1) Costituzione di un ALBO DI ACCESSO aperto alle associazioni italiane e straniere, senza scopo di lucro, previa domanda del rappresentante legale ed esibizione dello statuto.

2) Prevedere un ORARIO FISSO giornaliero per le visite delle associazioni di volontariato.

3) Rendere possibili denuncie e reclami da parte dei cittadini ospiti dei Centri di permanenza attraverso l’istituzione di una cassetta postale nell’area del centro. Le denuncie e i reclami devono essere indirizzati e presi in visione dalla commissione di cui al punto 4.

4) Separare la struttura che ospita clandestini, da quella che ospita stranieri imputati di gravi reati e da quella che ospita i richiedenti asilo politico.

5) Costituire una COMMISSIONE formata da funzionari del Ministero degli Interni, da rappresentanti delle associazioni italiane e straniere iscritte nell’albo di accesso e da rappresentanti della Commissione Europea per i diritti umani, con i seguenti compiti:

Verificare il rispetto dei diritti dell’uomo e delle leggi vigenti nei centri di permanenza temporanea

Esaminare i reclami e le richieste delle persone accolte nei Centri o delle associazioni iscritte nell’albo di cui al punto 1)

Consentire le visite di eventuali familiari, avvocati o consulenti legali, medici. Rappresentanti di comunità religiose o conoscenti di persone presenti nei Centri su loro richiesta ed esibizione di un documento di identità

Suggerire proposte migliorative delle condizioni di vita dei Centri

Inviare annualmente un rapporto sulla situazione dei Centri di permanenza temporanea al Ministero degli Interni e alla I Commissione permanente della Camera e del Senato.

Restando in attesa di un gentile riscontro in relazione alle proposte presentate,

Cordialmente

Roma 21/1/2000

Loretta Caponi