GIUNTA
per gli affari delle Comunitý europee

MercoledÏ 28 Novembre 2001

21a Seduta

Presidenza del Presidente
GRECO



La seduta inizia alle ore 8,40.



SEDE CONSULTIVA



(816) Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunitý europee - Legge comunitaria 2001, approvato dalla Camera dei deputati
(Parere alla 1a Commissione: rinvio del seguito dell'esame)

Il presidente GRECO ricorda che lo scorso 21 novembre Ë stato sospeso l'esame del provvedimento in titolo e propone di proseguirne l'esame domani, giovedÏ ventinove novembre, alla presenza del Ministro per le politiche comunitarie, tenendo conto della disponibilitý da questi espressa per tale data.

La Giunta conviene con la proposta del Presidente.



(841) Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 12 ottobre 2001, n. 369, recante misure urgenti per reprimere e contrastare il finanziamento del terrorismo internazionale, approvato dalla Camera dei deputati
(Parere alla 6a Commissione: favorevole)

Il senatore GIRFATTI illustra il provvedimento in titolo volto a bloccare i flussi finanziari collegati a Osama Bin Laden e al regime dei talebani e a definire delle regole internazionali per evitare che il sistema finanziario sia utilizzato per sostenere il terrorismo. Esso prevede in particolare la creazione di un comitato di sicurezza finanziario, destinato a monitorare il funzionamento del sistema di prevenzione e contrasto del finanziamento del terrorismo e ad assicurare il coordinamento delle azioni con gli altri paesi, nonchÈ introduce misure di carattere sanzionatorio per le violazioni commesse in tale settore.
Soffermandosi sui profili di competenza della Giunta, l'oratore evidenzia quindi come il disegno di legge in esame sia pienamente conforme con le misure adottate a livello europeo ed internazionale in materia di lotta al terrorismo, le quali sono state ulteriormente rafforzate a seguito degli attentati dello scorso 11 settembre. Rientrano in tale ambito le decisioni assunte nella riunione dei Ministri della giustizia e affari interni del 20 settembre e in occasione del Vertice straordinario dei Capi di Stato e di Governo dell'Unione europea del 21 settembre 2001, i quali hanno sancito l'impegno ad istituire un mandato di cattura europeo e ad adottare delle misure sul riciclaggio del denaro sporco e sul congelamento dei capitali.
Egli propone, quindi, di esprimere parere favorevole.

Il senatore BEDIN conviene con la relazione esposta dal relatore e sottolinea come l'impegno profuso dall'Unione europea nella lotta al terrorismo risponda a precise attese dell'opinione pubblica. Per tale motivo egli evidenzia l'esigenza che il Governo, in coerenza con la presentazione del provvedimento in titolo e con la posizione assunta dalla maggior parte degli altri Stati membri, assuma un atteggiamento meno interlocutorio in merito alla questione dell'inclusione dei reati finanziari nell'ambito del mandato di cattura europeo.

Il senatore MANZELLA condivide il giudizio favorevole espresso sul provvedimento in titolo dal relatore Girfatti e si unisce alle considerazioni del senatore Bedin, esprimendo le proprie perplessitý sulla posizione assunta dall'Italia in merito al mandato di cattura europeo. Egli rileva inoltre come sia ancora aperta la questione della definizione del reato di terrorismo internazionale.

Il presidente GRECO conviene con la proposta del relatore, cui cede la parola per la replica, dopo aver rilevato come il provvedimento in titolo dia attuazione, oltre che alle misure europee, alle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

Il relatore GIRFATTI si sofferma sulle considerazioni dei senatori Bedin e Manzella osservando che la questione dell'adozione di un accordo a livello comunitario sul mandato di cattura europeo non attiene direttamente all'oggetto del provvedimento in esame. Egli rileva peraltro che dalle informazioni disponibili sulle trattative inerenti al suddetto atto si evince come il mandato di cattura europeo appaia mirato ad applicarsi ai reati che determinano maggior allarme sociale, come il terrorismo e il traffico di droga, mentre per quelli cui corrispondono sanzioni di minore entitý dovrebbero continuare ad applicarsi le tradizionali misure di estradizione. Egli non ritiene in ogni caso che l'Italia stia assumendo una posizione difforme rispetto a quella che tende a prevalere negli altri paesi dell'Unione.

Il senatore PIANETTA, dopo aver rilevato come sul tema della lotta al terrorismo si sia incentrata l'apertura dei lavori della 56a Assemblea generale delle Nazioni Unite, sottolinea la coerenza del provvedimento in esame con la determinazione assunta su tale materia dagli organismi europei e internazionali e dichiara il proprio voto favorevole.

Verificata la presenza del numero legale, la Giunta conferisce pertanto all'unanimitý mandato al relatore a redigere un parere favorevole nei termini emersi nel dibattito.


(795) Modifica alla normativa in materia di immigrazione e di asilo

(55) EUFEMI ed altri. - Norme in difesa della cultura italiana e per la regolamentazione dell'immigrazione
(Parere alla 1a Commissione: esame congiunto e rinvio.)

Il relatore BASILE riferisce sui provvedimenti in titolo soffermandosi in primo luogo sul disegno di legge n. 795, volto a modificare il decreto legislativo n. 286 del 1998 e la legge 39 del 1990, cosiddetta "legge Martelli", che disciplinano la condizione degli stranieri provenienti da paesi non appartenenti all'Unione europea. Esso reca tra l'altro disposizioni volte a collegare la durata del permesso di soggiorno dei lavoratori extracomunitari con quella del loro contratto di lavoro, a precisare i criteri per la determinazione delle quote di ingresso, a sopprimere l'istituto dello sponsor, che non si Ë rivelato efficace ai fini dell'inserimento degli stranieri, a consentire l'immediata espulsione dei lavoratori irregolari, a disciplinare la questione dei ricongiungimenti familiari e a semplificare le procedure per il riconoscimento del diritto d'asilo, prevenendo tuttavia eventuali abusi diretti ad aggirare la normativa sull'immigrazione.
Rilevando la complessitý dell'articolato l'oratore procede quindi ad illustrare i profili del disegno di legge n. 795 di pi˜ diretta competenza della Giunta. Egli non rileva al riguardo problemi di compatibilitý con il diritto comunitario. Dopo aver ripercorso le modifiche introdotte nell'ordinamento comunitario a partire dal Trattato di Amsterdam, che ha disposto la "comunitarizzazione" della politica dell'immigrazione, il relatore evidenzia infatti come l'unico atto normativo adottato in materia sia costituito dalla direttiva 2001/55/CE, sull'accoglienza degli sfollati, mentre altri atti – come le proposte di direttiva presentate dalla Commissione sui temi del riconoscimento e della revoca dello status di rifugiato, sulle condizioni di ingresso e di soggiorno di cittadini di paesi terzi che intendono svolgere attivitý di lavoro subordinato o autonomo e del diritto al ricongiungimento familiare – appartenendo ancora alla fase preparatoria del diritto comunitario, costituiscono degli importanti orientamenti ma non determinano alcun obbligo.
Egli non riscontra inoltre motivi di contrasto con il Titolo IV del Trattato sulla Comunitý europea nÈ con la Convenzione europea sui diritti dell'uomo, del 1950, con la Convenzione di Ginevra del 1951 e con il Protocollo del 31 gennaio 1967 sullo status dei rifugiati, che recano disposizioni internazionali ormai riconosciute anche nel diritto comunitario, ai sensi del rinvio disposto dall'articolo 6 del Trattato dell'Unione europea.
L'oratore descrive altresÏ l'articolata giurisprudenza comunitaria, che ha riconosciuto tra l'altro un vero e proprio diritto di soggiorno ai cittadini di Stati terzi che siano parte di un accordo di associazione con la Comunitý europea, dalla quale non si evincono parimenti indicazioni in contrasto con i disegni di legge n. 795 e n. 55.
Su proposta del presidente GRECO, che ringrazia il relatore per l'esposizione, la Giunta conviene, quindi, di rinviare il seguito dell'esame.

(868) Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 22 ottobre 2001, n. 381, recante disposizioni urgenti concernenti l'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA), l'anagrafe bovina e l'Ente irriguo umbro-toscano, approvato dalla Camera dei deputati
(Parere alla 9a Commissione: esame e rinvio.)

Il relatore CURTO illustra il provvedimento in titolo rilevando come esso rechi significative disposizioni di riforma della struttura organizzativa e funzionale dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA), attribuendo al Ministero delle politiche agricole e forestali la competenza a gestire i rapporti con la Commissione europea in merito all'attivitý di monitoraggio della spesa e di liquidazione dei conti a carico del Fondo europeo agricolo di orientamento e garanzia (FEOGA). Si tratta di misure che assicurano un pi˜ efficace coordinamento nei rapporti europei, tanto pi˜ necessario a seguito della regionalizzazione delle competenze agricole.
Sottolineando come le disposizioni introdotte consentano uno snellimento delle procedure di erogazione in presenza di pi˜ efficaci controlli, l'oratore ne evidenzia la valenza politica, oltre che tecnico-amministrativa, in quanto si tratta di interventi idonei a valorizzare il comparto agricolo. Fra gli aspetti particolarmente significativi figura inoltre la creazione di un Consiglio di rappresentanza, volto ad assicurare un pi˜ efficace raccordo fra l'AGEA e le associazioni di categoria, e la sostituzione del Comitato preposto alle procedure di pagamento con un ufficio monocratico.
Dopo aver descritto anche i profili inerenti all'anagrafe bovina e all'Ente irriguo umbro-toscano, l'oratore conclude non rilevando elementi di contrasto con la normativa comunitaria.

Il presidente GRECO ringrazia il senatore Curto per l'esposizione e propone, tenendo conto che l'Assemblea si accinge a discutere la relazione sul futuro dell'Unione europea adottata dalla Giunta e dalla 3 Commissione riunite (Doc. XVI, n 2), di rinviare il seguito dell'esame.

La Giunta concorda con la proposta del Presidente.


CONVOCAZIONE DELLA GIUNTA


Il PRESIDENTE comunica che la Giunta Ë convocata, domani 29 settembre, alle ore 8,30 per il seguito dell'esame dei disegni di legge n. 816, n. 795, n. 55, e n. 868 e per l'esame dei disegni di legge n. 11 e n. 606.