Allegato A
Seduta n. 830 del 20/12/2000


Pag. 70


...

(A.C. 5808 - sezione 8)

ORDINI DEL GIORNO

La Camera,
premesso che:
il flusso delle immigrazioni clandestine avviene maggiormente sulle coste calabresi e non vi sono strutture, mezzi e forze dell'ordine a sufficienza non solo per arginare il fenomeno, ma anche per accogliere adeguatamente sotto il profilo umanitario la massa di gente composta soprattutto da donne e bambini;

impegna il Governo

a prestare maggiore attenzione nei confronti della regione Calabria in considerazione delle questioni esposte in premessa per cui è necessario destinare maggiori risorse economiche verso le strutture preposte all'accoglienza e potenziare i mezzi e il numero delle forze dell'ordine per tali servizi.
9/5808/1. Bergamo, Napoli, Aloi, Colosimo, D'Ippolito, Matecena, Fino.

La Camera,
premesso che:
il Ministero dell'interno insieme all'ACNUR ed all'ANCI ha definito un progetto pilota per i richiedenti asilo e per coloro che sono soggetti a protezione umanitaria per una rete di strutture di accoglienza agli immigrati;
per tale progetto era stato richiesto uno stanziamento iniziale di 40 miliardi, ma ad oggi è stata concessa solo una somma corrispondente a circa la metà della richiesta;
la rete di strutture di accoglienza sparse nel territorio nazionale con il coinvolgimento dei Comuni, anche attraverso Enti, Associazioni No-profit e del volontariato sociale, IPAB ecc., renderebbe più agevole procedere alla sistemazione di profughi ed immigrati eliminando i gravi disagi che si verificano quasi quotidianamente nelle località più esposte al fenomeno;

impegna il Governo

per il prossimo futuro a reperire risorse adeguate per potenziare e dare continuità al succitato progetto pilota.
9/5808/2. (Testo così modificato nel corso della seduta)Saia, Moroni, Maura Cossutta, Boato, Nardini.

La Camera, premesso che:
quest'anno, già all'inizio della stagione turistica, le imprese del settore turistico non hanno potuto più assumere lavoratori extracomunitari stagionali in quanto, per tali impieghi, si era già esaurita la quota prevista dal flusso programmato per l'anno 2000;
gli operatori di questo importante e vitale comparto economico hanno la necessità di rivolgersi, soprattutto per i lavori stagionali a tempo determinato a cittadini extracomunitari a causa dei limiti della domanda nazionale;

impegna il Governo

a valutare concretamente, di concerto con le regioni e le associazioni imprenditoriali, l'effettivo fabbisogno di manodopera stagionale soprattutto nel comparto produttivo e turistico del nord-est;


Pag. 71


a definire, nell'ambito del flusso annuale programmato per l'anno 2001, una quota di lavoratori extracomunitari per lavori stagionali, adeguata alle richieste espresse dalle imprese del settore produttivo, ricettivo-alberghiero e turistico in particolare.
9/5808/3. Pezzoli, Scarpa Bonazza Buora, Scaltritti, Collavini, Lembo.

La Camera, premesso che:
l'entrata in vigore della Convenzione di applicazione dell'Accordo di Schengen comporta come è noto l'eliminazione dei controlli alle frontiere interne e il loro trasferimento alle frontiere esterne, a vantaggio delle parti contraenti, i cui interessi devono essere presi in considerazione dagli addetti ai controlli al fine di non ledere i contenuti dell'Accordo stesso;
il non ledere i contenuti dell'Accordo significa, come è noto, il controllo approfondito delle persone straniere, all'ingresso e all'uscita, che non comprende solamente la verifica dei documenti di viaggio e delle altre condizioni di ingresso, soggiorno, di lavoro e di uscita, bensì anche l'individuazione e la prevenzione di minacce per l'ordine pubblico delle parti contraenti;
il controllo della circolazione delle persone provenienti da Stati che non sono parti dell'Accordo e della Convenzione ha carattere di priorità, e la sorveglianza delle frontiere esterne, sia terrestri che marittime, sia nel che al di fuori dell'orario di apertura è necessaria ad impedire l'attraversamento non autorizzato della frontiera, a lottare contro la criminalità transfrontaliera e ad attuare o disporre misure contro le persone entrate illegalmente;
la Convenzione di applicazione dell'Accordo prevede il rifiuto di ingresso qualora uno straniero non soddisfi le condizioni d'ingresso;

impegna il Governo

nell'interesse di quei principi di rispetto della legalità e di garanzia della sicurezza dei cittadini dei Paesi parte e dell'ordine pubblico di ciascuna delle parti, ad adottare ogni iniziativa di sua competenza affinché si pervenga in tempi rapidi alla eliminazione della possibilità per lo straniero espulso di fruire di un termine per lasciare il territorio dello Stato.
9/5808/4. Fontan, Stucchi.

La Camera, premesso che:
spesso le forze di polizia lamentano scarsa collaborazione delle autorità diplomatico-consolari straniere nell'attività di riconoscimento del cittadino straniero illegalmente presente nel territorio;

impegna il Governo

affinché le ratifiche di accordi di partenariato e cooperazione con paesi dai quali provengono o si supponga provengano flussi immigratori illegali, siano vincolate all'attivazione da parte del paese estero di efficienti e verificabili programmi di controllo e repressione di fenomeni di immigrazione irregolare verso l'Italia.
9/5808/5. Luciano Dussin, Stucchi.

La Camera,
ricordando le disposizioni contenute nell'articolo 2 del trattato dell'Unione europea in materia di spazio, di libertà, sicurezza, giustizia;
ricordando che nel marzo 1996 gli Stati membri avevano già avviato i negoziati per una convenzione intesa a stabilire un sistema definitivo di identificazione, basato sul confronto delle impronte digitali dei richiedenti asilo;
ricordando, qualora ve ne sia necessità, del progetto europeo EURODAC per il rilevamento e raccolta, da parte degli Stati membri, dei dati dattiloscopici degli individui che entrano irregolarmente in una frontiera esterna;
evidenziando inoltre che il controllo della circolazione delle persone provenienti


Pag. 72

da Stati che non sono parti dell'Accordo e della Convenzione di Schengen ha carattere di priorità, e la sorveglianza delle frontiere esterne, sia terrestri che marittime, sia nel che al di fuori dell'orario di apertura è necessario ad impedire l'attraversamento non autorizzato della frontiera, a lottare contro la criminalità transfrontaliera e ad attuare o disporre misure contro le persone entrate illegalmente;

impegna il Governo

ad introdurre in Italia il rilievo fotodattiloscopico per sostenere il progetto europeo della banca dati EURODAC.
9/5808/6. Stucchi.

La Camera,
in occasione del voto finale sulla proposta di legge n. 5808-A,
considerato che:
la disposizione di cui all'articolo 22, comma 9 del testo unico consente al lavoratore licenziato o dimesso di essere iscritto nelle liste di collocamento per almeno un anno, e di ottenere una proroga del premesso di soggiorno in caso di scadenza anteriore alla conclusione di detto anno;
la disposizione citata costituisce un vantaggio non solo per il lavoratore, ma per il sistema produttivo italiano, giacché consente la permanenza in Italia e la successiva occupazione di personale via via più esperto;

impegna il Governo

ad adottare tutte le misure necessarie a chiarire, in sede interpretativa, che la disposizione di cui all'articolo 22, comma 9 del testo unico si applica anche più volte.
9/5808/7. (Testo così modificato nel corso della seduta)Moroni.

La Camera,
considerato che, se mantenuta con riferimento agli «asilanti», la previsione di sanzioni a carico dei vettori che conducono alla frontiera uno straniero privo di documenti rischia in concreto di rendere impossibile l'esercizio del loro diritto ad eventuali richiedenti asilo,

impegna il Governo

ad adoperarsi per favorire il concreto esercizio di un diritto inviolabile sancito dall'articolo 10 della Costituzione.
9/5808/9. Maura Cossutta, Moroni.

La Camera, premesso che:
in tantissime località turistiche del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, a fronte della irreperibilità di manodopera locale, gli imprenditori turistici sempre più spesso, si rivolgono a cittadini extracomunitari;
la stessa cosa si verifica in tanti altri settori dell'economia, da quello agricolo a quello industriale ed edile;
oltre all'insufficienza delle quote di ingresso, troppo spesso si assiste al fatto che gli uffici provinciali del lavoro non sono in grado di rilasciare le prescritte autorizzazioni nei tempi previsti dalla legge, determinando notevole disagio alle imprese turistiche;

impegna il Governo

ad attivarsi per un aumento delle quote di ingresso adeguato a soddisfare le richieste di quegli imprenditori che garantiscono al lavoratore extracomunitario reddito ed alloggio;
a promuovere una semplificazione di tutte le procedure anche attraverso l'istituzione dello sportello unico.
9/5808/10. (Testo così modificato nel corso della seduta) Basso.