UNHCR/ACNUR
22 marzo 2000
EMERGENZA KOSOVO: UN BILANCIO
Le operazioni dellAlto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati in Kosovo dalla fine dei bombardamenti ad oggi
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Il personale dellAlto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) è rientrato in Kosovo il 13 giugno 1999, il giorno dopo che le forze della Nato erano entrate nella provincia, a conclusione della campagna di bombardamenti. Subito sono stati riattivati sette uffici nelle principali città del Kosovo: Pristina, Djakovica, Gnjilane, Kosovska Mitrovica, Pec, Prizren, Urosevac.…
Più di 820mila rifugiati hanno fatto ritorno nella provincia, oltre 125mila dei quali grazie a un programma organizzato dallUNHCR, principalmente da paesi fuori dellarea balcanica.…
Il processo di rimpatrio è tuttora in atto, soprattutto da Svizzera e Germania. Il ritmo dei rimpatri dovrebbe crescere ulteriormente nel corso del 2000.…
Nei mesi di giugno e luglio 1999, sono state svolte valutazioni sul livello di distruzione degli alloggi su circa 2mila città e villaggi del Kosovo, per determinare le priorità di intervento nelle 1.100 comunità che hanno subito danni dalla guerra. Circa 47mila abitazioni sono state completamente distrutte, mentre 60mila sono state gravemente danneggiate ma sono state considerate riparabili.…
LUNHCR ha quindi coordinato il più imponente programma per la ristrutturazione degli alloggi mai intrapreso, per assistere centinaia di migliaia di albanesi del Kosovo durante il loro primo inverno dopo la guerra e per fornire loro almeno una stanza abitabile e riscaldata.…
Oltre 55mila kit per le riparazioni di emergenza degli alloggi sono stati distribuiti dallAlto Commissariato, in collaborazione con Usaid (Ufficio statunitense per gli aiuti umanitari) ed Echo (European community humanitarian office).…
Altri 10mila kit per la riparazione dei tetti, contenenti travi pesanti e teli di plastica da copertura, sono stati finora distribuiti da UNHCR e Usaid per ricostruire i tetti delle case danneggiate. Sono inoltre in atto programmi di ricostruzione diretti dallUnmik ed altre agenzie.…
LAlto Commissariato ha ristrutturato 95 edifici scolastici e strutture ospedaliere danneggiati nel corso del conflitto e per il lungo abbandono. Sono stati anche forniti carburante per riscaldamento e stufe a legna.…
Oltre 26mila persone possono essere alloggiate in 113 centri collettivi ristrutturati dallUNHCR dislocati in tutto il Kosovo. Attualmente solo 6mila posti sono occupati, principalmente da sfollati di vari gruppi etnici costretti a fuggire dai propri villaggi alla fine del 1999 a causa del peggioramento delle condizioni di sicurezza, e non per la mancanza di alloggi.…
Circa 420 famiglie nelle aree di Mitrovica e Vucitrn la cui casa è stata distrutta e che non hanno trovato alloggio presso famiglie, alloggiano in prefabbricati costruiti sul luogo, nellambito di uniniziativa finalizzata anche a riavviare leconomia locale.…
LUNHCR ha distribuito in Kosovo: 26mila stufe; 60mila metri cubi di legna da ardere a famiglie vulnerabili; 61 tonnellate di abbigliamento invernale, compresi giubbotti e scarponi, per i bambini e le donne del Kosovo e altri 9 vagoni di indumenti; 820mila coperte; 440mila materassi; 63.500 sacchi a pelo e centinaia di migliaia di kit igienici, taniche per lacqua, set da cucina e altri articoli.…
LUNHCR ha messo a disposizione 55 autocarri per la raccolta di rifiuti nei centri urbani, già utilizzati in Albania.…
Sono state inoltre allestite otto linee di autobus per garantire una minima libertà di movimento alle minoranze non albanesi.…
LAlto Commissariato ha attivato cinque centri di consulenza legale per fornire a tutti i kosovari - albanesi, serbi, rom e altri - assistenza legale gratuita in molti centri urbani.…
Il Centro delle Nazioni Unite per il coordinamento dellazione contro le mine, che opera in collaborazione con lUNHCR, ha coordinato unopera di sminamento su 2,2 milioni di mq in tutto il Kosovo.…
Durante linverno 1999/2000, il partner operativo dellUNHCR nel settore dello sminamento - Mine-Tec - ha svolto un ruolo chiave nelle zone di confine e lungo le principali linee elettriche che entrano in Kosovo.…
Il Centro informazione umanitaria di Pristina contribuisce, con il sostegno dellUNHCR, a coordinare lattività di oltre 300 organizzazioni non governative locali e internazionali. Il personale dellAlto Commissariato incontra settimanalmente le Ong.
La situazione delle minoranze in Kosovo
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Ciò che desta più preoccupazione in Kosovo è la situazione delle minoranze per le quali diventa sempre più difficile condurre una vita normale. La motivazione etnica infatti continua a svolgere un ruolo determinante nella maggior parte dei crimini e al momento non sembrano esservi le condizioni per uninversione di tendenza, in particolare dopo la nuova esplosione di violenza che nel mese di febbraio ha sconvolto la città di Kosovska Mitrovica. Gli episodi di violenza ai danni delle minoranze del luogo, come evidenziato dallultimo rapporto UNHCR/Osce, tuttavia non consistono soltanto in aggressioni mortali, ma si manifestano anche in diffuse intimidazioni e molestie di vario genere e gravità, e con differenze a seconda del gruppo etnico. Se ad esempio si può parlare di un relativo miglioramento della situazione dei vari gruppi rom del Kosovo - si stima che siano circa 30mila - lo stesso non può dirsi del trattamento che subiscono i serbi del Kosovo (oltre 100mila) e i cosiddetti slavi musulmani (35mila).
Le operazioni dellAlto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati in Kosovo prima della campagna Nato
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LAlto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati è impegnato in Kosovo da prima dellinizio della campagna aerea della Nato, con il ruolo di agenzia leader nella fornitura di assistenza.…
Nel corso del 1998, i convogli condotti dallUNHCR, che hanno trasportato anche aiuti forniti da altre agenzie dellOnu e da organismi non governativi, sono potuti arrivare alla popolazione situata nelle zone di conflitto, spesso a seguito di negoziati con le forze militari e di polizia serbe e con i capi locali dellEsercito di liberazione del Kosovo (Uck).…
Oltre alla fornitura di aiuti, lUNHCR si è occupato anche della protezione della popolazione bisognosa. Attraverso la presenza di personale internazionale, che potesse testimoniare e registrare i fatti, lAlto Commissariato ha potuto in molti casi alleviare le sofferenze ed evitare un ulteriore inasprirsi della violenza. LUNHCR ha ottenuto laccesso in alcune delle aree più delicate, soprattutto quelle nelle quali erano in corso operazioni militari, mentre il passaggio è stato impedito al personale della Kosovo diplomatic mission (Kdom) e dellOsce.…
Lultimo convoglio dellUNHCR che trasportava aiuti da un deposito di Kosovska Mitrovica a quanti erano bloccati a Obilic, nei pressi di Pristina, è partito il 23 marzo, poche ore prima dellordine di evacuare il Kosovo e dellinizio della campagna di bombardamenti della Nato. In soli 25 km di strada il convoglio ha attraversato una dozzina di posti di blocco della polizia serba. Truppe paramilitari serbe con il volto coperto hanno picchiato un autista e puntato un kalashnikov nello stomaco di un operatore dellUNHCR che aveva tentato di intervenire.…
Alla metà del mese di marzo 1999, lUNHCR assisteva complessivamente 250mila sfollati allinterno del Kosovo e 100mila rifugiati riparati nei paesi limitrofi.
ACNUR
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