AFFARI COSTITUZIONALI (1a)

GIOVEDI' 29 NOVEMBRE 2001
60 Seduta (pomeridiana)

Presidenza del Presidente
PASTORE



Intervengono i sottosegretari di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Ventucci e per l'interno Taormina.

La seduta inizia alle ore 15,30.

IN SEDE CONSULTIVA

(892) Conversione in legge del decreto-legge 23 novembre 2001, n. 411, recante proroghe e differimenti di termini
(Parere, ai sensi dell'articolo 78, comma 3, del Regolamento. Esame. Parere favorevole)

Il relatore FALCIER illustra i motivi di necessit e urgenza che sostengono il provvedimento emanato dal Governo, recante alcune proroghe e differimenti di termini, al fine di consentire una pi concreta e puntuale attuazione degli adempimenti di soggetti ed organismi pubblici previsti da disposizioni legislative, e il differimento del termine di entrata in vigore del testo unico in materia di espropriazione per pubblica utilit, onde consentire alle amministrazioni interessate di dotarsi della organizzazione indispensabile a fare fronte alle nuove procedure.

Previo accertamento della presenza del prescritto numero di senatori, la Commissione approva il parere favorevole circa la sussistenza dei presupposti per la decretazione d'urgenza.

IN SEDE REFERENTE

(892) Conversione in legge del decreto-legge 23 novembre 2001, n. 411, recante proroghe e differimenti di termini
(Esame e rinvio)

Il relatore FALCIER illustra i contenuti del decreto-legge n. 411, recante disposizioni urgenti di proroga e differimento di termini concernenti adempimenti di soggetti pubblici ed organismi pubblici di partecipazione, il regime di tariffe agevolate per le spedizioni di pubblicazioni in abbonamento postale e operazioni in materia di rinnovo dei comitati italiani all'estero e degli organi collegiali della scuola, nonch il differimento dell'entrata in vigore del testo unico in materia di espropriazione per pubblica utilit e di quello entro il quale possono essere confermate le domande ai fini del riconoscimento di indennizzi a cittadini e imprese operanti nei territori della ex Jugoslavia gi soggetti alla sovranit italiana.

Il presidente PASTORE annuncia che la discussione generale si svolger a partire dalla giornata di marted 4 dicembre e propone che il termine per la presentazione di eventuali emendamenti sia fissato per le ore 19 di gioved 6 dicembre.

La Commissione conviene.

Il seguito dell'esame rinviato.

(795) Modifica alla normativa in materia di immigrazione e di asilo.
(55) EUFEMI e altri. - Norme in difesa della cultura italiana e per la regolamentazione dell'immigrazione.
(770) CREMA. - Nuove norme in materia di immigrazione.
(797) Disciplina dell'ingresso degli stranieri che svolgono attivit sportiva a titolo professionistico o comunque retribuita
(Seguito dell'esame congiunto e rinvio)

Prosegue l'esame congiunto, sospeso nella seduta antimeridiana.

La senatrice BAIO DOSSI premette che laddove si affronti il tema dell'immigrazione, occorre tenere conto di un dato oggettivo che riguarda tutti i Paesi occidentali, vale a dire l'inarrestabilit del fenomeno della mobilit, che rappresenta una conseguenza logica dell'attrazione che i Paesi ricchi esercitano verso le popolazioni di quelli in via di sviluppo e del processo democratico che ha caratterizzato l'evoluzione istituzionale dei Paesi occidentali.
In tale contesto andrebbero anzitutto corretti alcuni termini inappropriati utilizzati nella relazione al disegno di legge, laddove la mobilit viene rappresentata addirittura in termini di "invasione", che scaturiscono da una filosofia che considera gli immigrati comodi per il sistema economico ma scomodi per la societ, rispondendo a principi di economicismo e di paura.
Al contrario, la presenza degli stranieri per motivi di lavoro dovrebbe essere coniugata alla promozione dell'accoglienza e dell'integrazione, considerando che i flussi migratori sono caratterizzati anche da motivi diversi dal lavoro, ad esempio lo studio e la salute. La riduzione a mero lavoratore dello straniero che chiede ingresso nel nostro territorio limitante e risponde a una interpretazione parziale.
In questo senso opportuno riconsiderare le disposizioni del disegno di legge che introducono restrizioni alla possibilit di ricongiungimento familiare, che si muovono in direzione opposta a quella indicata da recenti studi (come quello della provincia di Milano). Il fenomeno dell'immigrazione si va trasformando, nel senso che la seconda generazione degli stranieri che entrano in Italia sceglie di vivere pi stabilmente nel nostro territorio, rispetto al passato.
Soprattutto a seguito di ci che accaduto l'11 settembre, non si pu non tener conto dell'esigenza pressante di un confronto con gli immigrati che sia attento, oltre che al profilo lavoristico, alle problematiche di integrazione culturale, sociale e religiosa. Da tale punto di vista, il disegno di legge in esame sembra sottendere una identit debole, che ha paura del confronto con le altre culture.
Come stato confermato anche in occasione dell'audizione del Presidente della Confapi, occorre dare luogo ad una soluzione intermedia e transitoria, anche con l'obiettivo di regolarizzare i rapporti di lavoro, in particolare quello domestico.
Si appella infine alla maggioranza affinch ripensi alle soluzioni contenute nel disegno di legge n. 795 che rischiano di accentuare lo stato di insicurezza e ansia nei confronti del fenomeno dell'immigrazione.

Il senatore PETRINI, richiamandosi alle considerazioni gi svolte dal senatore Mancino e dalle senatrici Dentamaro e Baio Dossi, nota come sia difficile venire a capo di un problema complesso come quello dell'immigrazione, che presenta implicazioni sociali, economiche e costituzionali, attraverso norme legislative che pretendano di cancellare la clandestinit. Occorre al contrario un atteggiamento laico e pragmatico.
A causa del differenziale economico, il mondo occidentale ha un potere di attrazione che, in analogia con molte leggi naturali, appare ineluttabile. Si tratta di limitare gli epifenomeni sociali preservando gli stranieri dalla clandestinit, che oltre a rappresentare un'anomalia sociale, impedisce loro di godere delle pi elementari garanzie sociali e giuridiche.
Conferma quindi l'intenzione del suo Gruppo di collaborare alla stesura di una legge di riforma, a meno che l'intervento legislativo non abbia connotazioni ostracistiche, volendo realizzare una panacea contro la "devastazione" causata dalla legge "Turco-Napolitano", come indicato da alcune parti durante la campagna elettorale.
Nel merito del provvedimento, suggerisce di valutare attentamente la questione del ricongiungimento familiare, con l'obiettivo di favorire l'integrazione sociale degli immigrati, nonch la programmazione dei flussi migratori che, in presenza di un legame fra permesso di soggiorno e rapporto di lavoro, risulterebbe conseguente all'incontro della domanda e offerta di lavoro. A tale proposito, chiede che si proceda all'audizione del Ministro degli affari esteri per ottenere informazioni circa l'effettiva capacit delle strutture diplomatiche di affrontare le incombenze amministrative previste dal disegno di legge e di impedire l'infiltrazione di soggetti che potrebbero sfruttare a fini illegali il meccanismo che prevede la stipulazione di un contratto ai fini dell'ottenimento del permesso di soggiorno.

Il senatore BOCO ricorda che i Verdi esprimono sulla questione dell'immigrazione una posizione quasi "fondamentalista", essendosi orientati, per esempio in Germania, alla richiesta del riconoscimento del diritto di partecipare attivamente alla vita collettiva e quindi del diritto di voto.
L'Italia vive in proposito un momento difficile, caratterizzato da spunti di demagogia montante, da contraddizioni, da situazioni di disagio nelle citt, mentre altri Paesi europei, come la Francia e l'Inghilterra, hanno saputo sfruttare le potenzialit che derivano dall'incontro di culture diverse. Si avvertono toni di provincialismo, sia laddove si vuole identificare automaticamente l'immigrato in un delinquente, sia dove al contrario ci si sbilancia in favore di una libert di ingresso senza limiti.
Anche in considerazione della posizione geografica del nostro Paese e della sua vicinanza in particolare con i Balcani e l'Africa settentrionale, non pensabile che con il solo controllo delle coste si possa arrestare il flusso migratorio proveniente da quei Paesi.
Il disegno di legge in esame risulta primitivo, irrealistico e pericoloso e pertanto la sua parte politica si adoperer in un battaglia senza risparmio di energia affinch dalla discussione scaturisca un miglioramento della normativa.

Il PRESIDENTE avverte che le repliche del relatore e del rappresentante del Governo si svolgeranno gioved 6 dicembre, nella seduta delle ore 8,30. Propone inoltre di fissare il termine per la presentazione degli emendamenti, riferiti al disegno di legge n. 795 da assumere a base dell'esame, per le ore 19 di gioved 13 dicembre.

La Commissione conviene.

Il seguito dell'esame viene quindi rinviato.

La seduta termina alle ore 16,30.