SULLO
SGOMBERO DEI PROFUGHI KURDI DA COLLE OPPIO
Aderiamo
criticamente al documento di protesta della Casa dei diritti sociali e di altre
associazioni di volontariato.
Dalla specifica
angolazione dell'accoglienza dei profughi e richiedenti asilo, e in particolare
dei profughi kurdi, ci pare infatti che il bilancio degli ultimi anni presenti
molte più ombre che luci.
E' vergognoso
che in una metropoli come Roma non esistano luoghi in cui le vittime di guerre
e repressioni possano non solo alloggiare ma riunirsi, riconoscersi, stendere
un ponte fra passato e futuro, prepararsi a una nuova vita.
Fino ad ora solo
una parte di loro ha trovato ricovero, per periodi insufficienti, nei centri di
accoglienza convenzionati destinati agli immigrati o in situazioni
emergenziali trasformatesi in nuovi ghetti. Gli altri rimangono sotto le
stelle.
E' vero che la
responsabilità principale sta nell'assenza di una nuova legge sull'asilo
che dia nuovi poteri e responsabilità agli enti locali. Ma il Comune di
Roma non ha ancora saputo rintracciare nel suo vasto patrimonio nè uno
stabile nè un solo appartamento da destinare specificamente a questo
scopo.
I profughi e i
richiedenti asilo sono "senza fissa dimora" per definizione,
perchè sradicati con violenza e proiettati nel mondo. Ma sono anche
vittime di violenze e torture fisiche e psicologiche e testimoni preziosi dei
drammi planetari. Hanno bisogno e diritto a propri spazi di alloggio e di vita.
Al contrario, il
nuovo sgombero di Colle Oppio non fa che rendere più drammaticamente
urgente una situazione in cui non solo i nuovi arrivati, ma anche famiglie con
bambini e neonati residenti da molti mesi a Roma, non trovano posto o sono
drasticamente espulsi dalle strutture esistenti.
Chiediamo con
forza che il commissario Mosino, che da prefetto affermò di condividere
il progetto di una "Casa del popolo kurdo" avanzata dalla
Comunità kurda di Roma, usi i suoi attuali poteri per individuare uno o
più stabili e renderli disponibili per questa ed altre sperimentazioni
di autogestione della prima e seconda accoglienza dei profughi e richiedenti
asilo.
Uiki-Onlus
(Ufficio d'informazione del Kurdistan in Italia)
Associazione
Azad - Libertà per il popolo kurdo
Associazione
Senzaconfine
Rif. 06.42013576 - 06.57302933 - 0339.6504639