Farnesina-visti: i meccanismi per
il rilascio.
Il fenomeno dei presunti illeciti nel
rilascio dei visti di ingresso in Italia deve essere inquadrato nel
contesto dell’attività complessiva del Ministero degli Esteri, in
raccordo con le altre Amministrazioni coinvolte nelle pratiche riguardante i
diversi tipi di visto previsti dalla competente normativa (lavoro,
ricongiungimento familiare, turismo, affari, adozione ecc.).
Nel 2000 sono stati concessi
1.008.999 visti (+ 20,9 % rispetto al 1999). Da quanto sopra emerge che - a
fronte dei limitati casi di sospetto illecito – ogni anno vengono
rilasciati mediamente dalla nostra diplomatico-consolare circa 2764 visti al
giorno. Il numero circoscritto di casi di illecito, o di presunto illecito,
è anche il frutto sia della piena e attiva collaborazione offerta dalla
Farnesina alla Magistratura, sia della forte azione di prevenzione, repressione
e punizione degli illeciti promossa dal Ministero, in collaborazione con le
altre Amministrazioni interessate.
A quest’ultimo proposito, al
Ministero degli Esteri si rileva come esso – in collaborazione anche con
il Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno - abbia
già da tempo dedicato la massima attenzione alle problematiche relative
alla concessione dei visti e, in particolare, alla prevenzione di eventuali
illeciti anche da parte di truffatori o millantatori, esterni al personale
degli Uffici consolari, che operano veri e propri raggiri ai danni dei
richiedenti il visto.
Alla Farnesina si evidenzia, infine,
come le procedure per rilascio dei visti di ingresso siano il più delle
volte il frutto della collaborazione di diverse Amministrazioni ed Enti del
nostro Paese. Le tipologie di visto nonché i requisiti e le condizioni
per il loro rilascio sono infatti fissati dal Decreto Interministeriale del 12
luglio 2000. Tale Decreto determina per ciascuna tipologia di visto il
coinvolgimento delle diverse Amministrazioni o Enti interessati.
b
Visti: la Farnesina collabora con
la Magistratura.
In relazione a notizie apparse a
più riprese sulla stampa, alla Farnesina si ribadisce che continua la
piena collaborazione tra il Ministero degli Affari Esteri e gli organi
inquirenti per accertare e perseguire eventuali responsabilità
individuali nelle inchieste sul rilascio di visti di ingresso da parte di
alcune rappresentanze diplomatiche italiane.
L’Amministrazione – si
ricorda alla Farnesina - è già da tempo impegnata ad
assicurare la massima trasparenza ed efficacia alle procedure di rilascio dei
visti, come dimostrato dal fatto che in diversi casi è stato proprio il
Ministero – e spesso gli stessi responsabili preposti alle Ambasciate o
agli Uffici consolari – a fare emergere e a denunciare possibili abusi, a
conferma della collaborazione prestata dal Ministero agli inquirenti. In questo
ambito, suscita perplessità la diffusione di notizie di casi singoli
tuttora oggetto di procedure in corso.
Alla Farnesina si desidera infine
evidenziare come, oltre al rafforzamento delle procedure interne previste per
prevenire e per reprimere gli illeciti in materia di visti, la questione
è stata anche affrontata con i responsabili delle altre Amministrazioni
interessate.
Nel corso una riunione tenutasi nei
giorni scorsi con rappresentanti del Ministero dell’Interno è
stato fatto il punto sulle norme e sulle procedure previste per il rilascio dei
visti d’ingresso, sulla cui rigorosa applicazione da parte della rete
diplomatico-consolare è stata richiamata l’attenzione, anche in
vista dell’imminente emanazione della nuova circolare che regola il
rilascio dei visti. Sono state anche approfondite le problematiche relative a
singole sedi che per la consistenza del numero dei visti rilasciati si trovano
in una situazione di onere particolare ed è stata sottolineata - alla
luce del Sistema Schengen - l’esigenza di un ulteriore coordinamento fra
le Ambasciate dell’Unione Europea nei Paesi interessati.