Resoconto stenografico dell'Assemblea
Seduta n. 816 del 29/11/2000
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(Rinvio del seguito del dibattito - A.C. 5381)

PRESIDENTE. Presidente Jervolino, so che la Commissione ha completato l'esame degli articoli fino al 4. Mi dica come ritiene più utile procedere.

ROSA JERVOLINO RUSSO, Presidente della I Commissione. Il Comitato dei nove ha completato ieri il proprio lavoro e ha espresso il parere su tutti gli emendamenti, ma il Comitato pareri della Commissione bilancio ha potuto esaminare il provvedimento solo fino all'articolo 4. Non abbiamo ancora ricevuto un parere scritto ma sappiamo quali sono i rilievi della Commissione bilancio e quindi le chiederei di sospendere l'esame del provvedimento all'articolo 4.

PRESIDENTE. La Commissione bilancio propone una serie di condizioni che vanno recepite in emendamenti.


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ROSA JERVOLINO RUSSO, Presidente della I Commissione. Come dicevo, non ho ancora un parere scritto ma in base alle notizie che ho ricevuto per le vie brevi possono dire che alcune condizioni sono indubbiamente accettabili.

PRESIDENTE. Presidente Jervolino, mi scusi se la interrompo, ma visto lo stato delle cose mi domando se sia il caso di cominciare l'esame del provvedimento o di passare al successivo punto all'ordine del giorno, in modo che il Comitato dei nove possa valutare le condizioni poste dalla Commissione bilancio e, se ritiene, presentare gli emendamenti che recepiscono tali condizioni. In tal modo, si potrebbe compiere un lavoro più completo. Le chiedo, dunque, di esprimere il suo parere in proposito.

ROSA JERVOLINO RUSSO, Presidente della I Commissione. Signor Presidente, un rinvio sarebbe più logico ed armonico e darebbe modo di aggiornarsi anche agli altri colleghi del Comitato dei nove che non abbiano avuto notizia del lavoro del Comitato pareri della V Commissione.

GIACOMO GARRA. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

GIACOMO GARRA. Signor Presidente, malgrado l'importanza della proposta all'esame dell'Assemblea, vi sono ragioni per le quali è forse preferibile non iniziare la discussione; infatti, il mio articolo aggiuntivo 2.01 è stato accantonato e mi risulta che il Comitato dei nove non si sia ancora espresso al riguardo. Pertanto, dovremmo addirittura interrompere l'esame del provvedimento all'articolo 2. Aggiungo che ieri è accaduto un piccolo disguido e, pertanto, vorrei rivolgere una vivissima preghiera al relatore e al presidente della Commissione. Infatti, intorno alle 15 di ieri, il rappresentante del Governo si è dovuto recare al Senato; successivamente, sono ripresi i lavori del Comitato dei nove (come era giusto che fosse) ai quali però non sono stato in grado di partecipare; pertanto, auspico un ulteriore ripensamento del Comitato dei nove. Ho voluto, dunque, esprimere alcune ragioni per aderire all'ipotesi di rinvio della discussione.

FILIPPO MANCUSO. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Onorevole Mancuso, sulla questione è già intervenuto un collega del suo gruppo.

FILIPPO MANCUSO. Ma io vorrei intervenire più in generale, signor Presidente.

PRESIDENTE. Prego, onorevole Mancuso.

FILIPPO MANCUSO. Signor Presidente, vorrei che si valutasse il seguente aspetto. La normativa in esame è quanto di più approvabile si possa immaginare; proprio per questo, solleciterei una modalità attraverso la quale pervenire alla possibile eliminazione di quelli che a me sembrano errori tecnici che la offendono e che riguardano l'aspetto processuale.

PRESIDENTE. Mi scusi, onorevole Mancuso, ma non posso darle oltre la parola. Lei comprenderà che stiamo discutendo di un'altra questione.

FILIPPO MANCUSO. Ma non ho altro mezzo per far palesi queste mie osservazioni!

PRESIDENTE. Potrà farlo dopo, quando tratteremo la materia.

FILIPPO MANCUSO. Veda lei, signor Presidente, perché andiamo incontro al rischio di approvare una bella legge, brutta.

PRESIDENTE. Onorevole Mancuso, stiamo decidendo se andare incontro a tale rischio, oppure no.


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ROSA JERVOLINO RUSSO, Presidente della I Commissione. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

ROSA JERVOLINO RUSSO, Presidente della I Commissione. Signor Presidente, sentite la varie motivazioni, credo che la cosa più logica sia sospendere l'esame del provvedimento. Detto questo, vorrei rivendicare con forza due aspetti. In primo luogo, ieri il Comitato dei nove ha lavorato a lungo e seriamente. Ho molto rispetto per gli impegni personali dei colleghi, ma non ne sono responsabile e ritengo che i disguidi personali non inficino la validità del lavoro del Comitato dei nove.
In secondo luogo, vorrei precisare che la Commissione e il Comitato dei nove tengono molto al provvedimento in esame e, dunque, il rinvio deve essere d'ordine tecnico, necessario per poter esaminare i rilievi del Comitato pareri della V Commissione e non tale da generare una sospensione sine die.
Per quanto riguarda poi il giudizio sul contenuto del provvedimento, voglio ricordare che esiste il meccanismo specifico della presentazione degli emendamenti: i colleghi, dunque, possono presentare emendamenti, che verranno posti in discussione.

PRESIDENTE. Colleghi, vi chiedo se vi sono obiezioni a rinviare l'esame del provvedimento al massimo a domani o a martedì prossimo, per consentire a tutti i colleghi di esaminare compiutamente il parere della Commissione bilancio e permettere al Comitato dei nove di completare il suo esame su quelle osservazioni, in modo da poter fare un esame complessivo.

ALBERTO LEMBO. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

ALBERTO LEMBO. Signor Presidente, la proposta è senz'altro condivisibile, però ci troviamo di fronte ad alcuni aspetti procedurali certamente molto complessi. Se è vero, infatti - e concordo con quanto diceva la presidente Jervolino -, che ieri il Comitato dei nove ha lavorato a lungo, addirittura quattro o cinque ore, sul testo e sugli emendamenti che erano alla nostra attenzione, sapevamo comunque che era in sospeso la questione della pronuncia da parte della Commissione bilancio. Ora, l'articolazione stessa del parere di tale Commissione, molto dettagliato ed incisivo, ci mette di fronte, come è stato già detto, alla necessità di ripensare ad una serie di emendamenti che permettano di correggere il tiro e di ricercare quelle forme di copertura che avevamo lasciato in sospeso, non avendo certezze.
Credo quindi sia più utile e più prudente rinviare l'esame del provvedimento a martedì prossimo, perché ritengo sia veramente difficile potervi provvedere domani: in questo modo avremo tempo non solo per lo studio, ma anche per la formalizzazione degli emendamenti e martedì saremo senz'altro in grado di affrontare l'argomento.

PRESIDENTE. Mi sembra che sia un saggio orientamento.
Non essendovi obiezioni, rimane stabilito il rinvio del seguito dell'esame del provvedimento a martedì prossimo.

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