COMUNICATO STAMPA

 

31.07.2000

 

 

 

KOSOVARI IN ITALIA,

UN POPOLO DIMENTICATO…

 

Da ormai quattro settimane giace alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, in attesa della firma del Presidente Amato, una direttiva che prevede delle soluzioni per i profughi kosovari tuttora presenti in Italia.

Il Consiglio Italiano per i Rifugiati, la Casa dei Diritti Sociali, l’Istituto Consorzio di Solidarietà, il Centro Astalli ed altre organizzazioni umanitarie, dopo una serie di inutili sollecitazioni, volte anche a garantire la volontarietà del rimpatrio, hanno deciso di attirare l’attenzione pubblica su questo tema invitando tutti a partecipare alla manifestazione prevista

Mercoledì 2 agosto alle ore 10.00

in Piazza Montecitorio

allo scopo di essere ricevuti dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Il 30 giugno sono scaduti i permessi di soggiorno rilasciati alle persone provenienti dalle zone di guerra dell’area balcanica. La situazione del Kosovo rimane tuttavia molto difficile. Nonostante i grandi sforzi compiuti dalla comunità internazionale, permane tuttora una situazione di insicurezza e di violenza generalizzata con diffusa violazione dei diritti umani fondamentali.

Molti rifugiati del Kosovo presenti ancora in Italia appartengono alle minoranze Rom e Goranj, altri sono Serbi. Tutti rischiano ancora gravi discriminazioni e persecuzioni nella loro terra d’origine. Da più di un mese sono scadute le misure di protezione temporanea a favore di questi profughi, ma l’emergenza non può considerarsi cessata del tutto, né sussistono le condizioni per un loro rientro in condizioni di dignità e sicurezza.

Il Governo italiano ha deciso di non prevedere ulteriori proroghe delle misure straordinarie di protezione. Ciò comunque non giustifica il perdurare della situazione di forzata irregolarità in cui si trovano migliaia di kosovari che — per giustificati motivi — non possono ritornare nelle rispettive aree di origine. Ad oggi è stato previsto solo un programma di rimpatrio assistito e protetto organizzato dall’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), su incarico del Governo italiano, d’intesa con il Ministro dell’Interno e con l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (ACNUR), con scadenza il 31 agosto.

 

 

 

 

Per ulteriori informazioni: Ufficio Stampa CIR - Alessandra Napolitano

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