COMUNICATO STAMPA
Roma, 20 novembre 2001
UNHCR: primo volo umanitario
della Cooperazione Italiana per i rifugiati afghani
E'
partito questa mattina, alle ore 5,30, dalla base di pronto intervento
umanitario delle Nazioni Unite a Brindisi, diretto a Peshawar, in Pakistan, il
primo volo umanitario della Cooperazione Italiana a sostegno
dell'attività dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i
Rifugiati (UNHCR) in favore dei rifugiati afghani. L'arrivo è previsto
per le 19 ora locale, dopo uno scalo a Teheran.
L'aereo
- un Ilyushin 76 - con a bordo, tra gli altri, il capo dell'Ufficio Emergenze
della Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli
Esteri, Consigliere Roberto Vellano, e il responsabile della raccolta fondi in
Italia dell'UNHCR, Lionello Boscardi - trasporta 36 tonnellate di aiuti
umanitari per un valore di 206mila dollari (oltre 430 milioni di lire)
destinati all'assistenza dei rifugiati afghani nella regione.
Tra
gli aiuti, 85 serbatoi per l'acqua, 30 tende per servizi socio-sanitari, 6
generatori, 6 kit sanitari di emergenza per 10mila persone per 3 mesi, oltre a
kit sanitari destinati all'Organizzazione Mondiale della Sanità
(OMS-WHO) e generatori destinati al Programma Alimentare Mondiale (PAM-WFP).
Gli aiuti saranno poi distribuiti sul luogo dall'organizzazione non governativa
italiana Intersos, partner operativo dell'UNHCR.
Altri
voli per la regione sono in programma per i prossimi giorni.
Il
Governo italiano quest'anno ha già donato 27 miliardi di lire per i
programmi dell'Alto Commissariato in favore dei rifugiati afghani. Di questi,
15 miliardi sono destinati all'assistenza di emergenza - per la quale il
Governo italiano si attesta al secondo posto nel mondo, dopo gli Stati Uniti -
altri 10 miliardi all'assistenza ai rifugiati afghani di vecchia data in Iran,
mentre 2 miliardi rientrano nei contributi ordinari ai programmi dell'UNHCR
nella regione.
Già
prima dei tragici fatti dell'11 settembre gli afghani costituivano la
più numerosa popolazione di rifugiati al mondo. Oltre vent'anni di
durissimi conflitti, tre anni di siccità, abusi generalizzati dei
diritti umani e massicci movimenti forzati di popolazione avevano costretto
alla fuga in Pakistan e Iran circa 4 milioni di afghani. A questi si aggiungevano
oltre 1 milione di sfollati interni.
Dopo
gli attacchi terroristici agli USA e l'inizio della campagna militare in
Afghanistan, altri 150mila afghani sono fuggiti in Pakistan e altre centinaia
di migliaia vagano all'interno del paese o cercano di varcare le frontiere
attraverso valichi non ufficiali.
A
sostegno di queste popolazioni l'UNHCR ha lanciato lo scorso primo ottobre la
campagna di raccola fondi "Emergenza Afghanistan" (numero verde
800-298000) e un appello umanitario - già sottoscritto dai principali
esponenti istituzionali e politici della maggioranza e dell'opposizione e da
altre centinaia di cittadini - aperto all'adesione di chiunque intenda
sostenere l'attività dell'UNHCR in favore dei rifugiati afghani (scheda
allegata). <
Per ulteriori informazioni:
Ufficio stampa – Laura Boldrini – 335 540 31 94
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UNHCR
Alto Commissariato delle Nazioni
Unite per i Rifugiati
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