Interrogazione al Ministro della Sanità ed al Ministro della Funzione Pubblica.

 

Premesso che:

 

- Rehhal OUDGHOUGH è cittadino marocchino, e ha conseguito il titolo di Infermiere professionale, frequentando con profitto la scuola annessa all'Ente Ospedaliero "Ospedali Galliera" di Genova, superando l'esame di Stato; è regolarmente iscritto al Collegio provinciale Infermieri Professionali - IPASVI - di Genova al numero di posizione 5698, dal 22.7.1993;

 

- il signor Oudghough è residente in Italia, a Genova, con la sua famiglia, ed è in possesso di permesso di soggiorno per lavoro, valido sino al 2003;

 

- l'Ente  Ospedaliero "Opere Pie Riunite Devoto Marini Sivori" di Lavagna (Genova) ha bandito un concorso pubblico per l'assunzione di un infermiere professionale, in esecuzione della delibera del Consiglio di Amministrazione n. 74 del 30.9.1999, (bando pubblicato sulla G.U. n. 85 del 26.10.1999);

 

- il sig. Oudghough ha presentato domanda di ammissione al concorso, ma, con raccomandata a.r., la Commissione d'esame, nella persona del suo Presidente, gli ha comunicato che la domanda di ammissione "non può essere accolta in quanto l'accesso all'impiego nelle Pubbliche Amministrazioni è subordinato al possesso della cittadinanza italiana o di altro paese dell'Unione Europea (art. 2 DPR n. 487 del 9.5.1994) ";

 

considerato che:

 

- lo stesso signor OURGHOUGH, contestualmente alla domanda di ammissione al concorso, aveva informato l'Amministrazione ricevente della avvenuta recente modifica legislativa che gli consentiva di accedere ai concorsi;

 

- malgrado ciò l'Amministrazione ha ritenuto di respingere la domanda di ammissione al concorso; e  solo a seguito della lettera di un avvocato, inviata per conto del signor Rehhal Oudghough, la commissione concorsuale ha ritenuto di investire della questione il servizio consulenza Enti Locali presso il Coreco ligure.

E' del tutto evidente che ci si doveva comportare in maniera esattamente opposta: sarebbe stato più opportuno rivolgere il quesito al Coreco o ad altri enti consultivi prima di respingere la domanda del ricorrente;

 

- sui moduli di iscrizione ai concorsi pubblici è indicata la voce “dichiara di essere cittadino italiano”, poiché - come spesso accade - la Pubblica Amministrazione si adegua con ritardo alle modifiche della legge: ma il Decreto Legislativo n. 286 del 25.7.1998 (Testo Unico sugli stranieri) all'art. 2, recita "lo straniero regolarmente soggiornante nel territorio dello Stato gode dei diritti in materia civile attribuiti al cittadino italiano..." (comma 2); la Repubblica Italiana, in attuazione della convenzione dell'OIL n. 143 del 24 giugno 1975, ratificata con legge 10 aprile 1981, n. 158, garantisce a tutti i lavoratori stranieri regolarmente soggiornanti nel suo territorio e alle loro famiglie parità di trattamento e piena eguaglianza di diritti rispetto ai lavoratori italiani" (comma 3); "lo straniero regolarmente soggiornante partecipa alla vita pubblica locale" (comma 4);

 

ritenuto che

 

- tali norme sono certamente precettive e imperative, né possono relegarsi a mere dichiarazioni di principio senza notevoli effetti modificatori del nostro diritto interno, anche sul piano dei principi generali del diritto. La normativa riguarda diritti di rilievo costituzionale e ha carattere di riforma generale della condizione giuridica dello straniero nell'ambito della riserva di legge prevista dal comma 2 articolo 10 della Costituzione., espressamente richiamato dal legislatore all'art. 1 del decreto legislativo 286/98;

 

- il signor Oudghough, come risulta dal suo permesso di soggiorno, ha tutti i requisiti per ambire al posto di lavoro bandito dall'Amministrazione dell’Istituto "Opere Pie Riunite Devoto Marini". Nessun limite può ravvisarsi nel titolo di studio, poiché l’infermiere lo ha conseguito in Italia; né alcun limite alla partecipazione del cittadino straniero ai pubblici concorsi è previsto dalla Costituzione che, al contrario, all'art. 97, comma 3, non fa riferimento alla cittadinanza,come invece accade per numerose altre disposizioni costituzionali;

 

- il recentissimo Regolamento di attuazione del T.U. sull'immigrazione, DPR 31.8.1999 n. 394, pubblicato in suppl. ord. 190/L G.U. 3.11.1999 n. 258, all'art. 50 stabilisce: "I presidi e le istituzioni sanitarie pubbliche e private comunicano al Ministero Della Sanità il nominativo dello straniero assunto ..." (comma 5); "... il Ministero della Sanità provvede altresì ai fini dell'ammissione agli impieghi e dello svolgimento di attività sanitarie nell'ambito del Servizio Sanitario Nazionale... conseguiti in un paese non appartenente all'Unione Europea" (comma 7).

Queste norme procedurali, riguardanti il riconoscimento di titoli professionali esteri, presuppongono, con ogni evidenza, la previsione legislativa di un rapporto di impiego pubblico con lo straniero "extra U.E.", anche con titoli non conseguiti in Italia.

Ma il signor Oudghough doveva essere ammesso al concorso poiché il suo titolo di studio è stato conseguito in Italia.

Inoltre, la legge 1993 n. 29, art. 36, -Reclutamento del personale, recita: "L'assunzione nelle amministrazioni pubbliche  avviene  con contratto individuale di lavoro..." (comma 1). Infatti il rapporto di lavoro tra l'Amministrazione e i dipendenti ha per legge natura privatistica. Ciò rende ancor più chiaro il diritto degli extracomunitari ad accedere al pubblico impiego;

 

- le prove del concorso in questione si sono tenute in brevissimo tempo, e benché il signor Oudghough si sia rivolto al Tar della Liguria per ottenere la riammissione al concorso, il provvedimento di sospensiva e di ammissione con riserva non è stato ottenuto poiché, alla data dell’udienza davanti al TAR, le prove si erano già concluse. Così che il TAR ha rifiutato la sospensiva per tale motivo.

 

 

L'interrogante chiede di sapere

 

-                    quali provvedimenti si intendano adottare nei confronti dell’amministrazione pubblica "Opere Pie Riunite Devoto Marini Sivori" di Lavagna (Genova) e della Commissione concorsuale suddetta presso tale ente, per quanto sopra esposto;

 

-                    attraverso quali iniziative si vorrà garantire a tutti gli aventi diritto l’accesso ai pubblici concorsi.

 

 

Sen. Luigi Manconi

 

Sen. Ersilia Salvato