GRUPPO DI RIFLESSIONE

di organismi ed associazioni di ispirazione religiosa

attivi nel campo delle migrazioni

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CARITAS ITALIANA Segreteria: Via Firenze, 38 - 00184 ROMA

COMUNITA' DI S.EGIDIO Tel. 06/4890.5101 - Fax 48.28.728

CSER

FEDERAZIONE DELLE CHIESE EVANGELICHE IN ITALIA

FONDAZIONE MIGRANTES DELLA CEI

GRUPPO MARTIN BUBER EBREI PER LA PACE

JESUIT REFUGEE SERVICE

OSA

UCSEI

YWCA-UCDG

 

 

 

Alla c.a. di

On. Enzo Bianco

Ministro dell'interno (fax: 06-46549534)

p.c.: Dr. Fernando Masone

Capo della Polizia (fax: 06-46549681)

 

2 pagine

 

 

 

 

Egregio Signor Ministro

ci viene segnalato come, in diverse occasioni, cittadini stranieri irregolarmente soggiornanti in Italia siano stati fatti oggetto di un provvedimento di espulsione all'atto della loro spontanea uscita dal territorio nazionale attraverso un valico di frontiera autorizzato.

Qualora queste segnalazioni risultassero fondate, gli stranieri in posizione analoga sarebbero dissuasi dal procedere ad un rimpatrio volontario, dal momento che il provvedimento di espulsione cui andrebbero inevitabilmente incontro li graverebbe di un divieto di reingresso in Italia per cinque anni.

Risulterebbe allora preclusa un'importante possibilita' di restituzione alla legalita' del residuo bacino di immigrazione irrgolare, consistente - appunto - nel ritorno dello straniero in patria e nella richiesta di un regolare visto di ingresso, a valle del reperimento, in Italia, di una chiamata nominativa o di una sponsorizzazione nell'ambito delle quote fissate dal decreto-flussi. Una tale procedura, oltre ad obbedire a criteri di buon senso, appare la sola cui lo straniero attualmente in posizione illegale possa fare ricorso, nell'ipotesi che non si voglia provvedere all'emanazione di un nuovo provvedimento di sanatoria.

Confidiamo quindi che siano date le disposizioni necessarie ad evitare, per il futuro, l'adozione di sanzioni di qualunque genere a carico degli stranieri in uscita dall'Italia, e che sia concessa la speciale autorizzazione di cui all'art. 13, co. 13, del Testo Unico sull'immigrazione, in presenza di una motivata richiesta di visto di ingresso per motivi di lavoro, di famiglia, di studio, etc., per quegli stranieri che siano incorsi nel provvedimento di espulsione nelle suddette circostanze.

 

Con i migliori saluti

 

 

 

 

Annemarie Dupre'

p. Gruppo di Riflessione

 

 

Roma, 15 Maggio 2000