16 marzo 2001
PAVAROTTI
PER I BAMBINI AFGHANI RIFUGIATI
A seguito del recente appello del Segretario Generale delle
Nazioni Unite, Kofi Annan, sulla drammatica condizione della popolazione
afghana colpita da siccità e guerra, il Maestro Luciano Pavarotti ha
deciso di dedicare l'annuale appuntamento con il concerto
"Pavarotti&Friends" ai bambini afghani rifugiati in Pakistan.
A questo scopo, il Maestro Pavarotti - Messaggero di Pace
delle Nazioni Unite - ha chiesto l'attiva partecipazione dell'Alto
Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), rinnovando la
proficua collaborazione già messa in atto nel 1999, in occasione della
donazione di 1 milione di dollari che il Maestro fece in favore dei bambini
rifugiati del Kosovo.
"Siamo grati al Maestro Pavarotti per la decisione di
devolvere i proventi del suo concerto ai bambini afghani rifugiati" ha
dichiarato l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Ruud
Lubbers. "Il concerto contribuirà anche a sensibilizzare l'opinione
pubblica sulla difficile situazione umanitaria della popolazione afghana,
prostrata da oltre venti anni di conflitto", ha aggiunto l'Alto
Commissario.
Nell'ambito delle sue attività, l'UNHCR ha
individuato un progetto - focalizzato soprattutto all'assistenza sanitaria e
all'istruzione - del quale beneficieranno i bambini afghani rifugiati che si
trovano in Pakistan.
Il concerto avrà luogo a Modena il 29 maggio 2001 e
sarà trasmesso in diretta da Rai Uno. Il Maestro Pavarotti
dividerà la scena con le maggiori pop star internazionali, come
già avvenuto con grande successo nelle sette precedenti edizioni
dell'evento.
La situazione umanitaria della popolazione afghana negli ultimi mesi si è drammaticamente deteriorata a causa della diffusa siccità e di scontri armati nella regione nord-orientale. Questa situazione ha costretto alla fuga all'interno del paese circa 500mila persone, mentre oltre 170mila persone sono fuggite in Pakistan. Prima di questo recente afflusso, già 1,2 milioni di rifugiati afghani si trovavano in Pakistan e 1,3 milioni in Iran.