L’IMMIGRAZIONE NELL’AREA ROMANO-LAZIALE ALL’INIZIO DEL 2001

 

a cura del Dossier Statistico Immigrazione della Caritas

 

 

 

            L’immigrazione nel Lazio è aumentata dell’11% e si è arrivati a 246.000 soggiornanti  stranieri (25.000 in più, di cui 23.000 a Roma). Se si tiene conto di tutti i minori presenti e dei permessi in corso di registrazione, una stima realistica porta a ipotizzare 289.000 presenze. L’aumento intervenuto risulta in linea con l’andamento nazionale, salvo che in provincia di Latina dove il valore  è molto più basso (+ 4%). E’ rimasta invariata la quota di pertinenza dell’area romano-laziale, pari a un sesto del  totale degli immigrati in Italia.

Si trovano in provincia di Roma 9 su 10 immigrati soggiornanti nel Lazio. All’interno della provincia di Roma solo un sesto degli immigrati vive al di fuori della capitale, dove tra residenti, soggiornanti per motivi stabili ma non ancora residenti e presenti per motivi temporanei si può ipotizzare nella capitale una presenza complessiva di 220.000 immigrati.

Le altre province laziali hanno quote comprese tra le 3.000 (Rieti) e le 9.000 presenze (Latina), con una incidenza sulla popolazione residente molto più bassa rispetto a Roma (circa il 6%).

 

Roma si caratterizza per il fatto che un quinto degli immigrati è venuto per motivi religiosi, e ciò è ben comprensibile in una città che è il centro del cattolicesimo.

Se si conteggiano a parte le presenze per motivi religiosi si scopre una realtà poco conosciuta: i motivi di lavoro salgono al 72% (un valore di 10 punti al di sopra della media nazionale) e quelli per motivi familiare si attestano sul 19%,  che però rimane ancora al di soddo della media nazionale: ciò sembra indicare che una quota di immigrati è ancora incerta nello scegliere la città come sede stabile del proprio nucleo familiare, o per il tipo di lavoro svolto (collaborazione familiare) o per l’intenzione di stabilirsi in una città del Centro-Nord.

Su 10 lavoratori soggiornanti 1 svolge attività di lavoro autonomo, e questo sviluppo, legato all’insediamento stabile della popolazione immigrata, è diventato più visibile un po’ dovunque ma specialmente in alcuni quartieri di Roma.

Roma e la sua provincia non sono una sede ambita come residenza elettiva da parte dei cittadini stranieri benestanti: questa scelta è stata fatta da appena 6.000, con una incidenza percentuale più contenuta rispetto a quanto avviene in Toscana, in Lombardia e in altre Regioni del Nord.

E’ molto ridotta, sia in provincia di Roma (poco più di 1.500 persone) che in  Italia (5.752) la presenza per motivi straordinari, da ricollegare a motivi di solidarietà internazionale, come è avvenuto con i kosovari.

Appaiono per la prima volta nella statistica del Ministero dell’interno i soggiornanti (712) venuti a Roma per la ricerca del posto di lavoro, in applicazione della legge 40/1998 che lo consente sia nel caso che uno abbia trovato uno sponsor o si sia “autosponsorizzato”.

 

In complesso, con riferimento all’andamento nazionale, l’area romano-laziale ha perso in larga misura la funzione di volano esercitata nel corso degli anni ’80 e poi andata man mano diminuendo nel corso degli anni ’90.. Il segno più evidente di questo ridimensionamento consiste nel fatto che la provincia di Milano (174.460 soggiornanti) ha accorciato le distanze rispetto a quella di Roma e che la Lombardia con 308.408 soggiornanti supera di ben 63.000 unità il Lazio. Questo andamento può risultare di per sé positivo in quanto atto a facilitare il passaggio a una politica di accoglienza più qualificata.

STATISTICHE SULL’IMMIGRAZIONE NELL’AREA ROMANO-LAZIALE

 

 

 

Dati complessivi su Italia, Lazio e Roma (31.12.2000)

 

                                   Soggiornanti                            Stima Dossier                      Valore %     Variazione 1999/2000

Italia

1.388.153

1.687.000

100,0

10,9

Lazio

245.666

262.000

17,7

11,1

Roma Provincia

223.142

235.000

16,1

11.6

Roma Città (stima)

188.109

200.000

13,6

14,6

* per la stima si è tenuto conto che il fattore di maggiorazione (21,5%) non va applicato ai  motivi religiosi.

 

L’immigrazione nelle province del Lazio (31.12.2000)

 

Province                        Soggiornanti                  % donne            Variazione % 1999/2000   Variazione 1999/2000  

Frosinone

5.973

47,3

10,7

578

Latina

8.760

45,7

4,0

340

Rieti

2.712

51,1

11,3

276

Roma

222.588

49,7

14,4

22.689

Viterbo

5.633

51,1

11,9

601

Lazio

245.666

49,1

11,1

24.484

Italia

1.388.153

45,8

10,9

136.159

 

 

 

I motivi del soggiorno a livello nazionale e in provincia di Roma (31.12.2000)

 

                                                             Italia                                                       Provincia di  Roma

Motivo soggiorno           Soggiornanti             Valore percentuale         Soggiornanti                   Valore percentuale

Lavoro

850.715

61,3

129.462

58,0

Famiglia

354.850

25,6

33.721

15,1

Motivi religiosi

55.064

4,0

43.698

19,6

Resid. Elettiva

45.295

3,3

4.128

1,8

Studio

8.498

2,6

5.678

2,5

Asilo

10.436

0,8

1.784

0,8

 

 

I soggiorni per motivi di lavoro a livello nazionale e in provincia di Roma (31.12.2000)

 

                                                           Italia                                                      Provincia di Roma

Motivo soggiorno           Soggiornanti                 Valore %                 Soggiornanti                          Valore %

Dipendenti occupati

665.803

78,3

100.178

77,4

Senza Lavoro

80.490

10,6

15.379

11,9

Sotto garanzia

11.750

1,3

712

1,2

Motivi straordinari

5.752

0,7

1.592

0,5

Lavoratori autonomi

86.920

10,2

11.601

9,0

 
FONTE: Elaborazioni Caritas/Dossier Statistico Immigrazione su dati del Ministero dell’Interno