AFGHANISTAN - LA SITUAZIONE UMANITARIA, n. 16

 

10 ottobre 2001

 

In breve

 

-       Assistenza umanitaria in Pakistan fortemente ostacolata dalle precarie condizioni di sicurezza

-       Sicurezza permettendo, dovrebbero riprendere i voli umanitari dell'UNHCR in Pakistan

-       Team di esperti a Nehbandan, Iran, per la valutazione dei siti

-       Discorso dell'Alto Commissario Lubbers all'Organizzazione della Conferenza Islamica

 

Situazione della sicurezza in Pakistan

 

La situazione della sicurezza in Pakistan, soprattutto nelle aree di frontiera, continua a porre seri ostacoli alle operazioni umanitarie in atto nella regione.

 

A seguito delle violente manifestazioni di lunedì e martedì (ieri), anche oggi il lavoro per allestire eventuali campi è stato sospeso. La fragile situazione della sicurezza ha drasticamente limitato la libertà di movimento dello staff internazionale dell'UNHCR, mentre gli aiuti vengono trasportati soprattutto da imprenditori locali.

 

Gli uffici di diverse agenzie umanitarie sarebbero stati attaccati e saccheggiati nei giorni di lunedì e martedì ad Hangu, Landi Kotal e Bajuar, nei pressi di Peshawar.

 

La serie di aggressioni e i continui incidenti evidenziano le difficoltà delle agenzie umanitarie locali e internazionali ad operare in sicurezza nelle aree tribali, dove le autorità governative hanno individuato i siti per possibili insediamenti temporanei di rifugiati.

 

Durante le manifestazioni di lunedì, l'ufficio dell'UNHCR a Quetta ha subìto danneggiamenti relativamente minori. Sempre a Quetta, l'UNHCR ha incontrato il ministro degli interni e funzionari della polizia. Le autorità hanno espresso il loro rammarico sull'incidente ed hanno assicurato di rafforzare le misure di sicurezza in tutti gli Uffici delle Nazioni Unite a Quetta, così come di garantire sicurezza al personale sul terreno.

 

Nonostante la difficile situazione, l'UNHCR continua a incrementare le scorte aiuti umanitari nelle aree di frontiera. Oltre 3mila tende provenienti da Karachi sono state inviate ieri a Peshawar e a Quetta. La spedizione porta l'ammontare delle riserve dell'UNHCR a Peshawar a quota 15mila tende - abbastanza per alloggiare fino a 80mila persone. Tende, teloni di plastica e coperte vengono trasportate via terra da Peshawar a posti di frontiera. Attualmente a Quetta ci sono 5mila delle 30mila tende che servono per alloggiare i primi 150mila rifugiati.

 

Riprendono i voli umanitari

 

L'UNHCR ha in programma di riprendere domani il trasporto aereo di aiuti di emergenza dalla propria base umanitaria di Copenhagen al Pakistan. Il volo di giovedì trasporterà a Peshawar 10mila teli di plastica e materiale per la registrazione dei rifugiati. I voli successivi porteranno in Pakistan coperte a altri aiuti. Il volo di domani è il primo dei circa 10 voli in programma per le prossime due settimane, sicurezza permettendo. L'aereo farà spola tra Copenhagen e alternativamente Peshawar e Quetta - le due località chiave dove l'UNHCR sta incrementando scorte di aiuti umanitari.

 

Iran

 

Un team di esperti dell'UNHCR è stato inviato nella nuova base di Nehbandan, a circa 400 km a sud di Mashad, nella provincia di Khorasan, vicino alla frontiera con l'Afghanistan. Il team ieri ha accompagnato due camion di aiuti umanitari inviati a Nehbandan per incrementare le proprie scorte di emergenza sul posto.

 

Una missione si è inoltre diretta oggi verso Nehbandan per valutare possibili siti dove allestire campi nell'area. La missione includeva ingegneri dell'acqua dell'organizzazione tedesca THW, accompagnata da staff dell'UNHCR e funzionari governativi.

 

L'Alto Commissario in Qatar

 

L'Alto Commissario Lubbers ha in programma un discorso al meeting dei ministri degli esteri dell'Organizzazione della Conferenza Islamica che si tiene oggi in Qatar. Il discorso verterà sull'assistenza umanitaria in favore di rifugiati e sfollati in Afghanistan e dei paesi circostanti.<

 

 

 

 

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