AFFARI COSTITUZIONALI (1a)

GIOVEDI' 13 DICEMBRE 2001
69 Seduta (antimeridiana)

Presidenza del Presidente
PASTORE


Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno D'Al.



La seduta inizia alle ore 8,40.



IN SEDE REFERENTE

(795) Modifica alla normativa in materia di immigrazione e di asilo.
(55) EUFEMI e altri. - Norme in difesa della cultura italiana e per la regolamentazione dell'immigrazione.
(770) CREMA. - Nuove norme in materia di immigrazione.
(797) Disciplina dell'ingresso degli stranieri che svolgono attivit sportiva a titolo professionistico o comunque retribuita
(Seguito dell'esame congiunto e rinvio)

Il senatore FABBRI illustra, dandone lettura, il parere espresso dall'11 Commissione permanente nella seduta di marted 11 dicembre, pubblicato nel relativo resoconto.

Il relatore BOSCETTO nota che l'osservazione con la quale si suggerisce di individuare un percorso ad hoc per la regolarizzazione dei collaboratori familiari, prevedendo, ad esempio, un'estensione delle misure di emersione previste dalla legge n. 383 del 2001 ai datori di lavoro non imprenditori, in contrasto con la linea ribadita dal Governo contraria a qualsivoglia misura di sanatoria. Ricorda che una proposta emendativa in tale direzione fu respinta.

Il senatore FABBRI fa notare che nel nostro Paese vivono molti irregolari che da anni prestano la propria opera in attivit di lavoro domestico e di assistenza ai malati. L'obbligo di provvedere all'alloggio del lavoratore, ove confermato anche per i datori di lavoro non imprenditori, costituirebbe un gravame insostenibile per la maggior parte delle famiglie. La misura indicata nel parere della Commissione lavoro consentirebbe l'emersione di quei rapporti di lavoro, non una sanatoria indiscriminata.

Il presidente PASTORE ritiene che si potrebbe distinguere la posizione di chi, entrato regolarmente, successivamente ha contratto rapporti di lavoro irregolari, da quella di coloro che invece sono entrati clandestinamente. La contrariet a un provvedimento di sanatoria tesa, infatti, a scoraggiare le aspettative di quanti, accedendo senza permesso nel nostro Paese, confidano nella regolarizzazione delle loro posizioni; un fenomeno che, anche dal punto di vista politico, opportuno mantenere distinto rispetto a coloro che, una volta entrati regolarmente, svolgono attivit di lavoro sommerse.
Anche per quanto concerne la garanzia da parte del datore di lavoro di un'adeguata sistemazione alloggiativa, ferma l'interpretazione che il costo del canone rimane a carico del lavoratore, si potrebbe considerare l'ipotesi di una norma specifica per i collaboratori domestici.

Il seguito dell'esame rinviato.

La seduta termina alle ore 9.