UNHCR/ACNUR

ETIOPIA-ERITREA

1 giugno 2000

 

 

In breve:

- L’UNHCR si prepara ad avviare il programma di assistenza per migliaia di sfollati in Eritrea che hanno abbandonato le proprie case a causa del conflitto con l’Etiopia

- Sarebbero circa 150mila gli sfollati eritrei, in urgente bisogno di assistenza, dislocati lungo il confine con il Sudan

- Sono finora più di 41mila i rifugiati eritrei registrati dall’UNHCR in Sudan

- Oltre 450 rifugiati sono arrivati durante il fine settimana via mare nello Yemen, altri 250 a Gibuti

 

Eritrea

E' in fase di attuazione l'operazione di emergenza dell'UNHCR a sostegno di una parte delle centinaia di migliaia di persone fuggite dalle proprie case a causa del conflitto con l’Etiopia. Molti degli attuali sfollati sarebbero già fuggiti in precedenza e poi rimpatriati, e avrebbero già beneficiato dell'assistenza dall’UNHCR.

A seguito della richiesta di assistenza del governo eritreo, l’UNHCR sta dispiegando personale per coordinare le operazioni umanitarie nel paese, soprattutto nelle aree dove, dalla fine della guerra per l’indipendenza nel 1991, sarebbero rientrati molti di coloro che erano fuggiti in Sudan. Sarà inoltre presto lanciato dall’UNHCR un appello per ottenere i finanziamenti di emergenza necessari per l’operazione.

Sono stati inoltre inviati aiuti umanitari ad Asmara per il previsto programma di rimpatrio volontario dei circa 160mila rifugiati eritrei rimasti per circa trent’anni in una dozzina di campi del Sudan. Il rimpatrio avrebbe dovuto cominciare il mese scorso, ma è tuttora sospeso a causa della ripresa degli scontri tra Etiopia ed Eritrea. Nel frattempo gli aiuti sono stati requisiti dalle autorità eritree e distribuiti agli sfollati.

L’UNHCR è particolarmente preoccupato per le notizie - provenienti da varie fonti - secondo le quali oltre 150mila persone fuggite dai recenti combattimenti sarebbero dislocate lungo il confine eritreo, sprovviste di cibo e acqua. Tra queste, 50mila sarebbero accampate nel Centro agricolo Mohamed Ali Hassan, un’azienda agricola poco a sud della città abbandonata di Tesseney, a pochi chilometri dalla frontiera con il Sudan. Secondo rifugiati che arrivano in Sudan, una volta terminate le provviste, essi sarebbero pronti a spostarsi in Sudan.

Il personale UNHCR ad Asmara è in attesa della conferma dell’annuncio da parte etiopica del ritiro dall’Eritrea, prima di poter accedere senza impedimenti alla popolazione colpita.

Sudan

Sono circa 41mila i richiedenti asilo eritrei giunti nella provincia di Kassala, in Sudan, nelle ultime tre settimane, registrate dall’UNHCR. Durante gli ultimi due giorni, l’afflusso è proseguito, seppure a ritmo più lento.

La maggior parte dei nuovi arrivati proviene dal centro Mohamed Ali Hassan e ha pagato l'equivalente di una cifra che va da 100 a 300 dollari per noleggiare camion che li trasportasse in Sudan. L’UNHCR è preoccupato per le gravi condizioni di molti dei 50mila sfollati che sarebbero ancora ammassati nella fattoria e che non possono permettersi di pagare il trasporto in Sudan. Inoltre, le scorte di viveri al centro agricolo stanno per terminare.

In Sudan finora l’UNHCR ha registrato 22mila rifugiati a Lafa, 11mila a Gulsa, 3.600 a Gerhef, 2.600 a Shagarab e altri mille nei due piccoli campi di Deman e Um Safir.

Con un ponte aereo, l’UNHCR sta trasportando in Sudan aiuti umanitari di emergenza. Un Airbus 300 dovrebbe arrivare oggi pomeriggio a Karthoum con 42 tonnellate di teli di plastica, set da cucina e kit medici provenienti da Copenhagen e dal Cairo.

Finora, sono state consegnate al Comitato sudanese per i rifugiati (Cor) 2.400 tende da distribuire ai rifugiati che arrivano nelle regioni più calde e aride, oltre a coperte, set da cucina, sapone e biscotti iperproteici. Il comitato governativo costituisce il principale partner operativo dell’UNHCR in Sudan. Anche alcune Organizzazioni non governative (Ong) internazionali e locali collaborano con l’UNHCR nelle operazioni umanitarie.

Yemen e Gibuti

Circa 450 richiedenti asilo, per la grande maggioranza eritrei, sono arrivati via mare nello Yemen, mentre altri 250 sono arrivati a Gibuti, via terra. L’UNHCR si sta preparando per l’arrivo di altri rifugiati, provenienti soprattutto dalla regione eritrea di Asab, in questi due paesi. Tra gli arrivi, vi erano diversi gruppi di etiopi e di sudanesi.

 

 

 

 

 

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