SOMMARIO

  1. Il Ministero dell'Interno dirama una circolare che prevede la proroga fino al 30 giugno 2001 dei permessi di soggiorno umanitari rilasciati ai richiedenti asilo kosovari che non avevano avuto accesso alle misure di protezione temporanea e le cui istanze di riconoscimento dello status di rifugiato convenzionale erano state rigettate dalla Commissione centrale, con la specifica raccomandazione del rilascio del permesso di soggiorno ai sensi dell'art. 5 comma 6 del Testo unico. I contenuti delle disposizioni relative ai profughi dei territori della Repubblica Federale di Jugoslavia e del Kosovo in particolare che hanno cessato con il 30 giugno di beneficiare delle misure di protezione temporanea. Prevista la possibilità di chiedere entro il 30 settembre la proroga dell'asilo umanitario per le categorie individuate in base alle indicazioni dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati o la conversione del permesso di soggiorno per i profughi che abbiano realizzato un percorso di inserimento sociale. Gli altri potevano accedere, sempre fino al 30 settembre, al programma di rimpatrio assistito e volontario predisposto dall'OIM (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni). Un successivo parere del Ministero dell'Interno specifica che il termine del 30 settembre non deve intendersi quale perentorio e tassativo, ma solo indicativo, potendosi dunque accogliere istanze presentate anche dopo quella data.
  2. Un nuovo decreto del Ministero degli Affari Esteri rivede la materia dell'ingresso e del soggiorno dei cittadini somali in Italia. Le nuove disposizioni cercano di tenere conto delle notevoli difficoltà all'esercizio del diritto al ricongiungimento familiare determinate dal mancato riconoscimento da parte italiana di documenti anagrafici e di viaggio rilasciati o rinnovati da autorità "de facto" somale dopo il 31 gennaio 1991.
  3. Stabilita l'esenzione dal pagamento dei tickets per le prestazioni sanitarie fornite ai richiedenti lo status di rifugiato
  4. La Corte di Cassazione attribuisce alla giurisdizione del giudice ordinario le controversie concernenti i dinieghi al riconoscimento dello stato di rifugiato in base alla Convenzione di Ginevra. Le problematiche relative all'ammissione dei richiedenti asilo al beneficio del gratuito patrocinio.
  5. La circolare del Ministero dell'Interno relativa al regolamento di applicazione della legge sull'immigrazione ribadisce la possibilità del rilascio del permesso di soggiorno umanitario nei casi in cui venga sollecitato della Commissione centrale nonostante il diniego al riconoscimento dello status di rifugiato.
  6. Il Tribunale Civile di Roma riconosce il diritto d'asilo costituzionale a Abdullah Ocalan.
  7. Il Ministero dell'Interno, assieme all'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati e all'ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), vara un progetto pilota per la costituzione a partire dal 1 gennaio 2001 di un sistema nazionale di accoglienza, di assistenza e di protezione dei richiedenti asilo e dei rifugiati in Italia, utilizzando la quota dell'otto per mille destinata allo stato in sede di dichiarazione dei redditi.
  8. Approvato dalla Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati il testo del progetto di legge recante norme sul diritto di asilo, emendato in base alle proposte del relatore di maggioranza, on. Soda (DS), che recepiscono in gran parte le proposte formulate dalle organizzazioni umanitarie e dall'ACNUR. Incertezze sulla copertura finanziaria del provvedimento bloccano per il momento la discussione in aula.

 

  1. Emanato il decreto del Ministero degli Affari Esteri relativo alle tipologie dei visti di ingresso e ai requisiti per il loro ottenimento. Finalmente disciplinata compiutamente la materia del rilascio dei visti per ingresso per lavoro autonomo nei casi di contratti di lavoro parasubordinato (collaborazioni coordinate e continuative) o di lavoro autonomo da svolgere in qualità di socio di cooperative. Esteso il rilascio del visto per ricongiungimento familiare anche ai casi di adozione di stranieri maggiorenni da parte di cittadini italiani.
  2. In procinto di essere avviata dal Ministero del Lavoro in via sperimentale l'anagrafe informatizzata delle liste dei lavoratori stranieri che chiedono di fare ingresso in Italia per motivi di lavoro. Per il primo anno è previsto un progetto nell'ambito dell'intesa bilaterale con l'Albania per un flusso ordinato di ingresso in Italia di cittadini albanesi.
  3. Il Ministero del Lavoro chiede alle sue sedi periferiche di compiere un approfondito monitoraggio del mercato del lavoro e delle possibilità di inserimento di nuova manodopera immigrata nell'ambito delle prospettate quote di programmazione dei flussi per l'anno 2001.
  4. Una circolare del Ministro del Lavoro destina un ulteriore quota residua di 500 lavoratori immigrati stagionali alla Regione Veneto, nell'ambito della politica di programmazione dei flussi migratori per l'anno 2000. Con propria circolare, il Ministero del Lavoro dispone che la parte residua di 3.000 ingressi, riservata ai paesi non appartenenti all'Unione Europea che abbiano sottoscritto specifiche intese bilaterali di cooperazione in materia migratoria, sia destinata ai lavoratori di nazionalità rumena. I contenuti del decreto sulla programmazione dei flussi di ingresso per motivi di lavoro per l'anno 2000, ivi compreso il settore del lavoro stagionale. La distribuzione delle quote di ingresso. Le procedure e modalità per la chiamata nominativa da parte dei datori di lavoro e per la sponsorizzazione da parte dei garanti per gli ingressi per inserimento nel mercato del lavoro. Una circolare del Ministero degli Affari Esteri revoca il divieto per gli stranieri di essere presenti in Italia durante l'iter autorizzativo. Le limitate possibilità di conversione del permesso di soggiorno per gli stranieri già presenti in Italia.
  5. Il Ministero del Lavoro specifica con propria circolare le modalità e le procedure per il rilascio dell'autorizzazione al lavoro per l'ingresso dei cittadini extracomunitari nell'ambito della politica di programmazione dei flussi. Importanti novità relative all'ingresso dei collaboratori domestici, con riferimento in particolare ai limiti di reddito familiare del datore di lavoro richiesto per l'autorizzazione all'assunzione dello straniero.
  6. Una circolare del Ministero del Lavoro conferma di fatto le vecchie disposizioni di legge secondo cui alla cessazione del rapporto di lavoro il libretto di lavoro del cittadino extracomunitario deve essere restituito dal datore di lavoro alla Direzione provinciale del Lavoro anziché all'interessato. Notevoli le complicazioni e i disagi pratici che tale normativa comporta per i lavoratori extracomunitari, in violazione anche al principio di parità di trattamento proclamato dalla legge sull'immigrazione.
  7. Emanata la direttiva del Ministero dell'Interno che definisce l'ammontare dei mezzi di sussistenza richiesti per l'ingresso dello straniero nel territorio dello Stato per motivi di turismo, studio o per ricerca di lavoro senza sponsorizzazione.
  8. Emanata la prima circolare del Ministero dell'Interno relativa al regolamento di attuazione delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione. Divengono operative le norme sul rilascio della carta di soggiorno nell'attesa dell'approvazione dell'apposita modulistica. Il certificato di idoneità igienico sanitaria dell'alloggio può sostituire quello comunale di abitabilità ai fini della richiesta di ricongiungimento familiare. Preoccupazione per le modalità di applicazione delle norme sull'inizio della decorrenza del periodo di interdizione dallo "spazio Schengen" per gli stranieri espulsi.
  9. Una circolare del Ministero del Lavoro chiarisce che sono pienamente regolari i rapporti di lavoro dell'immigrato in attesa del rinnovo del permesso di soggiorno.
  10. Varato ed entrato in vigore il regolamento di attuazione delle norme sull'immigrazione e la condizione giuridica dello straniero. Incertezze e preoccupazioni relativamente alle condizioni per il rinnovo dei permessi di soggiorno. Una recente giurisprudenza sottolinea l'illegittimità di ogni automatismo riguardo alle ipotesi di diniego al rinnovo del permesso di soggiorno.
  11. Una circolare del Ministero dell'Interno chiarisce quando possono essere rilasciati i permessi di soggiorno per motivi di giustizia a seguito di ricorsi ai tribunali amministrativi regionali avverso dinieghi al rinnovo o al rilascio di permessi di soggiorno o revoca dei medesimi.
  12. Secondo la Corte Costituzionale non è illegittima costituzionalmente l'espulsione dello straniero extracomunitario irregolare convivente more uxorio con il cittadino italiano.
  13. La Corte Costituzionale estende il divieto di espulsione anche al marito convivente della donna in stato di gravidanza o che ha partorito da non oltre sei mesi. Dal ragionamento seguito dalla Corte si può ricavare un profilo di illegittimità costituzionale anche della norma che esclude dalla regolarizzazione in loco il genitore straniero naturale di minore regolarmente residente di cittadinanza straniera.
  14. La Corte Costituzionale dichiara legittima la rimessione in termini da parte del giudice di merito del ricorso tardivo avverso il provvedimento espulsivo qualora questo sia stato notificato omettendo la traduzione in lingua conosciuta dallo straniero destinatario.
  15. La Corte Costituzionale dichiara inammissibili o non fondate le questioni di legittimità costituzionale sollevate da alcuni pretori in merito alle norme della legge sull'immigrazione relative agli strumenti di difesa avverso i provvedimenti espulsivi.
  16. Per la Corte di Cassazione impiegare immigrati clandestini non costituisce di per sé favoreggiamento all'ingresso e a soggiorno di immigrati irregolari nel nostro paese.
  17. Emanate le nuove disposizioni concernenti il soggiorno di cittadini comunitari in Italia. Gli importanti riflessi sulle condizioni di ingresso e di soggiorno in Italia dei familiari extracomunitari di cittadini comunitari o italiani.
  18. Due circolari del Ministero del Lavoro autorizzano la costituzione del rapporto di lavoro ed il regolare inizio dell'attività lavorativa per gli stranieri in attesa di regolarizzazione e muniti dell'apposito cedolino di soggiorno. Il Ministero dell'Interno sollecita le questure a concludere l'esame delle istanze di regolarizzazione ancora pendenti. Indicate le procedure da adottare in caso di rigetto.
  19. Una circolare del Ministero del Lavoro completa il quadro delle disposizioni normative relative all'ingresso dei cittadini extracomunitari nel settore dello spettacolo.
  20. Consentito l'ingresso in Italia ai traduttori ed interpreti extracomunitari solo se in possesso di titoli di studio o professionali rilasciati da scuole o enti pubblici o legalmente riconosciuti all'estero.
  21. Scaduto il 30 giugno il termine per l'immatricolazione alle Università italiane per l'A.A. 2000-2001 degli studenti extra-comunitari residenti all'estero. I limiti minimi di merito per il rinnovo dei permessi di soggiorno, le condizioni per l'esercizio dell'attività lavorativa e l'eventuale richiesta di conversione del permesso di soggiorno, fissati dal regolamento di attuazione della legge sull'immigrazione. Con circolare del Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica dd. 2 luglio 1999, definiti i requisiti per la partecipazione degli studenti stranieri al programma comunitario di mobilità studentesca "Socrates/Erasmus", accessibile agli studenti extracomunitari provenienti da Paesi non associati all'Unione Europea solo se in possesso della carta di soggiorno.
  22. Varata dal Ministero dell'Interno una direttiva contenente un "Manuale Comune per il trattamento della persona trattenuta nei centri di permanenza temporanea per stranieri in via di espulsione", nel quale sono specificati i diritti dello straniero trattenuto e le possibilità di assistenza, anche giuridica, da parte di associazioni ed enti di volontariato appositamente convenzionate con le Prefetture. Il Ministero dell'Interno rende noti i dati relativi alle espulsioni e ai respingimenti effettuati nel corso del 1999.

 

  1. Una circolare del Ministero della Sanità completa il quadro delle disposizioni applicative delle norme in materia di assistenza sanitaria per gli immigrati. Riviste e riordinate le norme sull'assistenza sanitaria all'estero, quelle relative agli stranieri detenuti in carcere e agli immigrati tossicodipendenti alla luce dei principi contenuti nella legge sull'immigrazione.
  2. La Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali conferma il principio di parità di trattamento tra cittadini italiani e stranieri extracomunitari titolari di permessi di soggiorno di lunga durata (almeno un anno) nella fruizione dei diritti sociali.
  3. A distanza di più di due anni dall'entrata in vigore della legge n. 40/98 l'INPS continua a non dare piena attuazione alle disposizioni relative alla parità di trattamento con i cittadini italiani degli stranieri titolari di permesso di soggiorno della durata di almeno un anno per quanto concerne la concessione dell'assegno sociale e delle prestazioni assistenziali d'invalidità. Una circolare della direzione centrale INPS dà istruzione di consentire la concessione dell'assegno sociale unicamente ai titolari di carta di soggiorno.
  4. La legge finanziaria per l'anno 2000 estende anche alle donne immigrate munite di carta di soggiorno le misure relative agli assegni di maternità per i figli nati a partire dal 1 luglio 2000, ma continuano a restare escluse le immigrate con permesso di soggiorno. Restano intatte le disposizioni per la concessione degli assegni familiari che discriminano i nuclei familiari misti e quelli composti da stranieri. I possibili rimedi giudiziari a tale discriminazione.
  5. Una circolare dell'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo afferma che il risarcimento del danno biologico conseguente ad un sinistro costituisce un diritto inviolabile dell'uomo collegato al diritto alla salute e dunque risarcibile allo straniero extracomunitario a prescindere dalla condizione di reciprocità e di regolarità del soggiorno in Italia.
  6. Il Ministero della Sanità definisce con propria circolare procedure e modalità per il riconoscimento dei titoli professionali sanitari conseguiti all'estero da parte dei cittadini extracomunitari già legalmente residenti in Italia ovvero che intendono trasferirsi in Italia per esercitare una professione sanitaria. Resa possibile l'assunzione di personale straniero anche da parte delle strutture sanitarie pubbliche. Con l'entrata in vigore del regolamento di attuazione e della direttiva sulla programmazione dei flussi di ingresso operativa la disciplina sul riconoscimento dei titoli di studio ai fini dell'esercizio delle libere professioni da parte di cittadini extracomunitari regolarmente soggiornanti.
  7. Decretata la ripartizione dello stanziamento del Fondo per le politiche migratorie per l'anno 2000 per le politiche di accoglienza e d'integrazione promosse dalle Regioni, l'assistenza ai rifugiati temporanei dalla Repubblica Federale di Jugoslavia (Kosovo) da parte del Ministero dell'Interno, l'accoglienza di immigrati e profughi nella regione Puglia, gli interventi del Dipartimento Affari Sociali ed il funzionamento del Comitato per la tutela dei minori stranieri, nonché per le attività del CNEL in materia di immigrazione e le necessità della Commissione per le politiche di integrazione. Definite dal Ministero per la Solidarietà Sociale le linee guida per la predisposizione dei programmi regionali di intervento per l'integrazione degli immigrati finanziati con i mezzi del Fondo nazionale per le politiche migratorie.
  8. Una circolare del Ministero dell'Interno ritiene pienamente compatibile con le misure di pubblica sicurezza l'uso nei documenti personali di fotografie ritratte con il capo coperto dal velo islamico purché i tratti del viso rimangano ben visibili.
  9. Richiamate nel regolamento relativo all'ordinamento penitenziario e alle misure privative e limitative della libertà alcune norme riferite alla peculiarità della condizione dei detenuti stranieri. Le circolari del Ministero di Grazia e Giustizia relative all'alimentazione dei detenuti stranieri di fede islamica e alla pratica religiosa diversa dalla cattolica negli istituti di pena.
  10. Definiti tutti gli strumenti giuridici per l'istituzione in ciascuna provincia dei Consigli territoriale per l'immigrazione previsti dalla legge sull'immigrazione.
  11. Definiti i criteri e le modalità per la selezione ed il finanziamento dei programmi di assistenza ed integrazione sociale a favore delle vittime della tratta di donne e minori ai fini di sfruttamento sessuale, in relazione all'attuazione delle misure di protezione sociale di cui all'art. 18 del TU sull'immigrazione. Già venuti in scadenza il 12 dicembre scorso i termini per la presentazione di domande di finanziamento dei progetti per l'anno 2000. L'uscita del regolamento applicativo della legge sull'immigrazione ed una successiva circolare del Ministero dell'Interno "correggono" quanto affermato in una precedente circolare amministrativa del Ministero dell'Interno circa le modalità del rilascio del permesso di soggiorno per motivi di protezione sociale. Prevista la sospensione dell'eventuale espulsione pregressa nell'ipotesi in cui per lo straniero sia proposta l'adozione delle misure di protezione sociale.
  12. Consegnata al Governo italiano la relazione della Commissione per le politiche di integrazione contenente le proposte di modifica della legislazione sull'acquisto della cittadinanza italiana.
  13. Il regolamento di attuazione della legge sull'immigrazione limita le possibilità di ricorso all'autocertificazione da parte dei cittadini extracomunitari che erano state prefigurate in base alle circolari dei Ministeri dell'Interno, di Grazia e Giustizia e dei Trasporti e della Navigazione, applicative delle norme in materia di semplificazione amministrativa. Una circolare del Ministero dell'Interno specifica che anche la dimostrazione della residenza anagrafica in Italia può essere oggetto di autocertificazione da parte dei cittadini extracomunitari .
  14. Soppresso definitivamente a partire dal 1 gennaio 2000 il prelievo sulla busta paga a carico del lavoratore extracomunitario nella misura dello 0,5%, previsto dall'art. 13 comma 2 della legge n. 943/86.
  15. Una storica sentenza della Corte di Cassazione estende il principio della risarcibilità del danno subito dal cittadino in relazione a provvedimenti della Pubblica Amministrazione che abbiano leso "interessi legittimi". Le possibili applicazioni nel campo della tutela degli immigrati.
  16. Con l'emanazione del regolamento di esecuzione e del decreto per la ripartizione del fondo per il diritto al lavoro dei disabili, definite tutte le disposizioni per la piena applicazione della legge 12 marzo 1999, n. 68, entrata in vigore il 18 gennaio 2000 e che riforma il sistema del collocamento obbligatorio. I cittadini extracomunitari invalidi civili pienamente equiparati ai cittadini italiani per l'accesso a tali agevolazioni all'inserimento nel mercato del lavoro.
  17. Pubblicato il testo dell'Accordo tra Governo, Regioni, Province, Comuni e Comunità montane per riorganizzare e potenziare l'educazione permanente degli adulti.
  18. Il Ministero dell'Interno rivede i termini per la definizione dei procedimenti amministrativi che lo riguardano, ivi compresi quelli relativi al trattamento dei cittadini stranieri e alle pratiche di cittadinanza
  19. Varate le disposizioni in attuazione della normativa comunitaria in materia di libertà di circolazione e stabilimento dei medici e di reciproco riconoscimento dei loro diplomi, certificati ed altri titoli.
  20. Il Ministero degli Affari Esteri proroga lo stato di necessità al rimpatrio dei cittadini italiani e dei loro familiari a carico, anche di cittadinanza straniera, dalla Repubblica di Eritrea, da quella di Croazia e di Bosnia Erzegovina. Prorogato lo stato di necessità al rimpatrio dall'Etiopia per i cittadini italiani ivi residenti con ascendente o coniuge eritreo ovvero in possesso anche di cittadinanza eritrea.

MINORI E DIRITTO DI FAMIGLIA

51. Una circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri fissa le disposizioni transitorie per le procedure di adozione internazionale ancora in itinere all'entrata in vigore della Convenzione dell'Aja sulla protezione dei minori e la cooperazione in materia di adozione internazionale. Le competenze della Commissione centrale per le adozioni nei casi di ingressi di minori stranieri non accompagnati e la speciale tutela prevista per il minore straniero solo che sia stato fatto entra in Italia per esigenze di soccorso.

52. Approvato il Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti dei minori per il biennio 2000/2001. Gli interventi prospettati dal Governo a favore dei minori stranieri non accompagnati e di quelli legalmente residenti.

53. Il Presidente del Comitato per i minori stranieri, Prof. Paolo Vercellone, diffonde un documento contenente osservazioni sulle competenze del comitato e sul necessario coordinamento con gli altri enti ed organi amministrativi e giudiziari coinvolti nel trattamento dei minori stranieri non accompagnati. Partecipando ad un convegno a Torino lo scorso 4 luglio, il Prof. Vercellone offre importanti chiarimenti e pareri sulle funzioni e i compiti del Comitato per i minori stranieri. L'ASGI, assieme ad altre associazioni di Torino, redige ed invia un appello alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e ai Ministeri competenti, invitandoli a chiarire le questioni irrisolte e problematiche relative al rilascio del permesso di soggiorno ai minori stranieri non accompagnati e ai diritti connessi a tale permesso di soggiorno.

54. La Corte di Cassazione conferma il limite all'applicazione della legge straniera nei rapporti di famiglia se i suoi effetti sono contrari all'ordine pubblico e ai principi fondamentali del nostro ordinamento e di quello internazionale. Negata l'applicazione della legge marocchina che non ammette l'istituto del riconoscimento della filiazione naturale.

55. L'applicazione in Italia della Convenzione de L'Aja sugli aspetti civili della sottrazione internazionale di minori.

 

 

RAZZISMO E DISCRIMINAZIONE

  1. Il Ministro dell'Interno scioglie con proprio decreto il movimento politico di estrema destra "Fronte Nazionale", dopo che l'autorità giudiziaria aveva accertato il suo coinvolgimento in atti di violenza a sfondo razziale.
  2. Il Centro Internazionale per i Diritti dei Rom (International Roma Rights Center) con sede a Budapest, pubblica un rapporto dettagliato sulle violazioni dei diritti e la segregazione razziale delle popolazioni Rom In Italia.

58. Un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri stabilisce l'organizzazione del Dipartimento Affari Sociali.

  1. La "legge Bassanini" ed il riordino delle competenze statali in materia di
  2. immigrazione. Istituita a partire dal 1 gennaio 2000 in seno al Ministero Affari Esteri

    la Direzione generale per gli italiani all'estero e le politiche migratorie.

    - ACCORDI INTERNAZIONALI

  3. Pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale gli accordi di riammissione delle persone in condizioni di irregolarità stipulati tra l'Italia e rispettivamente la Tunisia, l'Ungheria, l'Estonia.
  4. Previsti ulteriori finanziamenti per il completamento dei programmi di cooperazione a sostegno delle forze di polizia albanesi, in base a quanto previsto dal Protocollo d'intesa tra il Ministero dell'interno italiano e quello albanese concernente la consulenza e l'assistenza per la riorganizzazione delle forze di polizia albanesi.
  5. Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale l'Accordo tra il Governo italiano e quello austriaco sulla cooperazione di polizia
  6. Pubblicato il Memorandum sulla cooperazione di polizia tra la Repubblica Italiana e quella di Slovenia con riguardo anche alla materia della lotta contro l'immigrazione clandestina.
  7. Ratificati e resi esecutivi gli accordi di adesione dei governi di Svezia, Danimarca e Finlandia agli accordi di Schengen, nonché l'accordo di cooperazione tra gli Stati parte degli Accordi di Schengen e la Repubblica di Islanda ed il Regno di Norvegia per la soppressione dei controlli alle persone alle frontiere comuni.
  8. Entrati in vigore gli accordi bilaterali tra Italia e rispettivamente Regno del Marocco e Repubblica di Estonia in materia di reciproca promozione e protezione degli investimenti. Ratificato e reso esecutivo dal parlamento italiano il medesimo accordo con la Repubblica di Slovacchia. Con la nuova legge sull'immigrazione ed il varo del regolamento di attuazione non è più richiesta la condizione di reciprocità per l'acquisto di immobili ad uso abitativo da parte di immigrati stranieri.
  9. Ratificata e resa esecutiva in Italia la Convenzione n. 182 e la Raccomandazione n. 190 dell'OIL (organizzazione Internazionale del Lavoro) relativa alla proibizione delle forme peggiori di lavoro minorile e all'azione immediata per la loro eliminazione.
  10. Entrata in vigore la Convenzione n.181 e la raccomandazione n.188 dell'OIL (Organizzazione Internazionale del Lavoro) concernenti le agenzie per l'impiego privato.
  11. Ratificato e reso esecutivo l'Accordo tra Italia e Cuba, sottoscritto il 9 giugno 1998, per l'esecuzione delle sentenze penali ed il trasferimento delle persone condannate.
  12. Entrato in vigore il Trattato tra Italia e Bolivia sull'assistenza giudiziaria in materia penale.
  13. Entrato in vigore il trattato bilaterale tra Italia e Perù sull'assistenza giudiziaria in materia penale e quello sul trasferimento di persone condannate e di minori in trattamento speciale.
  14. Ratificato e reso esecutivo lo scambio di note tra Italia e Austria sul reciproco riconoscimento dei titoli e gradi accademici, fatto a Vienna il 28.01.1999. Esclusi dall'applicazione dell'accordo i cittadini dei paesi terzi.
  15. Aggiornato ed integrato l'accordo culturale dell'11 agosto 1955 tra Italia e Spagna sul reciproco riconoscimento dei titoli di studio superiori ed universitari.
  16. Entrato in vigore l'accordo tra Italia e Argentina sul riconoscimento dei titoli di studio a livello elementare e medio firmato a Bologna il 3 dicembre 1997.
  17. Ratificate e rese esecutive le Convenzioni con la Slovenia e la Croazia in materia di sicurezza sociale.
  18. Entrata in vigore la Carta sociale europea, firmata a Strasburgo il 3 maggio 1996.
  19. Entrato in vigore l'accordo tra il governo italiano e le Nazioni Unite per l'esecuzione delle sentenze del Tribunale penale internazionale per l'ex-Jugoslavia, firmato a L'Aja il 6 febbraio 1997.
  20. Sospesa nei confronti della Bosnia Erzegovina l'efficacia dell'accordo tra l'Italia e la ex Repubblica Socialista Federativa di Jugoslavia sul reciproco riconoscimento dei titoli di studio universitari, sottoscritto a Roma il 18 febbraio 1983.