Ho ricevuto oggi il messaggio che allego a per il quale, credo, ogni commento Ë superfluo.
Come Ë stato chiesto a me, chiedo a Voi, amici e clienti, di voler inviare la lettera il cui breve testo troverete in calce, per posta o via internet, all'Ambasciata della Nigeria (V. Orazio 18 - 00193 Roma e-mail: embassy@nigerian.it )
Prego inoltre i clienti di voler sensibilizzare tutti i propri dipendenti perchÈ ciascuno invii una propria lettera.
Chiedo inoltre, a tutti coloro che riceveranno la presente ed a tutti coloro che invieranno la lettera all'ambasciata di voler, a loro volta, trasmettere il messaggio ad altri perchÈ si attivino e si moltiplichino le lettere.
Grazie! A nome di Safya, sperando che possa dirlo anche lei.
(testo
della lettera da inviare)
Ambasciata della Nigeria
Alla cortese attenzione
del signor Ambasciatore
V.Orazio 18
00193 Roma
Signor Ambasciatore,
chiedo, per il Suo tramite, che il Presidente della Repubblica della Nigeria voglia concedere la grazia a Sayfa Husseini Tungar-Tudu.
Mr. Ambassador,
I ask you, to plead with the Presidente of Nigerian Republic, for the
life of Sayfa Husseini Tungar-Tudu.
Monsiuer l'Ambassadeur,
je vous prie de demander au Presidente de la Republique de Nigerie, de
sauver la vie de Sayfa Husseini Tungar-Tudu.
Grazie! Thanks! Merci!
ì Safya Hosseini Tungar-Tudu Ë una ragazza nigeriana di trentíanni, senza marito. Ha avuto un bambino e dunque, per la legge fondamentalista islamica, che nel suo paese ha valore di legge penale, se non interviene una vasta proposta internazionale, fra un mese o poco pi˜ (a fine dicembre) sarý posta in una buca, seppellita sino al seno e poi lapidata a morte dalla gente del suo stesso villaggio. Chiusa nella sua capanna, lei allatta il bambino che Ë diventato la sua condanna a morte. Gli potrý dare il suo seno per qualche settimana, poi la trascineranno nella fossa e la massacreranno. (Ë confermato da Amnesty International).
Si, possiamo fare qualcosa anche noi.
Per esempio scrivere allíAmbasciata di Nigeria Via Orazio 18 00193 Roma e-mail: embassy@nigerian.it, dicendo che vogliamo che Safya viva, chiediamo che il presidente della repubblica nigeriana le conceda la grazia. Ma bisogna che le nostre lettere siano tante e perciÚ vi prego di trasmettere questo appello alle vostre amiche e ai vostri amici (non escludendo quelle e quelli che NON hanno e-mail) e di scrivere subito allíambasciata: Sapete anche voi che se non lo fate subito, rischiate di dimenticarvene!
Uníultima
cosa: Come sempre succede in questo casi, il padre del bambino Ë stato assolto
per insufficienza di prove; tutti noi, mi pare, siamo coinvolti nella sorte di
Safya.
Non possiamo rimanere ai bordi della fossa contemplando líennesimo delitto dellíintolleranza, dellíignoranza, della menzogna. î