RELAZIONE

RAPPORTO TRA L’UFFICIO STRANERI DELLA QUESTURA DI MASSA E L’ANSPI / UFFICIO IMMIGRATI

L’ufficio immigrati venne istituito sulla base del regolamento (Art. 9 comma 1) della Consulta Immigrati approvato con delibera del 26 maggio del 1995. In realtà l’ufficio immigrati iniziò la sua attività nel Novembre del 1995. L’attività dei primi mesi venne monopolizzato interamente dall’entrata in vigore del Decreto legge di sanatoria del 19 Novembre 1995 (Conosciuto come Dini).

Inizialmente l’ufficio era gestito da sette volontari aderenti ad alcune associazioni della Consulta Immigrazione e Cooperazione che si alternavano per cinque giorni alla settimana (i volontari provenivano dalle seguenti associazioni: Popoli Insieme, Centro di ascolto Carrara, Caritas di Avenza, CGIL, Anspi). In seguito l’ufficio venne dotato di un dipendente comunale Giuseppe Muracchioli rendendo più efficiente l’attività dell’ufficio. Nei primi tre mesi dal Novembre 1995 a Gennaio 1996 vennero curate 118 pratiche fra ricongiungimenti familiari, regolarizzazioni e rinnovi di permesso di soggiorno. Le comunità immigrate più interessate sono state la comunità senegalese (47) e la comunità marocchina (41) benché l’ufficio abbia curato pratiche di cittadini provenienti da Egitto, Tunisia, Isole Mauritius, Svizzera, Nigeria, Albania, Ex Iugoslavia, Polonia, Bangladesh, Santo Domingo, Perù, Argentina, Siria, Stati Uniti, Corea e Isole Filippine.

L’Ufficio per sostenere questa attività si avvalse del rapporto di consulenza con il Dott. Udo Enwereuzor e Telefono mondo (servizio svolto dal Cospe), Antirazzisti in rete un servizio a cura di Senza Confini per la Rete Nazionale Antirazzista.

Oltre all’attività in ufficio i volontari fornirono, in particolari casi di difficoltà di comprensione per motivi linguistici e culturali, servizio di accompagnamento dell’utente presso gli uffici interessati: Questura, Ufficio del Lavoro, Ispettorato del Lavoro, Ufficio di collocamento, USL, Commissariato di P.S e di contatto con le rispettive ambasciate grazie all’attività di interpretariato in Francese, Inglese, Spagnolo, Arabo e Wolof.

A Maggio 1996 si contavano 600 contatti, molti dei quali telefonici, di cittadini immigrati e italiani che chiedevano informazioni in merito alla legislazione che regola la presenza degli immigrati sul territorio: regolarizzazione rapporto di lavoro, pratiche scolastiche, accesso al diritto di studio ecc…

L’amministrazione comunale, visto che l’attività dell’ufficio non era episodica ma continuativa e che il servizio erogato non poteva essere svolto dal solo dipendente comunale (Interpretariato in Francese, Inglese, Arabo, Albanese, e Wolof; accompagnamento presso altri uffici) ritenne di dover regolarizzare il rapporto con i Volontari attraverso una convenzione. Il primo progetto venne presentato alla fine del 1996 e approvato nel Novembre del 1997 con una convenzione all’ANSPI, associazione da cui provenivano parte dei volontari che svolgevano dal 1995 attività all’interno dell’ufficio.

Con l’entrata in vigore della convenzione l’ANSPI introdusse un sistema di rilevazioni delle presenze. Fino ad allora la registrazione delle presenze era avvenuta su schede raccolte in modo sparso. La coordinatrice del gruppo, Sara Vatteroni, sviluppò un sistema di rilevazione attraverso registri e schede per un uso esclusivamente interno a fini statistici e raccolta di documenti necessari per l’attività dell’associazione.

Il sistema prevedeva che al momento in cui il personale dell’associazione avesse un contatto sia telefonico che personale venisse compilata una scheda con i dati dichiarati dall’utente ed eventuali suoi recapiti telefonici, inoltre se si trattava di pratiche più complesse (Es. sanitarie ecc.) la documentazione veniva allegata. Le schede così compilate al momento del contatto venivano raccolte in una cartella e in una seconda fase numerate e inserite in fascicolatori ad anelli, ciò avveniva secondo una periodicità non definita. In una terza fase i dati essenziali delle persona nome, cognome, data di nascita venivano riportati in un quadernone solitamente a quadretti.

Nell’anno 1997 l’ufficio ha svolto un intensa attività anche al di fuori dell’ufficio e in collaborazione con la Caritas e la Croce Rossa di Pontremoli, seguendo tutta la fase di accoglienza e di informazione nei campi allestiti per l’emergenza dei profughi albanesi a Marina di Massa e Pontremoli.

Durante il 1998 l’ufficio ha rafforzato la sua presenza sul territorio, con una crescita dell’utenza, creando, insieme ad altri uffici comunali, Spezia, Pisa, Firenze, Empoli e associazioni nazionali Cospe, Caritas, Migrantes, CGIL una vera e propria rete informativa e di servizi, che ebbe il suo banco di prova nell’estate con l’arrivo nei campi della Croce Rossa, precedentemente usati per i profughi albanesi, dei profughi Curdi che determinò un trasferimento dell’attività al di fuori della struttura comunale.

Nel periodo dal 15 Novembre al 15 Dicembre si svolse la regolarizzazione e al termine calcolammo che furono ben 270 le pratiche seguite di cui i principali gruppi Marocco (119) e Senegal (97) e di altri gruppi minori Egitto, Tunisia, Algeria, Siria, Ex Iugoslavia, Albanesi, Bangladesh, India, Nigeria, Romania, Costa d’avorio, Perù e Cina.

In alcuni casi il servizio prevedeva la verifica del nominativo dell’immigrato all’interno dei registri di utenza, se il nome era stato registrato si procedeva al rilascio di una dichiarazione in cui si comunicava la data di registrazione.

Al termine del periodo di regolarizzazione le questure hanno aperto la fase di valutazione delle richieste di permesso di soggiorno verificando la documentazione rilasciata dai cittadini immigrati. Sulla base della circolare ministeriale del 10 Maggio 1999 gli immigrati che si erano avvalsi di documenti rilasciati da associazioni avrebbero potuto esibire un apposita dichiarazione sottoscritta dai responsabili designati con la quale si certificava l’effettivo rilascio dell’attestato.

Molte delle dichiarazioni da noi rilasciate sono state valutate da altre questure del territorio e la verifica consisteva in comunicazioni telefoniche o via fax dei nominativi a cui faceva seguito una risposta scritta.

La questura di Massa ebbe fin dall’inizio un comportamento differente. Nel mese di Maggio, a seguito dell’entrata in vigore della circolare suddetta venimmo chiamati dall’ufficio immigrati all’incontro, presieduto da due funzionarie, ci vennero richiesti i registri dell’anspi presso l’ufficio immigrati, rispondemmo che sulla base della circolare eravamo solo tenuti a produrre una dichiarazione, inoltre la legge della privacy impediva la diffusione dei dati per fini diversi rispetto a quelli per i quali erano stati raccolti.

A seguito dell’incontro non ricevemmo alcuna comunicazione sino alla fine di Luglio data in cui ricevemmo una lettera in cui il vice questore avanza va le stesse richieste dell’ufficio stranieri. Rispondemmo quanto segue:

In merito alla richiesta pervenutaci di esibizione dei nostri registri, Le confermo quanto già accordato in un incontro avuto alcuni mesi fa con i responsabili dell’ufficio Immigrati Ispettrice Marco Tullio e Patrizia Paganini.

L’Associazione dal Novembre del 1997 ha un rapporto di collaborazione con il Comune di Carrara regolato attraverso una Convenzione che prevede la fornitura di una serie di servizi: Interpretariato, informazione e consulenza per l’accesso ai servizi del territorio.

Dall’inizio della sua attività (Novembre 1997) l’associazione ha introdotto un sistema di registrazione degli utenti in base alla nazionalità attraverso delle schede e dei registri aggiornati periodicamente. Nei registri sono stati numerati e timbrati in ogni pagina, uno per ogni nazionalità, vengono riportati Nome Cognome, Data di Nascita, data di fornitura del servizio e tipologia del servizio offerto.

Confermiamo la nostra disponibilità a collaborare fornendo ai vostri uffici la documentazione necessaria per la valutazione delle istanze presentate, attraverso una apposita dichiarazione sottoscritta dalla responsabile designata con la quale si certifichi l’iscrizione del cittadino straniero ai nostri registri così come indicato nella circ. del 10/5/1999.

Pertanto, in conformità a quanto già avvenuto con altre Questure, La preghiamo di farci pervenire anche attraverso Fax i nominativi dei cittadini stranieri che si sono presentati presso l’ufficio Immigrati della Questura di Massa, sarà nostra cura risponderVi entro 24 ore dalla data di comunicazione.

A quella lettera non ottenemmo nessuna comunicazione fino a giungere a Giovedì 30 Settembre quando subimmo una perquisizione dell’Ufficio stranieri di Massa in collaborazione con il commissariato di Carrara in ottemperanza ad un mandato del p.m.. Le operazioni di perquisizione, registrazione e sequestro sono iniziate alle 10 e terminate alle ore 22,30.

Le domande poste alle persone informate dei fatti sono state generiche e volte ad ottenere informazioni già precedentemente fornite sia negli incontri informali che epistolari.

I rapporti tra l’ufficio stranieri della questura di Massa e l’ufficio Immigrati del Comune si sono svolti in un clima non collaborativo benchè in tutti questi mesi l’associazione abbia più volte espresso la volontà di collaborare nel rispetto delle circolari ministeriali. Provvedimenti di cui, anche in altre occasioni l’ufficio stranieri di Massa non ha tenuto conto. Infatti la circolare del 10 Maggio prevedeva che il rilascio dei permessi di soggiorno avvenisse sulla base dell’ordine cronologico di presentazione. La questura di Massa ha invece proceduto ad un rilascio potremo dire casuale e attraverso l’esposizione di cartelli in cui vengono elencate le persone che possono ritirare il permesso di soggiorno con nome, cognome, nazionalità e residenza.

La domanda è: che fine ha fatto la legge della privacy? Forse a fare bella mostra su un cartello che sulla stessa porta chiede agli utenti di accedere uno alla volta.

Infine la Questura di Massa, benchè la sua attività si estenda su un territorio abbastanza ampio, tutta la provincia, ha ridotto i giorni di apertura al pubblico limitandoli a Lunedì, Mercoledì, Venerdì e Sabato limitatamente al ritiro dei permessi già pronti.

Sperando che questa relazione sia stata sufficiente a comprendere il clima di poca serenità Vi porgiamo distinti saluti e esprimiamo la nostra disponibilità a fornire ulteriori informazioni.

Sara Vatteroni

Responsabile Convenzione ANSPI

Ivonne Tonarelli

Presidente Consulta Immigrazione e Cooperazione

Comune di Carrara