GRUPPO DI RIFLESSIONE

di organismi ed associazioni di ispirazione religiosa

attivi nel campo delle migrazioni

ACLI

ACSE

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CARITAS ITALIANA Tel. 06-48905101 - Fax 06-48916959

COMUNITA' DI S.EGIDIO E -mail: Sm.evangeliche@agora.stm.it

CSER

FEDERAZIONE DELLE CHIESE EVANGELICHE IN ITALIA

FONDAZIONE MIGRANTES DELLA CEI

GRUPPO MARTIN BUBER EBREI PER LA PACE

JESUIT REFUGEE SERVICE

OSA

UCSEI

YWCA-UCDG

 

 

 

Alla c.a. di

Prof. Giuliano Amato

Presidente del Consiglio incaricato

Fax: 06-4743449

2 pagine

 

 

 

 

Egregio Professore,

in vista della presentazione alle Camere del Governo da Lei formato, desideriamo esprimere la nostra preoccupazione in relazione alla questione dell'immigrazione in Italia.

Tale questione diventa, in prossimita' di ogni appuntamento elettorale, argomento di contesa, anche violenta, tra le parti politiche. Facendo leva su un bisogno di sicurezza comprensibilmente avvertito da grandi porzioni dell'elettorato, si tende a vedere - con colpevole semplificazione - la presenza e l'ingresso di stranieri in Italia come mera causa del proliferare di attivita' criminali.

Nulla levando alla rilevanza delle azioni che mirano a debellare quelle attivita', non possiamo che manifestare la nostra profonda delusione nei confronti di un dibattito politico che sembra ridurre la ricca problematica relativa all'immigrazione alla sola questione dell'efficacia delle misure repressive adottate o da adottarsi nei confronti - si badi! - non tanto dello straniero che delinque, quanto dello straniero clandestino.

Abbiamo molte volte fatto presente come il flusso di immigrazione illegale - che certamente e' esposto al rischio di contaminazione criminale - sia stato alimentato, nell'ultimo decennio, dalla inesistenza di canali di immigrazione legale percorribili. La riforma organica sull'immigrazione, approvata nel 1998, pone le basi per la creazione e il mantenimento di tali canali, come pure per un soddisfacente inserimento degli immigrati regolari nel nostro Paese, ma necessita di sforzi non trascurabili in sede di applicazione, legati, in primo luogo, alla gestione di una politica delle quote estranea, nei fatti, all'esperienza della pubblica amministrazione.

Al Governo uscente va riconosciuto il merito di aver concretamente avviato una tale politica - in primo luogo con l'emanazione del decreto di programmazione dei flussi -, di aver adottato molte delle misure necessarie al pieno rispetto dei diritti dei cittadini stranieri - i provvedimenti in materia di sanita' e protezione sociale sopra tutti - e di aver operato - con l'istituzione di un tavolo interministeriale - perche' si raggiungesse il necessario coordinamento tra le diverse amministrazioni. Stupisce che, di fronte alle accuse sciatte ed imprecise sollevate da parti politiche patologicamente avverse al fenomeno migratorio, pochissimo spazio sia stato dato alla rivendicazione di questi risultati, preferendosi inseguire l'interlocutore su un terreno - quello della repressione dell'immigrazione clandestina - del tutto privo di valenza strategica, quando lo si lasci orfano di una efficace politica di immigrazione legale.

Ci auguriamo che il Governo che Ella si appresta a formare sappia garantire continuita' al lavoro ottimamente svolto - in modo particolare - dal Sottosegretario Maritati e, per le parti di rispettiva competenza, dai Ministri Bindi e Balbo, e possa contribuire a restituire all'immigrazione il carattere di positiva normalita', del quale essa viene, troppo spesso, defraudata.

Restando a disposizione per qualunque chiarimento, approfittiamo per porgere

I migliori saluti

 

 

p. Gruppo di Riflessione Padre Bruno Mioli

(Fondazione Migrantes della C.E.I.)

Annemarie Dupre'

(Federazione Chiese Evangeliche in Italia)

 

 

 

Roma, 25 Aprile 2000