Alla c. a. del Ministro dell'interno

On. Rosa Russo Jervolino

Fax: 46549669

2 pg. da Sergio Briguglio

tel.: 06-94005534

fax: 06-94005100

 

 

Gentile Ministro,

desidero segnalarLe come mi giungano continuamente notizie di difficolta' incontrate dagli immigrati che hanno chiesto di regolarizzarsi all'atto della presentazione della documentazione prescritta. A titolo di esempio, cito il caso di un immigrato che, in un Commissariato di Roma, si e' vista respingere la prova di presenza (un certificato rilasciato da un Pronto Soccorso risalente al Gennaio 1996) perche' "troppo remota".

Prendo atto con soddisfazione del fatto che a tali provvedimenti negativi non si facciano piu' corrispondere automaticamente - a quel che sembra - provvedimenti di espulsione. Mi e' anche noto come lo straniero abbia, in linea di principio, la possibilita' di ricorrere al TAR contro il diniego del permesso. Non puo' essere trascurato, pero', il fatto che un simile ricorso e' estremamente oneroso per persone certamente non agiate.

La prego quindi di intervenire presso gli uffici competenti perche' atteggiamenti cosi' restrittivi non abbiano a ripresentarsi, e perche' sia fatto ogni sforzo per dare risposta positiva alla richiesta di legalizzazione avanzata dagli immigrati.

Allego il testo di una dichiarazione da me rilasciata all'ANSA, nei giorni scorsi, in relazione alle affermazioni del Card. Ruini in materia di immigrazione. Non mi sfugge come molte delle critiche avanzate in questi giorni da voci autorevoli nei confronti dell'operato del Governo (accusato di adottare misure troppo permissive nei confronti dei cittadini stranieri) siano superficiali e - a dir poco - facilmente strumentalizzabili. Mi trovo pero' in difficolta' nel prendere con maggior frequenza posizione in difesa dell'operato del Governo - per quanto possa contare la mia personale posizione - quando, a fronte della segnalazione di ostacoli incontrati nel processo di regolarizzazione in corso e della richiesta di provvedimenti atti a rimuoverli, non posso disporre di sufficienti elementi per capire se il Governo e, in particolare, il Ministero dell'interno intendano provvedere a riguardo. Continuo comunque a sperare che queste difficolta' di comunicazione possano essere superate.

In attesa di un cortese cenno di riscontro, Le porgo i migliori saluti

 

 

 

Sergio Briguglio

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Dichiarazione rilasciata all'ANSA:

Il Card. Ruini afferma la necessita' di porre le condizioni perche', per il futuro, non sia necessario ricorrere piu' a sanatorie. Questa affermazione e' oggi non solo condivisibile, ma anche condivisa da tutti in Italia, con l'eccezione della criminalita' organizzata. Guai pero' a interpretarla come una critica alla decisione del Governo di consentire la regolarizzazione degli immigrati irregolari gia' presenti in Italia, giacche' una simile critica contraddirebbe la posizione ribadita piu' volte dagli organismi competenti della CEI. Quella decisione va invece incoraggiata, perche' ne consegua una completa emersione del bacino di irregolarita'. Quanto alla necessita' di apportare modifiche e integrazioni alla legge sull'immigrazione, fermo restando che ogni legge potrebbe essere integrata e migliorata, non risulta chiaro - almeno a me - in quale settore tali modifiche dovrebbero intervenire: la parte relativa al contrasto dell'immigrazione clandestina e' gia' estremamente severa, come rilevato anche dagli organismi competenti della CEI in numerose occasioni; quella sulla programmazione dei flussi offre, prevedendo la possibilita' di ingresso per ricerca di lavoro, tutti gli strumenti necessari perche' tale programmazione sia flessibile ed efficace. Caduto ogni ostacolo all'emanazione del regolamento di attuazione (le Camere hanno dato parere positivo), il miglior modo per porre le basi perche' per il futuro non si debba ricorrere a sanatorie ulteriori consiste ora nell'adoperare con rapidita' quegli strumenti.