Roma, 2 novembre 2001

Farnesina-visti: i meccanismi per il rilascio.

Il fenomeno dei presunti illeciti nel rilascio dei visti di ingresso in Italia  deve essere inquadrato nel contesto dell’attività complessiva del Ministero degli Esteri, in raccordo con le altre Amministrazioni coinvolte nelle pratiche riguardante i diversi tipi di visto previsti dalla competente normativa (lavoro, ricongiungimento familiare, turismo, affari, adozione ecc.).

Nel 2000 sono stati concessi 1.008.999 visti (+ 20,9 % rispetto al 1999). Da quanto sopra emerge che - a fronte dei limitati casi di sospetto illecito – ogni anno vengono rilasciati mediamente dalla nostra diplomatico-consolare circa 2764 visti al giorno. Il numero circoscritto di casi di illecito, o di presunto illecito, è anche il frutto sia della piena e attiva collaborazione offerta dalla Farnesina alla Magistratura, sia della forte azione di prevenzione, repressione e punizione degli illeciti promossa dal Ministero, in collaborazione con le altre Amministrazioni interessate.

A quest’ultimo proposito, al Ministero degli Esteri si rileva come esso – in collaborazione anche con il Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno - abbia già da tempo dedicato la massima attenzione alle problematiche relative alla concessione dei visti e, in particolare, alla prevenzione di eventuali illeciti anche da parte di truffatori o millantatori, esterni al personale degli Uffici consolari, che operano veri e propri raggiri ai danni dei richiedenti il visto.

Alla Farnesina si evidenzia, infine, come le procedure per rilascio dei visti di ingresso siano il più delle volte il frutto della collaborazione di diverse Amministrazioni ed Enti del nostro Paese. Le tipologie di visto nonché i requisiti e le condizioni per il loro rilascio sono infatti fissati dal Decreto Interministeriale del 12 luglio 2000. Tale Decreto determina per ciascuna tipologia di visto il coinvolgimento delle diverse Amministrazioni o Enti interessati.


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Roma, 2 novembre 2001

Visti: la Farnesina collabora con la Magistratura.

In relazione a notizie apparse a più riprese sulla stampa, alla Farnesina si ribadisce che continua la piena collaborazione tra il Ministero degli Affari Esteri e gli organi inquirenti per accertare e perseguire eventuali responsabilità individuali nelle inchieste sul rilascio di visti di ingresso da parte di alcune rappresentanze diplomatiche italiane.

L’Amministrazione – si ricorda alla Farnesina -  è già da tempo impegnata ad assicurare la massima trasparenza ed efficacia alle procedure di rilascio dei visti, come dimostrato dal fatto che in diversi casi è stato proprio il Ministero – e spesso gli stessi responsabili preposti alle Ambasciate o agli Uffici consolari – a fare emergere e a denunciare possibili abusi, a conferma della collaborazione prestata dal Ministero agli inquirenti. In questo ambito, suscita perplessità la diffusione di notizie di casi singoli tuttora oggetto di procedure in corso.

Alla Farnesina si desidera infine evidenziare come, oltre al rafforzamento delle procedure interne previste per prevenire e per reprimere gli illeciti in materia di visti, la questione è stata anche affrontata con i responsabili delle altre Amministrazioni interessate.

Nel corso una riunione tenutasi nei giorni scorsi con rappresentanti del Ministero dell’Interno è stato fatto il punto sulle norme e sulle procedure previste per il rilascio dei visti d’ingresso, sulla cui rigorosa applicazione da parte della rete diplomatico-consolare è stata richiamata l’attenzione, anche in vista dell’imminente emanazione  della nuova circolare che regola il rilascio dei visti. Sono state anche approfondite le problematiche relative a singole sedi che per la consistenza del numero dei visti rilasciati si trovano in una situazione di onere particolare ed è stata sottolineata - alla luce del Sistema Schengen - l’esigenza di un ulteriore coordinamento fra le Ambasciate dell’Unione Europea nei Paesi interessati.


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