CONTRO LA GUERRA E IL RAZZISMO

PER LA DEMOCRAZIA

IN ASIA COME IN EUROPA

 

 

 

I pakistani e i bangladeshi trent'anni fa si sono combattuti.

Oggi siamo uniti, come popoli e come immigrati, nella lotta per la democrazia.

 

Democrazia in Europa e in Italia, contro un disegno di legge che ci vuole lavoratori in prestito e cittadini dimezzati, contro un razzismo dilagante che ci discrimina per origine e per religione.

Democrazia in Asia, contro le guerre di religione e il terrorismo, ma anche contro i bombardamenti e la guerra alle popolazioni civili.

 

In questo momento nei nostri paesi, sulla scia delle bombe americane, sta crescendo un'ondata di integralismo che minaccia i diritti delle minoranze politiche e religiose.

 

Abbiamo condannato la strage nella chiesa cristiana di Bahawalpur in Pakistan, così come la caccia al cristiano e all'hindu nelle strade del Bangladesh dopo il "golpe bianco" che il 1. settembre ha portato la destra nazionalista e islamica, con il paradossale sostegno degli Usa, al governo del Bangladesh.

 

Ma con la stessa forza denunciamo la campagna crescente contro l'Islam e contro gli stranieri di religione musulmana in Italia e in Europa. Anche nelle strade di Roma si respira discriminazione e paura, e questo rischia di crescere con la guerra.

 

Le bombe non portano giustizia né libertà, ma più rabbia e più terrore. L'Occidente finora non ha portato nei nostri paesi né libertà né giustizia, ma colpi di stato e sfruttamento.

 

Vogliamo essere liberi di costruire la democrazia, nei paesi in cui siamo nati e nei paesi in cui siamo stati costretti a emigrare.

Per questo siamo contro questa guerra e contro tutte le guerre. Perché i nostri popoli sanno il valore della pace, e specialmente noi, cittadini stranieri, sappiamo il valore della convivenza.

 

 

 

 

Associazione del Bangladesh in Italia

Associazione lavoratori pakistani in Italia

Associazione "Sogni e colori"

Associazione Senzaconfine