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Caro Sergio,

Mi manca tempo e cpompetenza per darti un parere ponderato sulla proposta da presentare oggi. A prima vista ti dico:

a) per ragioni di opportunità molto concrete e realistiche è bene puntare su quanto non esponga il Governo (uscente) al putiferio solito, destinato ad aggravarsi con l’arroventarsi della campagna elettorale già in atto. A me sembra che sia su questa linea di realismo puntare il più possibile sull’aumento delle quote per quest’anno (tanto più se è sufficiente una semplice direttiva), motivando il provvedimento sia sul rapido esaurimento della prima quota, sia sull’insistente richiesta dei datori di lavoro sia sulla ulteriormente verificata indisponibilità dei lavoratori italiani (del Sud). Questi, poniamo, 40.000 aggiunti ai 63.000 aprirebbe la strada al Governo per impostare il Decreto per l’anno prossimo, portando la quota a (oltre) centomila.

b) Mi trova pienamente consenziente la prima parte della prima pagina, quella che ho potuto leggere con attenzione. Da "Fermo restando (della prima pagina) in poi non sono in grado di dare risposta perché meriterebbe più seria riflessione e perché mi rimane qualche perplessità sul concreto pericolo che il tutto si presti ad abusi e scappatoie a danno di una programmazione che sia veramente "regolare". Su questa dobbiamo puntare, per motivi che sarebbe superfluo ricordare. Perciò, anche quell’introduzione "Fermo restando" la modificherei press’a poco cos’:

"Fermo restando che è possibile innalzare il tasso di regolarità dell’immigrazione nel nostro paese, senza ricorrere ai predetti raggiri, proponiamo di correggerli (ovviarvi) utilizzando le seguenti vie:……

Come ti ho detto, di qui in poi non mi sento di dare pareri. Soltanto vorrei ribadire quanto detto all’inizio: distinguiamo questa seconda parte che diventa più complessa e problematica anche per il Governo (eccetto quanto dici per il lavoro autonomo, che condivido!), dalla prima parte sulla quale possiamo fortemente insistere.

Ti prego di non prendermi troppo sul serio, perché questa è una risposta troppo afferttata.

A rivederci,

P. Bruno