errati i dati circa le presenze dentro i due campi profughi:

per la precisione sono

- 201 a S.Giuliano piu 30 irregolari;

- 111 a Zelarino piu circa 30 irregolari.

……..Le informazioni sono state confrontate con l'ufficio immigrati e nomadi del comune di Venezia. Un paio di settimane fa (o tre)vi avevamo mandato una mail con altri dati relativi ai campi ed anche quellirelativi a Scorzè……….

Fonte: Ong, Pierpaolo e Barbara (Rete antirazzista Venezia)

Chiedo scusa per il ritardo dell'inoltro, ringraziamo la rete antirazzista veneziana per la continuità degli aggiornamenti, e per la loro precisione, che denota un'analogia con le positive dinamiche fiorentine, (2a metà di agosto)che hanno assicurato un tetto a centinaia di Rom kosovari con la trattativa (talvolta estenuante) tra Rom, associazioni, istituzioni locali, nazionali ed internazionali, ed assicurato il dialogo decisionale con la cittadinanza.

A proposito di Venezia, a quale altezza dobbiamo registrare i blocchi relativi all'accesso dei Rom Kosovari:

-1-alla scuola per i minori destinati a Crotone? (varianze urbanistico-territoriali assenti dai piani regolatori?)

-2-al Servizio Sanitario Nazionale (mancate applicazioni regionali della LL40?)

-3-all'iscrizione nelle liste dell'Uff. Collocamento? (i certificati di residenza?)

da queste sfumature dipende parte significativa della qualità della vita nei campi, cercare di armonizzare verso l'alto i servizi di base rivolti a questa parte di popolazione significa "calare bene" le parti qualificanti il Trattato di Amsterdam in Italia.

Fonte: ONG, Manfred Bergmann, Azione Comune

……….Condivido le sue preoccupazioni riguardo lo stato in cui versano i Campi di San Giuliano e Zelarino e i profughi che li abitano, e sono ancora più preoccupata per quanti continuano ad arrivare nel nostro territorio in questi giorni e per i quali non esiste né un campo (per quanto in condizioni igienico-sanitarie precarie), né un centro di accoglienza.

Sicuramente i profughi Rom trovano maggiori difficoltà di sistemazione ed accoglienza, perché il loro modo di vivere e la loro cultura (di cui si conosce, comunque, poco al di là dei soliti luoghi comuni) sono guardati con forte pregiudizio da parte della cosiddetta società civile………….

Fonte: Istituzionale, Bianca Lubreto, Prefettura

 

"oltre agli ingressi dall’aeroporto e da Slovenia e Croazia, dal Sud Italia, dobbiamo registrare persino recenti sbarchi di gommoni a Chioggia. Abbiamo un operatore fisso, due part-time, alcune collaborazioni specialistiche. Eroghiamo inoltre servizi di base e culturali. Disponiamo di cinque appartamenti, convenzioni con strutture alberghiere per donne sole con figli e italiani,. Seguiamo 5000 rifugiati e diamo consulenze a 350 rom presenti sul territorio.

Servono azioni sui diritti e salvaguardia dei diritti, per i quali servono interpreti e mediatori, per contattare i transitanti. Con il consolidarsi della collaborazione del l’amministrazione comunale con la Prefettura e la Questura registriamo un certo abbreviamento dei tempi. Ci occupiamo inoltre di sensibilizzazione della Società Civile.

Il Comune ospita iniziative della lega degli scrittori internazionali sui Diritti Umani. Cerchiamo di promuovere gli scambi con le ONG, per promuovere contemporaneamente spazi di conoscenza tra culture.

Il progetto Azione Comune ci ha permesso di dare ospitalità anche ad alcuni, purtroppo pochi, Rom Kosovari , superando con intelligenza pregiudizi presenti anche tra i tecnici del settore, nell’assicurare servizi adeguati alle famiglie dei rifugiati.

Noi vorremmo investire degli oneri dell’inserimento altri ministeri oltre a quello degli Interni, ciò eleverebbe automaticamente la qualità dell’accoglienza, nel valorizzare le risorse locali.

A livello locale la nostra Questura dispone di poco personale e poco specializzato, pochi interpreti, rispetto ala mole di lavoro.

Su 142 richieste di asilo del ‘99 oltre ad otto dinieghi, nessuna altra risposta, tantomeno positiva.

La possibilità di offrire l’assistenza viene lasciata agli Enti Locali, e al volontariato , che non riescono ad evitare che la maggioranza dei richiedenti dormano per strada, contattata episodicamente.

I normali interventi finanziari di sostegno sociale non raggiungono i destinatari, ma più facilmente gli industriali dell’hinterland che hanno saputo accedere ai fondi della LL40.

Sui più di cento curdi turchi contattati, solo 9 hanno ritenuto opportuno sporgere domanda di asilo.

I risultati positivi dei nostri interventi riguardano i rifugiati che abbiamo potuto aiutare perché presi in carico per direzionamenti da CIR e Rete Antirazzista (10, ben integrati), ma per la verità si tratta di poche unità rispetto ai flussi in transito che abbiamo potuto registrare. Attendiamo ancora una congrua legislazione italiana ed europea che ci permetta di discutere seriamente circa la distribuzione territoriale dei rifugiati e degli aiuti".

Fonte: Istituzionale, Rosanna Marcato, Ufficio Immigrati e nomadi, Comune di Venezia, 03 12 1999,intervento alla Conferenza sull’integrazione dei rifugiati presso il Centro Astalli di Roma

Alcune famiglie di rifugiati Rom kosovari si sono dirette in Belgio dove dicono di avere trovato sistemazione.

Contemporaneamente abbiamo alcuni casi di famiglie che scendono dagli aerei in applicazione alla Convenzione di Dublino, perché non autorizzatia risiedere in Nord Europa, attualmente una famiglia kosovara e una curda si rivolgono al nostro sportello per l'assistenza di base, e gli arrivi sono di circa tra famiglie a settimana, la Prefettura si starebbe adoperando per spostare da Venezia a Padova il flusso dei rifugiati da alloggiare.

Fonte:Istituzionale Rosanna Marcato, Comune di Venezia

 

Intervista telefonica a Indra Van Gisberger - Medici Senza Frontiere Belgio, sulla presenza di kosovari e di Romkosovari, e su Eurodac:

-Dal 7 gennaio si svolgerà una campagna governativa di regolarizzazione che riguarderà tutti quelli che erano presenti in ottobre 99 , ma non quelli giunti dopo.

-Segnaliamo alle ONG italiane che la speranza di molti Rom di trovare una sistemazione in Belgio è malriposta, se poggia sulla speranza di regolarizzarsi, in quanto non hanno il requisito della loro presenza ad ottobre 99

Per i kosovari in genere, si sta completando il reimpatrio in Kosovo, e non prevede grandi novità per le minoranze serbe e Rom in fuga dal Kosovo, partecipo alle preoccupazioni di chi legge le dichiarazioni internazionali sulla pericolosità della situazione attuale delle minoranze in Kosovo.

Ieri, molti clandestini fermati ad Oostende mentre tentavano di trasferirsi in Gran Bretagna , ritenuti dalla stampa kosovari, erano in realtà albanesi, anche da noi molti rifugiati in transito non vengono raggiunti da alcun servizio di base.

Ho partecipato al Summit di Tampere di Ottobre:

Vi prego di leggere con attenzione le conclusioni finali del Summit

Il prossimo anno sarà operativo Eurodac, un sistema che permetterà di rispedire nel primo paese Schengen di arrivo i rifugiati , cosa che avrebbe dovuto già succedere, ma erano mancate le risorse europee in termini di informatizzazione dei dati e di sistemi di ricezione ed accoglienza. Di conseguenza i rifugiati potranno tornare dalla Germania in Italia in maggiore quantità. Già adesso il Dr. Bergmann, ci informa che le persone che arrivano negli aeroporti italiani con un provvedimento exDublino non dispongono di servizi di ricezione ed accoglienza, in futuro si tratterà di gestire cifre per le quali l'Italia non è ancora attrezzata, probabilmente l'intervento andrebbe pianificato per evitare sorprese.

Fonte: ONG Indra Van Gisberger.MSFB coordinatrice Refugee Migration Project Bruxelles 21-12-99

Contatti Venezia

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041920530

   

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/Buonesso

Mestre:

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0412749507

Alessandra Bastasin

Roberta Zanovello

Venezia/Mestre

Comune

Uff. immigrazione e nomadi

0412747410/31/33

 

 

 

 

0412749515

0412747407

 

 

 

 

 

0412749503

 

 

 

 

 

 

Klnkf@tin.it

X Alessandra

 

 

 

Rimango a Vostra disposizione per gli aggiornamenti settimanali scrivete a:

Azione Comune

Banca Dati Servizi

Dott. Manfred Bergmann

Casa Diritti Sociali, Roma

Cell. 03474735067

Manberg@tin.it

E sarete inclusi nelle dichiarazioni dei contatti locali.