Mercoledì 28 febbraio 2001. - Presidenza del Presidente Rosa JERVOLINO RUSSO. - Interviene il Sottosegretario di Stato per la funzione pubblica Gianclaudio Bressa.
La seduta comincia alle 8.35.
Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante regolamento generale degli uffici di diretta collaborazione dei ministri.
La Commissione inizia l'esame.
Luigi MASSA (DS-U), relatore, illustra lo schema di regolamento in esame contenente una disciplina transitoria finalizzata a garantire il funzionamento degli uffici di diretta collaborazione con i ministri qualora, alla data dell'entrata in vigore della riforma dei ministeri operata dal decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, ossia dalla data del decreto di nomina del primo Governo della prossima legislatura, non siano ancora entrati in vigore i regolamenti di disciplina di tali uffici. Al riguardo fa presente che allo
stato nessun regolamento recante disciplina degli uffici di diretta collaborazione è stato emanato, ma il Consiglio di ministri in quasi tutti i casi ha proceduto alla deliberazione in via preliminare e un ampio numero di schemi, successivamente all'acquisizione del prescritto parere parlamentare, è stato approvato in via definitiva dal Consiglio dei ministri stesso.
Rosa JERVOLINO RUSSO, presidente, dichiara di condividere la proposta di parere del relatore, rilevando che sullo schema di regolamento, volto a garantire il funzionamento degli uffici di diretta collaborazione con i ministri solo nel caso in cui non siano entrati in vigore i relativi regolamenti di disciplina, si sono espressi il Consiglio di stato e sono state regolarmente consultate le organizzazioni sindacali.
Il sottosegretario Gianclaudio BRESSA, dopo aver dato assicurazioni circa l'ormai prossima emanazione dei regolamenti recanti la disciplina degli uffici di diretta collaborazione, ribadisce che lo schema di regolamento è finalizzato a garantire comunque il funzionamento degli uffici di diretta collaborazione con i ministri.
La Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.
Documento programmatico relativo alla politica dell'immigrazione per il triennio 2001-2003.
La Commissione prosegue l'esame, rinviato il 15 febbraio 2001.
Domenico MASELLI (DS-U), relatore, illustra il contenuto delle osservazioni contenute nella proposta di parere da lui predisposta (vedi allegato 1).
Giampaolo LANDI di CHIAVENNA (AN) valuta positivamente l'osservazione contenuta nella proposta di parere del relatore volta a favorire ulteriori vie d'accesso alla chiamata diretta, ritenendo che un ampliamento di tale istituto sia da auspicare anche ai fini di un allentamento delle tensioni sociali.
dell'analisi complessiva, esprime perplessità sulle conclusioni finali in esso contenute e dichiara pertanto il suo voto di astensione.
Giacomo GARRA (FI) dichiara il suo voto di astensione per le motivazioni espresse dal deputato Landi di Chiavenna.
Rosanna MORONI (comunista), rilevato che l'attenzione verso la formazione professionale dei giovani non confligge con gli intenti del documento programmatico relativo alla politica di immigrazione, sottolinea in particolare l'importanza dell'osservazione riguardante la possibilità di consentire la conversione di un permesso di breve durata in permesso di soggiorno per lavoro. In proposito fa presente che la relativa previsione trova riscontro nell'articolo 5, comma 9, del testo unico, nonché nella proposta di legge C. 5808, già approvata dalla Camera dei deputati, e nasce dall'esigenza di favorire l'incontro tra domanda e offerta di lavoro.
Rosa JERVOLINO RUSSO, presidente, espresso apprezzamento per il valore del documento programmatico ed evidenziato il parere reso dalla Conferenza unificata Stato-città ed autonomie locali, dichiara di condividere le osservazioni formulate dal relatore.
Il sottosegretario Gianclaudio BRESSA dichiara di concordare con il relatore.
Domenico MASELLI (DS-U), relatore, recepisce il suggerimento del deputato Moroni sull'attività di incentivazione volta a privilegiare strumenti di rimpatrio volontario, riformulando la sua proposta di parere (vedi allegato 1).
La Commissione approva la proposta di parere del relatore, come da ultimo riformulata.
Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante programmazione dei flussi d'ingresso dei lavoratori extracomunitari per l'anno 2001.
La Commissione prosegue l'esame, rinviato il 15 febbraio 2001.
Giacomo GARRA (FI), intervenendo sull'ordine dei lavori, fa presente che il gruppo di Forza Italia ha deciso di dare il proprio assenso al trasferimento in sede legislativa del disegno di legge sul potenziamento degli organici del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Esprime, pertanto, l'auspicio che tutti i rappresentanti dei gruppi della Casa delle libertà si esprimano in tal senso.
Rosa JERVOLINO RUSSO, presidente, prende atto con soddisfazione della decisione assunta dal gruppo di Forza Italia, invitando in particolare il gruppo di Alleanza nazionale a dare il proprio assenso al trasferimento in sede legislativa del disegno di legge sul potenziamento degli organici del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
Giampaolo LANDI di CHIAVENNA (AN) osserva preliminarmente che le stime
quantitative previste nel decreto flussi 2001 vengono definite come mere previsioni indicative e non dati consuntivi inoppugnabili. Ritiene che la finalità per cui è stato istituito il decreto flussi sia quella di individuare con esattezza il fabbisogno economico di manodopera ed evidenzia la necessità di coinvolgere a tal fine le organizzazioni che operano a livello periferico sul territorio nazionale.
sussistenza adeguato, anche sotto il profilo delle politiche abitative, con conseguente danno per gli interessi sia italiani sia della comunità straniera.
Rosa JERVOLINO RUSSO, presidente, in considerazione dei concomitanti lavori dell'Assemblea, sospende la seduta.
La seduta, sospesa alle 9.10, è ripresa alle 13.20.
Johann Georg WIDMANN (misto-min.linguist.) esprime perplessità sul contenuto della bozza del decreto sui flussi migratori per l'anno 2001, dal quale sembra evincersi che il Governo non si renda conto del reale fabbisogno dei vari settori economici. Riferendosi, in particolare, al fabbisogno della provincia di Bolzano che, da solo, supera quello stabilito per l'intero territorio nazionale, giudica profondamente deludenti le cifre contenute nella bozza di decreto.
Rosanna MORONI (comunista) ritiene che debbano essere considerate eventuali ulteriori richieste di singole regioni o delle province autonome per un aumento delle quote di lavoratori stagionali.
Rosa JERVOLINO RUSSO, presidente, sospende brevemente la seduta.
La seduta, sospesa alle 13.30, è ripresa alle 13.50.
Rosanna MORONI (comunista) propone che nello schema di parere predisposto dal relatore venga inserita un'osservazione finalizzata a rimuovere l'esclusione, attualmente prevista per i lavoratori provenienti dai paesi cosiddetti privilegiati, dalla possibilità di essere impiegati nei lavori stagionali. Quanto alle osservazioni del deputato Landi di Chiavenna, condivide l'esigenza di tener conto delle effettive necessità del mercato di lavoro, mentre giudica inopportuno limitare l'ingresso nel paese ai lavoratori altamente qualificati, data la forte richiesta di personale non specializzato nell'ambito dell'assistenza alle persone anziane e alle famiglie. In questo senso ritiene necessario ampliare le quote relative ai flussi d'ingresso dei lavoratori extracomunitari per l'anno 2001 in relazione all'effettivo fabbisogno.
Domenico MASELLI (DS-U), relatore, in riferimento alle osservazioni del deputato Landi di Chiavenna circa il riconoscimento
delle figure professionali di infermiere specializzato e di tecnico informatico, esprime il timore che una normativa volta ad agevolarne maggiormente l'ingresso nel paese possa arrecare danno agli infermieri italiani che hanno conseguito il titolo in base alla specializzazione universitaria recentemente introdotta.
Il sottosegretario Gianclaudio BRESSA, nel condividere le perplessità esposte dal relatore in ordine al riconoscimento della figura professionale di infermiere specializzato, concorda sulla necessità di alleggerire l'iter burocratico delle domande di riconoscimento dei titoli, che dovrebbero essere evase dagli uffici ministeriali con maggiore celerità.
Rosanna MORONI (comunista) ribadisce l'opportunità di non escludere i lavoratori provenienti dai paesi cosiddetti privilegiati dal computo delle quote riguardanti i lavori stagionali, ferma restando la possibilità di rimodulare le modalità di accesso a tali lavori nell'ambito delle singole trattative.
Domenico MASELLI (DS-U), relatore, accogliendo i suggerimenti dell'onorevole Moroni di rendere meno burocratico l'iter di accesso per infermieri specializzati e tecnici informatici, nonché di eliminare l'esclusione dei lavoratori dei paesi cosiddetti privilegiati dalla possibilità di svolgere lavori stagionali, formula una proposta di parere favorevole con una condizione e osservazioni (vedi allegato 2).
Paolo ARMAROLI (AN) annuncia il voto contrario di Alleanza nazionale sulla proposta di parere del relatore, anche in considerazione dell'atteggiamento assunto dalle forze di maggioranza sulla proposta di legge Fini in materia di immigrazione, il cui iter è fermo al Senato, dopo essere stata fortemente modificata alla Camera.
La Commissione approva la proposta di parere del relatore.
Sull'ordine dei lavori.
Paolo ARMAROLI (AN), intervenendo sull'ordine dei lavori, con riferimento alle proposte di legge sulla rieleggibilità alla carica di sindaco fa presente che, qualora l'Assemblea dovesse riprendere l'esame di questi provvedimenti, il suo gruppo si riserverebbe di attivare tutti gli strumenti parlamentari atti a sanzionare l'eventuale ricorso a procedure che, a suo avviso, violano le norme costituzionali e regolamentari sull'istruttoria legislativa in Commissione, nonché la responsabilità politica di chi dovesse assumere tali decisioni. Osserva in proposito che l'Assemblea sarebbe chiamata a pronunciarsi in violazione del primo comma dell'articolo 72 della Costituzione e dall'articolo 79, comma 12, del regolamento della Camera, anche su testi non istruiti dalla Commissione. Ricorda inoltre che nella seduta del 7 febbraio scorso la Commissione ha preso atto dell'insussistenza delle condizioni politiche necessarie per proseguire l'esame del provvedimento.
Giuseppe CALDERISI (misto-P. Segni-RLD) ritiene che l'unica strada percorribile per ricondurre il procedimento riguardante le proposte di legge sulla rieleggibilità alla
carica di sindaco nei binari di una corretta procedura sia quello di richiedere il rinvio del testo alla Commissione. Se infatti si decidesse di far votare dall'Assemblea l'adozione di un testo base, questa dovrebbe pronunciarsi anche su una proposta che non è stata minimamente istruita.
Rosanna MORONI (comunista), con riferimento all'intervento dell'onorevole Armaroli, prospetta l'opportunità di chiedere il trasferimento in sede legislativa del provvedimento sul diritto d'asilo.
Rosa JERVOLINO RUSSO, presidente, sulla base dei colloqui informali avuti con il Presidente della Camera, assicura che l'eventuale seguito dell'esame delle proposte di legge sulla rieleggibilità alla carica di sindaco avverrà nel pieno rispetto dell'articolo 72, primo comma, della Costituzione e delle norme regolamentari. Dichiara di condividere l'intendimento di inserire all'ordine del giorno provvedimenti suscettibili di una rapida approvazione. Quanto alla proposta di legge sullo «scorporo di coalizione», fa presente che l'inserimento all'ordine del giorno è nato da una richiesta avanzata da tutti i gruppi della maggioranza, con eccezione dei gruppi comunista e UDEUR.
La seduta termina alle 14.55.
Mercoledì 28 febbraio 2001. - Presidenza del Presidente Luigi MASSA.
La seduta comincia 20.45.
Classificazione e quantificazione delle minorazioni visive e norme in materia di accertamenti oculistici.
Luigi MASSA (DS-U), relatore, rileva che la proposta di legge in esame, già approvata dal Senato, è volta a definire per via legislativa le forme di minorazioni visive allo scopo di disciplinare adeguatamente la quantificazione dell'ipovisione e della cecità conformemente ai parametri accettati dalla medicina oculistica internazionale. La classificazione recata dal provvedimento, come espressamente affermato all'articolo 1, ha natura tecnico-scientifica e non modifica la vigente normativa in materia di prestazioni economiche e sociali in campo assistenziale.
avvalendosi eventualmente di accertamenti demandati agli organi sanitari periferici delle Ferrovie dello Stato. Con l'articolo 7 si prevede quindi l'autonoma impugnabilità di tali accertamenti davanti al giudice ordinario, che deve decidere applicando le disposizioni dell'articolo 442 del codice di procedura civile che si riferiscono alle controversie in materia di previdenza e di assistenza obbligatorie. Nel segnalare peraltro che presso la Commissione giustizia della Camera è emersa l'esigenza di sopprimere l'articolo 7, formula la seguente proposta di parere:
con la seguente condizione:
La Commissione approva la proposta di parere del relatore.
(Esame e conclusione - Parere favorevole).
Ricordato che lo schema di regolamento risponde alle preoccupazioni espresse anche attraverso la presentazione di interpellanze ed interrogazioni cui il ministro Bassanini ha risposto nella seduta del 15 febbraio scorso, propone di esprimere parere favorevole.
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole con osservazioni)
In particolare, precisa che l'esigenza di un più frequente ricorso alla misura prevista dall'articolo 31, comma 3, del testo unico - che consente al tribunale per i minori di autorizzare il soggiorno dei genitori di alunni stranieri in condizione di soggiorno illegale laddove questo sia richiesto dalle esigenze di tutela dello sviluppo psicofisico del minore - di cui al punto d) è stata segnalata da tale tribunale in relazione a due casi specifici.
Sottolinea, inoltre, che l'osservazione di cui al punto f) in merito alla facilitazione delle procedure burocratiche per il riconoscimento dei titoli di infermieri professionali è motivata dalla situazione presente, in cui, a fronte di una richiesta significativa da parte delle strutture sanitarie, si registrano tempi particolarmente lunghi di attesa per il riconoscimento di tali titoli agli stranieri.
Nel condividere il contenuto dell'osservazione sulla possibilità per le aziende italiane di avviare forme di preselezione secondo le rispettive necessità, segnala la situazione di grave difficoltà in cui versa la formazione professionale dei lavoratori italiani, in particolare delle fasce giovanili. Sotto questo profilo, evidenzia come paradossalmente, a fronte di un dato sulla disoccupazione particolarmente significativo, nei settori della new economy e della net economy non sia stato possibile reperire in Italia le necessarie professionalità.
Sottolineata l'esigenza di facilitare le procedure burocratiche riguardanti, in particolare, il riconoscimento dei titoli di infermieri professionali, pur esprimendo un giudizio non negativo sull'impianto complessivo del documento programmatico e sullo sforzo di approfondimento
Dopo aver sollecitato un impegno del Governo rispetto alla istituzione delle liste consolari previste dall'articolo 23, comma 4, del Testo unico, rileva che la Commissione europea ha segnalato l'opportunità di privilegiare strumenti di rimpatrio volontario che, non comportando il divieto di reingresso, possono disincentivare l'immigrazione clandestina e favorire, nel contempo, l'inserimento sociale.
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole con condizione e osservazioni).
Sollecita quindi la sconvocazione della Commissione in considerazione della rilevanza politica dell'informativa urgente del Governo sulla vicenda riguardante l'acquisto di una quota del capitale della Telekom Serbia.
Rassicura, quindi, il deputato Garra che la Commissione verrà sconvocata al momento di inizio della seduta antimeridiana dell'Assemblea.
Prende, quindi, atto del recepimento nella relazione di accompagnamento al decreto per il 2001 dei rilievi mossi da Alleanza nazionale in ordine alla necessità di tenere nel dovuto conto il tasso di disoccupazione presente in Italia e il numero imponente di extracomunitari iscritti alle liste di collocamento.
Rilevato come nella stessa relazione si riconosca che il dato degli oltre 200 mila iscritti include molti lavoratori impiegati nell'economia sommersa, domanda quanti siano effettivamente gli extracomunitari disoccupati; a quale titolo permangano sul territorio nazionale; quanti di questi abbiano utilizzato surrettiziamente il sistema di ingresso con permesso di soggiorno per ricerca di lavoro; quanti di questi appartengano alla schiera di extracomunitari che hanno utilizzato il permesso di soggiorno per lavoro stagionale e alla scadenza del quale non sono rientrati nel loro paese d'origine. Osserva, inoltre, che sarebbe opportuno chiarire quali attività svolgono coloro i quali non operano nel sommerso, come si sostengono, e, se ricevono un sussidio sociale, quanto questo incide complessivamente sulle casse dello Stato.
Esprime, quindi, rilievi critici in ordine all'affermazione secondo cui l'Italia perseguirebbe una politica di apertura selettiva e non di appello indiscriminato alla forza lavoro straniera. In realtà, riconoscendo un percorso agevolato ai cittadini provenienti da alcuni paesi privilegiati, si consente l'afflusso di una manodopera non adeguatamente selezionata.
Manifesta, altresì, contrarietà all'istituto del ricongiungimento familiare inteso in senso umanitario e non come strumento di pianificazione, in quanto viola il disposto normativo che obbliga a tenere conto del numero di ricongiungimenti familiari nella formazione numerica dei flussi annuali.
Soffermandosi, quindi, sui criteri selettivi in ordine al reperimento della manodopera, con particolare riguardo alla richiesta di lavoratori dell'alta tecnologia, sottolinea in termini critici taluni aspetti della politica dell'istruzione e della formazione attuate dai Governi di centrosinistra, in particolare per quanto riguarda le nuove figure richieste dalla new ed dalla net economy. Sotto questo profilo sarebbe preferibile destinare la maggior parte delle quote riservate a questi ultimi a favore dei lavoratori dell'alta tecnologia.
Ritiene che il fabbisogno stimato di oltre 3 mila infermieri in attività specialistica nel settore paramedicale, confermi l'incapacità di formare in Italia tali figure professionali. Si sofferma, quindi, sull'affermazione secondo cui l'accesso al mercato del lavoro deve avvenire a seguito del riconoscimento del titolo di infermiere professionale; si domanda, in proposito, se ciò voglia dire che dette persone entrano in Italia prima di aver ottenuto questo riconoscimento e, in questo caso, quale attività svolgano e come si sostengano durante il tempo necessario per ottenere tale riconoscimento.
Manifesta perplessità in ordine al dato di 1 milione e 600 mila disoccupati, a fronte dell'impellente richiesta di manodopera proveniente dal mondo del lavoro, esprimendo dubbi sulla reale consistenza del fenomeno e sulla politica del lavoro posta in essere dal Governo di centrosinistra.
Quanto alle quote privilegiate, ritiene che queste debbano essere intese in termini non meramente numerici ma qualitativi. In altri termini devono essere privilegiati quei paesi che, oltre a sottoscrivere accordi bilaterali, rispettandoli, si impegnino a favorire l'ingresso nel territorio italiano di persone sufficientemente qualificate.
Osserva, infine, che il Governo non è stato in grado di garantire agli extracomunitari un percorso di inserimento e di
Sulla base delle considerazioni espresse formula un giudizio negativo sullo schema di decreto.
Propone, pertanto, di evidenziare, nello schema di parere, la necessità che il Governo tenga maggiormente conto dei reali fabbisogni del mercato del lavoro e si impegni a promuovere uno snellimento degli adempimenti burocratici.
Considera inoltre insufficienti le quote programmate dei flussi d'ingresso, invariate rispetto a quelle previste per il 2000, che sono risultate esaurite già nello scorso mese di giugno.
Condividendo le osservazioni del deputato Landi di Chiavenna sulla scarsa attendibilità dei dati relativi al lavoro sommerso e alla disoccupazione, fa presente che i provvedimenti assunti dal Governo per favorire l'occupazione hanno consentito di ridurre l'incidenza dei lavoratori disoccupati e l'emersione del lavoro nero.
Si sofferma, infine, sull'istituto del ricongiungimento familiare, osservando che esso riguarda prevalentemente donne e bambini, i quali non devono essere computati nelle quote stabilite per la programmazione dei flussi d'ingresso, in quanto difficilmente potranno avere accesso alle attività lavorative.
Evidenzia altresì la necessità di semplificare le procedure vigenti per il riconoscimento dei titoli di studio degli infermieri specializzati e degli informatici, dei quali vi è forte richiesta, specificando meglio le modalità per il loro ingresso nel territorio dello Stato.
Conclusivamente chiede chiarimenti in ordine all'esclusione dei lavoratori rumeni dalle quote stabilite a favore dei paesi privilegiati, diversamente da quanto previsto l'anno precedente.
Rileva, quindi, che il deputato Moroni, in una recente riunione dell'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ha sollecitato l'inserimento all'ordine del giorno delle proposte di legge che, in presenza di un ampio consenso, appaiono suscettibili di essere approvate entro la fine della legislatura. Condividendo tale orientamento, preannuncia l'assenso del gruppo di Alleanza nazionale al trasferimento in sede legislativa del disegno di legge sul potenziamento degli organici del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Parimenti, ritiene che l'Ufficio di Presidenza potrebbe utilmente inserire all'ordine del giorno altri provvedimenti rilevanti per il paese, su cui si registra il consenso delle forze di maggioranza e di opposizione; tale carattere non è ravvisabile nella proposta di legge sulle cosiddette «liste civetta».
Precisa, infine, che la proposta di rinvio in Commissione avanzata dal deputato Calderisi potrà essere esaminata in sede di Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.
C. 7477, approvata dal Senato.
(Parere alla XII Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole con condizione).
Al riguardo fa presente che nel corso dell'esame al Senato, la Commissione affari costituzionali aveva espresso nella seduta del 1o febbraio 2000 parere contrario sul provvedimento, ritenendo insussistente l'esigenza di uno specifico intervento legislativo. Successivamente, nella seduta dell'11 ottobre 2000 la medesima Commissione ha epresso sul nuovo testo del provvedimento un parere non ostativo, mantenendo tuttavia le riserve sulla esigenza di uno specifico intervento legislativo.
Gli articoli da 2 a 6 contengono le relative definizioni, mentre l'articolo 7 stabilisce che gli accertamenti oculistici effettuati avanti agli organi sanitari periferici delle Ferrovie dello Stato secondo quanto previsto dall'articolo 119 del decreto legislativo n. 285, recante il nuovo codice della strada, siano impugnabili davanti al giudice ordinario ai sensi dell'articolo 442 del codice di procedura civile.
Al riguardo fa presente che l'articolo 119, comma 4, dello stesso codice della strada prevede che nei casi indicati dal comma 4 gli accertamenti dei requisiti fisici e psichici per al rilascio della patente di guida siano effettuati da apposite commissioni mediche locali: i provvedimenti delle commissioni sono ricorribili in via amministrativa al Ministro dei trasporti. Su tali ricorsi il Ministro decide sentita la Commissione medica centrale istituita presso il Ministero dei trasporti, la quale a sua volta esprime il parere
Il Comitato permanente per i pareri,
esaminata la proposta di legge C. 7477;
considerato che, come già rilevato dalla Commissione affari costituzionali del Senato, essa contiene una classificazione di natura esclusivamente tecnico-scientifica senza modificare la vigente normativa in materia di prestazioni economiche e sociali in campo assistenziale e che pertanto non sembra sussistere l'esigenza di uno specifico intervento legislativo,
esprime
sia soppresso l'articolo 7 in quanto nel prevedere l'impugnabilità davanti al giudice ordinario degli accertamenti oculistici effettuati dagli organi sanitari periferici delle Ferrovie dello Stato, ai sensi dell'articolo 119 del decreto legislativo 30 aprile 1992, recante il nuovo codice della strada, impugnabilità che si aggiungerebbe agli ordinari mezzi di gravame previsti in via ordinaria per i provvedimenti di cui al medesimo articolo 119, introduce una disposizione fortemente disarmonica nel sistema della tutela giurisdizionale avverso i provvedimenti relativi al rilascio di patenti.