I Commissione - Resoconto di giovedĪ 16 novembre 2000


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Giovedì 16 novembre 2000. - Presidenza del Presidente Rosa JERVOLINO RUSSO.

La seduta comincia alle 14.

Sull'ordine dei lavori.

Rosa JERVOLINO RUSSO, presidente, propone alla Commissione di anticipare l'esame dello schema di testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, iscritto al terzo punto dell'ordine del giorno, al fine di consentire al Sottosegretario Cananzi di partecipare ai lavori della I Commissione del Senato, programmati per le ore 14.30.
Non essendovi obiezioni, così rimane stabilito.

ATTI DEL GOVERNO

Giovedì 16 novembre 2000. - Presidenza del Presidente Rosa JERVOLINO RUSSO. - Interviene il Sottosegretario di Stato per la funzione pubblica Raffaele Cananzi.

La seduta comincia alle 14.5.

Schema di testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa.
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole con osservazioni).

La Commissione prosegue l'esame, rinviato il 13 novembre 2000.

Sergio SABATTINI (DS-U), relatore, illustra la proposta di parere da lui predisposta tenendo conto delle indicazioni contenute nel parere espresso dal Comitato per la legislazione, nonché delle


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osservazioni, anche di natura tecnica, espresse dai colleghi nel corso della precedente seduta (vedi allegato 1).
Si sofferma quindi sulla prima osservazione, cui annette particolare importanza, che riguarda la modalità procedurali di adozione del testo unico. In proposito evidenzia l'esigenza che il Governo, conformemente agli indirizzi contenuti nella risoluzione approvata dalla Camera il 19 ottobre 1999 e alle disposizioni di cui all'articolo 1, comma 6, lettera e), del disegno di legge di semplificazione 1999, approvato dal Senato e modificato dalla Camera, all'adozione e all'emanazione contestuale di un decreto legislativo e di un regolamento, i quali si integrino tra di loro e si unifichino attraverso la veste formale, espressamente prevista dall'articolo 7, comma 4, della legge n. 50 del 1999, di un decreto del Presidente della Repubblica di approvazione del testo unico. Ciò al fine di evitare di dare origine ad un ulteriore atto normativo di natura spuria che approvi il testo unico delle disposizioni di cui al decreto legislativo e al regolamento. Ha ritenuto inoltre opportuno segnalare l'esigenza che il disegno di legge di semplificazione 2000 disciplini le modalità di modifica e di aggiornamento delle disposizioni legislative e regolamentari contenute nei testi unici «misti», colmando le lacune ancora presenti nell'articolo 7 della legge n. 50 del 1999, anche dopo le modifiche introdotte dalla legge di semplificazione.

Alberto LEMBO (AN) concorda con il relatore sull'importanza della prima osservazione contenuta nella proposta di parere in ordine alle modalità procedurali di adozione dei testi unici «misti». Considera particolarmente significativa la segnalazione riguardante l'esigenza che il disegno di legge di semplificazione 2000 disciplini le modalità di modifica e di aggiornamento delle disposizioni legislative e regolamentari contenute nei suddetti testi unici. Rappresentando infatti questi ultimi uno strumento di riordino normativo del tutto peculiare e non ancora consolidato nell'ordinamento, appare opportuna una definizione puntuale delle diverse fasi relative alla loro adozione e al loro aggiornamento.

Il sottosegretario Raffaele CANANZI, concorda con l'importanza della prima osservazione contenuta nella proposta di parere, osservando che il Governo ha già inteso seguire la procedura proposta, avendo predisposto tre diversi atti, l'uno riguardante le norme legislative, il secondo le norme regolamentari e il terzo, di carattere meramente ricognitivo, contenente entrambi i tipi di norme. Considera parimenti opportuna una riflessione, nell'ambito della predisposizione del disegno di legge di semplificazione 2000, sull'esigenza di disciplinare le modalità di modifica e di aggiornamento delle disposizioni contenute nei testi unici «misti».
Chiede quindi di espungere dal testo l'osservazione riguardante l'articolo 40 (L) in considerazione del fatto che, in presenza di più procedimenti, possono rendersi necessarie più copie di uno stesso documento contenente le varie certificazioni. Ritiene quindi che l'attuale formulazione dell'articolo 40 risulti maggiormente chiara.
Quanto all'osservazione riguardante l'eventuale attribuzione del rango legislativo alle disposizioni contenute negli articoli 77 (L-R) e 78 (L-R), oppure, in alternativa, la distinzione in commi separati, all'interno di ciascun articolo delle disposizioni che si riferiscono a norme primarie da quelle che si riferiscono a norme secondarie, fa presente che il Governo è intenzionato a introdurre la richiamata distinzione.

Maretta SCOCA (UDEUR), dopo aver dichiarato di condividere pienamente le considerazioni del Governo, si sofferma sull'osservazione riguardante la predisposizione di un allegato al testo unico nel quale ricomprendere i regolamenti ministeriali, le direttive, le circolari e le norme tecniche rilevanti in materia. Suggerisce in proposito di aggiungere la parola «vigenti» dopo le parole «norme tecniche».
Chiede infine che la modifica indicata, volta a sostituire al comma 1 dell'articolo


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5 le parole «esercente la potestà dei genitori» con le parole «esercente la potestà che gli compete», sia riformulata sopprimendo l'inciso «che gli compete» che ritiene superfluo.

Sergio SABATTINI (DS-U), relatore, dichiara la sua disponibilità a recepire nella proposta di parere le indicazioni espresse dal Governo e dal deputato Scoca.

Paolo ARMAROLI (AN) dichiara il voto favorevole del gruppo di Alleanza nazionale, prendendo atto che la proposta di parere recepisce anche le osservazioni espresse nel corso dell'esame in Commissione.

La Commissione approva la proposta di parere del relatore, come riformulata nel corso della seduta (vedi allegato 1).

La seduta termina alle 14.20

SEDE REFERENTE

Giovedì 16 novembre 2000. - Presidenza del Presidente Rosa JERVOLINO RUSSO. - Intervengono i Sottosegretari di Stato per la funzione pubblica Gian Claudio Bressa e per l'interno Gian Franco Schietroma.

La seduta comincia alle 14.20.

Riordino dei servizi pubblici locali.
C. 7042 Governo, approvato dal Senato e C. 5047 Gasparri.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame, rinviato il 25 ottobre 2000.

Rosa JERVOLINO RUSSO, presidente, ricorda che la Commissione deve procedere all'esame di alcuni emendamenti accantonati nel corso delle precedenti sedute; avverte inoltre che il relatore ha presentato dei nuovi emendamenti (vedi allegato 2).
Fa presente che all'ordine del giorno della Commissione è iscritto anche il seguito dell'esame della proposta di legge Fini in materia di immigrazione e che entrambi i provvedimenti sono previsti nel calendario dei lavori dell'Assemblea a partire da venerdì 1o dicembre. Ritiene, pertanto che nella seduta odierna si possa concludere celermente l'esame del disegno di legge C. 7042, in modo da poter interamente dedicare le prossime sedute alla discussione della proposta di legge Fini C. 5808.
Invita, dunque, il relatore ad esprimere il parere sugli emendamenti accantonati.

Adriana VIGNERI (DS-U), relatore, raccomanda l'approvazione dei suoi emendamenti 1.306, 1.310, 1.311, 1.312, 1.307, 1.313, 1.314, 1.305, 1.315 e 2.155.
Invita il deputato Migliori a ritirare i suoi emendamenti 1.9 e 1.13, invita altresì al ritiro dell'emendamento Frattini 1.255 ed esprime parere contrario sugli emendamenti Stucchi 1.154, Nardini 1.119, Migliori 1.30 e Cerulli Irelli 1.63. Esprime parere favorevole sull'emendamento Caveri 1.91, che assorbe il successivo emendamento Caveri 1.92; esprime, quindi parere contrario sugli emendamenti Valducci 1.83 e invita i presentatori dell'emendamento Moroni 1.245 a ritirarlo. Esprime parere favorevole sull'emendamento Migliori 1.31, mentre invita al ritiro dell'emendamento Migliori 1.32. Esprime parere contrario sugli emendamenti Nardini 1.120 e 1.98 e parere favorevole sull'emendamento Migliori 1.33, invitando al ritiro degli emendamenti Moroni 1.246 e Migliori 1.199.
Invita al ritiro dell'emendamento Moroni 1.247, ed esprime parere contrario sugli emendamenti Stucchi 1.156 e Nardini 1.123, e invita al ritiro dell'emendamento Crucianelli 1.67, ritenendo che la questione possa essere approfondita in una fase successiva; esprime parere contrario sugli emendamenti Bielli 1.39 e invita al ritiro dell'emendamento Palma 1.38. Propone infine una nuova formulazione dell'emendamento Massa 2.5 (vedi allegato 2).


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Il sottosegretario Gian Claudio BRESSA concorda con il relatore.

Riccardo MIGLIORI (AN), dopo aver ritirato i suoi emendamenti 1.9, 1.13, 1.30, 1.32 e 1.199, ricorda al relatore la questione relativa alla possibilità per le regioni di consentire la prosecuzione della gestione degli impianti pubblici di depurazione.

Adriana VIGNERI (DS-U), relatore, afferma che tale questione potrà essere valutata successivamente.

La Commissione approva gli emendamenti 1.306, 1.310, 1.311 e 1.312 del relatore.

Rosa JERVOLINO RUSSO, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Frattini 1.255; si intende che vi abbia rinunziato.

La Commissione approva l'emendamento 1.307 del relatore.

Rosa JERVOLINO RUSSO, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Stucchi 1.154; si intende che vi abbiano rinunziato.

La Commissione respinge l'emendamento Nardini 1.119.

Rosa JERVOLINO RUSSO, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Cerulli Irelli 1.63 si intende che vi abbia rinunziato.

La Commissione approva l'emendamento 1.313 del relatore.

Luigi MASSA (DS-U) sottoscrive l'emendamento Caveri 1.91.

La Commissione approva l'emendamento Caveri 1.91.

Rosa JERVOLINO RUSSO, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Caveri 1.92; si intende che vi abbia rinunziato.

Riccardo MIGLIORI (AN) sottoscrive l'emendamento Valducci 1.83.

La Commissione respinge l'emendamento Valducci 1.83.

Rosanna MORONI (Comunista) ritira tutti gli emendamenti a sua firma presentati e accantonati.

La Commissione approva l'emendamento Migliori 1.31 e respinge gli emendamenti Nardini 1.120 e 1.98.
La Commissione approva l'emendamento Migliori 1.33.

Rosa JERVOLINO RUSSO, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Stucchi 1.156; si intende che vi abbiano rinunziato.

La Commissione approva l'emendamento 1.314 del relatore e respinge l'emendamento Nardini 1.123.

Rosa JERVOLINO RUSSO, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Crucianelli 1.67 si intende che vi abbiano rinunziato.

Sauro SEDIOLI (DS-U) ritira l'emendamento Bielli 1.39.

Rosa JERVOLINO RUSSO, presidente, dichiara che l'emendamento Palma 1.38 è da ritenersi assorbito a seguito dell'approvazione, nella seduta del 24 ottobre 2000, dell'emendamento 1.290 del Governo, relativo agli organismi tecnici di garanzia.

La Commissione approva gli emendamenti 1.305, 1.315 e 2.155 del relatore.

Luigi MASSA (DS-U) accoglie la riformulazione suggerita dal relatore del suo emendamento 2.5.


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Riccardo MIGLIORI (AN) dichiara il suo voto favorevole sull'emendamento Massa 2.5 nella nuova formulazione.

La Commissione approva l'emendamento Massa 2.5 nella nuova formulazione (vedi allegato 2).

Rosa JERVOLINO RUSSO, presidente, avverte che il testo approvato dal Senato ed esaminato dalla Commissione fa riferimento alla legge n. 142 del 1990. A seguito della recente entrata in vigore del decreto legislativo n. 267 del 2000, recante il testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, si rende necessario riferire il contenuto normativo del disegno di legge agli articoli 112 e seguenti del testo unico. A tal fine il relatore proporrà alla Commissione un apposito emendamento. Rinvia, pertanto, il seguito dell'esame alla seduta di domani.

Modifiche al testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione.
C. 5808 Fini.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame, rinviato il 15 novembre 2000.

Paolo ARMAROLI (AN), intervenendo sull'ordine dei lavori, rende noto che il Presidente della Camera gli ha prospettato, sia pure informalmente, che, qualora al termine dell'esame della proposta di legge Fini C. 5808, il testo approvato dovesse risultare radicalmente modificato, sia nel contenuto normativo che negli indirizzi di fondo, rispetto alla proposta iniziale, questo potrebbe non essere computato all'interno della quota di tempi e di argomenti riservati ai gruppi dell'opposizione.
Si sofferma quindi su alcune affermazioni rese dal ministro Turco nel corso di una trasmissione televisiva, rilevando come, a suo avviso, il ministro, nel manifestare la sua disponibilità a rivedere la normativa sull'immigrazione, abbia espresso anche un orientamento favorevole in merito alla possibilità di prevedere il reato di ingresso clandestino per coloro che si introducano irregolarmente nel territorio dello Stato dopo essere stati già precedentemente espulsi in via amministrativa. In proposito fa presente che tale fattispecie è già prevista dal comma 13 dell'articolo 13 del testo unico, per cui il contenuto innovativo della proposta di Alleanza nazionale riguarderebbe solo la previsione della fattispecie penale sin dal primo ingresso irregolare nel territorio dello Stato.
Sulla base di questi elementi, invita i deputati della maggioranza a ritirare tutti gli emendamenti interamente soppressivi presentati, al fine di consentire una serena discussione sulle modifiche da apportare alla normativa in materia di immigrazione.

Rosa JERVOLINO RUSSO, presidente, dopo aver rilevato di ritenere condivisibile l'orientamento espresso dal Presidente della Camera, come riportato dal deputato Armaroli, sottolinea che le dichiarazioni rese da esponenti politici e di Governo nel corso di una trasmissione televisiva non possono incidere sullo svolgimento dei lavori parlamentari.
Fa presente infine che la disposizione richiamata dal deputato Armaroli è ben conosciuta dai componenti della Commissione, essendo stata da questa approvata.

Maria Celeste NARDINI (misto-RC-PRO), dopo aver dichiarato preliminarmente di non avere intenzione di ritirare i suoi emendamenti soppressivi, sottolinea come la possibilità di non attribuire alle quote di tempi e di argomenti riservati ai gruppi di opposizione il provvedimento in esame contrasti con l'effettivo andamento dei lavori della Commissione, che sta regolarmente esaminando le diverse proposte emendative.
Chiede se la maggioranza intenda modificare la normativa vigente ritenendo, in caso affermativo, utile procedere ad una audizione del ministro Turco, anche alla


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luce delle questioni emerse relativamente ai centri di permanenza, che investono anche le competenze del ministro della solidarietà sociale.

Rosa JERVOLINO RUSSO, presidente, fa presente che tale questione deve essere affrontata nell'ambito dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.

Giannicola SINISI (PD-U), rispondendo alle argomentazioni del deputato Armaroli sul piano procedurale, osserva come la valutazione circa l'entità delle modifiche apportate al testo non possa essere effettuata al termine dell'esame in Commissione, in quanto questo potrebbe essere completamente modificato dall'Assemblea.
Sul piano sostanziale, rileva che la sanzione penale prevista dal comma 13 dell'articolo 13, ben nota alla Commissione, consegue alla inosservanza del decreto di espulsione e non attribuisce affatto rilevanza penale all'ingresso clandestino.

Rosa JERVOLINO RUSSO, presidente, precisa che il collega Armaroli, nel riportare l'orientamento del Presidente della Camera, ha fatto riferimento all'esito finale dell'esame della proposta di legge da parte dell'Assemblea. Ritiene comunque che non sia opportuno anticipare in questa sede decisioni che potranno essere assunte dalla Presidenza e che sia preferibile procedere nell'esame del provvedimento.

Antonio SODA (DS-U) osserva che la previsione regolamentare di una quota di tempi e di argomenti riservata ai gruppi di opposizione non comporta, nel caso in cui le proposte di legge da questi presentate vengano radicalmente modificate, il diritto ad una reintegrazione degli spazi originariamente assegnati, in quanto in tal modo si finirebbe per estendere oltre il dovuto la quota prevista dal regolamento a favore delle opposizioni.
Si sofferma quindi sulla previsione di cui al comma 13 dell'articolo 13, che deve essere intesa come una aggravante specifica della fattispecie generale già prevista dall'articolo 650 del codice penale, che punisce con la sanzione penale l'inosservanza di un provvedimento legalmente dato dall'autorità per ragione di giustizia o di sicurezza pubblica, o d'ordine pubblico o d'igiene.
Dubita che il ministro Turco si sia espresso a favore dell'introduzione del reato di ingresso clandestino e ribadisce, comunque, la sua totale opposizione a una modifica in tal senso. Dichiara, infine, di non avere intenzione di ritirare gli emendamenti interamente soppressivi di cui è firmatario.

Rosanna MORONI (Comunista), dopo aver manifestato perplessità sul fatto che il Ministro Turco abbia affermato quanto riportato dal collega Armaroli, dichiara comunque che la sua posizione in merito a tale questione è di assoluta contrarietà, e che non intende in alcun modo ritirare gli emendamenti di cui è firmataria. Si associa alle considerazioni svolte dai deputati Soda e Sinisi sull'articolo 13 del testo unico e rileva come sarebbe stato auspicabile, a seguito dell'accoglienza positiva da parte di esponenti politici del centro destra delle osservazioni espresse dalla CEI sulla proposta di legge Fini, la manifestazione di una disponibilità a rivedere le proprie posizioni.
Pur dubitando dell'opportunità di una valutazione a consuntivo da parte del Presidente della Camera sul rispetto o meno dell'impianto originario della proposta indicata dai gruppi di opposizione, ai fini della attribuzione dei tempi, non ritiene opportuno proseguire questa discussione, ritenendo più utile procedere nell'esame dell'articolato.

Carlo GIOVANARDI (misto-CCD) sottolinea la rilevanza politica dell'intervento del ministro Turco che ha dichiarato di condividere, in linea di principio, l'opportunità di prevedere l'ipotesi di reato per l'ingresso clandestino in caso di recidiva. Afferma di annettere particolare importanza a questo tema, come dimostrato peraltro dall'emendamento da lui presentato in tal senso.


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Giacomo GARRA (FI) preannuncia l'intenzione di presentare in Assemblea un emendamento volto a prevedere la trasformazione del reato di cui all'articolo 13, comma 13, del testo unico da contravvenzione in delitto.

Maretta SCOCA (UDEUR) invita la Commissione ad affrontare il merito delle questioni trattate nella proposta di legge, denunciando un atteggiamento ostruzionistico da parte dei presentatori della medesima.

Alberto DI LUCA (FI) sollecita la presenza del ministro Turco ai successivi lavori della Commissione.

Rosa JERVOLINO RUSSO, presidente, ritiene condivisibile la richiesta del deputato Di Luca.

Pasquale GIULIANO (FI) afferma di non condividere l'interpretazione data dal deputato Soda del comma 13 dell'articolo 13 inteso come aggravante specifica della previsione di cui all'articolo 650 del codice penale, trattandosi di una fattispecie a suo avviso profondamente diversa.

Rosa JERVOLINO RUSSO, presidente, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.