Torino, 30 settembre 1999

 

 

 

 

 

 

 

Caro Sergio,

ritengo che l’emendamento relativo ai Centri per i richiedenti asilo in attesa di pre-esame, al di là del fatto di essere d’accordo o meno, rivesta la massima importanza in quanto riguarda la libertà della persona, e mi spiace che non ce ne siamo accorti prima; meno male che Gianfranco ha posto l’accento sul problema.

Avallare una restrizione in presenza di una situazione legittima, quale quella della persona che attende il pre-esame, appare francamente insostenibile e in contrasto con i principi costituzionali in materia, già ampiamente erosi dalle modalità esecutive dell’espulsione; inoltre sarebbero del tutto inapplicabili i presupposti di cui alla L. 40/98 che riguardano la posizione del tutto differente della persona che si trova in una situazione ormai illegittima, in quanto colpita da un provvedimento di espulsione. Quali sarebbero i criteri sulla base dei quali disporre la convalida nel Centro?

Un’ultima — affettuosa - osservazione: la Tua ironia, che apprezzo sempre molto, in questo caso mi sembra fuori luogo, trattandosi di libertà della persona: prova a chiedere a una persona ristretta in un Centro, se lo paragona alla sala d’aspetto di un medico!?

Un abbraccio.

 

Lorenzo