COMUNICATO STAMPA

 

 

Roma, 4 dicembre 2001

 

UNHCR: sistema comune d'asilo nell'UE,

nell'interesse degli Stati e dei rifugiati

 

In vista del Vertice del Consiglio europeo che si terrà a Laeken, in Belgio, nei giorni 14 e 15 dicembre, l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) ha organizzato oggi a Roma il seminario "Unione Europea: verso una politica di asilo comune?" nel quale sono stati invitati a intervenire, tra gli altri, il Ministro per le Politiche Comunitarie Rocco Buttiglione, il Sottosegretario al Ministero dell'Interno Carlo Taormina. Il seminario è stato introdotto dalla Rappresentante in Italia dell'UNHCR Ana-Liria Franch.

 

Nel corso dei lavori è stato tracciato un bilancio sui risultati finora raggiunti e sugli sviluppi futuri del processo di armonizzazione delle poliche d'asilo in ambito comunitario.

 

Il vertice straordinario di Tampere dell'ottobre 1999 ha rappresentato una tappa fondamentale per lo sviluppo di una politica d'asilo e d'immigrazione comune e in questo periodo il processo di armonizzazione ha compiuto significativi passi in avanti grazie a due importanti misure sull'asilo, quali il Fondo europeo per i rifugiati e le Norme minime per accordare la protezione temporanea.

 

L'UNHCR si augura che il Vertice di Laeken - che si tiene a metà del periodo di transizione di cinque anni stabilito dal Trattato di Amsterdam per la creazione di uno spazio comune di libertà, sicurezza e giustizia - possa dare un ulteriore e decisivo impulso allo sviluppo di un sistema d'asilo europeo basato sulla piena applicazione della Convenzione relativa allo status dei rifugiati del 1951 e sull'assoluto rispetto del diritto d'asilo.

 

In questo contesto, l'UNHCR ritiene essenziale evitare che si realizzi la cosiddetta "armonizzazione verso il basso", cioè verso standard minimi di protezione, sia in termini di diritto sostanziale che di procedure e assistenza a richiedenti asilo e rifugiati.

 

Il Vertice di Laeken si svolgerà in un contesto mutato dagli accadimenti dell'11 settembre. A questo proposito, la signora Liria-Franch, Rappresentante in Italia dell'UNHCR, ha voluto sottolineare che "la Convenzione del 1951 non è uno strumento che garantisce protezione per i terroristi", anzi essa "è stata elaborata in modo da escludere coloro per i quali vi siano seri motivi di pensare che abbiano commesso reati particolarmente gravi, come crimini contro l'umanità o atti di terrorismo".

 

"L'importante" ha continuato la signora Liria-Franch "è che i veri richiedenti asilo non diventino vittime del pregiudizio o di legislazioni e pratiche troppo restrittive. Il fatto che i richiedenti asilo arrivino irregolarmente, o che appartengano a un certo gruppo etnico o a una certa religione, non implica che essi non abbiano validi motivi per presentare una domanda d'asilo e che debbano essere esclusi dalla protezione internazionale e dall'assistenza".    <

 

 

Per ulteriori informazioni: Ufficio stampa – Laura Boldrini – 335 540 31 94

 

 

* * *

 

 

UNHCR

Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati

 

Via A. Caroncini, 19 - 00197 Roma

Tel.: 06 80 21 21 - Fax: 06 80 21 23 25

Email: itaro@unhcr.ch - Internet: www.unhcr.ch