Ministero dell'InternoCircolare …..oggetto: Visti d'ingresso per motivi familiari

 

Il Ministero degli Affari Esteri ha impartito apposite direttive ai propri organi periferici, d'intesa con questo Dicastero e con quello del Lavoro e Previdenza Sociale, affinché venga limitato il rilascio del visto di ingresso per motivi familiari al solo visto nazionale, modificando così quanto disposto dalla circolare n. 8 emanata da quel Ministero il 17.9.1997. e trasmessa da questo Dipartimento ai Sigg. Questori con circolare n. 55.9/443/215895/2/4/4/1^ Div. del 30.9.1997:

Nei casi in cui veniva fin qui utilizzato il visto per motivi familiari di breve durata (fino a 90 giorni) d'ora in avanti verranno rilasciati, in. attesa della revisione della suddetta circolare 8/97, visti per motivi turistici (familiari a seguito di titolari di visto per affari, per studio, per missione, per gara sportiva, per invito) o per cure mediche (accompagnatori e familiari stretti).

Tale iniziativa è stata determinata dalla constatazione che alcuni stranieri, entrati in Italia con visti per motivi familiari, riconducibili a situazioni transitorie (es. familiare che accompagni il titolare di un visto di ingresso per affari o cure mediche o per altre motivazioni) essendo in possesso di analogo permesso di soggiorno. hanno richiesto di poter svolgere attività lavorative, in base a quanto previsto dagli art.6 e 27 del decreto legislativo 286/98.

Tanto premesso si comunica per opportuna conoscenza, anche al fine di segnalare eventuali difformità di indirizzo da parte delle Rappresentanze Diplomatiche italiane, da verificare al momento del rilascio del permesso di soggiorno che, come noto, deve avere "indicazione identica a quella menzionata nel visto" (atr. 5 comma 4 decreto legge 286/98).

Il Capo della Polizia