24 luglio 2001

 

 

 

UNHCR: profonda preoccupazione

per la separazione etnica in Macedonia

 

 

L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) è profondamente preoccupato per la fuga dei macedoni di etnia slava dalle zone della Repubblica ex jugoslava di Macedonia (FYROM) abitate dalla minoranza albanese. Tale situazione richiama alla memoria i momenti più critici degli ultimi dieci anni nei Balcani.

 

"Il nostro timore consiste nel fatto che una comunità etnica vada in una direzione verso le forze di sicurezza statali, e l'altra si diriga verso l'altra direzione, alla ricerca di sicurezza oltre la frontiera" ha affermato Eric Morris, inviato speciale dell'UNHCR per la regione, che ha recentamente visitato i villaggi colpiti dagli scontri nel nord della Macedonia.

 

"Questo è quanto sta accadendo in alcuni posti. Non credo che il conflitto all'inizio abbia avuto lo scopo della 'pulizia etnica', ma se ci sarà una separazione della popolazione le conseguenze potrebbero essere le stesse e la situazione potrebbe sfuggire al controllo", ha aggiunto. "Se una comunità crede di essere stata deliberatamente espulsa, si creeranno enormi barriere per ogni eventuale ritorno".

 

Morris ha inoltre affermato di essere particolarmente turbato dalla recente fuga di macedoni di etnia slava dalle città di Aracinovo - a nord-est di Skopje - e da Lesok - a nord di Tetovo.

 

L'UNHCR è gravemente preoccupato per le ultime violazioni del cessate-il-fuoco ed ha invitato tutte le parti ad evitare ulteriori scontri, che hanno già causato la fuga di decine di migliaia di persone. Al momento più di 60mila rifugiati macedoni si trovano nel confinante Kosovo, mentre 30mila persone sono sfollate all'interno della Macedonia.   <

 

 

 

 

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