UNHCR

Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati

 

 

AFGHANISTAN: LA SITUAZIONE UMANITARIA

 

N. 42, 28 novembre 2001

In breve:

 

-        Tocca quota 3mila il numero di persone persone rientrate a Kabul

-        Inizia domani il trasferimento dei rifugiati a Quetta

-        Proseguono i trasferimenti al campo di Roghani

-        Arriva a Mashad, in Iran, il primo di tre voli umanitari

-        Oggi rimpatrio record dall'Iran

-        Nuove deportazioni dall'Iran

-        Lanciato il piano d'azione per l'Afghanistan

 

Tocca quota 3mila il numero di persone persone rientrate a Kabul

Gli osservatori dell'UNHCR ai 4 principali punti di entrata a Kabul da venerdì scorso hanno registrato il rientro di oltre 3mila sfollati e rifugiati. I rifugiati di ritorno (260) provengono tutti dalla Provincia della Frontiera Nord-Ovest, in Pakistan.

Allo stesso tempo, sfollati che si trovano a Kabul stanno lasciando la città per tornare nelle Pianure di Shomali, nel nord del paese. Circa 200mila sfollati sono fuggiti dalle Pianure di Shomali durante gli anni della guerra civile in Afghanistan, circa la metà dei quali si è stabilita a Kabul. Nella giornata di ieri l'UNHCR ha ospitato un primo incontro di coordinamento con le agenzie umanitarie che si trovano a Kabul per discutere dei rientri nelle Pianure di Shomali.

Oggi l'UNHCR ha avviato un programma di assistenza di 4 giorni, attraverso il quale assisterà oltre 10mila tra gli sfollati più vulnerabili che si trovano a Kabul a superare il rigido inverno. L'UNHCR ha fornito coperte, maglioni, teli di plastica, set da cucina, stufe per il riscaldamento e carbone a 1.150 persone che vivono presso l'aeroporto di Kabul. Le abitazioni di queste persone sono state distrutte durante i recenti bombardamenti. 70 di queste famiglie (490 persone) hanno il capofamiglia donna. La seconda distribuzione, che avverrà domani, dovrebbe raggiungere oltre 2.400 persone dei distretti 9 e 10, nell'area nord-orientale di Kabul.

Ieri, l'UNHCR ha avviato - in collaborazione con l'Agenzia di sviluppo del Pamir, un'organizzazione non governativa (Ong) locale - un rilevamento casa per casa a Kabul per individuare gli sfollati più bisognosi di assistenza.

 

Inizia domani il trasferimento dei rifugiati a Quetta

Nella giornata di domani l'UNHCR ha in programma di iniziare il trasferimento di rifugiati afghani dalla città di Quetta, in Pakistan meridionale, verso un campo 85 km a sud-ovest. Circa 250 persone verranno trasportate in autobus dall'area di partenza di Ghosabad, nel centro di Quetta, al campo di Mohammad Khele.

In totale, 880 afghani che si trovano a Quetta si sono registrati da ieri per essere trasferiti. Si tratta di cosiddetti rifugiati "invisibili", entrati in Pakistan per vie non ufficiali e stabilitisi a Quetta, cercando di non essere individuati. Secondo l'UNHCR, inizialmente fino a 10mila afghani che vivono a Quetta dovrebbero registrarsi per il trasferimento.

Al loro arrivo al campo, ai rifugiati verrà consegnato cibo e altri aiuti tra i quali tende, materassi, lampade a kerosene, stufe, carburante, coperte e taniche. Quello di Mohammed Khele è un vecchio campo per rifugiati, che in precedenza ospitava 150mila rifugiati. Attualmente ve ne alloggiano solo 7mila.

 

Proseguono i trasferimenti al campo di Roghani

Nella città di frontiera pakistana di Chaman, l'UNHCR e le agenzie partner continueranno a registrare i rifugiati afghani più vulnerabili. Negli ultimi due giorni sono state registrate circa 2mila persone. Ieri è stato pre-registrato un campione di 1.132 persone e ammesso al centro di permanenza temporanea di Killi Faizo. Altri 693 afghani sono stati trasferiti nel vicino campo di Roghani, che attualemnte ospita 11mila persone. Oggi sono stati registrati circa 1.000 afghani e altrettanti sono stati trasferiti a Roghani. La temporanea restrizione sulla registrazione degli uomini tra i 20 e i 40 anni, è stata abolita a mezzogiorno di ieri e ora le famiglie vengono nuovamente registrate per intero.

 

Arriva a Mashad, in Iran, il primo di tre voli umanitari

Un aereo con 637 tende proveniente da Lahore, in Pakistan, è arrivato questa mattina a Mashad, in Iran. Si tratta del primo di tre voli umanitari che porteranno in totale circa 2mila tende da utilizzare in Iran e da spedire oltre frontiera verso la città afghana di Herat. Altri due voli dovrebbero arrivare nei prossimi giorni. Le tende si aggiungeranno alle altre 8mila tende provenienti da Lahore, ancora in attesa di essere sdoganate nel porto iraniano di Bandar Abbas.

Alcune delle tende dovrebbero essere comprese nel secondo convoglio umanitario che partirà da Mashad per Herat nei prossimi giorni. Oltre alle tende, il convoglio trasporterà stufe per cucinare, teli di plastica, taniche e sapone per oltre 8mila famiglie.

 

Oggi rimpatrio record dall'Iran

Nella giornata di oggi, in totale 1.537 afghani su 40 autobus hanno fatto spontaneamente ritorno dall'Iran nel proprio paese. Si tratta della cifra più alta in un solo giorno dall'inizio dell'anno. I rifugiati pagano a proprie spese il trasporto dall'Iran alla frontiera e spesso accusano vari trasportatori di sovraccaricare i prezzi, in particolare dalla frontiera alla città afghana di Islam Qala, a circa 2 km.

 

Nuove deportazioni dall'Iran

L'UNHCR ha ricevuto nuove notizie di deportazioni dall'Iran all'Afghanistan. L'UNHCR ha nuovamente espresso preoccupazione alle autorità iraniane circa le deportazioni e ha richiesto la cessazione dei rimpatri forzati. L'UNHCR ha inoltre richiesto di poter assistere le persone deportate.

 

Lanciato il piano d'azione per l'Afghanistan

L'UNHCR ha ieri lanciato un piano di azione regionale aggiornato finalizzato ad alleviare la drammatica condizione degli sfollati e della popolazione afghana più vulnerabile, gettando le basi per una soluzione di più lungo periodo a una delle crisi di rifugiati più lunghe del mondo.

Il piano di azione regionale dell'UNHCR - che inizialmente coprirà le attività dell'agenzia fino alla metà del 2002 - individua quattro principali aree di intervento, sia all'interno dell'Afghanistan che nei paesi limitrofi:

1.     fornire protezione e assistenza ai rifugiati che si trovano nei paesi limitrofi, tanto ai nuovi arrivati quanto quelli arrivati nei precedenti flussi;

2.     mantenere l'operazione di emergenza nei paesi limitrofi finché vi sarà l'eventualità di nuovi spostamenti forzati di popolazione;

3.     assistere e promuovere la protezione e il ritorno degli sfollati e di altre persone vulnerabili in Afghanistan, all'interno di un azione coordinata tra le varie agenzie delle Nazioni Unite;

4.     preparare la ripresa del rimpatrio assistito dei rifugiati su base volontaria.

In base a tale piano, l'UNHCR ha stimato in 181,8 milioni di dollari (oltre 380 miliardi di lire) il budget complessivo necessario per il periodo ottobre 2001 - giugno 2002. Finora l'UNHCR ha ricevuto contributi per 65 milioni di dollari (oltre 135 miliardi di lire) per la crisi afghana.   <

 

 

Per ulteriori informazioni: Ufficio stampa – Laura Boldrini – 335 540 31 94

 

 

 

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