Resoconto stenografico dell'Assemblea

 

Seduta n. 871 del 6/3/2001

 

        

 

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Seguito della discussione dei progetti di legge: S. 203-554-2425 - D'iniziativa dei senatori Salvato ed altri, Biscardi ed altri e d'iniziativa del Governo: Norme in materia di protezione umanitaria e di diritto di asilo (Approvato in un testo unificato dal Senato) (5381) e delle abbinate proposte di legge: Fei ed altri; Garra ed altri; Armaroli ed altri; Fontanini e Cavaliere (3439-5463-5480-6018) (ore 18,55).

 

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione dei progetti di legge, d'iniziativa dei senatori Salvato ed altri, Biscardi ed altri e d'iniziativa del Governo: Norme in materia di protezione umanitaria e di diritto di asilo, già approvato, in un testo unificato, dal Senato, e delle abbinate proposte di legge: d'iniziativa dei deputati Fei ed altri; Garra ed altri; Armaroli ed altri; Fontanini e Cavaliere.

Ricordo che nella seduta del 29 novembre 2000 il seguito del dibattito era stato rinviato.

(Esame degli articoli - A.C. 5381)

 

PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli articoli della proposta di legge, nel testo della Commissione.

        

 

Resoconto stenografico dell'Assemblea

 

Seduta n. 871 del 6/3/2001

 

        

 

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(Esame dell'articolo 1 - A.C. 5381)

 

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 1 , nel testo della Commissione, e dell'unico emendamento ad esso presentato (vedi l'allegato A - A.C. 5381 sezione 1).

Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.

 

ANTONIO SODA, Relatore. Signor Presidente, la Commissione esprime parere favorevole sull'emendamento Lembo 1.1.

PRESIDENTE. Il Governo?

VALERIO CALZOLAIO, Sottosegretario di Stato per l'ambiente. Signor Presidente, il Governo concorda con il parere espresso dal relatore.

 

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PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Lembo 1.1, accettato dalla Commissione e dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 391

Votanti 388

Astenuti 3

Maggioranza 195

Hanno votato 385

Hanno votato no 3).

 

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 1, nel testo emendato.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 407

Votanti 404

Astenuti 3

Maggioranza 203

Hanno votato 396

Hanno votato no 8).

 

        

Resoconto stenografico dell'Assemblea

 

Seduta n. 871 del 6/3/2001

 

        

 

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(Esame dell'articolo 2 - A.C. 5381)

 

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 2 , nel testo della Commissione, e del complesso degli emendamenti ed articoli aggiuntivi ad esso presentati (vedi l'allegato A - A.C. 5381 sezione 2).

Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.

 

ANTONIO SODA, Relatore. La Commissione invita al ritiro degli emendamenti Nardini 2.6, Moroni 2.10 e Saraceni 2.2, altrimenti il parere è contrario; invita altresì al ritiro dell'emendamento 2.11 perché c'è una riformulazione riguardante un altro articolo. Il parere è contrario sugli emendamenti Fontanini 2.9 e Moroni 2.1, mentre è favorevole sugli identici emendamenti Garra 2.3 e 2.8 (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del regolamento). Il parere è altresì contrario sull'emendamento Garra 2.4, mentre la Commissione invita al ritiro dell'emendamento Bartolich 2.7 nonché dell'emendamento Saraceni 2.12, perché c'è un'altra formulazione, altrimenti il parere è contrario. Infine il parere è contrario sugli emendamenti Garra 2.5 e Lembo 2.13.

PRESIDENTE. Il Governo?

VALERIO CALZOLAIO, Sottosegretario di Stato per l'ambiente. Il Governo concorda con il parere della Commissione.

PRESIDENTE. I presentatori insistono per la votazione dell'emendamento Nardini 2.6?

FRANCESCO GIORDANO. Signor Presidente, noi avremmo acceduto all'invito al ritiro allo scopo di non modificare il testo e di evitare il rinvio al Senato ma è stato già modificato l'articolo 1 e quindi il testo dovrebbe comunque tornare al Senato.

PRESIDENTE. Ovviamente, per l'approvazione da parte del Senato meno modifiche ci sono e meglio è.

FRANCESCO GIORDANO. Decideremo quali mantenere. Su questo insistiamo per la votazione.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Nardini 2.6, non accettato dalla Commissione né dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

 

 

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(Presenti 415

Votanti 412

Astenuti 3

Maggioranza 207

Hanno votato 13

Hanno votato no 399).

 

Onorevole Moroni, accetta di ritirare l'emendamento 2.10 a sua firma?

 

ROSANNA MORONI. Lo ritiro, signor Presidente.

PRESIDENTE. Sta bene.

Onorevole Saraceni, accetta l'invito al ritiro degli emendamenti 2.2 e 2.11 a sua firma?

LUIGI SARACENI. Ritiro l'emendamento 2.2 e insisto sull'emendamento 2.11.

PRESIDENTE. Sta bene. Passiamo alle votazioni dell'emendamento Saraceni 2.11.

Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Garra. Ne ha facoltà.

GIACOMO GARRA. Negli ordinamenti il danno non è sempre ingiusto. Vi è, per esempio, il caso del danno derivante da atti legittimi. Non avrei difficoltà a dare il mio voto favorevole all'emendamento Saraceni 2.11 ove il relatore suggerisse al collega di sostituire la parola «illegittimi» con la parola «ingiusti». Ove questo non sia possibile, Forza Italia si asterrà.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Saraceni 2.11, non accettato dalla Commissione né dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 424

Votanti 343

Astenuti 81

Maggioranza 172

Hanno votato 133

Hanno votato no 210).

 

Passiamo alla votazione dell'emendamento 2.9.

Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Fontanini. Ne ha facoltà.

 

PIETRO FONTANINI. Signor Presidente, questo emendamento mira ad introdurre il principio della reciprocità riguardo al diritto di asilo politico di coloro che provengono da paesi in cui questo diritto non è riconosciuto. Chiediamo ai colleghi di appoggiare la nostra proposta perché chi chiede l'asilo politico all'Italia spesso proviene da paesi dove non vengono riconosciuti alcuni diritti fondamentali riguardanti la persona. Chiediamo che venga riconosciuto il principio della reciprocità di un diritto che riteniamo fondamentale.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Lembo. Ne ha facoltà.

Colleghi, per favore! Onorevole Ruggeri, onorevole Innocenti, onorevole Izzo! Prego, onorevole Lembo.

ALBERTO LEMBO. Signor Presidente, non si può non concordare con l'emendamento in esame, per i motivi che sono stati già illustrati, ma anche in base ad un ragionamento complessivo che non posso non svolgere in questo momento, a fronte dell'accelerazione data ai lavori.

Poche settimane fa la Camera ha affrontato un tema estremamente spinoso e controverso: mi riferisco alla riforma della legge Turco-Napolitano, poi trasformata in un testo unico. Come affermato nella discussione generale sul provvedimento in esame, se da una parte il riconoscimento del diritto di asilo e una legge quadro in materia sono assolutamente doverosi (oltre a rappresentare l'attuazione di principi contenuti nella Costituzione), è altrettanto chiaro, logico ed evidente che non avremmo mai potuto accettare che il provvedimento in esame divenisse il cavallo

 

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di Troia per far rientrare nella sua portata ciò che con esso non ha nulla a che fare.

Signor Presidente, il provvedimento riguarda il diritto d'asilo e non può né deve diventare un allargamento della portata della legge Turco-Napolitano. Pertanto, è necessario inserire alcuni paletti e gli emendamenti sono finalizzati proprio a tale scopo (credo che anche l'onorevole Soda ce ne possa dare atto); gli emendamenti, dunque, sono finalizzati ad individuare alcuni paletti per far sì che ci si attenga ad un tema specifico, che la legge sia differenziata da altri provvedimenti del genere e che siano chiariti una serie di elementi che non sono stati precisati nel testo pervenuto dal Senato e non sufficientemente emendato in Commissione.

Signor Presidente, questo ragionamento ci ha portato a non ritirare gli emendamenti come l'emendamento Fontanini 2.9 e a sostenerli; non solo, ma ce ne saranno altri, in quanto il tema è serio e merita di essere affrontato adeguatamente; non possiamo permettere che ci sfuggano delle imperfezioni, altrimenti sarebbe un lavoro vano.

 

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Moroni. Ne ha facoltà.

ROSANNA MORONI. Signor Presidente, preannuncio il ritiro di tutti i miei emendamenti, tranne quelli sui quali è stato trovato un consenso all'interno del Comitato dei nove. Mi permetto, altresì, di invitare gli altri colleghi a ritirare i propri emendamenti.

Il testo che esce dal lavoro svolto dal Comitato dei nove è stato concordato e condiviso dall'alto commissariato per i rifugiati e dal consiglio italiano per i rifugiati (ICS). Oggi, durante i lavori del Comitato dei nove, i colleghi presenti hanno condiviso la scelta di ritirare i propri emendamenti perché in questo momento vi è una priorità assoluta: consentire l'approvazione rapida del provvedimento alla Camera dei deputati, in modo che il Senato possa pervenire all'approvazione definitiva.

Il collega Lembo, presente in Comitato dei nove, si è impegnato a ritirare quasi tutti i suoi emendamenti (per questo lo ringrazio) tranne quelli di particolare rilievo. Purtroppo, non erano presenti i colleghi del gruppo di Forza Italia e della Lega nord Padania. Colgo l'occasione per avanzare tale richiesta anche nei loro confronti. Credo, infatti, che l'interesse all'approvazione della legge vada al di là degli schieramenti politici: il nostro è l'unico paese in Europa a non avere una legislazione organica sul diritto di asilo che attui l'articolo 10 della Costituzione. Pertanto, l'approvazione del progetto di legge in esame non sarebbe solo un importante atto di civiltà, ma anche un adeguamento del nostro paese alle condizioni a cui gli altri paesi europei sono già arrivati.

ANTONIO SODA, Relatore. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

ANTONIO SODA, Relatore. Signor Presidente, vorrei illustrare le ragioni per le quali la Commissione ha espresso parere contrario sull'emendamento Fontanini 2.9. La legge vuole attuare l'articolo 10 della Costituzione, che fa riferimento alle libertà democratiche da essa garantite: a chi fa domanda di asilo in Italia, in virtù dell'articolo 10 della Costituzione, è stato riconosciuto un diritto soggettivo perfetto, direttamente esercitabile davanti all'autorità giudiziaria ordinaria; al contrario, la proposta emendativa dell'onorevole Fontanini limita l'effettivo esercizio del diritto alla libertà di pensiero e di parola.

Come è noto, le libertà democratiche sono più ampie rispetto a tali fattispecie. Pertanto, invito caldamente l'onorevole Fontanini a comprendere che, qualora fosse approvata la sua proposta emendativa, salterebbe completamente l'impianto della legge: non si tratterebbe più di una legge di attuazione dell'articolo 10 della Costituzione, bensì di qualcos'altro. La

 

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legge Turco-Napolitano non c'entra assolutamente nulla con l'emendamento in esame e con il testo della Commissione.

 

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Armaroli, al quale ricordo che ha 1 minuto di tempo a disposizione. Ne ha facoltà.

PAOLO ARMAROLI. Signor Presidente, 1 minuto mi sembra poco per esprimere un concetto.

PRESIDENTE. Quando il pensiero è limpido, si esprime rapidamente, come nel suo caso.

Prego, onorevole Armaroli.

PAOLO ARMAROLI. Signor Presidente, vorrei ricordare ai colleghi del centrosinistra, ma soprattutto a quelli della sinistra, che noi non siamo pregiudizialmente contrari al principio e non potremmo esserlo, per il fatto stesso che un testo del genere dovrebbe essere attuazione dell'articolo 10 della Carta costituzionale. Quindi, noi non siamo pregiudizialmente contrari al principio; siamo invece contrari al testo così come è stato redatto. Ricordo ai cortesi interlocutori della sinistra, signor Presidente, che il terzo comma dell'articolo 10 recita quanto segue: «Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge». Ora, signor Presidente, vi sono miliardi di uomini e donne, sparsi in tutto l'orbe terracqueo, che non godono degli stessi diritti previsti dalla Costituzione italiana. Allora, anche in termini di quantificazione, quanti potranno essere coloro che a buon titolo potranno reclamare il diritto di asilo?

La sinistra dovrebbe anche ricordare - concludo, Presidente - che fonti molto qualificate hanno messo le mani avanti profilando il pericolo del terrorismo di vario genere, ma soprattutto islamico, che con la scusa del diritto di asilo potrebbe - anzi, può - venire in Italia a fini molto diversi da quelli che invece giustamente prevede la nostra Costituzione. Per queste ragioni noi siamo favorevoli all'emendamento.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Fontanini 2.9, non accettato dalla Commissione né dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 409

Votanti 408

Astenuti 1

Maggioranza 205

Hanno votato 190

Hanno votato no 218).

 

Ricordo che l'emendamento Moroni 2.1 è stato ritirato.

Passiamo agli identici emendamenti 2.8 (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del regolamento) e Garra 2.3.

Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Lembo. Ne ha facoltà.

 

ALBERTO LEMBO. Approfitto, Presidente, di questo passaggio anche per rispondere all'onorevole Soda ed al suo invito a ritirare gli emendamenti.

Come ho già fatto rilevare oggi in Commissione, vi sono alcuni emendamenti, presentati da vari deputati di Alleanza nazionale, che non sono per nulla ostruzionistici, ma portano a miglioramenti sostanziali del provvedimento e, in molti casi - mi riferisco in particolare a quelli relativi all'articolo 3 -, sono in piena sintonia con quanto rilevato dalla Commissione bilancio. Evidentemente, quindi, questi emendamenti, oltre a nascere da una posizione politica particolare, sono anche logici e di buonsenso e recepiscono - o addirittura in molti casi sono identici, ma i nostri sono stati

 

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presentati precedentemente - gli emendamenti connessi al parere della Commissione bilancio.

Vi sono altri emendamenti - mi riferisco a quelli relativi agli articoli 7 e 14 -, altrettanto di buonsenso, che servono ad individuare esattamente la portata del provvedimento, come diceva poco fa il collega Armaroli.

Chiudo questo breve intervento dicendo che altri tra gli emendamenti potrebbero essere ritirati, ma c'è un passaggio estremamente importante, Presidente, che voglio anticipare, anche perché ciò potrebbe servire al collega Soda per fare eventualmente una dichiarazione in proposito. L'articolo 10 del provvedimento, che riguarda i ricorsi, rappresenta il passaggio cruciale. Esso prevede una serie di garanzie, di sospensioni e di tutele nei confronti della persona che comunque si sia presentata alla frontiera italiana chiedendo di poter godere del diritto di asilo. L'attuale stesura di questo articolo, in parte collegato ad altri, offre una serie di garanzie che vanno ben al di là della portata del dettato costituzionale riferito non al cittadino italiano, ma ad altri.

Avevo invitato il collega Soda ad un ripensamento in questi termini, perché, se l'articolo 10 venisse riportato nei termini di un'applicazione del dettato costituzionale, non di un arbitrario ampliamento delle garanzie e dei diritti già previsti dalla Costituzione italiana, sarebbe tutta un'altra cosa. Oggi come oggi (e questo l'abbiamo ripetutamente detto in Commissione) questo articolo configura una serie di diritti, di possibilità, anche di scappatoie, che vanno al di là dello spirito della legge e ci portano molto vicini alla portata della legge Turco-Napolitano. Fermo restando che gli emendamenti all'articolo 3 vengono mantenuti, vorrei conoscere l'orientamento del collega Soda ai fini dell'eventuale ritiro di altri emendamenti.

 

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Garra 2.3 e 2.8 (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del regolamento), accettati dalla Commissione e dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 397

Votanti 394

Astenuti 3

Maggioranza 198

Hanno votato 390

Hanno votato no 4).

 

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Garra 2.4, non accettato dalla Commissione né dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 404

Maggioranza 203

Hanno votato 196

Hanno votato no 208).

 

Avverto che l'emendamento Bartolich 2.7 è stato ritirato.

Onorevole Saraceni, accoglie l'invito a ritirare il suo emendamento 2.12?

 

LUIGI SARACENI. Insisto per la votazione e chiedo di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

LUIGI SARACENI. Dalla disposizione così com'è, senza l'emendamento che propongo, resta escluso il convivente del coniuge non legalmente separato; quindi se una persona magari fugge, oltre che dalle persecuzioni del suo Governo, anche da quelle del coniuge, e convive, in questo caso al convivente non si estende il diritto d'asilo. Mi sembra una disposizione assolutamente irragionevole e retrograda, oltre

 

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che persecutoria, ed il mio emendamento è teso ad evitare questo. Non comprendo dunque il parere contrario.

 

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Garra. Ne ha facoltà.

GIACOMO GARRA. Il gruppo di Forza Italia ritiene preferibile il testo approvato dalla Commissione, perché il beneficio è limitato ai figli minori non coniugati. L'emendamento 2.12 elimina la locuzione «non coniugati» e di conseguenza amplia l'ambito dei beneficiari al coniuge del minore coniugato e, se ci sono figli minori, persino ai nipoti del rifugiato. Per questa dilatazione ingiustificata della convenzione di Ginevra, Forza Italia voterà contro.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Lembo. Ne ha facoltà.

ALBERTO LEMBO. Annuncio il voto contrario di Alleanza nazionale, per le stesse identiche motivazioni.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Fontanini. Ne ha facoltà.

PIETRO FONTANINI. Anche la Lega è fortemente contraria a questo emendamento, perché ha già provocato gravi danni con la legge Turco-Napolitano. Qui addirittura, giocando sul discorso del diritto d'asilo, apriamo le frontiere del nostro Stato a gente che non ha diritto.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Saraceni 2.12, non accettato dalla Commissione né dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 402

Votanti 399

Astenuti 3

Maggioranza 200

Hanno votato 44

Hanno votato no 355).

 

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Garra 2.5, non accettato dalla Commissione né dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 413

Votanti 410

Astenuti 3

Maggioranza 206

Hanno votato 194

Hanno votato no 216).

 

Passiamo alla votazione dell'emendamento Lembo 2.13.

Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Garra. Ne ha facoltà.

 

GIACOMO GARRA. Colleghe e colleghi, alle pagine 13 e 14 del dossier predisposto dal servizio studi della Camera è richiamato il testo dell'articolo 1 della convenzione di Ginevra, che reca l'elencazione dei requisiti che danno luogo al riconoscimento dello status di rifugiato. Se la disposizione del comma 2 coincidesse con la definizione di rifugiato prevista dall'articolo 1 di detta convenzione, non si comprenderebbe perché non si faccia un richiamo esplicito a quella disposizione. Temiamo che il comma 2, ove non dovesse essere inutile, finirebbe per dilatare l'ambito dei beneficiari o comunque per dar luogo a diverse interpretazioni applicative, ove la portata di detto comma sia diversa da quella dell'articolo 1 della convenzione di Ginevra.

Per tali ragioni, voteremo a favore dell'emendamento 2.13.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

 

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Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Lembo 2.13, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.

(Segue la votazione).

 

Scusate, colleghi, ci sono più luci accese che persone (Commenti dei deputati del gruppo della Lega nord Padania).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Questo non è che riduca le responsabilità.

Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 389

Votanti 388

Astenuti 1

Maggioranza 195

Hanno votato 177

Hanno votato no 211).

 

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 2, nel testo emendato.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 401

Votanti 397

Astenuti 4

Maggioranza 199

Hanno votato 214

Hanno votato no 183).

 

Onorevole relatore, qual è il parere della Commissione sull'articolo aggiuntivo Garra 2.01?

 

ANTONIO SODA, Relatore. Invito l'onorevole Garra a ritirare il suo articolo aggiuntivo 2.01, chiedendogli di valutare la disposizione di cui alla lettera e) con riferimento all'articolo 6, che ne recupera il contenuto. Per quanto riguarda tutte le altre elencate ostative al riconoscimento del diritto d'asilo, faccio riferimento alla convenzione di Ginevra che sostanzialmente indica le cause di esclusione.

PRESIDENTE. Quindi, sarebbero già recepite.

Il Governo?

ANIELLO DI NARDO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Il Governo concorda.

PRESIDENTE. Onorevole Garra, accede all'invito a ritirare il suo articolo aggiuntivo 2.01?

GIACOMO GARRA. Presidente, mi dispiace di non poter aderire all'invito rivoltomi dal relatore perché credo che una normativa chiara in tema di diritto d'asilo debba collegarsi alla prescrizione della convenzione di Ginevra che non si limita a stabilire i requisiti per il riconoscimento dello status di rifugiato, ma enuncia le cause ostative a detto riconoscimento, che non sono solamente quelle previste dalla lettera richiamata poc'anzi dal relatore Soda.

Per queste ragioni ho presentato l'articolo aggiuntivo 2.01 che enuncia le cause ostative al riconoscimento del diritto d'asilo in modo da arricchire, in termini di maggiore chiarezza, la normativa al nostro esame. Le cause ostative disseminate nel testo della legge finiscono con il rendere assolutamente poco chiara la normativa che stiamo per approvare. Per queste ragioni insistiamo perché sia espresso un voto favorevole sul mio articolo aggiuntivo 2.01.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Garra 2.01, non accettato dalla Commissione né dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

 

 

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(Presenti 402

Votanti 401

Astenuti 1

Maggioranza 201

Hanno votato 189

Hanno votato no 212).

 

        

Resoconto stenografico dell'Assemblea

 

Seduta n. 871 del 6/3/2001

 

        

 

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(Esame dell'articolo 3 - A.C. 5381)

 

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 3 , nel testo della Commissione, e del complesso degli emendamenti ad esso presentati (vedi l'allegato A - A.C. 5381 sezione 3).

Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.

 

ANTONIO SODA, Relatore. La Commissione esprime parere favorevole sull'emendamento Garra 3.2, a condizione che siano soppresse nel primo periodo le parole «e secondo il principio di legalità».

PRESIDENTE. È d'accordo, onorevole Garra?

GIACOMO GARRA. Non sono d'accordo, Presidente.

ROSANNA MORONI. Garra, in Commissione eri d'accordo!

PRESIDENTE. Qual è, dunque, il parere sull'emendamento Garra 3.2, onorevole relatore?

ANTONIO SODA, Relatore. Il parere è contrario.

Esprimo, inoltre, parere favorevole sugli identici emendamenti 3.8 (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del regolamento) e Lembo 3.19. Avverto che l'emendamento Armaroli 3.3 è stato ritirato.

Esprimo parere contrario sugli emendamenti Fontanini 3.15 e 3.16; esprimo parere contrario sull'emendamento 3.9 (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del regolamento). Esprimo parere favorevole sugli identici emendamenti Moroni 3.1 e Manzione 3.4 nonché sugli identici emendamenti 3.10 (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del regolamento) e Lembo 3.20; esprimo parere contrario sull'emendamento Fontanini 3.17; esprimo parere favorevole sull'emendamento 3.11 (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del regolamento) e sugli identici emendamenti 3.12 (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del regolamento) e Lembo 3.21; esprimo parere favorevole sull'emendamento 3.13 (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del regolamento) e parere contrario sugli emendamenti Nardini 3.5 e Saraceni 3.18. Esprimo parere favorevole sugli identici emendamenti 3.14 (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del regolamento) e Lembo 3.22; esprimo, infine, parere contrario sugli emendamenti Nardini 3.6 e Zacchera 3.23.

PRESIDENTE. Il Governo?

ANIELLO DI NARDO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Il Governo concorda.

PRESIDENTE. Onorevole Soda, non so se ho capito bene: sull'emendamento 3.9, sostanzialmente proposto dalla Commissione bilancio, il parere è contrario?

ANTONIO SODA, Relatore. Sì, signor Presidente.

PRESIDENTE. Va bene.

Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Garra 3.2, non accettato dalla Commissione né dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 381

Maggioranza 191

Hanno votato 175

Hanno votato no 206).

 

 

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Passiamo alla votazione degli identici emendamenti 3.8 (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del regolamento) e Lembo 3.19.

Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Lembo. Ne ha facoltà.

 

ALBERTO LEMBO. Signor Presidente, ribadisco ciò che ho detto in precedenza. Gli emendamenti riferiti all'articolo 3 sono talmente mirati che hanno avuto il parere favorevole del relatore; gli emendamenti accolti rappresentano circa la metà degli emendamenti presentati dal gruppo che rappresento.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti 3.8 (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del regolamento) e Lembo 3.19, accettati dalla Commissione e dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 409

Votanti 403

Astenuti 6

Maggioranza 202

Hanno votato 398

Hanno votato no 5).

 

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Fontanini 3.15, non accettato dalla Commissione né dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 405

Votanti 404

Astenuti 1

Maggioranza 203

Hanno votato 193

Hanno votato no 211).

 

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Fontanini 3.16, non accettato dalla Commissione né dal Governo.

(Segue la votazione).

 

ROSANNA MORONI. Un po' di pudore, pianisti!

PRESIDENTE. Onorevole Zaccheo, per cortesia levi la scheda.

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 384

Votanti 383

Astenuti 1

Maggioranza 192

Hanno votato 174

Hanno votato no 209).

 

Passiamo alla votazione dell'emendamento 3.9 (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del regolamento).

Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Possa. Ne ha facoltà.

 

GUIDO POSSA. Signor Presidente, il parere contrario espresso dal relatore su questo emendamento della Commissione bilancio pone un problema di copertura che non so come si possa risolvere.

Non c'è dubbio che, oggi come oggi, il comma 4 risulti oneroso. In Commissione bilancio abbiamo fatto il possibile per cercare di predisporre un testo che recasse in sé la copertura; infatti, abbiamo sostenuto che gli esperti avrebbero dovuto essere dipendenti pubblici. In questo modo la Commissione sarebbe stata formata da persone già pagate. Il fatto che il relatore ritenga, invece, che si possa non tenere conto del parere della Commissione bilancio costringe a porre in votazione un comma 4 intrinsecamente privo di copertura.

Desideravo segnalare ciò all'attenzione di tutti, compreso il relatore.

 

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Pag. 90

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PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 3.9 (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del regolamento), non accettato dalla Commissione né dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 398

Votanti 397

Astenuti 1

Maggioranza 199

Hanno votato 189

Hanno votato no 208).

 

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Moroni 3.1 e Manzione 3.4, accettati dalla Commissione e dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 389

Votanti 387

Astenuti 2

Maggioranza 194

Hanno votato 380

Hanno votato no 7).

 

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti 3.10 (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del regolamento) e Lembo 3.20, accettati dalla Commissione e dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 395

Votanti 393

Astenuti 2

Maggioranza 197

Hanno votato 389

Hanno votato no 4).

 

Il successivo emendamento Fontanini 3.17 è precluso.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 3.11 (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del regolamento), accettato dalla Commissione e dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 401

Votanti 399

Astenuti 2

Maggioranza 200

Hanno votato 398

Hanno votato no 1).

 

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti 3.12 (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del regolamento) e Lembo 3.21, accettati dalla Commissione e dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 402

Votanti 392

Astenuti 10

Maggioranza 197

Hanno votato 387

Hanno votato no 5).

 

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 3.13 (da votare ai sensi dell'articolo

 

 

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86, comma 4-bis, del regolamento), accettato dalla Commissione e dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 398

Votanti 395

Astenuti 3

Maggioranza 198

Hanno votato 394

Hanno votato no 1).

 

Passiamo all'emendamento Nardini 3.5.

 

MARIA CELESTE NARDINI. Presidente, ritiro i miei emendamenti 3.5 e 3.6.

PRESIDENTE. Sta bene, onorevole Nardini.

Passiamo all'emendamento Saraceni 3.18.

LUIGI SARACENI. Lo ritiro, signor Presidente.

PRESIDENTE. Sta bene.

Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti 3.14 (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del regolamento) e Lembo 3.22, accettati dalla Commissione e dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 403

Votanti 397

Astenuti 6

Maggioranza 199

Hanno votato 397).

 

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Zacchera 3.23, non accettato dalla Commissione né dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 404

Maggioranza 203

Hanno votato 188

Hanno votato no 216).

 

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 3, nel testo emendato.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 404

Votanti 250

Astenuti 154

Maggioranza 126

Hanno votato 240

Hanno votato no 10).

 

        

Resoconto stenografico dell'Assemblea

 

Seduta n. 871 del 6/3/2001

 

        

 

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...

(Esame dell'articolo 4 - A.C. 5381)

 

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 4 , nel testo della Commissione, identico a quello approvato dal Senato, e del complesso degli emendamenti ad esso presentati (vedi l'allegato A - A.C. 5381 sezione 4).

Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.

 

ANTONIO SODA, Relatore. Signor Presidente, la Commissione invita il presentatore dell'emendamento Garra 4.10 a ritirarlo, altrimenti il parere è contrario, ed esprime parere favorevole sull'emendamento Moroni 4.2 con la seguente riformulazione: dopo la parola «vettore» aggiungere le parole: «di linea di nazionalità italiana»; dopo le parole «abbia dato», sostituire le parole «ove ed appena possibile» con l'avverbio «immediatamente».

PRESIDENTE. Onorevole Moroni, accoglie tale riformulazione?

 

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Pag. 92

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ROSANNA MORONI. Sì, Presidente, l'accolgo.

PRESIDENTE. Sta bene.

Prosegua pure, onorevole relatore.

ANTONIO SODA, Relatore. La Commissione esprime parere contrario sull'emendamento Nardini 4.11, anche se credo che verrà ritirato.

Per quanto riguarda l'emendamento 4.22 (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del regolamento), la Commissione esprime parere favorevole sulla prima parte, fino alla parola «prestampato», e parere contrario sulla seconda parte.

L'emendamento Lembo 4.30 è superato da quella parte dell'emendamento 4.22 che fa riferimento agli «appositi stampati».

PRESIDENTE. Onorevole Lembo, è d'accordo?

ALBERTO LEMBO. Sì, Presidente, lo ritiro.

PRESIDENTE. Sta bene.

Prosegua pure, onorevole relatore.

ANTONIO SODA, Relatore. La Commissione esprime parere contrario sull'emendamento Fontanini 4.26, parere favorevole sugli identici emendamenti 4.23 (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del regolamento) e Lembo 4.31, ed invita la presentatrice dell'emendamento Nardini 4.12 a ritirarlo, altrimenti il parere è contrario.

MARIA CELESTE NARDINI. Lo ritiro, Presidente.

PRESIDENTE. Sta bene.

Prosegua pure, onorevole relatore.

ANTONIO SODA, Relatore. La Commissione invita i presentatori degli emendamenti Lembo 4.14 e Nardini 4.13 a ritirarli, altrimenti il parere è contrario; esprime parere contrario sugli emendamenti Giovanardi 4.1 e Fontanini 4.29.

La Commissione, nell'esprimere parere favorevole sugli identici emendamenti 4.24 (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del regolamento) e Lembo 4.32, esprime parere contrario sull'emendamento Nardini 4.15.

La Commissione esprime parere favorevole sull'emendamento Manzione 4.16 e invita i presentatori degli emendamenti Nardini 4.17 e Saraceni 4.28 a ritirarli, altrimenti il parere è contrario. La Commissione esprime parere favorevole sugli emendamenti Moroni 4.7 e Nardini 4.19 e invita la presentatrice degli emendamenti Moroni 4.3 e 4.4 a ritirarli, altrimenti il parere è contrario.

La Commissione esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Moroni 4.9 e Manzione 4.21 e sugli identici emendamenti 4.25 (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del regolamento) e Lembo 4.33, invita le presentatrici degli emendamenti Nardini 4.20 e Moroni 4.5 e 4.6 a ritirarli, altrimenti il parere è contrario.

PRESIDENTE. Il Governo?

ANIELLO DI NARDO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore.

PRESIDENTE. Onorevole Garra, accoglie l'invito al ritiro del suo emendamento 4.10?

GIACOMO GARRA. No, Presidente, insisto per la votazione e chiedo di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

GIACOMO GARRA. Insisto per la votazione del mio emendamento 4.10 per una ragione di buonsenso: se uno straniero è entrato illegalmente o clandestinamente in Italia e ad un certo punto viene fuori la «furbata» in base alla quale dichiara di essere un perseguitato politico

 

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nel proprio paese, la cosa non è accettabile! Io capisco chi lealmente facendo ingresso nel nostro paese renda tale dichiarazione, ma non è possibile che, magari istruito appositamente, vi sia chi si dichiari un perseguitato politico pur trovandosi mille miglia lontano da tale condizione: potrà essere una persona bisognosa (è fuor di dubbio); potrà essere una persona che vuol venire a lavorare (è fuor di dubbio); non è detto che sia un malavitoso (è fuor di dubbio). Ma, francamente, questo escamotage di mettere in condizioni chi è entrato clandestinamente ed è rimasto illegalmente nel nostro territorio di dichiararsi «perseguitato postumo» è inaccettabile. Quindi voteremo a favore dell'emendamento 4.10 e preghiamo l'Assemblea di fare altrettanto.

 

ANTONIO SODA, Relatore. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

ANTONIO SODA, Relatore. Signor Presidente, anch'io, a costo di apparire testardo, invito l'onorevole Garra a ritirarlo.

PRESIDENTE. Mi pare sia un bel match.

ANTONIO SODA, Relatore. Signor Presidente, i rifugiati sono i perseguitati della terra, gli oppressi della terra, quelli che non ottengono i visti, quelli a cui viene ritirato il passaporto e altro. Pretendere che ci sia un perseguitato o un rifugiato che entri con il visto, con il passaporto, con i documenti e con i bolli come chiede l'onorevole Garra vuol dire negare l'essenza stessa della convenzione di Ginevra. Dunque, sarò testardo, onorevole Garra, ma la prego proprio di ritirare il suo emendamento.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Fontanini. Ne ha facoltà.

PIETRO FONTANINI. Signor Presidente, questo è un passaggio molto delicato: è un po' il cuore del provvedimento. Infatti quanto diceva l'onorevole Garra si verifica nella realtà: alcune persone entrate illegalmente nel territorio dello Stato italiano chiedono lo status di rifugiato politico per poter restare sul territorio dello Stato italiano, dopo il loro ingresso illegale. Penso che questo vada contro lo spirito che il provvedimento vuole accogliere, cioè quello di riconoscere i veri rifugiati politici ...

ROSANNA MORONI. Questa legge dà precise garanzie contro gli abusi.

PIETRO FONTANINI. ... e non coloro che cercano di entrare in maniera illegale e quindi di rimanere sul territorio dello Stato italiano con l'accorgimento della richiesta dello status di rifugiato politico. In pratica il collega Garra chiede di aggiungere un capoverso alla domanda per verificare che queste persone non siano entrate illegalmente sul territorio dello Stato italiano (Applausi dei deputati del gruppo della Lega nord Padania).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Lembo. Ne ha facoltà.

ALBERTO LEMBO. Signor Presidente, se lo spirito della legge è quello di permettere a coloro che hanno titolo per farlo di entrare sul territorio dello Stato italiano richiedendo il riconoscimento del diritto di asilo, evidentemente si apre una porta ufficiale per questo ingresso. Il tentativo di eluderlo, come hanno già detto i colleghi, addirittura in modo truffaldino non può sicuramente costituire un modo per rispettare lo spirito della legge. Non vedo come l'aggiunta di questa precisazione, che - lo ripeto - è pienamente in sintonia con tutto l'impianto, possa essere considerata una limitazione. Credo che ci dovrebbe essere un ripensamento su questo punto poiché si va solo a precisare e a rafforzare lo spirito della legge.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Nardini. Ne ha facoltà.

 

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MARIA CELESTE NARDINI. Signor Presidente, intervengo per dire che non accoglieremo ovviamente questo emendamento perché la differenza che si pretende di fare è davvero assurda. Infatti, come si fa ad operare una distinzione tra chi, legalmente o clandestinamente, è entrato sul territorio nazionale e chiede asilo politico? È arrivato! Che cosa sono i curdi per voi? Arrivano comunque sulle nostre rive. E se presentano domanda d'asilo probabilmente sono arrivati anche clandestinamente! Il problema è quello di affrontare nel merito la questione di coloro che approdano sul nostro territorio e ci pongono la domanda dell'asilo. Per questo motivo non accoglieremo l'invito.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Sinisi. Ne ha facoltà.

GIANNICOLA SINISI. Signor Presidente, intervengo solo per dire che questo emendamento, come ha detto l'onorevole Soda, cancella il diritto di asilo e per aggiungere che l'abuso di diritto viene puntualmente disciplinato (quanto alla possibilità di evitarlo) dal preesame che viene introdotto per la prima volta nel nostro sistema con questa legge. Quindi il nostro parere è contrario.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Morselli. Ne ha facoltà.

STEFANO MORSELLI. Signor Presidente, intervengo brevemente a titolo personale per dire che non voterò questo emendamento perché ritengo che sia in discussione il principio cardine. O ragioniamo sui principi o ragioniamo sui modi di aggirare la legge. Lo status di richiedente il riconoscimento del diritto di asilo e lo status di rifugiato sono riconosciuti dalla convenzione di Ginevra e dalla nostra Costituzione. Forse l'articolo doveva essere formulato meglio, ma a me sembra che l'invito al ritiro di questo emendamento, magari accompagnare l'emendamento stesso con un articolato ordine del giorno, potesse essere la soluzione più indicata. Ripeto:

non si tratta di voler aggirare nulla; si tratta di riconfermare il cardine, il cuore e l'essenza stessa della legge. Quindi, a titolo personale, senza voler assolutamente condizionare nessuno, ma in linea con la mia coscienza, voterò contro l'emendamento in esame.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Giovanardi. Ne ha facoltà.

CARLO GIOVANARDI. Signor Presidente, anche il CCD voterà contro l'emendamento in esame perché effettivamente, formulato in questa maniera, svuota completamente ogni possibilità di esame per verificare se il diritto d'asilo debba essere o meno concesso. Con l'emendamento in esame, la legge non avrebbe più significato e non potrebbe neanche essere valutato nel merito se vi è o meno il diritto all'asilo nel nostro paese.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Biondi. Ne ha facoltà.

ALFREDO BIONDI. Signor Presidente, mi dispiace non essermi consultato con i colleghi, ma anch'io non sono d'accordo con l'emendamento in esame, perché credo si debba fare riferimento ai principi cui dobbiamo ispirarci. Parlo di principi: poi alle misure elusive, ove vi fossero, ci pensi lo Stato con le opportune iniziative, ma i principi vanno salvaguardati. Se si dovesse chiedere a chi veramente ha diritto d'asilo perché fugge dal proprio paese, da una dittatura, dai rischi che ne conseguono, una documentazione o qualcosa che asseveri sul piano cartolare una situazione di carattere personale, veramente vi sarebbe una condizione nella quale il nostro paese rifiuterebbe principi di libertà e di salvaguardia che non dovrebbero prestarsi a rattrappimenti di questo tipo (Applausi del deputato Moroni).

PRESIDENTE. Onorevole Garra, ritira il suo emendamento?

 

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GIACOMO GARRA. Signor Presidente, sono disposto a ritirare il mio emendamento se il Governo dichiara la sua disponibilità ad accogliere un mio ordine del giorno con il quale si prevede che la commissione centrale valuti con maggiore rigore le domande che pervengono da asilanti che hanno avuto prima in Italia una fase di clandestinità: ciò mi sembra doveroso, perché da questo punto di vista si dimostra la buona volontà di non creare difficoltà e scontri su una questione che è anche di principio, come ha osservato qualche collega. A questo punto, però, è doveroso che da parte del Governo non si creino ostacoli ad un ordine del giorno che evidenzi l'esigenza che le domande degli asilanti che si trovino in queste condizioni di pregressa clandestinità siano esaminate con la dovuta attenzione ed il necessario rigore.

PRESIDENTE. Onorevole Garra, se permette, avrei un sospetto per chi chiede asilo politico ed è entrato nel nostro paese regolarmente: il vero terrorista è quello che ha avuto nel suo paese i documenti, arriva qui e chiede l'asilo politico. Penso che lei si sia posto su questa linea, ma ora do la parola al Governo: lei peraltro ha chiesto giustamente che vi sia una valutazione un po' più rigorosa in questi casi.

Prego, sottosegretario Di Nardo.

ANIELLO DI NARDO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Signor Presidente, il Governo preannuncia di non poter accogliere l'ordine del giorno indicato dall'onorevole Garra.

ANTONIO SODA, Relatore. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

ANTONIO SODA, Relatore. Signor Presidente, abbiamo appena approvato un emendamento, proposto anche dal Polo, nel quale si sottolinea che la commissione centrale deve agire con piena autonomia di giudizio: adesso non possiamo chiedere, con un ordine del giorno, che il Governo dia direttive! La commissione centrale, in piena autonomia, stabilirà che in un caso si gode di un diritto in base alle convenzioni internazionali ed alla Costituzione, che in un altro caso si intende compiere un abuso e così via.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Garra 4.10, non accettato dalla Commissione né dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 387

Votanti 379

Astenuti 8

Maggioranza 190

Hanno votato 136

Hanno votato no 243).

 

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Moroni 4.2, nel testo riformulato, accettato dalla Commissione e dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 380

Votanti 246

Astenuti 134

Maggioranza 124

Hanno votato 243

Hanno votato no 3).

 

Passiamo alla votazione dell'emendamento Nardini 4.11.

Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Nardini. Ne ha facoltà.

 

MARIA CELESTE NARDINI. Signor Presidente, non ho voluto ritirare l'emendamento perché il comma 2 dell'articolo 4 prevede che i richiedenti asilo debbano

 

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esibire o produrre ogni documentazione in loro possesso. A mio parere questo potrebbe impedire la presentazione della domanda, perché nella fase iniziale il richiedente potrebbe anche non disporre di alcuna documentazione. Da qui la nostra proposta di riformulare il testo prevedendo per il richiedente non l'obbligo ma la facoltà di presentare la documentazione. L'emendamento è collegato ad un'altra proposta di modifica che ho presentato al comma 3 dell'articolo 4, tendente coerentemente a non precludere al richiedente la possibilità di inviare o depositare documentazioni integrative durante la lunga fase del preesame e dell'esame da parte dell'autorità competente.

 

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Nardini 4.11, non accettato dalla Commissione né dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 383

Votanti 374

Astenuti 9

Maggioranza 188

Hanno votato 36

Hanno votato no 338).

 

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sulla prima parte dell'emendamento 4.22, fino alla parola «prestampati», (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del regolamento), accettata dalla Commissione e dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 388

Votanti 386

Astenuti 2

Maggioranza 194

Hanno votato 378

Hanno votato no 8).

 

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sulla restante parte dell'emendamento 4.22 (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del regolamento), non accettata dalla Commissione né dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 382

Votanti 377

Astenuti 5

Maggioranza 189

Hanno votato 170

Hanno votato no 207).

 

Ricordo che l'emendamento Lembo 4.30 è stato ritirato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento Fontanini 4.26. Ricordo che sull'emendamento la Commissione bilancio ha espresso parere contrario.

Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Fontanini. Ne ha facoltà.

 

PIETRO FONTANINI. Signor Presidente, il parere contrario espresso dalla Commissione bilancio mi risulta poco comprensibile, perché la stessa Commissione in un suo emendamento aveva proposto che i soggetti dotati della capacità reddituale possano sostenere autonomamente l'onorario degli incaricati di istruire la pratica di fronte alla commissione. Con la mia proposta ho cercato di ripristinare questa possibilità, prevedendo che gli onorari per le istruttorie possano essere a carico dei richiedenti dotati di un reddito sufficiente, mentre la Commissione subentrerebbe nel caso in cui il richiedente asilo sia sprovvisto dei necessari mezzi economici.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

 

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Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Fontanini 4.26, sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario, non accettato dalla Commissione né dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 371

Votanti 368

Astenuti 3

Maggioranza 185

Hanno votato 166

Hanno votato no 202).

 

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti 4.23 (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del regolamento) e Lembo 4.31, accettati dalla Commissione e dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 381

Votanti 373

Astenuti 8

Maggioranza 187

Hanno votato 366

Hanno votato no 7).

 

Avverto che gli emendamenti Nardini 4.12, Lembo 4.14 e Nardini 4.13 sono stati ritirati.

Passiamo alla votazione dell'emendamento Giovanardi 4.1.

Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Giovanardi. Ne ha facoltà.

 

CARLO GIOVANARDI. Signor Presidente, vorrei richiamare l'attenzione dei colleghi su una piccola contraddizione contenuta nel testo, che mi sembra comporti serie controindicazioni ed anche notevoli intralci. Stiamo parlando del diritto di asilo per persone perseguitate per motivi politici o per cause di religione, di nazionalità o di appartenenza ad un certo gruppo sociale. Il comma 2 dell'articolo 4 prevede che all'atto della domanda, che può essere presentata anche oralmente da parte dei soggetti interessati, le donne richiedenti asilo possano avvalersi di un'assistenza adeguata e specifica effettuata da personale appartenente allo stesso sesso. Mi sembra che l'Italia stia superando, fortunatamente, proprio le drammatiche situazioni che in altri paesi sono state fonte di discriminazione per ragioni di sesso, di razza, di religione o di politica. Imporre in qualche modo in una legge il diritto di parlare ad una persona dello stesso sesso non mi sembra un passo in avanti in quella direzione, ma dovrebbe essere considerato come un passo indietro: infatti, così non si richiama la parità fra uomo e donna, ma si alzano proprio quelle barriere che in certi paesi sono la causa delle discriminazioni da cui le persone vogliono fuggire.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Giovanardi 4.1, non accettato dalla Commissione né dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 383

Votanti 382

Astenuti 1

Maggioranza 192

Hanno votato 175

Hanno votato no 207).

 

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Fontanini 4.29, non accettato dalla Commissione né dal Governo.

(Segue la votazione).

 

 

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Pag. 98

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Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 367

Maggioranza 184

Hanno votato 167

Hanno votato no 200).

 

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti 4.24 (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del regolamento) e Lembo 4.32, accettati dalla Commissione e dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 380

Votanti 377

Astenuti 3

Maggioranza 189

Hanno votato 361

Hanno votato no 16).

 

Prendo atto che l'emendamento Nardini 4.15 è stato ritirato.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Manzione 4.16, accettato dalla Commissione e dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 377

Votanti 367

Astenuti 10

Maggioranza 184

Hanno votato 357

Hanno votato no 10).

 

Passiamo all'emendamento Nardini 4.17.

 

MARIA CELESTE NARDINI. Signor Presidente, lo ritiro.

PRESIDENTE. Sta bene.

Onorevole Saraceni, accetta l'invito al ritiro del suo emendamento 4.28?

LUIGI SARACENI. No, signor Presidente, insisto per la sua votazione.

PRESIDENTE. Sta bene.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Saraceni 4.28, non accettato dalla Commissione né dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 373

Votanti 365

Astenuti 8

Maggioranza 183

Hanno votato 20

Hanno votato no 345).

 

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Moroni 4.7, accettato dalla Commissione e dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 378

Votanti 377

Astenuti 1

Maggioranza 189

Hanno votato 217

Hanno votato no 160).

 

Gli emendamenti da Nardini 4.19 a Moroni 4.4 sono preclusi o sono stati ritirati.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Moroni 4.9 e Manzione 4.21, accettati dalla Commissione e dal Governo.

(Segue la votazione).

 

 

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Pag. 99

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Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 383

Votanti 362

Astenuti 21

Maggioranza 182

Hanno votato 218

Hanno votato no 144).

 

Onorevole Nardini, accetta l'invito al ritiro del suo emendamento 4.20?

 

MARIA CELESTE NARDINI. Sì, signor Presidente, lo ritiro.

PRESIDENTE. Sta bene. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti 4.25 (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del regolamento) e Lembo 4.33, accettati dalla Commissione e dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 383

Votanti 374

Astenuti 9

Maggioranza 188

Hanno votato 356

Hanno votato no 18).

 

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 4, nel testo emendato.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 384

Votanti 323

Astenuti 61

Maggioranza 162

Hanno votato 219

Hanno votato no 104).

 

        

Resoconto stenografico dell'Assemblea

 

Seduta n. 871 del 6/3/2001

 

        

 

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Pag. 99

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...

(Esame dell'articolo 5 - A.C. 5381)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 5 , nel testo della Commissione, identico a quello approvato dal Senato, e del complesso degli emendamenti ad esso presentati (vedi l'allegato A - A.C. 5381 sezione 5).

Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.

 

ANTONIO SODA, Relatore. Signor Presidente, la Commissione invita al ritiro degli emendamenti Moroni 5.1, 5.2 e 5.3.

PRESIDENTE. Il Governo?

ANIELLO DI NARDO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Signor Presidente, il Governo concorda con il parere espresso dal relatore.

PRESIDENTE. Onorevole Moroni, accetta l'invito al ritiro dei suoi emendamenti 5.1, 5.2 e 5.3?

ROSANNA MORONI. Sì, signor Presidente, li ritiro.

PRESIDENTE. Sta bene.

Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 5.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 390

Votanti 270

Astenuti 120

Maggioranza 136

Hanno votato 239

Hanno votato no 31).

 

        

Resoconto stenografico dell'Assemblea

 

Seduta n. 871 del 6/3/2001

 

        

 

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Pag. 100

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(Esame dell'articolo 6 - A.C. 5381)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 6 , nel testo della Commissione, e del complesso degli emendamenti ad esso presentati (vedi l'allegato A - A.C. 5381 sezione 6).

Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.

 

ANTONIO SODA, Relatore. Signor Presidente, la Commissione esprime parere favorevole sull'emendamento 6.40 (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del regolamento) ed invita al ritiro, altrimenti il parere è contrario, degli emendamenti Moroni 6.41 e 6.12, Nardini 6.19 e 6.20, Saraceni 6.2, Armaroli 6.34, Nardini 6.22. Il parere è favorevole sull'emendamento Nardini 6.23. Invito al ritiro degli emendamenti Nardini 6.21, Saraceni 6.3, Nardini 6.24, Saraceni 6.4, Nardini 6.25, Saraceni 6.5 e 6.6, Garra 6.18, facendo presente all'onorevole Garra che il concetto espresso nel suo emendamento è recuperato nel suo articolo aggiuntivo 2.01. Invito al ritiro degli emendamenti Moroni 6.10, Armaroli 6.35, Giovanardi 6.1, Saraceni 6.7. Il parere è favorevole sull'emendamento Moroni 6.13, mentre l'emendamento Manzione 6.28 è assorbito dal precedente. Il parere è favorevole sull'emendamento 6.48 della Commissione e sulla prima parte dell'emendamento Saraceni 6.36, fino alla parola «rifugiati», mentre invito al ritiro della seconda parte, altrimenti il parere è contrario, così come invito al ritiro dell'emendamento Saraceni 6.8.

L'emendamento 6.49 della Commissione costituisce la riformulazione integrale da parte della Commissione di tutto il sistema di rapporti fra preesame, dichiarazione di manifesta infondatezza o di inammissibilità, trasmissione per l'incompetenza, provvedimento di immediato respingimento per alcune ipotesi specifiche che sono ricollegabili esattamente alla proposta di direttiva formulata dalla Commissione europea. A proposito di questo testo, che affronta anche tutte le questioni sollevate dal collega Lembo in relazione al sistema dei ricorsi, faccio presente che esso è in linea con le proposte dell'Unione europea ed è accolto dall'alto commissario per i rifugiati dell'ONU e da tutte le associazioni, di ogni colore politico, culturale, ideologico e religioso, raccolte nel centro italiano dei rifugiati, dalla Caritas ad associazioni laiche di ogni orientamento politico.

I successivi emendamenti da Moroni 6.14 a Saraceni 6.9 sono preclusi. La Commissione invita al ritiro degli emendamenti Nardini 6.31 e 6.32, mentre il parere è favorevole sugli identici emendamenti Moroni 6.16 e Manzione 6.33. Infine la Commissione invita al ritiro degli emendamenti Nardini 6.30 e Moroni 6.11, altrimenti il parere è contrario.

PRESIDENTE. Il Governo?

ANIELLO DI NARDO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Il Governo concorda con il parere della Commissione.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 6.40 (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del regolamento), accettato dalla Commissione e dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 375

Votanti 371

Astenuti 4

Maggioranza 186

Hanno votato 371).

 

Prendo atto che sono stati ritirati gli emendamenti Moroni 6.41 e 6.12 nonché gli emendamenti Nardini 6.19 e 6.20 e Saraceni 6.2.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Armaroli 6.34, non accettato dalla Commissione né dal Governo.

(Segue la votazione).

 

 

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Pag. 101

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Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

 

(Presenti e Votanti 360

Maggioranza 181

Hanno votato 165

Hanno votato no 195).

 

Prendo atto che è stato ritirato l'emendamento Nardini 6.22.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Nardini 6.23, accettato dalla Commissione e dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 379

Votanti 345

Astenuti 34

Maggioranza 173

Hanno votato 336

Hanno votato no 9).

 

Prendo atto che sono stati ritirati gli emendamenti Nardini 6.21, Saraceni 6.3, Nardini 6.24, Saraceni 6.4, Nardini 6.25, Saraceni 6.5 e 6.6.

Onorevole Garra, insiste per la votazione dell'emendamento 6.18 a sua firma?

 

GIACOMO GARRA. Insisto per la votazione, signor Presidente.

PRESIDENTE. Sta bene.

Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Garra 6.18, non accettato dalla Commissione né dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 385

Votanti 384

Astenuti 1

Maggioranza 193

Hanno votato 170

Hanno votato no 214).

 

Prendo atto che è stato ritirato l'emendamento Moroni 6.10.

Onorevole Armaroli, insiste per la votazione dell'emendamento 6.35 a sua firma?

 

PAOLO ARMAROLI. Insisto per la votazione.

PRESIDENTE. Sta bene.

Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Armaroli 6.35, non accettato dalla Commissione né dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 380

Votanti 379

Astenuti 1

Maggioranza 190

Hanno votato 170

Hanno votato no 209).

 

Onorevole Giovanardi, insiste per la votazione dell'emendamento 6.1 a sua firma?

 

CARLO GIOVANARDI. Insisto per la votazione e chiedo di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

CARLO GIOVANARDI. Signor Presidente, credo che ci troviamo di fronte ad un errore legislativo, uno di quei piccoli particolari che aprono una voragine nella legge. Capisco che qualunque domanda possa essere considerata ammissibile se si registra, per chi chiede l'asilo politico, l'impossibilità di essere riammesso nello Stato di provenienza in caso di pregiudizio

 

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Pag. 102

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per la sua vita e per la sua libertà personale, in caso vi sia il pericolo di incorrere in trattamenti inumani; ma se prevediamo l'ammissibilità di tutte le domande di coloro per i quali vi è il pericolo di trattamenti degradanti nei paesi di origine, introduciamo il principio che in due terzi del mondo - sulla base dei nostri parametri riguardanti il tenore di vita, i rapporti sociali, eccetera - chiunque chiede asilo politico è trattato in maniera degradante. Noi stiamo invece parlando di una cosa seria, cioè, del diritto di asilo a seguito di persecuzioni politiche, religiose o razziali, parliamo di trattamenti inumani. Concordo sulla possibilità di consentire la domanda a chi è soggetto a quel tipo di trattamento ma, se introduciamo anche il concetto di trattamento degradante, nessuna domanda verrà mai dichiarata inammissibile e le commissioni saranno sepolte da domande, comprese quelle manifestamente infondate in un giudizio di merito. Chiedo di mantenere il testo e di sopprimere la parola «degradanti».

 

ANTONIO SODA, Relatore. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

ANTONIO SODA, Relatore. La parola «degradante» è contenuta nella Convenzione di Ginevra del 1951.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Giovanardi 6.1, non accettato dalla Commissione né dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 374

Votanti 369

Astenuti 5

Maggioranza 185

Hanno votato 168

Hanno votato no 201).

 

Prendo atto che l'emendamento Saraceni 6.7 è stato ritirato.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Moroni 6.13, accettato dalla Commissione e dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 372

Votanti 363

Astenuti 9

Maggioranza 182

Hanno votato 296

Hanno votato no 67).

 

Avverto che l'emendamento Manzione 6.28 risulta assorbito dal precedente emendamento Moroni 6.13.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 6.48 della Commissione, accettato dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 366

Votanti 363

Astenuti 3

Maggioranza 182

Hanno votato 361

Hanno votato no 2).

 

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sulla prima parte dell'emendamento Saraceni 6.36, fino alla parola «rifugiati», accettata dalla Commissione e dal Governo.

(Segue la votazione).

 

 

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Pag. 103

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Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 374

Votanti 370

Astenuti 4

Maggioranza 186

Hanno votato 369

Hanno votato no 1).

 

Avverto che la seconda parte dell'emendamento Saraceni 6.36 è stata ritirata.

Onorevole Saraceni, accede all'invito rivoltole a ritirare il suo emendamento 6.8?

 

LUIGI SARACENI. No, signor Presidente, insisto per la votazione.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Saraceni 6.8, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 374

Votanti 372

Astenuti 2

Maggioranza 187

Hanno votato 63

Hanno votato no 309).

 

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 6.49 della Commissione, accettato dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 386

Votanti 223

Astenuti 163

Maggioranza 112

Hanno votato 205

Hanno votato no 18).

 

Ricordo che gli emendamenti Saraceni 6.37, 6.41 (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del regolamento), Garra 6.17, Nardini 6.29 e Saraceni 6.9 sono preclusi.

Onorevole Nardini, accede all'invito rivoltole a ritirare i suoi emendamenti 6.31 e 6.32?

 

MARIA CELESTE NARDINI. Sì, signor Presidente.

PRESIDENTE. Sta bene.

ANTONIO SODA, Relatore. Chiedo di parlare per una precisazione.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

ANTONIO SODA, Relatore. Signor Presidente, vorrei ricordarle che la Commissione aveva invitato l'onorevole Nardini a ritirare il suo emendamento 6.31, ma aveva espresso parere favorevole sull'emendamento Nardini 6.32.

PRESIDENTE. Sta bene, passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Nardini 6.32, accettato dalla Commissione e dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 377

Votanti 370

Astenuti 7

Maggioranza 186

Hanno votato 369

Hanno votato no 1).

 

 

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Pag. 104

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Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Moroni 6.16 e Manzione 6.33, accettati dalla Commissione e dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 375

Votanti 340

Astenuti 35

Maggioranza 171

Hanno votato 315

Hanno votato no 25).

 

Avverto che gli emendamenti Nardini 6.30 e Moroni 6.11 sono stati ritirati.

Passiamo alla votazione dell'articolo 6.

Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Lembo. Ne ha facoltà.

 

ALBERTO LEMBO. Signor Presidente, è necessario un attimo di riflessione: le votazioni si stanno succedendo ad una velocità degna di lei, ma noi abbiamo dei limiti!

L'articolo 6 e gli emendamenti ad esso riferiti affrontano - come affermava il collega Soda - una serie di punti importanti perché fanno riferimento ad alcuni requisiti sui quali dovremmo misurarci nell'esame dell'articolo 10, relativo ai ricorsi.

Nel momento in cui si fa riferimento ai prerequisiti relativi alla domanda di asilo e ai ricorsi siamo alla parte centrale del provvedimento. Sarei voluto intervenire sulla proposta emendativa della Commissione sulla quale i deputati dei gruppi della Casa delle libertà si sono astenuti, in quanto si è trattato di un punto di mediazione che ci sembrava ragionevole, in termini di apertura ai passaggi successivi. Non siamo ad una formulazione completamente soddisfacente e, quindi, l'astensione dal voto sulla proposta emendativa della Commissione porta evidentemente ad un voto collegato a tale astensione, con riferimento all'articolo 6.

A questo punto, inviterei il relatore a prestare attenzione: se siamo arrivati sin qui con celerità e se la proposta emendativa della Commissione relativa ai prerequisiti per la presentazione dell'istanza di asilo può aver trovato una certa disponibilità da parte nostra, dobbiamo chiudere il cerchio: la chiusura del cerchio si avrà al momento in cui valuteremo le procedure relative ai ricorsi. Il passaggio critico, dunque, sarà quello; adesso stiamo semplicemente iniziando l'iter della pratica per ottenere il diritto di asilo. Attendiamo di vedere quale sarà l'apertura sulle richieste che abbiamo presentato anche oggi in Commissione, durante un passaggio informale nel Comitato dei nove, con riferimento all'articolo 10. Signor Presidente, visto che allora non sarà possibile un ritmo di questo genere, preannuncio sin d'ora tale orientamento.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 6, nel testo emendato.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 369

Votanti 308

Astenuti 61

Maggioranza 155

Hanno votato 263

Hanno votato no 45).

 

        

Resoconto stenografico dell'Assemblea

 

Seduta n. 871 del 6/3/2001

 

        

 

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Pag. 104

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...

(Esame dell'articolo 7 - A.C. 5381)

 

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 7 , nel testo della Commissione, e del complesso degli emendamenti ad esso presentati (vedi l'allegato A - A.C. 5381 sezione 7).

Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.

 

 

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Pag. 105

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ANTONIO SODA, Relatore. Si invita l'onorevole Moroni a ritirare il suo emendamento 7.1, mentre si invita l'onorevole Lembo a riformulare il suo emendamento 7.2 nel senso di proporre l'inserimento al comma 11, dopo la parola «svolgere», della parola «regolare».

ALBERTO LEMBO. Va bene.

PRESIDENTE. Il Governo?

ANIELLO DI NARDO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Il Governo concorda con il parere espresso dal relatore.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Prendo atto che l'emendamento Moroni 7.1 è stato ritirato.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Lembo 7.2, nel testo riformulato, accettato dalla Commissione e dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 371

Votanti 369

Astenuti 2

Maggioranza 185

Hanno votato 368

Hanno votato no 1).

 

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 7, nel testo emendato.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 375

Votanti 272

Astenuti 103

Maggioranza 137

Hanno votato 251

Hanno votato no 21).

 

        

Resoconto stenografico dell'Assemblea

 

Seduta n. 871 del 6/3/2001

 

        

 

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Pag. 105

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...

(Esame dell'articolo 8 - A.C. 5381)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 8 , nel testo della Commissione, identico a quello approvato dal Senato, e del complesso degli emendamenti ad esso presentati (vedi l'allegato A - A.C. 5381 sezione 8).

Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.

 

ANTONIO SODA, Relatore. Signor Presidente, propongo all'onorevole Saraceni di riformulare il suo emendamento 8.1 nel modo seguente: «Al comma 1, lettera b), aggiungere in fine le seguenti parole: ovvero ricorrano le condizioni di cui ai commi 1, 4 e 5 dell'articolo 6».

LUIGI SARACENI. Va bene.

ANTONIO SODA, Relatore. Si invita l'onorevole Lembo a ritirare i suoi emendamenti 8.4 e 8.5, mentre si esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Moroni 8.2 e Manzione 8.3.

PRESIDENTE. Il Governo?

ANIELLO DI NARDO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Signor Presidente, il Governo concorda con il parere espresso dal relatore.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Saraceni 8.1, nel testo riformulato, accettato dalla Commissione e dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 368

Votanti 322

Astenuti 46

Maggioranza 162

Hanno votato 266

Hanno votato no 56).

 

 

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Onorevole Lembo, accoglie l'invito a ritirare i suoi emendamenti 8.4 e 8.5?

 

ALBERTO LEMBO. No, signor Presidente.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Lembo 8.4, non accettato dalla Commissione né dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 375

Votanti 361

Astenuti 14

Maggioranza 181

Hanno votato 149

Hanno votato no 212).

 

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Lembo 8.5, non accettato dalla Commissione né dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 378

Votanti 367

Astenuti 11

Maggioranza 184

Hanno votato 142

Hanno votato no 225).

 

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Moroni 8.2 e Manzione 8.3, accettati dalla Commissione e dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 375

Votanti 372

Astenuti 3

Maggioranza 187

Hanno votato 358

Hanno votato no 14).

 

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 8, nel testo emendato.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 385

Votanti 255

Astenuti 130

Maggioranza 128

Hanno votato 234

Hanno votato no 21).

 

        

Resoconto stenografico dell'Assemblea

 

Seduta n. 871 del 6/3/2001

 

        

 

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Pag. 106

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...

(Esame dell'articolo 9 - A.C. 5381)

 

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 9 , nel testo della Commissione, identico a quello approvato dal Senato, e del complesso degli emendamenti ad esso presentati (vedi l'allegato A - A.C. 5381 sezione 9).

Ha chiesto di parlare l'onorevole Garra. Ne ha facoltà.

 

GIACOMO GARRA. Signor Presidente, voglio sperare che da parte del relatore si comprenda la ragione per la quale in riferimento all'articolo 9 abbiamo proposto una serie di emendamenti soppressivi. Dico subito che se, sul piano della ragionevolezza, il relatore esprimesse sul mio emendamento 9.3 parere favorevole potrei ritirare l'emendamento 9.2, interamente soppressivo dell'articolo. Ne spiego le ragioni. La commissione, ove pervenga all'accertamento del mancato possesso, da parte del richiedente l'asilo, dei requisiti necessari per fruire dell'asilo stesso, nel

 

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caso di impossibilità temporanea del rimpatrio può consentire al richiedente, sia pure non perseguitato politico nel suo paese, di rimanere in Italia. È chiaro che questo buonismo potrebbe farci trovare di fronte alla prassi di una commissione che - certo, nel rispetto della sua autonomia di valutazione - facesse larghissimo uso di questa facoltà. Insomma, è singolare che alla commissione che abbia accertato la mancanza dei requisiti per fruire dei diritti di asilo venga consentito... Vedo che ci sono dei suggeritori: oltre tutto, si tratta di un suggeritore notoriamente pagato... Può essere scortese, ma non posso non vederle, queste cose!

 

MARCO BOATO. Di chi stai parlando, Garra?

GIACOMO GARRA. Avete capito benissimo di cosa sto parlando.

MARCO BOATO. No, non si è capito!

GIACOMO GARRA. Desidero spiegare in che cosa consista la ragionevolezza di cui parlavo. Mi rendo conto che vi sono situazioni nelle quali il rimpatrio è impossibile.

Ma se con la proroga di anno in anno di questa valutazione discrezionale si tiene colui che ha frodato, perché ha chiesto il riconoscimento del diritto di asilo non avendo i requisiti per chiederlo (e la stessa commissione lo ha accertato), questo buonismo può consentire al falso «asilante» di restare ancora per un anno nel nostro territorio; non mi sta bene assolutamente che con proroghe di anno in anno si arrivi al quinquennio, perché in tal caso la posizione di costui - falso «asilante» - è assimilata a quella del rifugiato e di colui al quale sia stato riconosciuto il diritto di asilo politico. Credo quindi che si realizzi un raggiro della convenzione di Ginevra se non si comprende che gli emendamenti di questa parte politica sono mirati ad eliminare una mostruosità, quella di non tenere in alcun conto i requisiti, concedendo a tutti l'asilo, di mettere tutti - siano essi in possesso dei requisiti o meno - nelle condizioni di poter rimanere in Italia. Questa è una porta aperta, questa è una voragine aperta! Se da parte del relatore vi è comprensione per quanto andiamo affermando, possiamo ritirare gli emendamenti soppressivi; diversamente, andiamo avanti.

MARCO BOATO. C'è stata la comprensione, ma non c'è alcuna voragine!

GIACOMO GARRA. Questa è una voragine che si va ad aprire, così come una voragine è quella che si apre consentendo al clandestino, dopo sei mesi di clandestinità, di dichiararsi rifugiato, perseguitato. È molto comoda, molto buonista questa linea.

È questa la ragione per la quale auspico che il relatore ci possa ragionevolmente venire incontro.

MARCO BOATO. È una vera Casa delle libertà!

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Lembo. Ne ha facoltà.

ALBERTO LEMBO. Non dire sciocchezze, per favore!

Questi emendamenti sono mirati a riportare l'articolo 9 nell'alveo di quello che dovrebbe essere il suo contenuto, se vogliamo parlare di legge sul diritto di asilo. Evidentemente - e concordo con le osservazioni del collega Garra - il mancato inserimento di un limite temporale o la previsione di una serie di proroghe successive fa venir meno la certezza: dal diritto di asilo passiamo ad un'apertura, rinnovata progressivamente, dello straniero che è arrivato sul suolo italiano.

Credo (e sono disponibile a ritirare tutti gli emendamenti presentati dal mio gruppo) che se volessimo introdurre, come proposto dall'emendamento Garra, alla fine del comma 1 un limite temporale aggiuntivo, che il collega Garra individua in un anno, anche se il successivo comma 2 ne contiene un altro, perché parla della rinnovabilità e arriva ad indicare un

 

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periodo più lungo (5 anni), ritengo che automaticamente verrebbe modificato anche quanto previsto dal comma 2. Penso comunque che in sede di coordinamento l'ostacolo possa essere superato.

Quello che a noi interessa in questo momento è, ripeto, il rispetto del dettato costituzionale e l'omogeneità della legge, anche con riferimento al suo titolo, cioè che sia diritto di asilo; per essere diritto di asilo, deve avere anche un limite. Ci rendiamo conto che vi possono essere delle cause di impossibilità o di non opportunità temporanea di procedere al rimpatrio, però deve essere chiaro che questo periodo deve essere predeterminato, deve essere indicato nel testo ed ancora meno può prestarsi ad essere usato come artificio ad uso immigratorio.

Con queste precisazioni, c'è la disponibilità al ritiro. Ci auguriamo che il relatore accolga l'emendamento Garra, che sottoscrivo.

 

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Sinisi. Ne ha facoltà.

GIANNICOLA SINISI. Presidente, questo articolo non solo raccoglie una prassi consolidata, ma discende dal rispetto delle convenzioni internazionali che prevedono che le persone non debbano essere respinte qualora ricorrano talune condizioni.

Il diritto d'asilo è un diritto individuale, ma può accadere, invece, che esistano condizioni generalizzate che impediscano il rimpatrio di queste persone, ancorché nei loro confronti, individualmente, il diritto di asilo non possa essere riconosciuto. Credo che sarebbe davvero inverosimile se pretendessimo di fissare un termine rispetto a condizioni che non dipendono da noi: mi riferisco a condizioni di conflitto generalizzato che, pur determinando un pericolo, possono non riguardare individualmente le persone, così come è nel diritto d'asilo.

Per questo io prego di tener conto non soltanto delle prassi, non soltanto delle convenzioni, ma anche del buonsenso, rispetto ad una norma di questa natura che tutt'oggi è applicata regolarmente.

PRESIDENTE. Nessun altro chiedendo di parlare, prego il relatore di esprimere il parere della Commissione.

ANTONIO SODA, Relatore. La Commissione invita i presentatori a ritirare tutti gli emendamenti, altrimenti il parere sugli stessi è contrario.

Aggiungo, Presidente, che la norma dell'articolo 9, che riguarda la protezione umanitaria, appartiene a quella disciplina generale che tiene conto della natura dei rifugiati e delle condizioni di necessità che ricorrono in determinati momenti storici. Ricordo peraltro che durante la discussione uno dei rilievi che venne mosso da una rappresentante del Polo era che il testo appariva troppo debole in termini di protezione umanitaria.

PRESIDENTE. Il Governo?

ANIELLO DI NARDO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Il Governo concorda con il parere espresso dal relatore.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Garra 9.2, non accettato dalla Commissione né dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 347

Votanti 346

Astenuti 1

Maggioranza 174

Hanno votato 149

Hanno votato no 197).

 

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Armaroli 9.7, non accettato dalla Commissione né dal Governo.

(Segue la votazione).

 

 

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Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 347

Votanti 346

Astenuti 1

Maggioranza 174

Hanno votato 146

Hanno votato no 200).

 

Chiedo all'onorevole Saraceni se accetti l'invito rivoltogli dal relatore e dal Governo a ritirare il suo emendamento 9.1.

 

LUIGI SARACENI. Signor Presidente, ritirerei senz'altro il mio emendamento se il relatore mi tranquillizzasse sull'interpretazione della norma, chiarendo che la rappresentanza diplomatica alla quale ci si riferisce è quella italiana nel paese del richiedente e non viceversa la rappresentanza diplomatica del richiedente in Italia ...

PRESIDENTE. Sarebbe imprudente, se fosse così!

LUIGI SARACENI. Appunto, Presidente. Quanto meno, quindi, vorrei avere la certezza che si tratti di questo, anche se comunque rilevo che sarebbe imprudente in entrambi i casi: le rappresentanze diplomatiche nei paesi esteri intrecciano, a volte, rapporti di subordinazione e di subalternità.

PRESIDENTE. Onorevole Soda, può fornire l'interpretazione richiesta dall'onorevole Saraceni?

ANTONIO SODA, Relatore. Sì, signor Presidente, sono d'accordo con tale interpretazione, ma chiarisco che il testo è quello approvato dal Senato: noi non lo abbiamo modificato.

PRESIDENTE. Sta bene.

Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Garra 9.3, non accettato dalla Commissione né dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 349

Votanti 348

Astenuti 1

Maggioranza 175

Hanno votato 144

Hanno votato no 204).

 

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Garra 9.4 e Armaroli 9.8, non accettati dalla Commissione né dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 353

Votanti 352

Astenuti 1

Maggioranza 177

Hanno votato 150

Hanno votato no 202).

 

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Garra 9.5 e Lembo 9.6, non accettati dalla Commissione né dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 357

Votanti 356

Astenuti 1

Maggioranza 179

Hanno votato 152

Hanno votato no 204).

 

 

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Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Armaroli 9.9, non accettato dalla Commissione né dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 353

Votanti 352

Astenuti 1

Maggioranza 177

Hanno votato 147

Hanno votato no 205).

 

Passiamo alla votazione dell'articolo 9.

Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Garra. Ne ha facoltà.

 

GIACOMO GARRA. Presidente, sinora l'orientamento dei deputati del mio gruppo è stato, prevalentemente, quello di astenersi nella votazione di più di un articolo. Il voto dei deputati del gruppo di Forza Italia sull'articolo 9 sarà, invece, convintamente contrario, perché con esso si apre una voragine: stiamo dicendo alle commissioni che decideranno in ordine alle domande di asilo di fare gli «umanitari» anche quando sia evidente che vi è stata frode alla legge e che vi è stata una falsa richiesta di asilo.

Ribadisco pertanto il voto contrario.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 9.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 354

Votanti 348

Astenuti 6

Maggioranza 175

Hanno votato 213

Hanno votato no 135).

 

        

Resoconto stenografico dell'Assemblea

 

Seduta n. 871 del 6/3/2001

 

        

 

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...

(Esame dell'articolo 10 - A.C. 5381)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 10 , nel testo della Commissione, e del complesso degli emendamenti ad esso presentati (vedi l'allegato A - A.C. 5381 sezione 10).

Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.

 

ANTONIO SODA, Relatore. La Commissione invita gli onorevoli Garra e Lembo a ritirare i loro identici emendamenti 10.11 e 10.13, altrimenti il parere è contrario; esprime parere favorevole sull'emendamento Armaroli 10.12; invita l'onorevole Moroni a ritirare il suo emendamento 10.5; esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Moroni 10.7 e Nardini 10.14; invita i presentatori a ritirare gli emendamenti Nardini 10.16 e Saraceni 10.1 e invita altresì l'onorevole Moroni a ritirare i suoi emendamenti 10.6 e 10.10. Esprime parere favorevole sugli emendamenti Saraceni 10.2 e 10.3; invita l'onorevole Saraceni a ritirare il suo emendamento 10.4; esprime parere favorevole sull'emendamento Moroni 10.9; invita, infine, i presentatori a ritirare gli emendamenti Moroni 10.8 e Nardini 10.15.

PRESIDENTE. Il Governo?

ANIELLO DI NARDO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Il Governo concorda.

PRESIDENTE. Onorevole Garra, accede all'invito a ritirare il suo emendamento 10.11?

GIACOMO GARRA. No, signor Presidente, insisto per la sua votazione e chiedo di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

GIACOMO GARRA. Presidente, riteniamo che l'assetto giustiziale da attribuire all'asilante, che ha visto respingere

 

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la propria domanda o che ha subito provvedimenti restrittivi del proprio status, sia più proficuamente attribuibile al giudice amministrativo, innanzitutto perché si tratta di un giudice collegiale e, in secondo luogo, perché ha una maggiore consuetudine nelle controversie tra la pubblica amministrazione e il privato; in terzo luogo, perché, di solito, le avvocature dello Stato hanno sede presso i capoluoghi in cui risiedono i tribunali e, quindi, la difesa dell'amministrazione è resa più agevole.

Riteniamo che lo snellimento che, in base al nostro emendamento, si accompagna all'attribuzione ai TAR di questa giurisdizione e di questa competenza contenziosa possa più utilmente elaborare criteri e linee giurisprudenziali evitando quello «zampillare» dalle molte sedi giudiziali civili che potrebbe farci trovare di fronte a giurisprudenze largamente confliggenti che, in futuro, costringerebbero la Corte suprema a mettere ordine, mentre nel medio tempo sarebbe inevitabile una certa anarchia giurisprudenziale.

Per queste ragioni, chiedo all'Assemblea di esprimere un voto favorevole sul mio emendamento 10.11 e fin d'ora annuncio il mio voto favorevole sull'identico emendamento Lembo 10.13.

 

PRESIDENTE. Onorevole Lembo, accede all'invito a ritirare il suo emendamento 10.13?

ALBERTO LEMBO. No, signor Presidente, e insisto per la sua votazione e chiedo di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

ALBERTO LEMBO. Presidente, questi due lunghi emendamenti sono, come è chiaro, una riformulazione dell'articolo 10 del provvedimento. A nostro avviso, si tratta di una riformulazione organica che proponiamo all'articolo 10 del testo elaborato dal Senato, che è stato già fortemente intaccato nel corso dell'esame in Commissione con la modifica o, addirittura, con la sostituzione e la riscrittura di interi commi. Abbiamo affrontato l'esame di questo testo con una riformulazione ancora più organica che ci permette, come ha già detto il collega Garra - lo seguo in questa materia anche perché la sua competenza è sicuramente superiore alla mia -, una serie di passaggi studiati ad hoc e non risultanti da un assemblaggio che ci è sembrato, tutto sommato, abbastanza forzato. C'è anche, poi - è stato già detto -, il tentativo di individuare una sede più appropriata, con un iter facente capo ad una serie di organi e soggetti diversi da quelli previsti nel testo originario.

Ci colleghiamo a quanto si è detto in precedenza; qui si chiude il cerchio per quanto riguarda le domande di asilo. Abbiamo presentato una formulazione logica che permetta di mantenere le garanzie che devono continuare a sussistere per non vanificare i principi ispiratori del provvedimento, ma non siamo disposti ad andare oltre.

Se si può ritenere che alcune parti siano analoghe o equivalenti, riteniamo che quanto proposto sia più organico e più «attenuato»; le garanzie vi sono ma non possiamo dimenticare che stiamo discutendo di un provvedimento sul diritto di asilo e che, pertanto, vi sono anche garanzie interne da rispettare. So che questa visione può essere considerata retrograda e superata da parte di chi parla di superamento dei confini di Stato, di chi parla di apertura ideologica non soltanto alle idee ed al pensiero ma a chiunque, ipotizzando, ben al di là dei trattati oggi in vigore nell'ambito dell'Unione europea o dell'area di Schengen, spazi molto più ampi; noi riteniamo, invece, che le frontiere nazionali o individuate da trattati internazionali abbiano ancora un significato e che quindi, assieme ai diritti di coloro che sono in cerca di un luogo adatto per vivere in condizioni migliori, debbano essere tutelati anche i diritti di coloro che in quel territorio si trovano già.

L'asilo non viene negato, ma non può e non deve diventare un ulteriore elemento di turbamento nei confronti della

 

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società in cui colui che chiede asilo va per cercare di trovare ciò che gli è mancato, quel qualcosa che lo ha indotto, appunto, a diventare un soggetto che chiede asilo ad altri.

Per questi motivi, insistiamo per la votazione del mio emendamento 10.13, chiediamo ai colleghi di votare in suo favore e ribadiamo che esso ci sembra perfettamente in linea con il resto del provvedimento.

 

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Fragalà, che dispone di un minuto essendo già intervenuto per il suo gruppo l'onorevole Lembo. Ne ha facoltà.

VINCENZO FRAGALÀ. Signor Presidente, oltre alle sottolineature assolutamente pertinenti del collega Lembo, che ha sottoscritto l'emendamento, devo aggiungere che esso migliora in modo sostanziale l'articolo 10 perché consente non solo che il diritto di asilo venga esercitato, ma anche che siano seguite procedure che garantiscano che tale diritto non diventi un espediente per introdursi nel paese, vanificando i criteri fondanti del provvedimento. L'emendamento Lembo 10.13 serve proprio ad indicare tali procedure in modo assolutamente ortodosso.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Garra 10.11 e Lembo 10.13, non accettati dalla Commissione né dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 331

Votanti 330

Astenuti 1

Maggioranza 166

Hanno votato 129

Hanno votato no 201).

 

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Armaroli 10.12, accettato dalla Commissione e dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Applausi dei deputati dei gruppi di Alleanza nazionale e di Forza Italia) (Vedi votazioni).

(Presenti 340

Votanti 331

Astenuti 9

Maggioranza 166

Hanno votato 318

Hanno votato no 13).

 

Avverto che l'emendamento Moroni 10.5 è stato ritirato.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Moroni 10.7 e Nardini 10.14, accettati dalla Commissione e dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 339

Votanti 332

Astenuti 7

Maggioranza 167

Hanno votato 247

Hanno votato no 85).

 

Onorevole Nardini, accetta l'invito al ritiro del suo emendamento 10.16?

 

MARIA CELESTE NARDINI. Sì, signor Presidente.

PRESIDENTE. Sta bene.

Onorevole Saraceni, accetta l'invito al ritiro del suo emendamento 10.1?

LUIGI SARACENI. No, signor Presidente.

 

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PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Saraceni 10.1, non accettato dalla Commissione né dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 333

Votanti 330

Astenuti 3

Maggioranza 166

Hanno votato 14

Hanno votato no 316).

 

Avverto che gli emendamenti Moroni 10.6 e 10.10 sono stati ritirati.

 

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Saraceni 10.2, accettato dalla Commissione e dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 345

Votanti 344

Astenuti 1

Maggioranza 173

Hanno votato 206

Hanno votato no 138).

 

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Saraceni 10.3, accettato dalla Commissione e dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 343

Votanti 342

Astenuti 1

Maggioranza 172

Hanno votato 207

Hanno votato no 135).

 

Onorevole Saraceni, accoglie l'invito al ritiro del suo emendamento 10.4?

 

LUIGI SARACENI. No, Presidente, insisto per la votazione e chiedo di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

LUIGI SARACENI. Insisto per la votazione del mio emendamento 10.4 perché non si comprende che cosa succederà dopo i 15 giorni: si fa la domanda; non si decide sulla domanda di sospensione e non si sa se s'intenda respinta o accolta. È necessario saperlo: si scelga una delle due soluzioni, perché a me non pare che ve ne sia un'altra.

PRESIDENTE. Onorevole relatore, è chiaro il contenuto della richiesta del collega Saraceni? Vuole sapere che cosa accade dopo la scadenza del termine dei 15 giorni.

ANTONIO SODA, Relatore. Presidente, è chiaro che il termine comporta la necessità della pronuncia.

PRESIDENTE. Sì, ma il problema è se non c'è la pronuncia!

Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Saraceni 10.4, non accettato dalla Commissione né dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 333

Votanti 329

Astenuti 4

Maggioranza 165

Hanno votato 15

Hanno votato no 314).

 

 

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Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Moroni 10.9, accettato dalla Commissione e dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 342

Votanti 280

Astenuti 62

Maggioranza 141

Hanno votato 201

Hanno votato no 79).

 

Onorevole Nardini, accoglie l'invito al ritiro del suo emendamento 10.15?

 

MARIA CELESTE NARDINI. Sì, Presidente, lo ritiro.

PRESIDENTE. Ricordo che l'emendamento Moroni 10.8 è stato ritirato.

Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 10, nel testo emendato.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 343

Votanti 342

Astenuti 1

Maggioranza 172

Hanno votato 201

Hanno votato no 141).

 

        

Resoconto stenografico dell'Assemblea

 

Seduta n. 871 del 6/3/2001

 

        

 

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(Esame dell'articolo 11 - A.C. 5381)

 

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 11 , nel testo della Commissione, identico a quello approvato dal Senato (vedi l'allegato A - A.C. 5381 sezione 11).

Nessuno chiedendo di parlare e non essendo stati presentati emendamenti, passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 11.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 335

Votanti 334

Astenuti 1

Maggioranza 168

Hanno votato 196

Hanno votato no 138).

 

        

Resoconto stenografico dell'Assemblea

 

Seduta n. 871 del 6/3/2001

 

        

 

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(Esame dell'articolo 12 - A.C. 5381)

 

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 12 , nel testo della Commissione, identico a quello approvato dal Senato, e dell'unico emendamento ad esso presentato (vedi l'allegato A - A.C. 5381 sezione 12).

Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.

 

ANTONIO SODA, Relatore. La Commissione invita la presentatrice dell'emendamento Nardini 12.1 a ritirarlo, altrimenti il parere è contrario.

PRESIDENTE. Il Governo?

ANIELLO DI NARDO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore.

PRESIDENTE. Onorevole Nardini, accoglie l'invito al ritiro del suo emendamento 12.1?

MARIA CELESTE NARDINI. Presidente, io potrei pure ritirarlo, ma rimane aperta la questione che il documento di viaggio non viene trattato nell'articolo.

Quindi, posso anche ritirarlo, ma resta il problema!

 

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PRESIDENTE. Onorevole relatore, intende aggiungere qualcosa?

ANTONIO SODA, Relatore. La Commissione intende evitare di ritoccare vari articoli sui quali poi il Senato potrebbe inserire ulteriori emendamenti.

PRESIDENTE. Onorevole Nardini?

MARIA CELESTE NARDINI. Presidente, ritiro il mio emendamento 12.1.

PRESIDENTE. Sta bene, onorevole Nardini.

Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 12.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 331

Votanti 330

Astenuti 1

Maggioranza 166

Hanno votato 194

Hanno votato no 136).

 

        

Resoconto stenografico dell'Assemblea

 

Seduta n. 871 del 6/3/2001

 

        

 

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(Esame dell'articolo 13 - A.C. 5381)

 

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 13 , nel testo della Commissione, e del complesso degli emendamenti e dell'articolo aggiuntivo ad esso presentati (vedi l'allegato A - A.C. 5381 sezione 13).

Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.

 

ANTONIO SODA, Relatore. Signor Presidente, la Commissione invita i presentatori degli emendamenti Armaroli 13.3 e Moroni 13.1 a ritirarli, altrimenti il parere è contrario.

PRESIDENTE. Il Governo?

ANIELLO DI NARDO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore.

PRESIDENTE. Onorevole Lembo, accoglie l'invito al ritiro dell'emendamento Armaroli 13.3, di cui è cofirmatario?

ALBERTO LEMBO. No, Presidente, insisto per la votazione.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Armaroli 13.3, non accettato dalla Commissione né dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 335

Votanti 334

Astenuti 1

Maggioranza 168

Hanno votato 127

Hanno votato no 207).

 

Ricordo che l'emendamento Moroni 13.1 è stato ritirato.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 13.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 335

Maggioranza 168

Hanno votato 201

Hanno votato no 134).

 

Passiamo alla votazione dell'articolo aggiuntivo Moroni 13.01.

 

ROSANNA MORONI. Lo ritiro, Presidente.

PRESIDENTE. Sta bene.

        

Resoconto stenografico dell'Assemblea

 

Seduta n. 871 del 6/3/2001

 

        

 

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(Esame dell'articolo 14 - A.C. 5381)

 

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 14 , nel testo della Commissione, e del complesso degli emendamenti ad esso presentati (vedi l'allegato A - A.C. 5381 sezione 14).

Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.

 

ANTONIO SODA, Relatore. La Commissione, nell'esprimere parere favorevole sugli identici emendamenti Moroni 14.3 e Nardini 14.4 dalla cui approvazione conseguirà l'assorbimento dell'emendamento Moroni 14.1, esprime parere contrario sugli emendamenti 14.4-bis (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del regolamento), Zacchera 14.6 e 14.7 ed invita a ritirare l'emendamento Moroni 14.2, altrimenti il parere è contrario.

PRESIDENTE. Il Governo?

ANIELLO DI NARDO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Moroni 14.3 e Nardini 14.4, accettati dalla Commissione e dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 337

Votanti 335

Astenuti 2

Maggioranza 168

Hanno votato 207

Hanno votato no 128).

 

Ricordo che gli emendamenti Moroni 14.1 e 14.2 sono stati ritirati.

Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 14.4-bis (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del regolamento), non accettato dalla Commissione né dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 336

Votanti 332

Astenuti 4

Maggioranza 167

Hanno votato 128

Hanno votato no 204).

 

Passiamo alla votazione dell'emendamento Zacchera 14.6.

Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Lembo. Ne ha facoltà.

 

ALBERTO LEMBO. Signor Presidente, anche gli emendamenti Zacchera 14.6 e 14.7 cercano di valutare in termini obiettivi la situazione.

Si è parlato della persona che in particolari situazioni di disagio chiede il diritto di asilo; l'abbiamo agevolata per quanto riguarda le procedure, le modalità e i ricorsi; abbiamo allargato in tutti i modi possibili, in nome di principi umanitari e di dichiarazioni universali, quel diritto. Non vogliamo neanche inserire una oggettiva valutazione di quella che può essere la condizione economica della persona! I richiedenti asilo possono essere oggettivamente nella stessa condizione di disagio e di difficoltà, ma vi possono essere anche dei poveracci e dei nababbi. Noi, però, offriamo comunque a tutti esattamente le stesse cose a fondo perduto! Se una persona è priva di mezzi, evidentemente, nel momento in cui viene accolta, le saranno offerti strumenti modalità e agevolazioni per poter godere dei diritti che questa legge contiene, ma se un'altra persona non ha bisogno di interventi aggiuntivi perché dal punto di vista economico è in grado di affrontare le

 

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spese e gli oneri relativi senza dover gravare sul bilancio dello Stato italiano (e sui contribuenti italiani) perché ha già del suo, scusate, colleghi del centrosinistra, non vi sembra che sia profondamente ingiusto trattare allo stesso modo persone che possono trovarsi in situazioni economiche diverse? Credo che il ragionamento dovrebbe filare e dovrebbe essere logico. Io non propongo di togliere, ma dico semplicemente che, qualora sia appurata una situazione economica diversa, non dobbiamo fare regali a fondo perduto a tutti. Questo è il significato dei due emendamenti. Sono intervenuto soltanto su uno perché non ha senso intervenire anche su quello successivo. Inviterei il relatore a rivedere la sua valutazione.

 

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Zacchera 14.6, non accettato dalla Commissione né dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 295

Votanti 292

Astenuti 3

Maggioranza 147

Hanno votato 104

Hanno votato no 188

Sono in missione 50 deputati).

 

Passiamo alla votazione dell'emendamento Zacchera 14.7.

Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Zacchera. Ne ha facoltà.

 

MARCO ZACCHERA. Signor Presidente, non mi sembra che questo sia un provvedimento sul quale ci sia lo scontro muro contro muro. Onorevoli colleghi, vi invito per un attimo a riflettere. Avete pensato a quali costi dovranno essere affrontati dalle amministrazioni comunali nel momento in cui verrà applicato questo procedimento? Mi sembra ovvio che indicare che sia il Ministero dell'interno a rimborsare ai comuni entro il termine di novanta giorni le somme spese dagli stessi per l'applicazione delle incombenze di cui al presente articolo sia il minimo dal punto di vista della logica. Non possiamo continuare a dire che vogliamo fare il federalismo e poi mettere a carico dei comuni il compito di occuparsi dei problemi dell'asilo, anche perché l'asilo politico viene chiesto alla frontiera, quindi vi sono dei comuni che magari sono piccoli comuni di frontiera, ai quali si presenta un numero enorme di persone chiedendo il diritto d'asilo. Il diritto d'asilo non viene chiesto magari nelle grandi città solo perché sono lontane dalla frontiera. Quindi, aggiungere una norma di salvaguardia che preveda che sia il Ministero a indennizzare i comuni mi sembra davvero che sia una cosa logica e non politica.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Zacchera 14.7, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 295

Votanti 294

Astenuti 1

Maggioranza 148

Hanno votato 115

Hanno votato no 179

Sono in missione 51 deputati).

 

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 14, nel testo emendato.

(Segue la votazione).

 

 

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Pag. 118

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Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 295

Maggioranza 148

Hanno votato 192

Hanno votato no 103

Sono in missione 51 deputati).

 

        

Resoconto stenografico dell'Assemblea

 

Seduta n. 871 del 6/3/2001

 

        

 

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Pag. 118

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(Esame dell'articolo 15 - A.C. 5381)

 

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 15 , nel testo della Commissione, e del complesso degli emendamenti ad esso presentati (vedi l'allegato A - A.C. 5381 sezione 15).

Ha chiesto di parlare l'onorevole Moroni. Ne ha facoltà.

 

ROSANNA MORONI. Signor Presidente, ritiro i miei emendamenti 15.1 e 15.2.

PRESIDENTE. Sta bene.

Nessun altro chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.

ANTONIO SODA, Relatore. La Commissione esprime parere contrario sull'emendamento 15.3 (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del regolamento) vista la copertura finanziaria che ci è pervenuta.

PRESIDENTE. Il Governo?

ANIELLO DI NARDO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Il Governo concorda con il parere espresso dal relatore.

PRESIDENTE. Sta bene. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 15.3 (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del regolamento), non accettato dalla Commissione né dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 297

Votanti 296

Astenuti 1

Maggioranza 149

Hanno votato 96

Hanno votato no 200

Sono in missione 50 deputati).

 

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 15.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 297

Maggioranza 149

Hanno votato 198

Hanno votato no99

Sono in missione 51 deputati).

 

        

Resoconto stenografico dell'Assemblea

 

Seduta n. 871 del 6/3/2001

 

        

 

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(Esame dell'articolo 16 - A.C. 5381)

 

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 16 , nel testo della Commissione, e del complesso degli emendamenti e degli articoli aggiuntivi ad esso presentati (vedi l'allegato A - A.C. 5381 sezione 16).

Ha chiesto di parlare l'onorevole Lembo. Ne ha facoltà.

 

ALBERTO LEMBO. Signor Presidente, intervengo sull'articolo 16 e sul complesso degli emendamenti ad esso presentati, che poi sono due, che si rifanno a quello che già faceva rilevare prima il collega Zacchera. Non è possibile scaricare tutto sempre in basso. Tra l'altro scarichiamo senza fare alcuna discriminazione tra chi può avere e non avere i mezzi. In ogni caso, nei confronti dell'ente locale italiano si scarica sempre in basso, direttamente o indirettamente. Non dico che l'onere resti comunque sulle spalle dell'ente locale, però il fatto che l'ente locale debba far

 

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fronte alla situazione immediatamente in prima battuta (pur con la possibilità poi di essere oggetto dell'intervento del ministero e del Governo, cioè delle casse centrali) non mi sembra un buon ragionamento.

Non capisco perché non sia possibile attivare un sistema di procedure che garantiscano immediatamente che l'onere sia posto a carico di soggetti di livello superiore. Troppi oneri gravano sull'ente locale: troppi sindaci, in particolare di piccoli comuni, sono venuti a lamentare situazioni di insostenibilità. Oneri di questo tipo (possono essere anche poche decine di milioni) possono gravare molto sui bilanci di piccoli enti. Non si tratta, quindi, di respingere il contenuto, di discutere su una lira in più o in meno; si tratta di discutere sulle modalità.

 

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Boato. Ne ha facoltà.

MARCO BOATO. Signor Presidente, all'articolo 14, comma 6, che abbiamo appena votato, si prevede: «Il Ministero dell'interno rimborsa ai comuni le spese da questi sostenute per l'accoglienza, ivi compresi gli oneri per l'eventuale assistenza di minori in strutture protette»; nell'articolo 16 che stiamo discutendo, al comma 1, ultimo periodo, si prevede: «Per l'attuazione di tali programmi sono trasferite ai comuni apposite risorse finanziarie in proporzione al numero dei rifugiati residenti nel territorio di competenza, quale contributo alle attività di assistenza ed integrazione dei rifugiati poste in essere dai comuni stessi».

Vi è quindi nel testo che stiamo votando la risposta ai quesiti posti.

ALBERTO LEMBO. A posteriori forse!

PRESIDENTE. Nessun altro chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.

ANTONIO SODA, Relatore. Signor Presidente, la Commissione invita a ritirare gli emendamenti Lembo 16.1 e 16.2; altrimenti il parere è contrario.

PRESIDENTE. Il Governo?

ANIELLO DI NARDO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore.

PRESIDENTE. Prendo atto che l'onorevole Lembo insiste per la votazione dei suoi emendamenti 16.1 e 16.2.

Passiamo alla votazione dell'emendamento Lembo 16.1.

Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Garra. Ne ha facoltà.

GIACOMO GARRA. Signor Presidente, mi rendo conto che, secondo il testo dell'articolo 16, è nella facoltà del Ministero rimettere le risorse ai comuni, ma tra il rimborso delle somme che i comuni sono tenuti ad erogare e il rimborso ad opera del Ministero di somme forfettizzate e computate in maniera discrezionale corre parecchio spazio. Ecco perché voteremo a favore degli emendamenti Lembo 16.1 e 16.2.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Zacchera. Ne ha facoltà.

MARCO ZACCHERA. Signor Presidente, la differenza è che noi prevediamo la fissazione del termine entro il quale il comune deve essere rimborsato dal Ministero: se il Ministero rimborsa un piccolo comune due anni dopo, nel frattempo il comune si trova in difficoltà per dare l'accoglienza prevista dalla legge. È tutta qui la differenza.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Lembo 16.1, non accettato dalla Commissione né dal Governo.

(Segue la votazione).

 

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Pag. 120

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Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 297

Votanti 295

Astenuti 2

Maggioranza 148

Hanno votato 100

Hanno votato no 195

Sono in missione 51 deputati).

 

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Lembo 16.2, non accettato dalla Commissione né dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 296

Votanti 294

Astenuti 2

Maggioranza 148

Hanno votato 102

Hanno votato no 192

Sono in missione 51 deputati).

 

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 16.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 299

Votanti 297

Astenuti 2

Maggioranza 149

Hanno votato 200

Hanno votato no 97

Sono in missione 51 deputati).

 

Avverto che l'articolo aggiuntivo Moroni 16.01 è stato ritirato.

Invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione sull'articolo aggiuntivo Armaroli 16.02.

 

ANTONIO SODA, Relatore. Signor Presidente, il parere è contrario.

PRESIDENTE. Il Governo?

ANIELLO DI NARDO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Anche il Governo è contrario.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Armaroli 16.02, non accettato dalla Commissione né dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 304

Votanti 300

Astenuti 4

Maggioranza 151

Hanno votato 96

Hanno votato no 204

Sono in missione 51 deputati).

 

        

Resoconto stenografico dell'Assemblea

 

Seduta n. 871 del 6/3/2001

 

        

 

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(Esame dell'articolo 17 - A.C. 5381)

 

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 17 , nel testo della Commissione, identico a quello approvato dal Senato, e del complesso degli emendamenti ad esso presentati (vedi l'allegato A - A.C. 5381 sezione 17).

Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.

 

ANTONIO SODA, Relatore. Signor Presidente, il parere è contrario sull'emendamento Saraceni 17.5, nonché sugli identici emendamenti Moroni 17.2 e Manzione 17.3; è favorevole sugli identici emendamenti 17.1 e Nardini 17.4.

PRESIDENTE. Il Governo?

ANIELLO DI NARDO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Il Governo esprime parere conforme a quello del relatore.

 

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PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Saraceni 17.5, non accettato dalla Commissione né dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 303

Maggioranza 152

Hanno votato 29

Hanno votato no 274

Sono in missione 51 deputati).

 

Avverto che gli identici emendamenti Moroni 17.2 e Manzione 17.3 sono stati ritirati.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Moroni 17.1 e Nardini 17.4, accettati dalla Commissione e dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 303

Maggioranza 152

Hanno votato 213

Hanno votato no 90

Sono in missione 50 deputati).

 

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 17, nel testo emendato.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 305

Votanti 302

Astenuti 3

Maggioranza 152

Hanno votato 201

Hanno votato no 101

Sono in missione 51 deputati).

 

        

Resoconto stenografico dell'Assemblea

 

Seduta n. 871 del 6/3/2001

 

        

 

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(Esame dell'articolo 18 - A.C. 5381)

 

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 18 , nel testo della Commissione, identico a quello approvato dal Senato, e del complesso degli emendamenti ad esso presentati (vedi l'allegato A - A.C. 5381 sezione 18).

Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.

 

ANTONIO SODA, Relatore. Signor Presidente, l'emendamento 18.2 della Commissione prevede la copertura: faccio presente che è diventato un emendamento della Commissione ma è stato costruito su una relazione tecnica del Ministero dell'interno e verificato dal Governo. Il parere è pertanto favorevole.

PRESIDENTE. Il Governo?

ANIELLO DI NARDO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Il Governo esprime parere conforme a quello del relatore.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Pongo in votazione l'emendamento 18.2 della Commissione, interamente sostitutivo dell'articolo 18, sul quale la Commissione bilancio ha espresso parere contrario, accettato dal Governo.

(Segue la votazione).

 

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 303

Votanti 302

Astenuti 1

Maggioranza 152

Hanno votato 302

Sono in missione 50 deputati).

 

 

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L'emendamento 18.1 (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del regolamento) è pertanto precluso.

Avverto che l'articolo aggiuntivo Moroni 18.01 è stato ritirato.

 

        

Resoconto stenografico dell'Assemblea

 

Seduta n. 871 del 6/3/2001

 

        

 

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(Esame degli ordini del giorno - A.C. 5381)

 

PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli ordini del giorno presentati (vedi l'allegato A - A.C. 5381 sezione 19).

Qual è il parere del Governo?

 

ANIELLO DI NARDO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Il Governo accoglie l'ordine del giorno Lembo n. 9/5381/1, signor Presidente. Per quanto riguarda l'ordine del giorno Migliori n. 9/5381/2 accetta il primo periodo ma non il secondo del dispositivo.

PRESIDENTE. Faccio presente che il secondo periodo del dispositivo dell'ordine del giorno Migliori n. 9/5381/2 è inammissibile, in quanto contraddittorio rispetto al testo della legge.

I presentatori insistono per la votazione dei loro ordini del giorno?

ALBERTO LEMBO. Signor Presidente, non insisto per la votazione del mio ordine del giorno n. 9/5381/1 ed esprimo soddisfazione per il fatto che il Governo lo abbia accolto.

Quanto all'ordine del giorno Migliori n. 9/5381/2, non credo che il secondo punto del dispositivo sia in contrasto con l'articolato della legge. Il periodo prevede testualmente che siano posti «a carico dello Stato, e non degli enti locali, tutti gli oneri relativi all'applicazione della presente legge». Se sulla base delle norme votate fino a questo momento tutto il meccanismo si risolve in un'operazione a costo zero per gli enti locali, poiché questi ultimi sono comunque garantiti dal successivo trasferimento posto a carico del Ministero dell'interno - così come ha ricordato in precedenza il collega Boato -, perché allora non dovrebbe essere accolto un dispositivo che ripropone appunto questa impostazione? Al massimo si potrebbe fare riferimento agli oneri dovuti al differimento dei termini, cioè alla decorrenza degli interessi; ma al di là di questo non vedo altro. Personalmente sarei disponibile - per esempio - a riformulare l'ordine del giorno nel senso che il Governo si impegna ad intervenire affinché il rimborso degli oneri da parte dello Stato avvenga in tempi ragionevoli. Ma in questa sede non possiamo non riconoscere che gli oneri sono già a carico dello Stato.

PRESIDENTE. Onorevole Lembo, si tratta di due aspetti distinti. Si può dire che lo Stato deve intervenire rapidamente per adempiere i suoi doveri. Ma la formula contenuta nel secondo periodo del dispositivo dell'ordine del giorno Migliori n. 9/5381/2 è superflua oppure è contro la legge. In questo senso una formulazione ammissibile potrebbe essere: «...impegna il Governo a far sì che lo Stato intervenga rapidamente nell'adempimento dei propri oneri». Concorda con questa riformulazione?

ALBERTO LEMBO. Sì, signor Presidente.

ANIELLO DI NARDO, Sottosegretario di Stato per l'interno. In questi termini accolgo l'ordine del giorno, Presidente.

ALBERTO LEMBO. Non insisto per la votazione, signor Presidente.

PRESIDENTE. Sta bene.

È così esaurita la trattazione degli ordini del giorno presentati.

        

Resoconto stenografico dell'Assemblea

 

Seduta n. 871 del 6/3/2001

 

        

 

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(Dichiarazioni di voto finale - A.C. 5381)

 

PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di voto sul complesso del provvedimento.

Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Fontanini. Ne ha facoltà.

 

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PIETRO FONTANINI. Signor Presidente, la Lega nord Padania voterà contro questo provvedimento, che consideriamo non adatto a dare una risposta idonea a fronteggiare un problema serio come il diritto di asilo. Il testo in esame creerà confusione e probabilmente si verificherà lo stesso grande caos che è già stato provocato dalla legge Turco-Napolitano, la quale ha portato l'Italia ad essere un paese pervaso da migliaia e forse anche da milioni di extracomunitari entrati illegalmente sul territorio dello Stato (Commenti).

PAOLO PALMA. Orde barbariche!

PIETRO FONTANINI. È una situazione che può essere verificata senza tanti schiamazzi, cari colleghi! La cronaca è piena di fatti delittuosi che hanno per protagonista gente entrata clandestinamente nel territorio dello Stato italiano!

Questo provvedimento, invece, intende dare una risposta a coloro che sono perseguitati nel mondo, che subiscono violenza per le loro idee, che sono perseguitati perché professano fedi politiche diverse da quelle vigenti nei paesi in cui un potere ottuso opprime queste persone.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ALFREDO BIONDI

 

PIETRO FONTANINI. Ma, cari colleghi, questo provvedimento doveva essere molto più puntuale e molto più preciso ed è per questo che con gli emendamenti che abbiamo tentato di introdurre volevamo definire gli ambiti in cui il diritto d'asilo doveva essere riconosciuto.

Come si fa a riconoscere il diritto d'asilo a chi è entrato clandestinamente nel territorio dello Stato italiano? Se una persona è perseguitata, chiede attraverso i consolati, le ambasciate ed anche alle frontiere di essere introdotta nello Stato italiano legalmente, invocando il riconoscimento del diritto d'asilo. Viceversa, avremo moltissimi casi di persone che risiedono clandestinamente nel territorio italiano e che approfitteranno di questa legge per restare in Italia senza titolo e continuare magari a commettere delitti contro il patrimonio e contro la persona.

Ecco perché siamo fortemente contrari a questo provvedimento. È certamente un provvedimento dovuto, a causa della legislazione lacunosa che non contempla ancora il diritto d'asilo, e che corrisponde ad un auspicio di tutti. Anche noi della Lega avevamo presentato una proposta di legge su questo argomento, ma non di questo tenore, non con le maglie larghe che permettono ai furbi di approfittare del diritto sacrosanto che va riconosciuto a coloro che sono perseguitati per le loro idee.

Signor Presidente, il nostro voto sarà fortemente contrario. Speriamo che questo provvedimento, che dovrà tornare al Senato, possa essere fermato, perché così com'è non dà una risposta vera ai problemi legati al diritto d'asilo e permette ai furbi di continuare ad entrare in Italia e di essere presenti illegalmente e senza alcun titolo nel nostro territorio.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Possa. Ne ha facoltà.

GUIDO POSSA. Signor Presidente, farò una brevissima dichiarazione di voto a titolo personale, esprimendo innanzitutto grande rispetto per il diritto d'asilo. Non possiamo che essere favorevoli al riconoscimento di un così sacrosanto diritto nei confronti delle persone che sono perseguitate negli altri paesi.

Ciò premesso, segnalo che ho potuto seguire il provvedimento molto in dettaglio nella Commissione bilancio. Tutti noi in Commissione bilancio abbiamo cercato di porre degli argini alle spese che varie disposizioni di questo provvedimento inevitabilmente provocheranno, riuscendoci solo in parte.

Il fatto che alcuni degli emendamenti proposti in aula stasera dalla Commissione bilancio siano stati respinti e la mia personale convinzione che varie quantificazioni relative a disposizioni contenute in

 

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questo provvedimento manchino assolutamente di copertura motivano la mia decisione di votare contro questa legge sul riconoscimento del diritto d'asilo.

 

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Lembo. Ne ha facoltà.

ALBERTO LEMBO. Signor Presidente, il Governo ha accolto l'ordine del giorno a mia firma e lo ringrazio per questo, ma esso evoca proprio tutta una serie di dubbi e di perplessità che ci hanno portato a presentare emendamenti e a cercare di migliorare il provvedimento in Commissione ed anche in aula, come in parte è avvenuto.

Mi dispiace però di non poter dichiarare il voto favorevole del gruppo di Alleanza nazionale, perché per quanto riguarda parecchi contenuti del provvedimento - sono proprio quelli elencati nell'ordine del giorno che il Governo ha accolto - non abbiamo alcuna garanzia che effettivamente l'applicazione di questa legge, nei termini in cui è stata redatta, porti ad ottenere il risultato previsto nel dispositivo dell'ordine del giorno. Non è un obiettivo che va contro lo spirito della legge ma è il vero obiettivo da perseguire. Quando nell'ordine del giorno si legge: «(...) impegna il Governo a vigilare sull'applicazione rigorosa delle norme da parte delle autorità interessate alla verifica delle richieste di asilo affinché vengano aiutate persone realmente meritevoli di intervento (...)» e vengono esclusi quei soggetti che non rientrano nei parametri del provvedimento in questione, mentre nella parte motiva si legge: «Considerata la necessità di tenere ben separato e distinto il provvedimento in esame con quello relativo alla modifica del testo unico delle norme sull'immigrazione, evitando confusioni e tentativi di allargamento delle maglie per permettere l'ulteriore entrata di extracomunitari (...)», cosa succede? La verità è che per due ore abbiamo discusso, noi cercando di far passare i nostri emendamenti, voi in parte ad accoglierli e in parte a respingerli, intervenendo sui punti più qualificanti per cercare di dimostrare che il provvedimento è adeguato - secondo voi - o inadeguato, secondo noi. Una volta inclusi tutti questi dubbi in un ordine del giorno, il Governo lo accoglie.

Ringrazio per la seconda volta il Governo per aver accolto l'ordine del giorno riconoscendo la validità dei miei dubbi, ma quando affermavo che non bisogna confondere le due cose perché altro è la legge sull'immigrazione e altro è quella sul diritto d'asilo; quando dicevo che i soggetti a cui si fa riferimento devono essere esattamente individuati, che le procedure devono permettere a chi si trova in certe situazioni di essere accolto, mentre chi non rientra in certi parametri, non deve essere accolto; quando facevo riferimento anche alle disponibilità economiche dei vari soggetti, dicevo cose contenute nell'ordine del giorno accettato dal Governo. Quindi o non siamo riusciti a farci capire oppure il Governo ha il cuore buono ma il relatore e la maggioranza hanno ritenuto di essere più realisti del re.

A questo punto annuncio il voto contrario di Alleanza nazionale; lo faccio con dispiacere perché sull'applicazione del dettato costituzionale, sul riconoscimento del principio d'asilo, sulla necessità di approvare dopo 50 anni una legge quadro in materia, saremmo stati pienamente d'accordo. Egualmente riconosciamo la necessità di introdurre esplicitamente nel nostro ordinamento, in collegamento organico con altre norme, i principi umanitari e i contenuti dei vari trattati, ma non siamo d'accordo sul modo - per la verità molto accelerato - con cui abbiamo affrontato la discussione odierna. Io credo che abbiamo fatto quello che dovevamo fare, nel senso che ci siamo resi tutti conto della delicatezza dell'argomento ed abbiamo cercato di migliorare il testo. Non penso che si potesse fare di più e non penso che - nonostante il nostro impegno - si riesca a dare una risposta adeguata: temo ricadute non positive dalla correlazione fra le norme in materia di immigrazione e quelle che votiamo questa sera.

 

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PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Moroni. Ne ha facoltà.

ROSANNA MORONI. Annunzio il voto favorevole dei deputati del gruppo Comunista e chiedo alla Presidenza di autorizzare la pubblicazione in calce al resoconto stenografico della seduta odierna della mia dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. La Presidenza lo consente.

Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Nardini. Ne ha facoltà.

MARIA CELESTE NARDINI. Anch'io le chiedo di autorizzare la pubblicazione in calce al resoconto stenografico della seduta odierna del testo della mia dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. La Presidenza lo consente.

Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Boato. Ne ha facoltà.

GIACOMO GARRA. Presidente, chiedo di parlare.

MARCO BOATO. Annuncio il voto favorevole dei deputati Verdi.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Garra. Ne ha facoltà.

GIACOMO GARRA. Devo senz'altro dichiarare il mio sdegno per una piccola frode che è stata fatta all'Assemblea.

Quando avete affermato che sull'emendamento 18.2 vi era stata una trattativa positiva con il Ministero dell'interno, avete probabilmente detto una cosa esatta, ma avete sottaciuto il fatto che il Ministero del tesoro, in Commissione bilancio, aveva espresso parere contrario: ciò è sleale da parte della maggioranza (Applausi dei deputati dei gruppi di Forza Italia e di Alleanza nazionale - Commenti dei deputati del gruppo dei Democratici di sinistra-l'Ulivo)!

Signor Presidente, se questo importantissimo provvedimento non si è potuto esaminare con la ponderazione che avrebbe meritato, vorrei ricordare ai colleghi e al presidente della mia Commissione quale fu la reazione (davvero rattristata) allorché il provvedimento restò per mesi immobile in Commissione bilancio. Ciò va ricordato.

Signor Presidente, il clima da ultima spiaggia nel quale si sta operando in questa seduta dell'Assemblea non è certamente il più proficuo. Da parte nostra, avevamo iniziato la seduta con l'esprimere voti favorevoli sui primi due articoli del provvedimento. Qual era il significato dei nostri voti favorevoli (Commenti dei deputati del gruppo dei Democratici di sinistra-l'Ulivo)?

PRESIDENTE. Colleghi, per favore, l'onorevole Garra si accinge a concludere.

Prego, onorevole Garra.

GIACOMO GARRA. Con il nostro voto favorevole volevamo assecondare un provvedimento così importante (Commenti dei deputati dei gruppi dei Democratici di sinistra-l'Ulivo e dei Popolari e democratici-l'Ulivo). Colleghi, credo che gli schiamazzi non giovino alla serenità dei nostri lavori.

Signor Presidente, non sarebbe stata necessaria la fretta con cui si sta operando stasera, se non vi fosse stato il fermo di mesi voluto anche dal Governo, come dichiarato in altre circostanze da autorevolissimi componenti della Commissione affari costituzionali: senza quel fermo, avremmo potuto lavorare con tutta serenità e pervenire ad un voto largamente condiviso.

Sono convinto, infatti, della validità dei punti qualificanti sui quali la mia parte ha tenuto duro: mi riferisco all'ordinata enunciazione delle cause ostative e all'eliminazione di una gravissima finzione: ovvero, passati i cinque anni di permanenza in Italia, il titolo di rifugiato politico diventa come una specie di cavalierato (lo si ottiene da parte di tutti). Si tratta di un aspetto aberrante! Altrettanto

 

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aberrante è l'aver voluto approvare una norma riferita a chi è inadempiente nei confronti dello Stato italiano. Non c'è dubbio che la norma fondamentale di ogni ordinamento statuale sia quella dell'inviolabilità del territorio: chi entra clandestinamente in Italia lede in maniera grave tale principio; pertanto, chi è inadempiente non merita benefici o di essere riconosciuto come asilante; tra l'altro, la dichiarazione d'asilo è sovente suggerita da organizzazioni umanitarie ben note.

 

MARCO BOATO. Cosa vuol dire ben note?

GIACOMO GARRA. Ben note, ben note (Commenti dei deputati dei gruppi dei Democratici di sinistra-l'Ulivo, dei Popolari e democratici-l'Ulivo e dei Democratici-l'Ulivo)!

PRESIDENTE. Colleghi, per cortesia; se si deve lavorare sino ad una certa ora, è necessario che il lavoro sia completato da chi intende esercitare il proprio diritto di parola. Vi chiedo un po' di comprensione. Comprendo che ci troviamo qui dalle 15, ma vi prego di prestare un po' di attenzione. Onorevole Garra, la prego di continuare.

MARCO BOATO. Ma non ha il diritto di offendere! Ha il diritto di parola, non di offesa!

PRESIDENTE. Vi prego di fare una cortesia al Presidente, se no volete farla all'oratore. Prego, onorevole Garra.

GIACOMO GARRA. Signor Presidente, se la regola dei nostri comportamenti e delle nostre scelte politiche deve essere esclusivamente quella del «buonismo», lo dichiaro: ho torto; non accedo a tale visione di «buonismo». C'è una convenzione internazionale rispetto alla quale non va spostata una virgola, perché l'Italia ha aderito ad essa con una legge. È un patto tra Stati che va rispettato e ritengo che le smagliature contenute nel testo rispetto a quella civilissima convenzione siano moltissime: è per questo che preannuncio il voto contrario dei deputati del gruppo di Forza Italia (Applausi dei deputati dei gruppi di Forza Italia e di Alleanza nazionale - Commenti dei deputati del gruppo dei Democratici di sinistra-l'Ulivo).

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, per cortesia: non è nemmeno giusto.

Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Sinisi. Ne ha facoltà. Spero che vi siano meno clamori della folla in tumulto. Prego, onorevole Sinisi.

GIANNICOLA SINISI. Signor Presidente, annuncio che il voto dei Popolari e democratici-l'Ulivo sarà favorevole e chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione del testo integrale della mia dichiarazione di voto in calce al resoconto della seduta odierna.

PRESIDENTE. La Presidenza lo consente.

Sono così esaurite le dichiarazioni di voto sul complesso del provvedimento.

        

Resoconto stenografico dell'Assemblea

 

Seduta n. 871 del 6/3/2001

 

        

 

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(Coordinamento - A.C. 5381)

 

PRESIDENTE. Prima di passare alla votazione finale, chiedo che la Presidenza sia autorizzata a procedere al coordinamento formale del testo approvato.

Se non vi sono obiezioni, rimane così stabilito.

(Così rimane stabilito).

        

Resoconto stenografico dell'Assemblea

 

Seduta n. 871 del 6/3/2001

 

        

 

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...

(Votazione finale - A.C. 5381)

 

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione finale.

Indìco la votazione nominale finale, mediante procedimento elettronico, sul progetto di legge n. 5381, di cui si è testé concluso l'esame.

(Segue la votazione).

 

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Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera non è in numero legale per deliberare.

Comunico che la votazione finale avrà nuovamente luogo nella seduta di domani.

 

BENITO PAOLONE. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. A che titolo?

BENITO PAOLONE. Signor Presidente, chiedo la parola per la decima volta per sollecitare nuovamente il Governo, ed il ministro dell'interno in particolare, a fornire risposta a due interrogazioni da me presentate...

PRESIDENTE. Onorevole Paolone, lei sa con quanta simpatia seguo le sue iniziative, però questi solleciti si fanno alla fine della seduta, e la seduta non è ancora finita.

BENITO PAOLONE. Le chiedo scusa, Presidente. Rimarrò in aula e farò il mio sollecito regolarmente, verso mezzanotte, per dimostrare l'assoluta irregolarità di comportamento del ministro dell'interno e del Governo.