UNHCR

Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati

 

 

AFGHANISTAN: LA SITUAZIONE UMANITARIA

 

n. 26, 26 ottobre 2001

 

In breve

 

-       Nuovi arrivi a Chaman, nel sud del Pakistan

-       La situazione alla frontiera iraniana

-       Finanziamenti

 

 

Nuovi arrivi al posto di frontiera di Chaman, in Pakistan

 

Famiglie di afghani continuano ad entrare in Pakistan e a dirigersi verso il centro di permanenza temporanea di Killi Faizo, presso Chaman nel Baluchistan. Nella giornata di oggi, 23 nuove famiglie - circa 145 persone - sono entrate nel campo dove sono state registrate. Un numero simile starebbe per attraversare la frontiera. Altre 55 persone, tra le quali 7 feriti, hanno attraversato la frontiera, ma non si sono recate al campo. Al momento sono complessivamente 415 le persone che alloggiano nel campo e si prevede che potrebbero diventare 500 entro la fine della giornata.

Ieri sera, operatori dell'UNHCR e di altre agenzie umanitarie hanno continuato a distribuire fino alle 22 cibo e altri aiuti umanitari nel campo di Killi Faizo. A tutti i nuovi arrivati sono stati consegnate farina di grano, legumi e olio vegetale, in quantità sufficiente fino a domani, quando verrano distribuiti nuovamente. Inoltre hanno ricevuto stufe, kerosene, set da cucina e altri beni, oltre alle tende, ai teli di plastica e alle coperte distribuiti in precedenza.

Il team medico di Medecins Sans Frontieres (MSF) - Olanda che opera a Killi Faizo è impegnato nell'assistenza medica dei nuovi arrivati: oltre ad altre cure, i bambini vengono vaccinati contro il morbillo e viene loro data vitamina A. Un gran numero di bambini ha infezioni agli occhi, anch'esse curate dal team di MSF.

L'agenzia OXFAM ha installato nel sito una cisterna per 9mila litri di acqua, che viene rifornita attraverso autocisterne. Si stanno inoltre allestendo le latrine.

Ieri nove persone probabilmente rimaste ferite nei bombardamenti hanno varcato il confine a Chaman e sono state trasferite a Quetta dall'agenzia medica pakistana EDHI, presente a Chaman con due ambulanze per trasportare malati e feriti a Quetta. Le persone ferite arrivate ieri hanno detto di provenire dal villaggio di Borai, circa 25 a sud di Kandahar.

Una famiglia di etnia uzbeka - proveniente da Sar-i-Pul, città presso Mazar-i-Sharif nell'estremo nord dell'Afghanistan - ieri ha attraversato la frontiera a Chaman. Hanno detto di essere fuggiti a causa dell'intensa attività di reclutamento forzato da parte delle forze dell'Alleanza del Nord. Molti dei rifugiati che nelle scorse settimane hanno varcato il confine a Chaman hanno riferito agli operatori dell'UNHCR di temere di essere costretti a combattere per i talebani. Queste pratiche di coscrizione forzata confermano ulteriormente la necessità da parte degli stati limitrofi all'Afghanistan di aprire le frontiere.

Il sito di Killi Faizo resta particolarmente importante come centro di permanenza temporanea, ma è situato in un'area brulla, ventosa, polverosa e senza alcuna possibilità di impiantarvi un sistema fisso di fornitura d'acqua. L'UNHCR spera quindi che le autorità pakistane concedano al più presto l'autorizzazione a trasferire i nuovi arrivati, nei più adatti e più grandi campi di Roghani e Tor Tangi, circa 20 km a sud di Chaman.

 

Iran

 

Durante la scorsa settimana, l'UNHCR ha proseguito nell'intensa attività di colloqui con le autorità iraniane. L'Alto Commissariato ha ripetutamente espresso la sua preoccupazione sulla sicurezza degli sfollati e sulla scarsità di acqua nei due campi gestiti dall'Associazione Iraniana della Mezzaluna Rossa all'interno dell'Afghanistan, Makaki e Mile 46. Molti afghani che si dirigono verso la frontiera - che resta completamente chiusa - esprimono il loro timore di essere reclutati forzatamente dai talebani, dei loro rastrellamenti nelle aree di frontiera o di essere utilizzati dai talebani come scudi umani. Le stesse preoccupazioni riguardano i siti indicati dalle autorità nella cosiddetta "terra di nessuno" lungo la frontiera tra Iran e Afghanistan. L'UNHCR ha reiterato la sua richiesta che l'Iran possa aprire le sue frontiere agli afghani in fuga.

Secondo le Organizzazioni non governative (Ong) che riescono ad avere accesso al campo di Makaki, situato in un'area controllata dai talebani all'interno dell'Afghanistan, gli alloggi nel sito sarebbero insufficienti. Vi sono 444 tende che possono ospitare circa 3mila persone, mentra l'attuale popolazione del campo sarebbe di 3.740 persone. Circa 30 o 40 famiglie alloggerebbero fuori dal campo.

L'UNHCR ha anche richiesto al Governo iraniano di potrer avere un accesso più agevole nelle aree di confine e una collaborazione per installare sistemi di telecomunicazioni.

In totale 669 afghani ieri hanno lasciato l'Iran per far ritorno in Afghanistan, attraverso la frontiera di Dogharoun, portando a 3.427 la cifra totale nell'ultima settimana.

 

Finanziamenti

 

Finora l'UNHCR ha ricevuto donazioni per 38 milioni di dollari - circa 80 miliardi di lire - comprese i contributi recentemente versati dal Governo olandese (5 milioni di dollari) e da quello della Repubblica Ceca (107mila dollari). L'UNHCR necessita di 50 milioni di dollari - 105 miliardi di lire - per la prima fase delle operazioni di assistenza ai primi 400mila nuovi rifugiati che si prevede arriveranno in Pakistan, Iran e in altri paesi.    <

 

 

 

Per ulteriori informazioni: Ufficio stampa – Laura Boldrini – 335 540 31 94

Relazioni con i donatori - Lionello Boscardi - 335 20 19 60

 

 

 

E' possibile effettuare donazioni all'UNHCR

causale Emergenza Afghanistan, tramite:

 

-       carta di credito, chiamando il numero verde 800 298 000

-       conto corrente postale n. 298 000 intestato all'UNHCR

-       conto corrente bancario - Sanpaolo IMI, c/c 56006 - Ag. 36, Via Civinini 50, Roma - ABI 01025 - CAB 03236

 

Le donazioni all'UNHCR sono fiscalmente detraibili ai sensi dell'art. 138, L. n. 388 del 23/12/2000 e del D.P.R. n. 917/86.

 

 

 

Gli aggiornamenti Afghanistan - La Situazione Umanitaria sono disponibili

sul sito internet in italiano dell'UNHCR

dove sarà possibile anche effettuare donazioni online:

 

www.unhcr.it

 

 

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