Il manifesto, 10 Giugno 2000

  

La coerenza di Bolaffi

Caro direttore, il manifesto di giovedì scorso ha pubblicato un articolo di Sergio Briguglio, (Nel labirinto delle regole) sul problema degli immigrati privi di permesso di soggiorno presenti nel nostro paese, che polemizza con un intervento di Guido Bolaffi pubblicato dal Corriere della Sera. Non voglio entrare ora nel merito di questo dibattito, ma esprimere la mia indignazione per la pesante insinuazione espressa da Briguglio nei confronti di Bolaffi nelle righe conclusive del suo articolo, in cui si sostiene che Bolaffi avrebbe preso le distanze dal "sinistrismo" perché "i sondaggi prospettano imminente un governo Berlusconi". Poiché Guido Bolaffi non è solo un opinionista del Corriere, ma anche il mio capo di gabinetto voglio precisare quanto segue. 1. Bolaffi, che si occupa da anni dei problemi dell'immigrazione, ha sostenuto con coerenza e coraggio le sue tesi in ogni stagione politica. 2. E' da quattro anni un intelligente e leale collaboratore, gode della mia piena fiducia e sa perfettamente distinguere il suo ruolo di studioso e di opinionista da quello di capo di gabinetto di un ministro in carica. Voglio infine auspicare che il dibattito, tanto più su una materia così delicata e nello stesso tempo così rovente come le politiche per l'immigrazione, per quanto polemico e conflittuale possa essere, non debba più scadere nell'insulto, nella calunnia, né usare il metodo delle "liste di proscrizione". Cordialmente

Livia Turco