Appendice 1 (ISTAT)
Secondo i dati
comunicati dal Ministero dell’Interno il numero di permessi di soggiorno
al 1° gennaio 2000 è pari a 1.252mila; in tale ammontare è
compreso un certo quantitativo di
permessi che alla data di riferimento risultano scaduti ma che si
ritiene siano in corso di proroga. Precisamente, poiché non vi è
un codice che identifica i permessi in corso di rinnovo, si assume che siano
prorogati tutti i permessi scaduti da meno di due mesi (cioè nei mesi di
novembre e dicembre), i quali secondo la normativa vigente rientrano nei
termini per la concessione del rinnovo.
Tuttavia, vi sono documenti che, pur scaduti da breve tempo,
appartengono a categorie non suscettibili di ulteriori proroghe (o di ad
esempio i permessi per turismo), o dei quali lo straniero non richiede il
rinnovo, in quanto è in procinto di lasciare il paese, ovvero lo ha
già fatto[1]; viceversa,
dei permessi possono essere prorogati pur essendo scaduti da oltre due mesi.
Pertanto, come di consueto, il numero di permessi effettivamente rinnovati
è stimato dall’Istat nel corso dell’anno: si ottiene in tal
modo il dato definitivo sul numero di permessi validi al 1° gennaio 2000, pari
a 1.340.655
unità. Tale ammontare risulta superiore a quello stimato dal Ministero,
non tanto perché i permessi effettivamente prorogati sono più
numerosi di quanto stimato con il criterio sopra esposto, quanto per il gran
numero di permessi rilasciati in seguito alla regolarizzazione (DPCM 16/10/98) non ancora registrati alla data del 1°
gennaio 2000. Soprattutto per effetto di tale regolarizzazione, il saldo fra
ingressi e uscite nel corso del 1999 è pari a ben 250mila unità, con un incremento del 23% dello stock di permessi di soggiorno
fra il 1° gennaio 1999 e il 1° gennaio 2000.
ANNI |
Permessi
|
Permessi concessi
|
Permessi non
|
Permessi
|
Variazioni annue |
|
|
al 1/1 |
nel corso dell'anno |
Rinnovati |
al 31/12 |
Dati assoluti |
% |
|
|
(a) |
|
|
|
|
|
1 |
2 |
3 |
4=1+2-3 |
5=4-1 |
6=5/1*100 |
|
|
|
|
|
|
|
1992 |
649 |
100 |
160 |
589 |
-60 |
-9,2 |
1993 |
589 |
122 |
62 |
649 |
60 |
10,2 |
1994 |
649 |
118 |
89 |
678 |
29 |
4,5 |
1995 |
678 |
132 |
81 |
729 |
51 |
7,5 |
1996 |
729 |
339 |
82 |
986 |
257 |
35,3 |
1997 |
986 |
124 |
87 |
1.023 |
37 |
3,8 |
1998 |
1.023 |
153 |
85 |
1.091 |
68 |
6,6 |
1999 |
1.091 |
…(b) |
… |
1.341 |
250 |
22,9 |
2000 |
1.341 |
… |
… |
|
|
|
Fonte: elaborazioni sull'Archivio dei
Permessi di Soggiorno (Ministero dell'Interno) |
|
|
||||
(a) nei dati degli anni 1995, 1996 e 1997
sono compresi i permessi concessi in base alla legge 489/95 (legge Dini), che
possono essere stimati rispettivamente in 15mila, 221mila e 10mila
unità |
||||||
(b) i flussi in ingresso nono sono stati
stimati dal Ministero dell’Interno; pertanto non è possibile
valutare neanche i flussi in uscita (permessi non rinnovati) |
Tuttavia,
l’ammontare di permessi di soggiorno validi risulta sempre meno adeguato
a rappresentare la reale entità della presenza straniera regolare, visto
il crescente numero di minori i quali, in gran parte, non hanno un permesso di
soggiorno individuale[2].
Pertanto, ai fini della quantificazione di tutta la popolazione straniera regolarmente presente,
si deve aggiungere il numero dei minori residenti - che costituisce una
quantificazione attendibile di tutti i minori regolarmente soggiornanti -
sottraendo i permessi individuali dei minorenni, che rappresentano invece solo
una parte di questa componente della popolazione straniera. Secondo i dati
dell’indagine dell’Istat sui cittadini stranieri residenti,
riportati in dettaglio più
avanti, il numero di minori iscritti presso le anagrafi comunali al 1.1.2000
è pari a 229.849 unità, mentre i minori che risultano intestatari di un permesso di soggiorno
individuale sono meno di 60mila (esattamente 58.518). Nel sostituire il dato
dei permessi di soggiorno riferito ai minorenni con quello degli stranieri
residenti della stessa classe di età, è opportuno incrementare il
dato anagrafico per tener conto dei minori regolarmente presenti in Italia ma
non registrati in anagrafe, come ad esempio i figli, alquanto numerosi, di
donne nordamericane, in genere coniugate con connazionali militari NATO, da
presumere per lo più non iscritti in anagrafe alla stregua delle loro
madri. Pur trattandosi di valori indicativi, dalla stima emerge che al 1° gennaio
2000 gli stranieri ufficialmente presenti sono 1.520mila[3].
Anche gli stranieri residenti continuano ad aumentare: 1.270.553
cittadini stranieri risultano iscritti in anagrafe al 1° gennaio 2000, con un incremento rispetto al 1° gennaio
1999 di 154.159 unità (+13,8 per cento); l'aumento è dovuto sia a
un saldo naturale in attivo (+19.236 unità), sia a una differenza netta
tra iscritti e cancellati fortemente positiva (+134.923). Si tratta di un
incremento superiore a quello medio annuo registrato nel decennio appena
trascorso (pari a circa il 12 per cento), durante il quale la popolazione
straniera residente è più che raddoppiata, passando dalle 573mila
unità al 1° gennaio 1993[4]
alle 1.271mila attuali. L'aumento più sensibile dell’ultimo anno
è dovuto in parte all’inizio del processo di iscrizione in
anagrafe dei nuovi regolarizzati, e anche ad una crescente quota di stranieri
che, una volta ottenuto il permesso di soggiorno, si iscrive in anagrafe,
rafforzando la nuova fisionomia dell'immigrazione, sempre più stabile in
quanto maggiormente caratterizzata dalla presenza di nuclei familiari.
Tabella 2 - Popolazione straniera
residente (di cui minorenni).
1° gennaio 1999 e 2000
Gli stranieri
rappresentano il 2,2 per cento della popolazione residente complessiva in
Italia al 1° gennaio 2000, pari a 57.679.955 unità. La quota di
stranieri risulta in aumento rispetto all'inizio del 1999, quando era pari
all'1,9 per cento. Si tratta comunque di un valore che colloca l'Italia tra i
paesi europei con la più bassa percentuale di stranieri sulla
popolazione complessiva. Nel 1998, secondo i dati OCSE, l'incidenza percentuale
degli stranieri in Italia è stata, leggermente superiore solo al dato
registrato in Grecia, Spagna e Finlandia (circa l'1,6 per cento); negli altri
principali paesi europei i corrispondenti valori sono risultati compresi tra il
3 per cento dell'Irlanda e il 9 della Germania e del Belgio.
Popolazione
straniera (o nata all'estero) in alcuni paesi OCSE (in migliaia)
|
migliaia |
% della popolazione totale |
||
Paese |
1988 (b) |
1998 (c) |
1988 (b) |
1998 (c) |
Australia (a) |
3.753 |
3.908 |
22,3 |
21,1 |
Austria |
344 |
737 |
4,5 |
9,1 |
Belgio |
869 |
892 |
8,8 |
8,7 |
Canada (a) |
4.343 |
4.971 |
16,1 |
17,4 |
Danimarca |
142 |
256 |
2,8 |
4,8 |
Finlandia |
19 |
85 |
0,4 |
1,6 |
Francia |
3.714 |
3.597 |
6,8 |
6,3 |
Germania |
4.489 |
7.320 |
7,3 |
8,9 |
Irlanda |
82 |
111 |
2,4 |
3,0 |
Italia |
645 |
1.250 |
1,1 |
2,1 |
Giappone |
941 |
1.512 |
0,8 |
1,2 |
Lussemburgo |
106 |
153 |
27,4 |
35,6 |
Olanda |
624 |
662 |
4,2 |
4,4 |
Norvegia |
136 |
165 |
3,2 |
3,7 |
Portogallo |
95 |
178 |
1,0 |
1,8 |
Spagna |
360 |
720 |
0,9 |
1,5 |
Svezia |
421 |
500 |
5,0 |
5,6 |
Svizzera |
1.007 |
1.348 |
15,2 |
19,0 |
Regno Unito |
1.821 |
2.207 |
3,2 |
3,8 |
Stati Uniti (a) |
19.767 |
26.300 |
7,9 |
9,8 |
Unione Europea (d) |
11.249 |
14.291 |
4,1 |
5,0 |
Totale (e) |
43.678 |
56.872 |
5,7 |
7,0 |
Fonte: OCSE base dati
migrazioni internazionali, Statistiche sulle forze lavoro |
||||
a) I dati per gli Stati Uniti, Canada e
Australia si riferiscono alla popolazone nata all'estero. |
||||
b) 1990 per gli USA; 1991
per Canada e Australia |
|
|
||
c) 1990 per la Francia, 1996
per Canada e Australia |
|
|
||
d) Grecia esclusa |
|
|
|
|
e) Riferito ai paesi della
tavola e, quando possibile, alle date riportate nelle note |
Fonte: Tendances des Migrations Internationales, OCDE 2000.
Come già
detto, i minorenni stranieri sono 229.849, il 18,1 per cento del totale della
popolazione straniera residente, di cui rappresentano la componente in
più rapida crescita. L'incremento di circa 43mila minori registrato
rispetto all'inizio del 1999 è infatti pari al 23 per cento, superiore
dunque a quello del complesso della popolazione straniera, che, come già
detto, è pari al 13,8 per cento; alla vivace
dinamica di incremento hanno contribuito in misura quasi equivalente i nati
(21.175) e i nuovi immigrati minorenni (quasi 22mila), giunti in Italia principalmente
a seguito dei ricongiungimenti familiari.
Per quanto riguarda la componente naturale, il numero
dei nati nel 1999 risulta sensibilmente cresciuto rispetto all'anno precedente
(+25,3 per cento); i decessi sono stati pari a 1.939 unità, anch'essi in
aumento rispetto al 1998 (+10,1 per cento), sebbene ancora numericamente
contenuti in virtù della struttura per età relativamente giovane
della popolazione straniera. Nel 1999 il saldo tra le nascite e i decessi della
popolazione residente complessiva è stato negativo per 33.841
unità; il deficit naturale sarebbe risultato dunque ancor più
accentuato se non vi fosse stato l'apporto della vivace dinamica della
natalità della popolazione straniera residente in Italia. Nel corso
degli ultimi anni, la natalità degli stranieri è stata infatti
molto sostenuta: tra il 1993 e il 1999 i nati stranieri sono stati oltre
86mila.
Tabella 3 - Movimento naturale e
migratorio della popolazione straniera residente.
Anni 1998 e 1999
Movimento naturale e migratorio |
1998 |
1999 |
Variazione % |
|
|
|
|
NATI |
16.901 |
21.175 |
25,3 |
MORTI |
1.761 |
1.939 |
10,1 |
SALDO NATURALE |
15.140 |
19.236 |
27,1 |
|
|
|
|
ISCRITTI |
211.868 |
246.192 |
16,2 |
dall'interno (1) |
72.304 |
76.266 |
5,5 |
dall'estero |
134.997 |
164.587 |
21,9 |
Altri |
4.567 |
5.339 |
16,9 |
CANCELLATI |
102.292 |
111.269 |
8,8 |
per l'interno (1) |
67.241 |
73.027 |
8,6 |
per l'estero |
10.782 |
11.086 |
2,8 |
altri (2) |
13.489 |
13.508 |
0,1 |
per acquisizione cittadinanza italiana |
10.780 |
13.648 |
26,6 |
DIFFERENZA TRA ISCRITTI E CANCELLATI |
109.576 |
134.923 |
23,1 |
SALDO MIGRATORIO CON L'ESTERO |
124.215 |
153.501 |
23,6 |
(1) Il numero di iscritti e cancellati per l'interno non coincide a causa
di rettifiche conseguenti a verifiche post-censuarie, ad accertamenti o a sfasamenti
temporali.
(2) Comprende cancellazioni per
irreperibilità (10.960 e 11.723 casi)
Alla crescita della popolazione straniera
residente ha contribuito in maniera ancor più determinante la dinamica
migratoria. Gli ingressi dall'estero nel 1999, tra i quali figurano anche parte
di coloro che hanno usufruito della legge di regolarizzazione, sono stati pari
a 164.587 mentre le cancellazioni per l'estero sono state 11.086; il saldo
è dunque ampiamente positivo (+153.501) e risulta superiore a quello registrato
nel 1998 (+124.215), soprattutto in virtù della intensa crescita delle
iscrizioni (+21,9 per cento), cui si è contrapposto un incremento ben
più modesto delle cancellazioni (+2,8 per cento), che si mantengono ad
un livello decisamente basso e probabilmente sottostimato. A determinare la
dinamica della popolazione straniera, accanto al movimento con l'estero, vi
sono anche le iscrizioni e le cancellazioni per altri motivi, tra le quali sono
incluse anche le cancellazioni per irreperibilità e per acquisizione
della cittadinanza italiana: nel 1999 quest'ultima posta è stata pari a
13.648 unità, con un incremento rispetto all'anno precedente del 26,6
per cento. Si tratta di un fenomeno in rapida crescita, che conferma la tendenza
ad una sempre maggiore stabilità ed integrazione della presenza
regolare.
Nel complesso, la differenza tra iscrizioni
e cancellazioni della popolazione straniera è stata di 134.923
unità mentre quella relativa alla popolazione complessiva si è
attestata a 101.181 unità. Se non vi fosse la popolazione straniera
quindi, la differenza tra iscritti e cancellati residenti in Italia sarebbe
negativa.
La
popolazione residente in Italia cresce, sebbene debolmente (+0,1 per cento),
soltanto grazie all'immigrazione; come già detto, per la popolazione
straniera si registrano infatti saldi naturali e migratori di segno positivo,
contrariamente a quanto avviene per la popolazione italiana, diminuita dello
0,2 per cento nel corso del 1999.
Considerando la distribuzione sul territorio, si
osserva che la popolazione straniera risiede soprattutto nelle regioni
nord-occidentali e centrali (rispettivamente 33,1 per cento e 28,6 per cento)
seguite dal Nord-est (22 per cento) e dal Mezzogiorno che, complessivamente,
accoglie soltanto il 16,3 per cento della popolazione straniera.
Tabella 4 - Bilancio demografico della
popolazione straniera residente, per ripartizione.
Anno 1999
RIPARTIZIONI
|
NATI |
MORTI |
ISCRITTI |
CANCELLATI |
POPOLAZIONE A FINE ANNO |
||
|
|
|
|
|
Totale |
di cui: minorenni |
|
|
|
|
|
|
|
Numero |
incidenza % sul totale |
|
|
|
|
|
|
|
|
Nord-ovest |
8.174 |
708 |
84.738
|
38.272
|
420.423
|
81.313
|
19,3 |
Nord-est |
5.459 |
514 |
68.472 |
30.591 |
279.442 |
58.417 |
20,9 |
Centro
|
5.052 |
478 |
54.677 |
24.728 |
363.433 |
57.958 |
15,9 |
Sud |
1.506 |
154 |
27.315 |
11.613 |
128.281 |
18.778 |
14,6 |
Isole
|
984 |
85 |
10.990 |
6.065 |
78.974 |
13.383 |
16,9 |
|
|
|
|
|
|
|
|
ITALIA
|
21.175 |
1.939 |
246.192 |
111.269 |
1.270.553 |
229.849 |
18,1 |
di
cui: comuni capoluogo |
8.787 |
833 |
80.811 |
34.535 |
592.744 |
93.423 |
15,8 |
Le regioni
settentrionali si distinguono per una dinamica naturale particolarmente vivace:
il saldo tra nati e morti, espresso per stranieri, si attesta intorno al 19 per
mille, ben superiore a quello del Centro (13,2 per mille), del Sud (11,3 per
mille) e delle Isole (11,8 per mille). In particolare, nelle due ripartizioni
settentrionali si è registrato quasi il 65 per cento del totale dei nati
stranieri in tutto il paese, segno di una presenza che tende a stabilizzarsi.
Del resto, anche il complesso dei minorenni mostra nelle stesse regioni
un'incidenza percentuale più elevata rispetto al resto d'Italia: il
valore è infatti pari al 19,3 per cento nel Nord-ovest e al 20,9 per
cento nel Nord-est, mentre nelle altre ripartizioni la quota si attesta
approssimativamente tra il 15 e il 17 per cento.
Il saldo
migratorio con l'estero, che rappresenta il principale fattore di crescita
della popolazione straniera residente, assume nel 1999 valori piuttosto
diversificati nelle varie ripartizioni: il livello più elevato si
registra nelle regioni del Sud (167,9 per mille abitanti), dove probabilmente
gli effetti della legge di regolarizzazione sono stati particolarmente
incisivi, contribuendo all'emersione della presenza irregolare e quindi
all'iscrizione in anagrafe. Seguono l'Italia nord-orientale (149,6 per mille) e
nord-occidentale (127,2 per mille). Piuttosto distanziate appaiono infine le
regioni centrali (106,1 per mille) e quelle insulari (105,5 per mille).
La mobilità interna della popolazione straniera
segue una direttrice molto chiara e porta ad una redistribuzione dalle regioni
meridionali a quelle settentrionali: nel 1999 il saldo migratorio interno per
mille abitanti risulta positivo nelle regioni nord-occidentali (+10,8 per
mille) e soprattutto in quelle nord-orientali (+21 per mille), confermando una
tendenza ormai consolidata, mentre è fortemente negativo nel Sud (-28,9
per mille) e nelle Isole (-24,1 per mille); il Centro mostra invece un valore
solo leggermente in perdita (-3,3 per mille).
Tabella 5 - Saldo naturale e migratorio della
popolazione straniera residente per ripartizione geografica e tipologia comunale.
Anno 1999 (numero e quozienti per 1000 stranieri
residenti)
RIPARTIZIONI |
SALDO NATURALE |
|
SALDO MIGRATORIO |
|||||||||||||
|
|
|
|
INTERNO |
|
ESTERO |
||||||||||
|
numero |
per mille stranieri residenti |
|
numero |
per mille stranieri residenti |
|
Numero |
per mille stranieri residenti |
||||||||
|
|
|
|
|
|
|
|
|||||||||
Nord-ovest |
7.466 |
19,0 |
|
4.250 |
10,8 |
|
50.055
|
127,2 |
||||||||
Nord-est |
4.945 |
19,2 |
|
5.426 |
21,0 |
|
38.605 |
149,6 |
||||||||
Centro
|
4.574 |
13,2 |
|
-1.142 |
-3,3 |
|
36.715 |
106,1 |
||||||||
Sud |
1.352 |
11,3 |
|
-3.459 |
-28,9 |
|
20.102 |
167,9 |
||||||||
Isole
|
899 |
11,8 |
|
-1.836 |
-24,1 |
|
8.024 |
105,5 |
||||||||
|
|
+ |
|
|
|
|
|
|||||||||
ITALIA
|
19.236 |
16,1 |
|
3239 (1)
|
2,7 (1)
|
|
153.501 |
128,6 |
||||||||
di
cui: comuni capoluogo |
7.954 |
14,1 |
|
- 2.291 |
- 4,1 |
|
56.658 |
100,2 |
||||||||
(1) Confronta nota (1) della
tabella 2.
[1] In tal caso il relativo permesso non dovrebbe essere più presente in archivio, ma ciò raramente si verifica in primo luogo perché lo straniero non notifica alla Questura di competenza il proprio trasferimento.
[2] Secondo la legislazione vigente, è previsto il rilascio di un permesso di soggiorno individuale per motivi familiari a tutti i minori iscritti nel documento dei genitori a partire dal quattordicesimo anno di età. Tuttavia, sono concessi permessi individuali, indipendentemente dall’età del minore, anche in alcuni casi di ricongiungimento familiare. Sono rilasciati, inoltre, permessi di soggiorno individuali per adozione, affidamento, studio, ma anche per lavoro o ricerca di lavoro. È stato previsto, infine, nel regolamento di attuazione del T.U. sull’immigrazione, un permesso per “minore età” per i minori non accompagnati.
[3] Dato provvisorio
[4] Primo anno utile per il confronto