CASA

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SOCIALI

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Progetto Esquilino:

proposte innovative per una politica di riqualificazione e sviluppo territoriale

 

Lo scorso 16 marzo, durante il seminario “Economia sociale e sviluppo locale ad Esquilino” è stata lanciata la proposta di un patto territoriale per lo sviluppo che promuova una serie di attività di riqualificazione territoriale e sostegno sociale nel quartiere.

Hanno partecipato attivamente a questo incontro – ed hanno lavorato per costituirne le premesse – alcune ONG (Casa dei diritti sociali-FOCUS, Futuro, Ass.ne Genitori, Il Cielo Sopra l’Esquilino, Ora d’Aria, La Libellula, cooperativa sociale CDSservizi, CILAP-EAPN, CESV), organizzazioni sindacali (CGIL Roma Centro, ALFOR, CISL Roma, ANOLF, UIL), comitati di residenti (Comitato di Quartiere di Via Giolitti, Abitanti di Via Balilla, Porta Magica), enti istituzionali (Istituzione Sistema Biblioteche, Laboratorio Municipale di Quartiere), scuole pubbliche (Istituto Comprensivo Esquilino) ed associazioni di immigrati.

Si tratta di un insieme eterogeneo di realtà che, tuttavia, trova un terreno comune nell’impegno profuso in questi anni nel promuovere lo sviluppo sociale del quartiere Esquilino; ciascuno nel proprio campo, questi enti si sono attivati nella sperimentazione di percorsi di uscita da condizioni di disagio e di povertà, nella promozione di eventi culturali e di animazione, nell’impulso all’integrazione degli immigrati ed alla mediazione culturale, nello sviluppo di percorsi di formazione, nella creazione di imprese sociali e di possibilità innovative di impiego, nella difesa dei diritti dei lavoratori e dei ceti deboli, nel miglioramento delle qualità della vita dei residenti.

 

La ragione di fondo di un patto territoriale ad Esquilino è quella di intervenire su problematiche fortemente sentite dal quartiere come quelle del degrado urbano, dell’abbandono di spazi ed edifici pubblici, dell’esclusione sociale, di uno sviluppi commerciale squilibrato, promovendo iniziative in grado di creare nuove opportunità di occupazione, sviluppo, riqualificazione, integrazione.

Ci si propone di far questo con un approccio che rifiuta la logica della repressione e dell’intolleranza che troppo spesso viene proposta come l’unica soluzione ai problemi del territorio (si pensi ad episodi come lo sgombero di persone senza dimora e rifugiati nell’area di Colle Oppio ed Esquilino).

A ben vedere proposte di questo tipo si rivelano demagogiche ed inefficaci perché non affrontano le cause reali del degrado; gli attori del patto territoriale si propongono, al contrario, di far leva sulle caratteristiche peculiari e dalle potenzialità del territorio utilizzandole come risorse di

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

sviluppo sociale, economico, culturale. In tal senso, la vivace multiculturalità di Esquilino, la ricchezza di beni storici ed artistici, la posizione al centro dei traffici ferroviari e del trasporto pubblico urbano, la disponibilità di immobili pubblici inutilizzati, il pur disordinato sviluppo commerciale, sono elementi che, grazie ad interventi mirati di recupero e ad una gestione oculata ed efficiente possono dare un forte impulso allo sviluppo del quartiere ed al recupero di autonomia e dignità sociale delle fasce sociali emarginate.

 

Quali attività per la riqualificazione di Esquilino?

 

            La Biblioteca del Mondo è il progetto più strutturato; si tratta di un intervento in grado di colmare il vuoto rappresentato dalla mancanza di una biblioteca pubblica nel rione ma, soprattutto, di porsi come fondamentale luogo di incontro, dialogo, arricchimento reciproco fra le diverse culture di cui Esquilino è ricco.

Su questa ipotesi è stata già, allo stato attuale, raggiunta la convergenza di un vasto schieramento di realtà del terzo settore e di istituzioni, mentre in questi giorni, presso la Scuola Media Statale D. Manin inizia il cineforum interculturale che rappresenta la prima iniziativa per promuovere, anche tramite attività culturali concrete, la Biblioteca del Mondo.

Contemporaneamente si sta lavorando per definire in modo sempre più preciso un ventaglio di altre proposte  da realizzare tramite ampie partnership comprendenti realtà dell’associazionismo e del volontariato, cooperative sociali, sindacati, istituzioni.

Durante il seminario e nei successivi contatti avuti fra gli attori già coinvolti nel progetto sono state ad esempio proposte una serie di attività da realizzarsi tramite interventi di formazione mirata, recupero di stabili e beni archeologici lasciati al degrado, politiche innovative di sostegno alle fasce deboli di popolazione, creazione di imprese sociali e cooperative integrate per la fornitura di servizi innovativi:

 

·      la valorizzazione delle risorse turistiche e storiche del rione

recupero di monumenti abbandonati al degrado come Tempio di Minerva Medica, Porta Magica, Basilica Neopitagorica, Domus Aurea; promozione del turismo, con particolare riferimento a quello giovanile, tramite la creazione di agenzie turistiche specializzate e la riqualificazione di alberghi, ostelli, bed & breakfast, etc.,

 

·      interventi per l’integrazione sociale e le mediazione sociale interculturale

servizi e politiche innovative per uscire dalle situazioni di dipendenza economica e sociale; creazione di opportunità di lavoro ed inserimento per fasce sociali svantaggiate,

 

·      gestione di seminari e convegni

offerta di pacchetti comprensivi di servizi di segreteria e promozione, fornitura dei locali, catering multietnico, pulizie, traduzioni,

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

·      interventi per riqualificare le attività commerciali

formazione e qualificazione per gli esercizi commerciali e delle attività, in particolar modo gestiti da stranieri, nati negli ultimi anni nel quartiere senza una precisa conoscenza delle norme regolanti il commercio;

 

Le prossime tappe

 

      Durante le ultime settimane si sono intensificati i contatti sia all’interno della rete di enti che già lavorano a queste ipotesi che per promuovere il progetto e coinvolgere altri attori.

Abbiamo bisogno della partecipazione attiva di tutti coloro che si ritrovano nel progetto qui tracciato, nelle sue linee essenziali, per poter svolgere l’impegnativo lavoro dei mesi a venire; andranno intensificati gli sforzi per coordinare tutti gli organismi impegnati, definire in modo sempre più preciso le azioni da intraprendere, organizzare iniziative per promuovere a tutti i livelli tali azioni, reperire le linee di finanziamento.